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analogico o digitale


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user215205
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inviato il 13 Maggio 2021 ore 12:46

Io, anche se ormai di rado, continuo ad usare le dia, principalmente in 6x7, spesso in BN, amo tutto quello che precede la proiezione, la scelta delle dia, il posizionamento nella slitta, il far "scaldare" la lampada del proiettore, lo srotolare lo schermo perlinato...


avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2021 ore 13:00

“Purtroppo anche le diapositive sono a "rischio discarica" visto che sono ingombranti, macchinose da visionare e che patiscono l'invecchiamento. Spesso finiscono in cantina e si riempiono di muffa.”

Purtroppo è così, io le ho digitalizzate tutte

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2021 ore 13:04

Cosa vuol dire "virtuale"?
Anche le tue dia acquistano vita solo se proiettate, per bene, su uno schermo, sono anch'esse virtuali?


Concordo

Rimarranno solo le foto digitali dei grossi nomi, i cui files qualcuno si prenderà la briga di conservare e aggiornare continuamente.


Perché pensi che invece i negativi e diapositive che intasano cantine e case sempre più piccole saranno conservati in eterno dai nostri figli forse, dai nipoti possibile e dai pronipoti non credo ... finiranno in un cassonetto esattamente come i file

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2021 ore 13:26

Io vengo dall'analogico/1981 e sono approdato al digitale/2008, ma ho mantenuto entrambi. La bellezza di un'immagine stampata ha ancora il suo perché, certamente, ma non posso non quotare appieno Domenico e Paolo su tutto ciò che ti hanno detto. Negli anni '80 c'erano laboratori con cui potevi "parlare" e che ti assicuravano un certo margine di personalizzazione, margine che faceva dei tuoi sviluppi e stampe un qualcosa di tuo. Poi, ci fu l'avvento delle lavatrici, come le chiamo io, ovvero, lo sviluppo e stampa in un'ora e la chiusura di tanti laboratori, anche grandi. Oggi, con l'avvento del digitale, non è che quei laboratori "di fiducia" non esistano più, ma sono semplicemente molto più difficili da rintracciare. A questo punto, certo che il fai da te diviene una scelta quasi obbligata nel rispetto della qualità globale. Personalmente mi avvalgo di un amico, fin tanto che rimarrà in piedi e il lavoro ce lo scegliamo ancora assieme. Per quanto concerne le scansioni, infine, che ti dico, certo, non sono il massimo, ma sono un percorso obbligato, a volte, proprio dettato dalle regole dei social. Oggi si condivide tutto e, pur di mandare on line l'ultimo scatto, anche analogico, si finisce col digitalizzarlo, magari, non sempre a dovere, ma questo è.

avatarsupporter
inviato il 13 Maggio 2021 ore 13:30

ma capisci bene che oggi con una buona reflex o ML, un altrettanto buon software per convertire i raw ottengo dei risultati nettamente superiori (anche rispetto al miglior 6x6) con 1/10 o meno di fatica?


come darti torto, se si misurasse la fotografia solo sul parametro della pulizia del file, tenuta iso, del dettaglio apertura ombre, insomma la QI, l'analogico é senza dubbio perdente

pero vedi, io pur essendo affascinato dalla tecnologia e apprezzando l'evoluzione delle fotocamere, poi mi lascia anche indifferente, ne é un esempio il topic sulla Sigma FP e i suoi 6 iso e le sue 16 foto unite in camera, un file magnifico, tanto perfetto da risultare una insulsa e anonima lastra di plastica

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2021 ore 13:56

No Nicevan, sbagli grossolanamente, la diapositiva è l'unico supporto vero e reale!

Un file digitale non ha corpo, quindi non esistendo fisicamente è virtuale e lo stesso negativo, che pure fisicamente esiste, non essendo immediatamente fruibile non serve.
La diapositiva invece non solo esiste fisicamente ma ne puoi anche fruire immediatamente... perchè basta guardarla in trasparenza!

Ricapitolando quindi: 1) un file digitale non è fotografia perché molto semplicemente non esiste; 2) un negativo esiste, si, ma solo fisicamente perché in realtà non ne puoi fruire: 3) la diapositiva e l'unica che realmente ESISTE... perché non solo la puoi afferrare ma la puoi anche osservare senza aver bisogno di nulla che non siano i tuoi occhi!

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2021 ore 14:00

Dire che un file digitale non esiste però non è corretto.
Secondo me esiste eccome, è memorizzato su un supporto e deve essere decodificato, ma c'è....

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2021 ore 14:04

Poi però è chiaro che se usi un Ektapro è molto meglio ;-)

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2021 ore 14:06

Gian Carlo la mia è una evidente forzatura, una chiara iperbole volta a enfatizzare l'essenza incorporea, virtuale appunto, di una immagine digitale ;-)

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2021 ore 14:30

@Ivan61:
Perché pensi che invece i negativi e diapositive che intasano cantine e case sempre più piccole saranno conservati in eterno dai nostri figli forse, dai nipoti possibile e dai pronipoti non credo ... finiranno in un cassonetto esattamente come i file

Probabile, però almeno i negativi occupano poco spazio e qualche speranza in più di sopravvivere ce l'hanno, specialmente se ben tenuti e catalogati in un faldone. Sta a noi essere ordinati...
E' chiaro che una scatola piena di robaccia disordinata finisce direttamente in discarica.

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2021 ore 14:32

il far "scaldare" la lampada del proiettore, lo srotolare lo schermo perlinato...

Il mio vecchio telo ha più onde del mare, se qualcuno avesse dei consigli per farlo tornare dritto avrebbe tutta la mia gratitudine, sempre che l'unica soluzione non sia cambiarlo.

Poi, ci fu l'avvento delle lavatrici, come le chiamo io, ovvero, lo sviluppo e stampa in un'ora e la chiusura di tanti laboratori, anche grandi.

Li ricordo, velocissimi ma la qualità? A dir poco pessima.


user215205
avatar
inviato il 13 Maggio 2021 ore 14:39

Paolo, non provarci con me, siamo conterroniSorriso
Ho parlato dal punto di vista della fruizione, una dia ha bisogno di uno schermo, guardarla in controluce non ne permette la corretta fruizione, e questo lo sai, molto, meglio di me.
Inoltre, il file digitale, ha un corpo, non lo tocchi ma esiste, una sequenza di bit è reale, tanto quanto la pellicola.

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2021 ore 15:04

Li ricordo, velocissimi ma la qualità? A dir poco pessima.


Esatto, foto in 1 ora, era la regola del momento, e tutti a correre dov'era l'insegna. E certo che ad aspettare 2/3 giorni si crepava :-P.

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2021 ore 15:12

alzavano le temperature di sviluppo per velocizzare i processi chimici......Triste

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2021 ore 15:41

Paolo, non provarci con me, siamo conterroni Sorriso
Ho parlato dal punto di vista della fruizione, una dia ha bisogno di uno schermo, guardarla in controluce non ne permette la corretta fruizione, e questo lo sai, molto, meglio di me.
Inoltre, il file digitale, ha un corpo, non lo tocchi ma esiste, una sequenza di bit è reale, tanto quanto la pellicola.




Sorriso
Scherzi a parte Nicevan, e continuando con la mia iperbole: immaginati un astronauta che è stato in giro per lo spazio una decina d'anni e ritorna sulla terra dopo l'apocalisse nucleare, mi pare che una scena del genere c'è in... il Pianete delle Scimmie forse? e immaginiamoci che nella sua esplorazione del pianeta distrutto si imbatta in un ex studio fotografico dove trova, guarda caso, una scheda di memoria, un negativo colore e una diapositiva, è chiaro che non può farci nulla con nessuno di questi tre oggetti ma se proprio dovesse provare a soddisfare la propria curiosità con la diapositiva vedrebbe comunque qualcosa... con gli altri due potrebbe farci meno di niente Triste

P.S. - se ti capita di passare da queste parti fatti vedere ;-)

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