| inviato il 03 Maggio 2021 ore 20:31
Dalla terza in poi mi piacciono abbastanza. Anche a me piace il cielo nero ma se ci sono bianchi da mettere in contrasto. L'effetto è un po' il vecchio polarizzatore al mare o il filtro rosso o verde nei paesaggi quando si metteva pellicola bn. Questo per dire che non tutti i paesaggi sono adatti alla tua elaborazione. Altri paesaggi potrebbero migliorare con un'elaborazione meno estrema, ma alla fin fine dipende da cosa ci vuoi raccontare tu, non da cosa noi vogliamo che tu ci racconti |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 22:15
@Valgrassi
Non so che dirti. Ma non ha senso che siano così pochi.
C'è qualcosa che non va nella tua procedura. Sembra che da qualche parte ci sia una conversione in 8bit.
Magari adesso stiamo inquinando il topic, magari continuiamo in privato, oppure apri un topic diverso sull'argomento. |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 22:19
@Valgrassi @Raamiel
Poiché trovo la vostra «trattazione» interessante, perché non aprite e conducete un nuovo thread nel quale dare un pò di rigore all'argomento (cercando di limitare gli interventi altrui non attinenti) ? |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 22:45
Tornando in tema....
Questo è uno scatto eseguito stamane, sviluppo del raw su C1 in stile landscape,
sempre in C1 ho convertito in BN, ho compresso ed abbassato un pelo la curva, ho anche inscurito un pochetto il mare (ma forse era meglio non inscurirlo....). Va detto che C1 è uno dei pochi software che restituisce una scala di grigi molto valida, in sintonia con quella scala che avevo postato all'inizio. Secondo me così ci siamo, se avessi aumentato ancora il contrasto avrei perso la gradualità dei toni nelle foglie, cosa ne dite?
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| inviato il 03 Maggio 2021 ore 23:21
@John il B/N da Bayer sapevo dall'inizio che era un argomento tecnicamente difficile per moltissimi qui.
Vediamo di ridurlo ai minimi termini: la qualità di una conversione (limitiamoci al Bayer, perché monochrom(e) vere e Foveon hanno meccanismi diversi) B/N si giudica da quanto si arriva vicini al tetto massimo che sono 256 toni di grigio.
La pensano così anche Leica e Phase One.
Mesi fa ho investito molto tempo per capire cosa succedeva. Ci sono mille e mille modi per passare da un RGB Bayer ad un B/N.
In questo momento consiglierei caldamente f64 Academy di Blake Rudis, con l'avvertenza che parla un po' alla svelta.
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| inviato il 03 Maggio 2021 ore 23:25
@Gian Carlo 256, promosso! |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 23:43
Ma perché il tetto massimo deve essere 256? Cioè non capisco proprio quale ragione ci sia alla base... |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 23:58
ragazzi ... @Valgrassi @Raamiel
avete inquinato il Thread.
ve lo hanno gia' chiesto e ve lo chiedo anche io.
apritevi un vostro thread : quello di cui parlate non centra nulla con la fotografia . centra con la tecnologia nella macchina fotografica .
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| inviato il 04 Maggio 2021 ore 0:58
In effettii sembra che ci siano più appassionati di tecnologia che di fotografia.. |
| inviato il 04 Maggio 2021 ore 8:58
“ @Gian Carlo 256, promosso!Cool „
ahh... grazie in effetti ho cercato di non tagliare luci ed ombre, cercando solo il limite del nero e del bianco.
Ho postato questo scatto solo per far vedere che l'approccio può essere diverso a seconda del tipo di immagine.
Con una foto di architettura ad esempio avrei ottenuto più effetto contrastando molto |
| inviato il 04 Maggio 2021 ore 9:03
)"B/N si giudica da quanto si arriva vicini al tetto massimo che sono 256 toni di grigio.
La pensano così anche Leica e Phase One.
Mesi fa ho investito molto tempo per capire cosa succedeva. Ci sono mille e mille modi per passare da un RGB Bayer ad un B/N.
In questo momento consiglierei caldamente f64 Academy di Blake Rudis, con l'avvertenza che parla un po' alla svelta."...ma vi rendete conto che state parlando del nulla?...Mah...a me basta guardarlo per farmi un'idea se ben fatto o meno, tutto il resto le trovo solo chiacchiere che sia in b.n analogico o digitale.
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| inviato il 04 Maggio 2021 ore 9:13
Condivido assolutamente!
Non potrei, del resto, si avvicina di molto al mio stile .. |
| inviato il 04 Maggio 2021 ore 9:39
Chi ha passato nottate in camera oscura a spaccarsi la schiena..... si ricorderà sicuramente le carte fotografiche con diversa numerazione (di solito da 1 a 4 o 5), questa esprimeva il contrasto delle stesse.
Così, a tentativi e seguendo l'esperienza, si sceglieva quella più appropriata al risultato che volevamo ottenere....
Oggi siamo infinitamente più fortunati, ma infinitamente davvero!
Tanto per cominciare possiamo scattare a colori e poi cambiarli uno per uno; allora se inscurivo un colore schiarivo inesorabilmente il suo complementare, oggi con un banale cursore, o agendo su una curva, in PP è come avere infinite gradazioni di carta ed altro ancora....
Perchè dico tutto questo?
Perchè sono convinto del fatto che, se abbiamo più strumenti a disposizione, rischiamo di venire presi da "paturnie maniacali", è un male comune eh.... |
| inviato il 04 Maggio 2021 ore 9:47
credo che, a parte i dotti tecnicismi, in questo contesto valga più la pratica della grammatica ... dopo questo proverbio popolare, mi sento di dire che :
Come già ribadito il b/n è un'espressione artistica che più tocca le corde emotive delle persone, fosse soltanto perchè fà parte del notro bagaglio visivo. In tal senso credo che sia difficile esprimere pareri univoci quando l'intepretazione personale è predominante rispetto ad altri parametri.
Però mentre una valutazione soggettiva è sempre (più o meno) accettabile, altro discorso è fornire pareri oggettivi di un lavoro dove i parametri di valutazione sono diversi.
Ad esempio, le immagini postate sono state realizzate per essere proposte con quale output ? E' un lavoro da mostrare solo sui social/forum/monitor o ha la pretesa di essere anche stampato ?
Nel primo caso una leggera morbidezza sarebbe stata auspicabile sopratutto nei passaggi più scuri dell'immagine.
Nel secondo caso, se pensiamo di proporre questi lavori stampati, si apre un mondo, che deve essere comunque valutato in fase di ripresa. Posso quindi solo proporre come realizzo io, per mia ricerca, immagini in b/n in considerazione degli scatti proposti. Quando mi approccio a uno scatto in b/n che sò già che la post produzione sarà così finalizzata cerco sempre di avere la massima gamma tonale possibile, conservando le alte luci. Questo perchè gli interventi, anche estremi, in post produzione mi devono consentire margine di lavoro. E' importante altresì ragionare in anticipo sul tipo di carta che andrà utilizzata perchè così pongo dei paletti su cosa sarà riproducibile o meno. Ho stampato i test della LeicaQ2mono è non nascondo una grande difficoltà nella realizzazione delle stampe proprio perchè le informazioni erano troppe, ma questo mi ha consentito di avere margine per limitare la dinamica delle luci e gestire la stampa ottimizzandola per la carta usata. |
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