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Fotografare in Analogico - come iniziare?


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user198397
avatar
inviato il 10 Giugno 2021 ore 16:35

Forse ho spiegato male quello che cerco. Per prima cosa è un hobby, e tale rimarrà...
Come già scritto non è un passaggio da digitale ad analogico a senso unico. In certe situazioni, per il momento, dove lo scatto richiede una certa tecnica...conoscenza...e il risultato certo, userò la digitale. Al contempo, mi piacerebbe studiare e provare l'analogico. Ma ciò non vuol dire che devo fare gli stessi scatti che ricerco con il Digitale...non avendo l'esperienza sull'analogico non so neanche se siano fattibili (riferendomi alla mia galleria, per le foto che faccio). In un certo senso, per il momento trovo nell'analogico un certo fascino che vorrei scoprire in modo più approfondito e sperimentare. E non è detto che il genere sia per forza il Paesaggio.

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2021 ore 16:46

...la qualità, mi affiderei ad uno stampatore che realizzi la stampa sotto ingranditore.

E' quello che faccio io; non sarei capace di fare le stampe che mi fa il mio stampatore di fiducia (inoltre non ho spazio per una camera oscura, neanche provvisoria).

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2021 ore 21:19

Schyter: abito in una città che come area metropolitana comprende circa 3 milioni di abitanti e i diversi laboratori con i quali dialogare con lo stampatore e dirgli esattamente cosa vuoi tu io non ne ho trovati tanti e , anzi, non ho mai avuta tanta soddisfazione da loro. Forse tu abiterai in una delle 1/2 città, possibilmente del nord , che offrono tante possibilità. Ma non succede a tutti. Ovviamente, e l'ho detto chiaramente, dipende anche da quanto si vuole investire, perchè tanta professionalità costa. E credo che il nostro amico Paolo si sia rivolto al laboratorio magari suggerito dall'amico che fa foto ricordo magari anche decenti ma nulla di più.

Illele: hai ragione che la stampa costa, ma in digitale puoi scegliere se stampare o meno. Come ho detto chiaramente suggerisco di divertirsi con le diapositive per avere un risultato pronto e piacevole oppure provare a imparare man mano a gestire da sè il bianconero stampandolo in proprio. Questo suggerivo all'amico Paolo. Riguardo al colore con la pellicola i problemi sono maggiori , almeno per me così è stato, mentre è stato molto più facile, per il colore, avere risultati decenti con il digitale. E ricordo che ho sviluppato e stampato a lungo in bianconero, ho sviluppato le dia sia con il KIT 41 Agfachrome che con l'E6 e ho stampato un po' di diapositive con il Cibachrome. Quindi parlo avendo provato un po' di tecniche per un po' di anni. Per il colore consiglio di non perdere tempo con i laboratori. Riguardo (e rispondo sempre a Illele) allo stampare in casa, ovviamente parlo soprattutto del colore, è tutto più facile in digitale; ovviamente bisogna studiare un po' per ottenere risultati decenti e un bel po' per avere risultati molto buoni. Ma vorrei anche dire che non è detto che si debba avere un monitor eccezionale e supercalibrato, sonde ecc: io ho iniziato esattamente come facevo con l'analogico: facendo provini...sprecando un po' di carta, ma arrivando lo stesso al risultato che volevo ottenere. Che qualche provino sia inevitabile non lo dico solo io ma ho letto diverse volte articoli sulla stampa di Marco Olivotto che lo affermavano. Ancora oggi, dopo tanti anni, ne faccio diversi di provini. Però da 12/13 anni a questa parte finalmente riesci a stampare il colore come piace a me. In quanto ai costi, una stampante, magari con inchiostri dye, costa meno della metà di una lente di un certo livello. Se la stampa è prioritaria (come lo è per tanti, compreso me), io la trovo una spesa assolutamente gestibile.

Maurese: ti ripeto che ho stampato a lungo, ho sviluppato a lungo anche dia e stampato le dia a colori. E ho detto anche abbastanza chiaramente che se stare in camera oscura diverte, è un "gioco" come un altro ed è giusto fare ciò che diverte; infatti, se leggi bene, io a consigliato all'amico Paolo di iniziare a sviluppare e stampare in proprio il bianconero senza perdere troppo tempo per divertirsi davvero. Ovviamente, ripeto, in bianconero. Per me va benissimo. Ma la puzza dei reagenti, la sperimentazione l'ho fatta per alcuni anni e tanti anni fa. Ora non mi piace perdermi in tentativi, sperimentazioni infinite di macchine e materiali, ma desidero avere delle foto che mi piacciono. Mi interessa meno il processo e considero relativa l'importanza del mezzo che uso , mentre mi secca non raggiungere un risultato che mi sono prefissato, non riuscire a fare la foto che vorrei. Tu ti diverti anche a autocostruirti delle macchine fotografiche se ho capito bene, io non lo farei mai perchè non mi diverte fare l'artigiano e sono sicuro che otterrei un oggetto che mi consentirebbe di fare peggio le foto che voglio fare. Cerco di migliorare (se ci riesco) ma solo per ottenere un risultato. Ma suppongo che ci sia tanta gente che si diverte a stare in camera oscura, a sperimentare antiche tecniche o nuove, a giocare con i materiali, magari chiudendo un occhio su quanto si riesce ad ottenere. Ma se questo suscita piacere perchè no? Non è il mio obiettivo ma va benissimo...Se per qualcuno è il gioco che conta anche per me va benissimo....

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2021 ore 22:50

Secondo il mio modo di vedere stampare il BN con soddisfazione implica la scelta della carta di gradazione giusta ed esporla nel modo giusto. Implica anche il ritagliare l'inquadratura esattamente come la si vuole, controllare la luminosità di zone diverse usando le maschere. Tutto ciò richiederà dei provini a striscia e probabilmente anche una o più stampe di prova.
Ora è evidente che ci sono sicuramente nei laboratori fotografici degli stampatori in grado di fare tutto questo, ma sorgono due problemi: uno è riuscire a far capire allo stampatore come si vorrà esattamente la stampa, e la cosa può non essere semplice, perchè quello che andrà bene per lui non è detto che sia quello che vogliamo noi (anche se poi magari ha ragione lui, ma non importa: io vorrei la mia foto stampata come dico io, anche a costo di fare una caxxata solenne).
Il secondo problema è il tempo che ci dovrà impiegare lo stampatore per fare per benino tutto quello che ho descritto sopra, tempo che avrà ovviamente un costo, e a quel punto quanto dovrebbe farmi pagare una singola stampa? Anche perché la vera goduria sarebbe usare il medioformato per poter stampare in formati abbastanza grandi, con conseguente aumento di costi per carta, prove di stampa che si buttano eccetera eccetera...
In conclusione ripeto quello che è la mia opinione e cioè: se volessi fotografare in analogico lo farei per avere risultati che non facciano rimpiangere il digitale ma che anzi vadano oltre quello che si può ottenere dal digitale, sotto certi aspetti. E quindi la strada da percorrere sarebbe: fotocamera medioformato e stampare da me in bianco e nero. Oppure dedicarmi alle diapositive a colori.
Questo perché il semplice brivido di mettere una pellicola in una vecchia fotocamera e provare a fare clik non mi acchiappa più di tanto: sono vecchio abbastanza per aver scattato più che a sufficienza in analogico, semplicemente perché sono vissuto al tempo in cui il digitale non esisteva o era agli albori. E ho capito fare foto tecnicamente mediocri in analogico non vale proprio la pena: si fa di meglio e molto più facilmente col digitale.

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2021 ore 22:54

abito in una città che come area metropolitana comprende circa 3 milioni di abitanti e i diversi laboratori con i quali dialogare con lo stampatore e dirgli esattamente cosa vuoi tu io non ne ho trovati tanti e , anzi, non ho mai avuta tanta soddisfazione da loro. Forse tu abiterai in una delle 1/2 città, possibilmente del nord , che offrono tante possibilità.


Mah ... potrei abitare pure nel paesino più sperduto dell'Aspromonte oppure a Milano che non cambierebbe niente, oggi nel 2021 con tutto quello che offre la tecnologia.

avatarsenior
inviato il 11 Giugno 2021 ore 5:30

Si può adoperare il formato che si preferisce e stampare grande quanto si vuole... ma per farlo bisogna conoscere qualcosa dei materiali che si usano e avere ben presenti un paio di concetti basilari.

E se si hanno ben chiari questi concetti basilari si constaterà, con sorpresa di molti e contraddicendo parecchi luoghi comuni tanto consolidati quanto errati, che stampe 30X - eccellenti - sono alla portate di parecchie emulsioni.

E a questo punto diciamocela tutta: quanta gente ha davvero a disposizione lo spazio, tanto, necessario a godersi pienamente una eccellente stampa 72x108?

avatarsenior
inviato il 11 Giugno 2021 ore 7:38

Illele: hai ragione che la stampa costa, ma in digitale puoi scegliere se stampare o meno


Basta utilizzare uno scanner (da 200€) oppure facendo scansionare i negativi spendendo 25cent. a foto in qualche labortorio.
Scegli quelle per il provino e la successiva stampa, e le altre le cancelli o le tieni nel PC come si fa con decine di Raw.


Ma vorrei anche dire che non è detto che si debba avere un monitor eccezionale e supercalibrato, sonde ecc


Tutto dipende da quello che vuoi ottenere e come.
Se stampi in casa 13x18 puoi anche andare a tentativi. Sprechi un pò di carta, di inchiostro, tiri quattro saracche ma alla fine qualcosa ottieni.

Se parliamo di stampe grandi...o hai un speso un botto di soldi in attrezzatura e ti sei fatto un mazzo a studiare (non basta leggere 4 articoli sul web), oppure ti devi affidare a un laboratorio.
Laboratorio che ti fornirà un profilo colore che dovrai gestire su un monitor calibrato in un certo modo.

Senza un "minimo" di attrezzatura non otterrai mai quello che vuoi. E' matematico/a.




avatarsenior
inviato il 11 Giugno 2021 ore 7:54

Per fare l'analogico in BN con stampe fino al formato 24x18 che non è più un francobollo, basta poco.... sarebbe meglio avere un locale (oscurabile) dove avere una CO fissa.
Non vanno fatti paragoni, si fa se piace quella resa/carattere..... altrimenti si fa il digirale
Tanto il contenuto espressivo di una foto rimane lo stesso.

avatarjunior
inviato il 11 Giugno 2021 ore 11:37

scusate il post da pricipiante, comunque ieri ho passato la serata in cantina a casa di mia nonna, adibita a camera oscura, a sviluppare un rullo in b/n.
sicuramente avrò fatto tanti errori ma il risultato sembra di averlo portato a casa, almeno secondo i miei modesti standard.

Il momento di panico è stato quando, dopo circa venti minuti di tentativi andati a vuoto per inserire la pellicola nella spirale (probabilmente c'è qualcosa che fa inceppare la pellicola e a un certo punto non scorre più, ho dovuto togliere tutto e ricominciare da capo 4 volte), alla fine riesco a farla entrare e mi accorgo che la luce al neon che avevo spento prima di inizare in realtà aveva cominciato a emanare un leggero bagliore anche da spenta.Confuso
eppure avevo anche aspettato diversi minuti per abituarmi al buio ed essere sicuro che non ci fossero infiltrazioni di luce.
a quel punto ho infilato la spirale dentro la tank e chiuso tutto... a prima vista mi sembra che non ci fossero aloni sulla pellicola, oggi vado a controllare per bene come è venuta.

comunque, riallacciandomi al tema del discorso, se posso dare un consiglio, prima di escludere a priori di sviluppare e stampare in casa, vedete se potete fare una prova da qualche amico o da qualcuno che vi può far provare di cosa si tratta. secondo me ne vale la pena!
poi se volete dei risultati professionali, i laboratori credo che si trovino più o meno ovunque. ma la soddisfazione di vedere il negativo sviluppato e la carta che si impressiona, per me, è la parte più bella di tutto il processo!MrGreen

user198397
avatar
inviato il 11 Giugno 2021 ore 11:44

Penso di iniziare a scattare in bianco e nero e farmi i primi sviluppi a casa.

avatarjunior
inviato il 11 Giugno 2021 ore 12:04

@giovanni.
Prendi una changing bag, si trovano a 25/30€ così puoi caricare le pellicole quando vuoi senza rischio di velature.
Poi è comoda anche in caso di inceppamenti pellicola in macchina, ficchi dentro tutto e puoi aprire il dorso della macchina per sistemare il rullino senza perdere fotogrammi.

user140392
avatar
inviato il 11 Giugno 2021 ore 12:35

Il momento di panico è stato quando, dopo circa venti minuti di tentativi andati a vuoto per inserire la pellicola nella spirale (probabilmente c'è qualcosa che fa inceppare la pellicola e a un certo punto non scorre più, ho dovuto togliere tutto e ricominciare da capo 4 volte)

è capitato anche a me le prime volte MrGreen e io 'sta operazione la facevo sotto la coperta del letto, pensa te... un po' di sudori freddi ma poi la manualità arriva; nonostante la maldestrezza gli sviluppi del BN (con il Caffenol tra l'altro) sono sempre venuti bene per il mio gusto personale, quindi farli in casa è una cosa alla portata davvero di tutti, anch'io ricomincerei volentieri.

avatarjunior
inviato il 11 Giugno 2021 ore 16:18

Prendi una changing bag

grazie del consiglio, effettivamente sembra una buona soluzione.
lo metto in lista!

avatarsenior
inviato il 11 Giugno 2021 ore 16:54

L'inceppamento della pellicola da 135 è la parte più difficile dello sviluppo in questo formato!
Ovviamente si migliora con l'esperienza. Prima di inserire nella spirale meglio smussare gli angoli della pellicola tagliandoli, cercando di evitare di tagliare lungo le perforazioni. Spirale asciutta come il deserto e non vecchia e sozza. se proprio non va, cambiare verso e provare ad inserire la pellicola dalla coda.

avatarsenior
inviato il 11 Giugno 2021 ore 17:01

grazie del consiglio, effettivamente sembra una buona soluzione.


Quando nn fa caldo .........MrGreen

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