| inviato il 14 Maggio 2021 ore 13:12
“ non ha alcun senso scattare in analogico per poi convertire in digitale. „
quindi allestisco una camera oscura per stampare, e oltre ad investire in attrezzatura mi devo imparare le varie tecniche, con un notevole dispendio di soldi e tempo, oppure vado in una stamperia analogica e mi faccio fare degli A4 a 40/50 euro a foto, e un rullino da 120 ne ha 10
la domanda posta dall'autore del topic potrebbe essere presa ad esempio in molte attività umane, politiche e sociali, perché di principio ha ragione e anche Zio ciano, ma con i principio del giusto nella storia di sono commesse le peggiori scemenze
ci vuole del pragmatismo, senza digitalizzare la pellicola morirebbe senza appello, sopravvive proprio grazie alla possibilità condividere nel web, e permette a tutti di stampare fine art in A3+ con una inkjet appoggiata ad un tavolino, e non dimentichiamolo, senza riversare chimici molto inquinanti nell'ambiente |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 13:45
“ Ma ne fanno ... a solo titolo di esempio sono in normale produzione Portra 160, Gold 200 negativo colore, TX300, Tmax varie sensibilità negativo bianco e nero, Ektar 100 Diaositiva colore „
Grazie Ivan. Certo che potrebbero mettere pure una sezione film sul tree consumer del sito però eh. Io, per ora, vado di Ultramax 400 che, con le ottiche luminose, va alla grande in quasi tutte le situazioni. Per le DIA proverò la Velvia di Paolo, mi ha fatto venire una curiosità morbosa  . Nel mentre, acquistando una OM-101 Power Focus, con zoom, a soli 25 euro, mi son cuccato pure un'Agfa XRG 200 scaduta, che andrò a provare comunque, mica la butto, seguo il consiglio del grande Domenico. |
user120016 | inviato il 14 Maggio 2021 ore 14:11
“ e non dimentichiamolo, senza riversare chimici molto inquinanti nell'ambiente „
Esistono normative molto severe in materia di smaltimento dei chimici prodotti in camera oscura. Personalmente spendo circa 100 euro all'anno per far ritirare le taniche con i prodotti di scarico e farli smaltire in maniera ecologica. Innanzitutto perché voglio stare tranquillo e dalla parte della ragione. Seconda cosa perché in coscienza non mi sentirei di sversare nelle tubature quei prodotti...
Certo, poi penso all'ipoclorito contenuto nei detersivi e mi viene da sorridere al pensiero di quanto inquini una casalinga media in un anno rispetto a me.
Ad ogni modo, la normativa prevede quello ed io mi attengo. E come me, fidati, chiunque abbia una camera oscura permanente  |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 14:13
Devo ammettere che grazie alla digitalizzazione sono finalmente riuscito lo scorso anno a completare il fotolibro del mio viaggio in Islanda... del 1990  |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 14:20
Però usare la pellicola con lo scopo di digitalizzare è un po' contro natura.
Si può, si può tutto, e a volte è l'unica via praticabile per poter utilizzare antichi reperti storici. |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 14:23
@Pfju“ Certo che potrebbero mettere pure una sezione film sul tree consumer del sito però „ vai sul sito kodak alaris e trovi le pellicole
|
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 14:39
scansionare la pellicola per condividere sul web ha senso, per la stampa inkjet direi proprio no
Perfettamente d'accordo.
Anche perché se vuoi stampare una diapositiva non è che hai tante alternative! |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 14:44
per fortuna la maggior parte di chi scatta in analogico non vi da ascolto altrimenti smetterebbero, compreso il sottoscritto |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 14:51
“ ci vuole del pragmatismo, senza digitalizzare la pellicola morirebbe senza appello, sopravvive proprio grazie alla possibilità condividere nel web, e permette a tutti di stampare fine art in A3+ con una inkjet appoggiata ad un tavolino, e non dimentichiamolo, senza riversare chimici molto inquinanti nell'ambiente „
E su questo concordo, ma se non puoi neanche sviluppare in casa che senso ha???
Non tiratemi fuori che negli anni 90 la maggior parte delle persone si appoggiavano ai laboratori perché negli anni 90 non c'era il digitale o almeno non come lo intendiamo ora ...
Quello che voglio dire è che l'analogico (che non ne meglio ne peggio del digitale, è solo diverso) oggi ha senso percorrendo una strada precisa e forse è giusto dargli una propria identità ... se pensiamo di trattarlo esattamente come una digitale (portare a sviluppare e scansionare in laboratori e poi lavorare i file in LR) credo che non ha alcun senso e se nell'immediato può sembrare economico (oggi si comprano eccellenti analogiche a poche decine di euro, meno di 100) alla lunga scopriamo che non lo è affatto ... se invece lo usiamo sviluppando e magari stampando in CO (ci sono anche tanti Circoli ed associazioni con CO attrezzate, addirittura ci sono a noleggio anche da piattaforme Web, ma non ricordo il sito) allora ha un senso completamente diverso anche se poi scansioniamo |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 14:51
“ vai sul sito kodak alaris e trovi tutte le pellicole;-)
„
Grazie infinite Simone.
“ scansionare la pellicola per condividere sul web ha senso „
Io ricostruii, per mia madre, come dissi a PaoloMcmlx tempo fa, un album delle foto dei suoi familiari, feci delle repro da stativo di tutte le immagini incartapecorite che lei aveva in una busta e ne ricavai dei 13 X 18 in B/N decenti, ne fu felice, questo per quotare chi vede la stampa come un ricordo. Poi, che dire, per gli amici e per la voglia di far vedere qualcosa di proprio a cui tieni, e hai solo su pellicola, per forza bisogna digitalizzare. Io volevo far vedere una foto di mia madre a Villa Borghese e una in cui lei era ritratta con mio padre, l'unica foto che ho di lui, non avevo neanche il negativo, come dovevo fare. Ho usato il mio Canon Lide 50, a 1200 dpi e non è venuta da schifo, certo, magari avessi avuto il Canoscan 9000, ma non sono riuscito a trovarlo, usato, mi sono accontentato del mio. Per carità, come dicono tanti di Voi, e giustamente, non è la scelta giusta, ma ti restituisce qualcosa. Se serve per condividere un ricordo, come feci io quando la persi, mia madre, per me fu una meraviglia e ancora oggi guardo, commosso, quelle scansioni da stampa colore. |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 14:55
Ben detto Donenico! Sul tema inquinamento ci sono tanti di quei falsi miti... c'era una recente discussione in proposito. Ma non voglio riaprire il tema, purtroppo la questione "fotografia analogica = inquinante" è uguale a Kodak è fallita" cioè una marea di informazioni errate; ma purtroppo ormai si è fatta questa nomea e se la porterà dietro per sempre. Invece nessuno si preoccupa dell'impatto ambientale di altre attività (giusto il tuo esempio; mi permetto di aggiungere quello dell'acquaragia che è il prodotto chimico che a livello mondiale presenta il maggior sbilancio tra quantitativi prodotti e quantitativi trattati/smaltiti: significa che la differenza è finita in giro per l'ambiente e nelle tubature di casa di chi la usa ad esempio per pulire i pennelli) nonché di altre produzioni tra cui sensori ed elettronica in generale, inchiostri, carte di ogni tipo (storicamente tra le produzioni più critiche in tema ambientale), ecc. |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 15:32
Non solo, ma nessuno pensa quanto inquina una digitale? E non scherzo affatto ... la produzione e lo smaltimento in primis, le batterie, ecc ... come le suo elettroniche sembrano la panacea di tutti i mali, ma nessuno racconta la verità ... ma entriamo in un'altro argomento infinito che non è il tema del post ... oggi ci sono molti prodotti chimici che rispettano l'ambiente più del WC Net (e suoi simili) che usiamo tutti i giorni |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 15:33
il meglio a volte è nemico del bene...
non capisco l'assolutismo di alcuni che o è tutto analogico il processo o niente....
uno sarà libero utilizzare il processo che ritiene più adatto senza tante p.ippe mentali
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| inviato il 14 Maggio 2021 ore 15:42
“ E su questo concordo, ma se non puoi neanche sviluppare in casa che senso ha?? „
ma si può sviluppare in casa il BN, già il colore è più laborioso, io che sono un pigro non mi metto a sviluppare il colore, mandavo in laboratorio a 11 euro un rullino e fine dei problemi
Diebu, visto il settore di nicchia che ricopre l'analogico si può anche sorvolare sul suo impatto, ma se oggi si scattasse solo a pellicola sarebbe un tema centrale su come renderlo meno inquietante, anche perchè la produzione di foto con il benessere dell'Asia e i suoi numeri sarebbe devastante
la chimica dell'analogico sarebbero inquinanti che si aggiungono ad altri inquinanti |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 15:52
Se facciamo la gara a chi inquina di più e chi inquina di meno siamo a posto.
Quello che ognuno di noi può fare è seguire le regole e smaltire tutto nella maniera corretta, per molti sarebbe già un bel passo avanti. |
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