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Fotografia di paesaggio


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avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2021 ore 8:49

No, no, io le antifone le capisco solo... le faccio cantare agli altri ;-)

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2021 ore 20:15

Andrea, non posso che condividere il tuo riferimento a Gronsky e l'analisi di Adams.

Vorrei aggiungere che autori come Gronsky sono interessanti e importanti perché di fronte alla realtà prendono una posizione.
Quelle immagini non hanno come motivazione fondamentale quella estetica, frutto di un atteggiamento contemplativo, ma sono di fatto espressione di una visione critica dell'autore sul mondo.

Restando in tema paesaggio, mi vengono in mente le grandi fotografie di Edward Burtynsky alla mostra Antropocene al MAST.
Anche il paesaggio può essere un genere fotografico che permette all'autore di sensibilizzare il pubblico su temi importanti sociali e ambientali.

user12181
avatar
inviato il 09 Giugno 2021 ore 5:58

Metto due foto, fatte l'altro ieri con lo smartphone, della coltellata di cui parlavo, anche se, comprensibilmente, angosciano solo me, che negli ultimi tre anni anni ho percorso quel tratto di valle diverse volte, scrutandolo metro a metro e facendo esperienza, quella che ero in grado di fare, delle forme viventi che trovavo.

1) Il primo tratto del prolungamento della stradina dopo la Casèra di mandri végi, che è una vecchia baita (negli scorsi anni ci lasciavano durante l'estate una mungitrice meccanica trasportabile). La baita, scarsamente distinguibile nella foto, è all'inizio della prima lingua di neve a S. Ho il terrore che prima o poi proprio da lì facciano partire una diramazione della strada, seguendo su per la costa la pista di mtb, che solo da pochi anni ha distrutto il precedente, millenario, sentiero per i Piän del läch.

www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/202106/897f153d7eada720de08fb85ec9c

2) L'ultimo tratto della nuova stradina che raggiunge la baita a i Piän de mèz (credo sia la Casèra di Baitìn). Da notare la spianata fatta a regola d'arte, non ci sono dubbi sulla professionale intelligenza distruttiva di chi ha eseguito l'opera.

www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/202106/56aafde9758164fad95a85fdb527

P.S.
PaoloMcmlx: "No, no, io le antifone le capisco solo... le faccio cantare agli altri"

Non hai sufficienti conoscenze di storia economica per capirle, le canti e basta, chissà dove le hai orecchiate. Non solo non conosci la storia economica, ma non conosci nemmeno il problema attuale degli alpeggi, la differenza tra la gestione tradizionale, sociale, della Casèra de sach e quella capitalistica, "imprenditoriale" (tra l'altro imposta per legge, o direttiva, analogamente alle enclosures nei loro ultimi secoli, ma su questo mi devo informare meglio da Maurizio). Apri la bocca e gli dai fiato.

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2021 ore 7:32

Sull'abbrivio di Ale Z segnalo a mia volta questo fotolibro (che possiedo) intitolato Industries di Josef Koudelka, un libro in una inconsueta rilegatura spiralata con foto in b/n e formato panoramico, anche queste una più bella dell'altra (aggiungo "a mio giudizio" così son contenti tutti):
www.fragmentphotobooks.com/product/josef-koudelka-industries/
Antropocene film lo vidi al cinema all'aperto in una bella edizione del festival Como Film Nights, la kermesse cinematografica che tutti gli anni si svolge a Como-Cernobbio in Villa Erba, la villa sul lago appartenuta a Luchino Visconti, il festival è ogni anno dedicato all'ambiente, vi invito a visitarlo e di sicuro passerete un'ottima serata/nottata in un'ambientazione favolosa.


avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2021 ore 7:56

Andrea, ho visto quelle foto di Koudelka in mostra. Bellissime (appunto). Sorriso

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2021 ore 7:59

Scusa Murmunto ti avevo accreditato di una intelligenza e di una cultura che, purtroppo per te, non hai.
Comunque non preoccuparti, non sono uno che fa due volte lo stesso errore.

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2021 ore 8:48

Qui si rischia di venire linciati se non si ha cultura (economica, fotografica...). Sinceramente io continuerò a 'terraformare' i paesaggi in post! Saluti!

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2021 ore 9:01

Mi sono ricordato di un episodio: qualche anno fa andai in giro all'alba in una zona di campagna, non lontanissima (ma neanche vicina) a casa mia, alla ricerca di qualche spunto/posto per fare qualche foto macro.
Recinzioni ovunque, muretti, serre, neanche un paio di metri di spazio per parcheggiare la macchina e scendere e guardarsi intorno...
Quando alla fine trovai uno spiazzo, con anche delle potenzialità fotografiche (ruscello, campo, rudere abbandonato, etc).
Faccio soltanto il gesto di scendere dalla macchina e mi puntano subito 3/4 cani e mi vengono incontro come se fossi un diavolo!

Porca miseria, la ricordavo più accogliente la campagna! MrGreen

Quella mattina me ne tornai a casa a mani vuote, con solo qualche ora di sonno persa...

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2021 ore 9:17

Sinceramente io continuerò a 'terraformare' i paesaggi in post

Awo io credo che tutti abbiamo precisato che ognuno è ovviamente libero di fare le foto di paesaggio che preferisce, con l'obiettivo e la camera che preferisce, postproducendole e ritoccandole come preferisce.
Stiamo poi, liberamente, commentando i risultati e le scelte, senza imposizioni per alcuno. Sarebbe bello discutere 'immagini alla mano', non solo in astratto.
e P.S. si rischia di venire linciati anche se si prova a commentare una foto

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2021 ore 10:30

Il "problema" che noto in TUTTE le discussioni di questa tipologia, è che il baricentro si sposta sempre verso una certa tipologia di paesaggio... Quello urbano autoriale, quello molto meno focalizzato sulla narrazione "naturalistica"... Koudelka, gronsky, Robert Adams... lo stesso bravissimo butynsky...tutti grandi, ma tutti espressione di un unico modo di vedere il paesaggio....
Raramente si parla di Charles Cramer, Christopher Burkett, o dei più contemporanei guy tal theo bosboom....che sono senza dubbio espressioni meno antropocentriche della fotografia di paesaggio, ma almeno altrettanto potenti....
Trovo che molto spesso per rendere "degna" agli occhi di alcuni la fotografia di paesaggio sia come obbligato il passaggio di inserire esplicitamente l'elemento umano ancor meglio se distruttivo e dissacrante....
Credo che questo non sia né l'unico né il più nobile dei modi di comunicare messaggi attraverso il paesaggio, ma pare essere l'unico ritenuto degno di nota....

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2021 ore 10:44

Si parla di montagna che è un ambiente che amo e frequento.

In generale le "terre alte" e anche le cosiddette "aree interne" (che parzialmente corrispondono) dal mio punto di vista sono un soggetto fotografico molto interessante perché fanno riferimento a territori in bilico tra tradizione e modernità, tra incontaminato e corrotto, caratterizzati da un certo declino demografico e economico ma sui quali si fanno anche molti progetti per il futuro.

C'è un bel lavoro da fare per il fotografo che volesse "prendere posizione"

Vi segnalo questo sito che raccoglie parecchie riflessioni su questi territori che possono essere spunti per indagini fotografiche:
www.dislivelli.eu


avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2021 ore 11:00

n generale le "terre alte" e anche le cosiddette "aree interne" (che parzialmente corrispondono) dal mio punto di vista sono un soggetto fotografico molto interessante perché fanno riferimento a territori in bilico tra tradizione e modernità, tra incontaminato e corrotto, caratterizzati da un certo declino demografico e economico ma sui quali si fanno anche molti progetti per il futuro.

Il declino demografico è in parte ciò che ha salvato un certo patrimonio naturalistico...
Ragionando per analogia, la distruzione e la banalizzazione ella nostra pianura è un chiaro monito e proiezione di ciò che potrebbe accadere al nostro appennino (e che in parte già succede sull'alpe) se si avesse un improvviso incremento demografico spinto da un desiderio di impresa...
Serve cultura e grandissima attenzione (e supporto) da parte degli organi statali preposti (e forse, la creazione/potenziamento di nuovi enti)

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2021 ore 11:09

Infatti tutto il dibattito è centrato sulla sostenibilità complessiva (ambientale, sociale, economica) delle misure da mettere in campo.
Non come qui su da me dove vogliono rilanciare l'economia facendo impianti di risalita a quote dove non c'è più neve da anni…


avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2021 ore 11:16

Da noi li hanno addirittura fatti..
L'interazione dell'uomo con l'ambiente può esser proficua anche dal punto di vista dell'incremento della biodiversità..Mi vengono in mente ambienti come l'ecomosaico collinare, vera fucina di specie tra mammiferi, avifauna, insetti..
Lo stesso dicasi degli impianti artificiali di pineta creati negli anni 50 per consolidare i terreni...CCose che oggi nn si farebbero più ma che hanno permesso a specie rilevanti come la cincia dal ciuffo, il ciuffolotto, il crociere, il biancone di colonizzare zone appenniniche altrimenti non adatte alla loro biologia....
Il problema resta però mantenere questo impatto antropico entro certi limiti...Occorre abbattere alcune barriere culturali degli abitanti storici della montagna e contrastare i desideri senza compromessi di imprenditori con pochi scrupoli che vedono nelle nuove opportunità fornite dalla montagna unicamente un trampolino per il loro conto in banca...

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2021 ore 11:26

Non voglio essere frainteso. Apprezzo il tentativo di allargare il discorso alla foto d'autore, di denuncia ecc... Solo che c'e' un altro approccio 'culturale' alla fotografia e in generale alla vita. Questo sito ne e' l'esempio. Gli oltre 200.000 iscritti hanno, nella maggiorparte dei casi, propensione per il lato naturale, forse naif, saremo ingenui ok, ma in un modo o in un altro si cerca uno spazio (io mi appoggio anche con i software, non me ne vogliate!), anche solo uno scorcio, come diceva qualcuno prima, per sentirci in pace, con noi stessi e cio che ci circonda. I 5 pani e i 2 pesci di evangelica memoria, poca cosa lo so, ma qualcosa, per che si compia un miracolo, una moltiplicazione di cio' che nutre anima e corpo, bellezza, gioia ecc...
Ma la' fuori ci sono i cani ringhiosi, i 'padroni' della terra o addirittura di montagne, che recintano, cementificano, parcheggiano davanti monumenti umani/naturali!
Tuttavia continuiamo a fotografare, produrre, sperare, vedere con occhi diversi, proporre nel nostro piccolo, magari fuori dai canali ufficiali, piu' che la realta' per come e', con tutti i suoi disagi, una verita' interiore.
Quindi lamentarsi che non si possa piu fotografare e' cosa comprensibile ma alla fine poco utile, come giustamente sosteneva l'autore del post, ma con le dovute eccezioni, pure fotografare pompe di benzina, macchine parcheggiate, i bloki mieszkalny cioe i palazzoni di epoca comunista, come li chiamano qui in Polonia ecc...
Per gli esempi fotografici basti la galleria paesaggio naturale qui su Juza, non a caso la prima della serie, ma anche quella della fauna o la macro, persino paesaggio urbano. Saremo tutti banali e poco culturali, con buona pace della FIAF.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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