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Il B/N per il mio diletto - Nikon DF vs FM


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user28666
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inviato il 04 Maggio 2021 ore 0:02

Faccio una domanda da incompetente (mi ero inventato anche io anni fa un sistema con tubi di prolunga per fotografare la pellicola, nel mio caso diapo a colori e/o 6x6 B&N): ma usare una fotocamera digitale (in questo caso la Df) per digitalizzazione del negativo, non dovrebbe comportare ad avere gli stessi pregi e difetti di usare quella stessa fotocamera per fotografare una scena reale?
Nel senso che, se con la Df si nota che il file è digitale, perché non lo si dovrebbe notare anche nell'usare la Df per fotografare (scannerizzare, digitalizzare, chiamatela come volete) una pellicola negativa?
Credo che il vero confronto vada fatto in stampa chimica e non trasformando in digitale la pellicola. Stampare la pellicola e stampare il file della Df e poi scegliere o confrontare, altrimenti si confrontano due foto digitali scattate comunque con la stessa fotocamera.
È sempre stato il mio dubbio ma non potendo più stampare mi ero arrangiato a digitalizzare la pellicola, ma poi mi è passata la voglia perché tanto vale scattare direttamente in digitale.

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 0:25

Non potendo portare una stampa 20x30 in tasca, fruendo delle foto principalmente da smartphone / tablet / pc, finisce che serve riprodurle su un SSD per mera comodità

E la resa rimane molto aderente, un negativo non ha differenze di luce, è già una riproduzione di quella stessa differenza e come tale si può facilmente "copiare", in tutti i suoi pregi e difetti e quello fa la fotocamera o lo scanner

Le differenze tra il negativo scansionato e il file della digitale le ha viste chiunque ;-)

Valgrassi ho studiato mesi quale era il modo, per me, migliore per riprodurre i negativi, alla fine ho trovato che questo workflow è quello che si addice di più ed ha anche una relativa semplicità

Ho dovuto scaricare LR Classic per ppter usare Neg Lab Pro e adesso lo uso solo per quello Sorriso

Durden, fa piacere non essere i soli Cool

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 13:22

Confermo le tue impressioni @Cesare, anche la resa dello sfocato la trovo decisamente più gradevole nelle foto con hp5; lo stacco dei piani è anche più graduale.
@Jacopo concordo sulla d200, resa morbida rispetto ai sensori cmos di generazione successiva, che hanno una risposta "più secca", pur non essendo paragonabile alla pellicola. Con digitale andrei in ogni caso a bassi iso perché salendo, la gamma dei toni, che già fatica a confrontarsi con quella analogica, si riduce ancora di più

user28666
avatar
inviato il 05 Maggio 2021 ore 0:04

Anche per me rimane il flusso di lavoro più semplice, veloce, efficace ed economico. Con lo scanner non mi passa più.
Sai cosa potresti fare Cesare? Me ti due foto senza dire con cosa le hai scattate e vediamo se indoviniamo. Ovviamente se quella con la pellicola ha la grana a pallettoni, aggiungi artificialmente la grana in quella che non ce l'ha. Cerca anche di esporre allo stesso modo i due file buttando un occhio all'istogramma quando sviluppi (tanto sia per la Df che per la Pellicola dovrai passare da adobe).

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2021 ore 7:15

Io, per esperimento, proverei anche a iso alti per tentare di imitare nativamente la grana della pellicola senza introdurla artificialmente in post; non conosco quel sensore, ma direi che 25600 potrebbero bastare....

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2021 ore 7:19

In realtà, adesso, sulla FM ho caricato un Pan F 50 iso, se la sovraespongo un po' grana non dovrebbe essercene proprio

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2021 ore 7:57

Anche per me rimane il flusso di lavoro più semplice, veloce, efficace ed economico. Con lo scanner non mi passa più.
Sai cosa potresti fare Cesare? Me ti due foto senza dire con cosa le hai scattate e vediamo se indoviniamo. Ovviamente se quella con la pellicola ha la grana a pallettoni, aggiungi artificialmente la grana in quella che non ce l'ha. Cerca anche di esporre allo stesso modo i due file buttando un occhio all'istogramma quando sviluppi (tanto sia per la Df che per la Pellicola dovrai passare da adobe).




Beh questa potrebbe essere una prova interessante ma fatta così, ossia in rete, serve davvero a poco.
La questione è che in entrambi i casi questo Bianco & Nero, per poter essre sottoposto alla nostra attenzione, deve per forza di cose essere digitalizzato e a questo punto, per assurdo, potrebbe essere proprio il BiancoNero digitale a risultare più piacevole sempllcemente perché, osservandolo a monitor, lo si osserva nella SUA condizione ideale.
La realtà è che poter fare un paragone/confronto del genere si devono osservare due stampe, uguali e di pari dimensioni ovviamente, ottenute ognuna seguendo dall'inizio alla fina la propria filiera operativa... c'è poco da fare, purtroppo questo è l'unico metodo di paragone possibile, e lo è semplicemente perché è l'unico in cui entrambi i sistemi si paragonano al meglio delle proprie possibilità!

Ma altrettanto chiaramente è anche una situazione impossibile da realizzarsi...

avatarjunior
inviato il 05 Maggio 2021 ore 8:15

Al di là del confronto tra i due metodi, mi sembra un buon risultato. Con un percorso, FM2 e pellicola, che da al fotografo piacere anche nel gesto. Complimenti!

user28666
avatar
inviato il 05 Maggio 2021 ore 9:07

Paolo, se rileggi qualche messaggio indietro, se non sbaglio avevo anche io suggerito un confronto in stampa.
Quello che però è venuto fuori è che in molti sono in grado di distinguere i due scatti ed attribuirne la paternità.
Credo anche io che tra lo scansionare una pellicola e scattare direttamente in digitale, quest'ultima possa vincere molto facilmente. La stampa chimica è la vera svolta se si fotografa a pellicola.
Ma io non ho più tempo per cui oggi scatto a pellicola giusto per tenere oliati gli otturatori.

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2021 ore 11:38

@Cesare passa a medio formato per la pellicola! :-P

avatarsupporter
inviato il 05 Maggio 2021 ore 22:29

Aggiungo che dovendo fotografare il negativo con una sorgente di luce posteriore come mi è sembrato di vedere dalle foto postate, forse è proprio per questo motivo che i negativi fotografati hanno le ombre più aperte e complessivamente sembrano più chiari.

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2021 ore 22:33

I neri più profondi li vedo proprio nella pellicola

avatarsenior
inviato il 06 Maggio 2021 ore 2:55

@Adriano il problema illuminazione si risolve sventrando un proiettore dia e inserendo una o due vetrini opalini 5x5 cm. Le piccole alogene dei proiettori sono perfette: 3000 K.

avatarsenior
inviato il 06 Maggio 2021 ore 5:24

Si Fullerenium, lo so, ma sia chiaro che io ho preso a pretesto le tue parole non per stigmatizzarle, e ci mancherebbe altro, ma piuttosto per rimarcare la non perfetta coerenza di un confronto del genere.
Per il resto c'è poco da fare... in rete un confronto non può farsi diversamente da così per cui, visto che non possiamo ritrovarci tutti insieme con le stampe alla mano, va bene anche così... obtorto collo ci dobbiamo accontentare ecco ;-) buona giornata Sorriso

user120016
avatar
inviato il 06 Maggio 2021 ore 6:20

Personalmente ritengo che la differenza tra un negativo ed un file digitale si veda sempre e comunque, a prescindere dalla stampa finale.
E non potrebbe essere diversamente. L'immagine digitale, proprio per sua natura, è composta da un numero finito di elementi (pixel) tutti uguali e tutti disposti ben allineati a comporre il sensore e ciascuno ben distinto da quello accanto. L'emulsione argentica, al contrario, è un continuum di granuli disposti nel supporto, e che non hanno una separazione netta l'uno dall'altro come avviene per i pixel. Da qui pregi e difetti: le transizioni tonali più graduali e progressive per la pellicola, più nette e nervose per il digitale. Più morbidezza per la pellicola più sharpening per il digitale. Fermo restando tutte le variabili introdotte dal tipo di pellicola usata, dal vetro che ci mettiamo davanti, da eventuali filtri ecc. Ma in genere queste differenze strutturali fanno sì che un'immagine analogica non possa essere esattamente uguale ad una digitale, anche a parità di focale, di dati esposimetrici e di istogramma.
Poi, concordo con tutti coloro che hanno scritto che la vera svolta è la stampa, per gli stessi motivi di cui sopra (anche la carta fotografica si comporta come la pellicola amplificando le differenze con il file digitale). Per cui il vero stato dell'arte analogica si completa con la stampa chimica.
Tuttavia, mi rendo conto che non tutti possano avere gli spazi, il tempo e le competenze per stampare in camera oscura e che ormai pochissimi laboratori facciano stampe chimiche. E dunque la scansione/digitalizzazione diventa un male necessario per poter godere dello scatto analogico. E dunque ben venga, in tutte le sue sfumature.
Basta solo essere consapevoli che purtroppo qualcosa si perde ed accettare il compromesso.
Nel mio caso, le maggiori soddisfazioni le ottengo con le mie stampe chimiche e tanto mi basta. Le scansioni che faccio (da reale profano di PC e software) servono solo per poter condividere qualcosa a distanza e fare due chiacchiere da bar qui nel forum. Ben sapendo di non riuscire a trasmettere il 100% della qualità che vedo tenendo in mano le mie stampe artigianali.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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