| inviato il 05 Maggio 2021 ore 15:05
"qua una nuova versione con cielo più contrastato" Quelle di Paco, col contrasto così esagerato, ombre tappate, etc, a giudizio mio, sembrano fotocopie, mentre di questa la prima è senza il nero, è il famoso B&N "piattoloso", smorto, la seconda il nero ce l'ha ma ha un cielo sulla sinistra che è inguardabile, sembra che abbia preso fuoco la carta della stampa, si sia strinata da quella parte. Le fotografie in B&N fatto bene, su foto non particolari, ma normali e di tutti i generi, dal paesaggio, alla street, ritratti, tutto, hanno sempre ampia scala tonale, va dal dal bianco al nero, ci devono essere entrambi, come pure ci devono essere tutti i toni di grigio intermedi, quelli sono i B&N alla Ansel Adams, o alla Salgado (glieli stampa Dominic Granier o la Lopparelli) o quelli in chimico di Natalie Lopparelli, tanto per capirsi quali sono i sono i riferimenti conclamati, e lo sono da un secolo. Detta in una parola, salvo immagini eccezionali per soggetto o contenuto, il B&N fatto bene è sempre equilibrato . Tutti i novellini, praticamente senza eccezione, dicono, e lo dicono da sempre, anche ai tempi della pellicola, che il B&N a loro piace "forte", contrastato, e tirano fuori della roba da far rabbrividire, stridere i denti, con contrasto alto, ombre chiuse, bianchi esplosivi, e grigi "piattolosi", smorti, ossia praticamente l'inverso del B&N fatto bene. Ed il motivo è semplicissimo: per fare un B&N equilibrato come toni e contrasto, con una separazione tonale ben definita nei toni intermedi, ci vuole molta maestria, sia in fase di scatto che di stampa, o di fotoritocco, parlando oggi in digitale. E quel B&N lì non viene da sè, va fatto, e bisogna conoscere come. La Leica Monochrom ad un B&N fatto bene ci va vicino, il crucco della Leica che l'ha profilata ha fatto un buon lavoro, tira fuori dei buoni B&N, ma anche quella non ce la fa a farlo veramente fatto bene, meglio farseli da sè o rimettendoci le mani su quelli della Monochrom. Esistono delle regole in Fotografia, come in tutto, ed il B&N non fa eccezioni, ed uno può decidere di infrangerle quelle regole, ma uno lo dovrebbe fare solo con cognizione di causa e soprattutto con maestria, la violazione della regola deve essere sempre e comunque compatibile con l'immagine, il soggetto, in esame, altrimenti si tira fuori, fotograficamente parlando, della roba vilissima. Poi, ovviamente e come sempre, la responsabilità della qualità delle proprie fotografie è campo esclusivo di chi le fa, noi Osservatori ci possimo solo permettere di esprimere pareri. |
| inviato il 05 Maggio 2021 ore 15:22
“ Assolutamente sì. Sulla stessa base ho fatto dei preset appositi per PS e LR che avevo anche condiviso ma vedo che i link non funzionano più. „ anche io ho fatto la stessa cosa sui miei SW, così ho una base di partenza comune. |
| inviato il 05 Maggio 2021 ore 15:24
Ergo per Il Polla. ..il crucco della Leica Monochrom quando usi il filtro rosso davanti la lente e ti esce cielo nero o incarnati infrarossi non era in giornata... |
user120016 | inviato il 05 Maggio 2021 ore 15:26
“ La Leica Monochrom ad un B&N fatto bene ci va vicino, il crucco della Leica che l'ha profilata ha fatto un buon lavoro, ma anche quella non ce la fa a farlo veramente fatto bene, meglio farseli da sè rimettendoci le mani. „ A Wetzlar staranno festeggiando per il tuo commento. Magari ti contatteranno per correggere gli errori del loro team di progettisti... Quando esce la monochrom AP, giuro che la compro... |
| inviato il 05 Maggio 2021 ore 15:40
“ Quando esce la monochrom AP, giuro che la compro... „ Ahahahah.... questa mi ha fatto ridere, grande Domenico. Non essendoci più la faccina verde ho dovuto scrivere la risata. Ora aspettiamo che da Wetzlar arrivi una bella lettera d'assunzione ad AP. |
| inviato il 05 Maggio 2021 ore 15:47
Secondo me la filosofia Monochrom, da quanto ho capito, ha dei pregi ma anche alcuni difetti molto importanti: I pregi indubbiamente sono: - avere (a parità di pixel) una definizione maggiore - sfornare dei files pronti o quasi Ci vedo però questi difetti di base: - è come caricare una pellicola BN, quindi lavoro con gli stessi limiti (con i filtri schiarisco un colore ma inscurisco il complementare) - non posso ritornare indietro all'immagine a colori Il vantaggio della maggiore definizione è più teorico che pratico, con una buona superpixellata di definizione ce ne è anche troppa..... Trovo grave invece lo svantaggio sui filtri perchè, agendo su un colore, vado ad interferire sul suo complementare, se invece ho il classico RAW a colori agisco solo su quello. Esempio classico: se in Monochrom voglio inscurire moltissimo il cielo (tipo le prime immagini di Paco) devo usare un filtro rosso che a sua volta mi inscurisce pure i verdi e mi schiarisce troppo le tegole in cotto dei tetti. Se invece ho il mio bel RAW agisco solo sui blu, il resto non cambia. Questa è una immagine che, in Monochrom, non avrei potuto, con i filtri, ottenerla così, con un RAW a colori sì.
Poi ovviamente, con un normale RAW, c'è sempre il vantaggio di poter avere la stessa immagine anche a colori, capisco che un talebano del BN potrebbe storcere il naso, ma io ho visioni un po' più "elastiche" Anche in questa immagine con un Monochrom sarebbe complicato avere i verdi non troppo scuri le tegole non troppo chiare ed il cielo sufficientemente definito (a meno di non eseguire mascherature locali non sempre facili da eseguire)
|
| inviato il 05 Maggio 2021 ore 15:57
Quando se ne esce con cosiderazioni TECNICHE sul digitale sbagliate gli dò dell'"ing cabarettista", ma in questo intervento AP non è "fuori" come talvolta gli capita (NB non mi legge perché mi ha bannato). Mettiamo da parte il giudizio estetico. Quello che dice AP è esattamente quello che ho fatto notare coi 256 toni di grigio. Toni, per favore. Evidentemente i "coloristi" non ci possono arrivare, tanto è vero che mi sono anche preso del pir-la (lombardo, sta per uno non troppo furbo o intelligente). Da capo. In una fotografia colore ci sono 256x256x256=16.7M colori diversi possibili e parliamo di JPG, ovviamente. È un insieme di colori. I toni di grigio sono un sottoinsieme di questo insieme. Un tono è grigio quando i tre RGB hanno lo stesso valore, tipo (n,n,n) dove 0<n<256. Per arrivare a quei tre "n" uguali dei grigi ci sono millanta modi. In generale è una "miscela" di R, G e B. Si sarebbe tentati di dire: una combinazione lineare. No, lineare solo volendolo. In alcune conversioni compaiono anche potenze e la combinazione non puo più essere LINEARE (per definizione). Gli ingenui pensano che 256 toni siano pochi. Pensano anche che se hai 256 toni hai un B/N "piatto". Sono due frescacce, (AP l'ha detto in modo diverso, ma il succo è lo stesso), tipiche dei "coloristi" con scarso retroterra scientifico. Buon senso: metti di avere un Bayer 24 mpx FF. Come si può pensare che una conversione B/N non possa arrivare a 256 toni? Significa solo che l'algoritmo di conversione è carente oppure che si accettano deviazioni molto larghe legate al rumore (in tutte le cose digitali la differenza fra chi capisce veramente e un programmatore è che un programmatore sprovveduto non tiene in conto il rumore). AP è convinto che in Leitz abbiano profilato male. No. Il profilo c'entra abbastanza relativamente. Leica ha scelto un certo spessore del suo rivelatore al Si, è questo il vero profilo. Siccome nel Forum non mi sono ancora imbattuto in uno spettroscopista applicato come me, sono costretto a fermarmi. Mi limito a constatare che nessuno qui ha capito il Foveon a livello spettroscopico. A discolpa: lo stato solido non è esattamente banale. Anzi. Non avendo capito i Foveon, discende che praticamente tutti qui non capiscono cosa fa la lamina di silicio di una Leica Monochrom. Augh! |
| inviato il 05 Maggio 2021 ore 15:59
“ Trovo grave invece lo svantaggio sui filtri perchè, agendo su un colore, vado ad interferire sul suo complementare, se invece ho il classico RAW a colori agisco solo su quello. „ Gian Carlo, confermo. Difatti nelle fotocamere monocromatiche, onestamente trovo solo dei limiti. Occhio che nella tua seconda foto emergono evidenti i contorni della vegetazione che si staglia nel cielo, bisogna fare attenzione ad abbassare i vari canali colori. |
| inviato il 05 Maggio 2021 ore 16:01
“ Occhio che nella tua seconda foto emergono evidenti i contorni della vegetazione che si staglia nel cielo, bisogna fare attenzione ad abbassare i vari canali colori. „ mi sa che hai ragione, mi era sfuggito, grazie Comunque sono da prendere come esempio.... |
| inviato il 05 Maggio 2021 ore 16:03
“ Però questo tipo di pp si presta a qualsiasi fotocamera, „ ehh?? “ il bn di ansel adams era così sostanzialmente. „ qui abbiamo visto solo moonrise over non ricordo cosa e abbiamo stabilito che le facesse tutte uguali. L'effetto nelle foto iniziali è di trentacinque filtri 25A sovrapposti e filtro 5 in stampa, ma con incoerenze. Se volete un bianco nero contrastatissimo ma davvero ben fatto date un'occhiatina qua (per non linkare il solito michael kenna, da cui sicuramente prende parecchio): aows.co/ |
| inviato il 05 Maggio 2021 ore 16:05
una volta si usava la pellicola fotomeccanica!! |
| inviato il 05 Maggio 2021 ore 16:07
quasi mi vergogno ad utilizzare la nik collection con silverefex per fare i miei bn oppure C1 con i suo valori tonali...ho detto quasi... vorrei capire dopo che mi sono preso una calcolatrice esadecimale con tutti questi calcoli dei toni di grigio che ogni tanto vedo apparire come dovrei fare mia una soluzione del genere ...ps non c'è una faccina in scala di grigi? |
| inviato il 05 Maggio 2021 ore 16:20
Forse c'è un fraintendimento sulla tecnica per ottenere il B/N. Quello che sto sperimentando io è agire sui colori, quindi non è pensabile di avere in partenza un file in B/N perchè tutto il procedimento si basa su "colorare" l'immagine e poi agire su di essi per ottenere quello che si desidera in monocromo. Non ho detto che sia la tecnica corretta (anche perchè mi è venuta in mente due settimane fa) e se ancora non l'ha usata nessuno, evidentemente qualcosa non funziona in quel metodo. E Comunque si tratta anche di trovare la "misura" che non crei squilibrio nell'immagine. Enfatizzare troppo il cielo a volte crea disquilibrio. Devo fare altre prove con altre immagini |
|
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |