| inviato il 03 Maggio 2021 ore 22:58
L'unico problema vero che io sono vecchio, e nel corso dei miei 63 anni di fotografia qualcosa l'ho imparato, diamo tempo ai giovani di sbagliare ed imparare, è chiaro che i giovani (credono di sapere tutto), non solo in fotografia ma anche nella vita lasciamoli sbagliare, si chiamano (esperienze).
Vitvit, mi sono ripetuto perché sembra che non riesca a farmi capire.
saluti.
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| inviato il 03 Maggio 2021 ore 23:13
No tranquillo.Adesso si usa il fuoco continuo ,real tracking riconoscimento dell'occhio ecc ecc
Va benissimo per tante cose,per altre è superfluo:ma ormai c'è l'ossessione di guardare al 400% di ingrandimento e si esagera
A mio parere |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 23:29
A me sti quadratini che ballonzolano nel mirino mi infastidiscono e mi distraggono per cui punto singolo e via.
E poi non ho più l'età per gli inseguimenti.  |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 23:54
Secondo me c'è un fattore non trascurabile di cui tenere conto se si decide di privilegiare un approccio rispetto ad un altro, ossia se il soggetto che vogliamo fotografare è perfettamente (o sostanzialmente) immobile oppure no.
Perché un conto è focheggiare col centrale e poi ricomporre che so, un fiore (ma senza vento  ), un altro è il voler ad esempio fotografare una persona non in posa e volerla mettere a fini compositivi su uno dei terzi. Nel primo caso è probabile che un errore di MAF dovuto allo spostamento del piano focale sia abbastanza difficile da vedere se non ingrandendo veramente molto l'immagine (o non si verifichi proprio) mentre nel secondo è molto più probabile che l'errore diventi più evidente anche ad ingrandimenti "normali". |
| inviato il 04 Maggio 2021 ore 0:47
@Tirpit: invece è proprio il contrario poiché nella fotografia al fiore, che sarà fatta a una distanza abbastanza ridotta, lo spostamento del piano di messa a fuoco sarà proporzionalmente maggiore e inoltre sarà compensato in misura ridotta dalla PdC poiché questa si riduce alle brevi fistanze.
“ Nel primo caso è probabile che un errore di MAF dovuto allo spostamento del piano focale sia abbastanza difficile da vedere se non ingrandendo veramente molto l'immagine (o non si verifichi proprio)... „
Lo spostamento del piano di messa a fuoco rispetto al piano che su vorrebbe a fuoco si verifica sempre se si ricompone; è questione di geometria, come è chiaramente dimostrato nei link che ho postato. L'errore potrà essere poco visibile nel caso si usino diaframmi chiusi o la distanza dal soggetto non sia molto ridotta, ma resra il fatto che c'è. |
| inviato il 04 Maggio 2021 ore 1:36
Non sto dicendo che l'errore non ci sia, e non stavo parlando di distanze macro (magari l'esempio del fiore era fuorviante, diciamo che so, un idrante ) ma di distanze "normali", alle quali a meno di non stare fotografando con una lente lunga ed ad ampia apertura, l'errore del piano della messa a fuoco, pur essendoci, è praticamente invisibile fino a che non ingrandisci di parecchio la foto.
E cmq il mio punto è che se si può, è in ogni caso meglio abituarsi a spostare il punto di MAF il più vicino possibile al punto che si vuole effettivamente mettere a fuoco, piuttosto che focheggiare e ricomporre, sia per minimizzare (o eliminare del tutto) il problema di cui sopra sia per riuscire a "centrare" meglio un soggetto non completamente fermo mantenendo la composizione desiderata. |
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