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Cos'è il Microcontrasto?


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avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2021 ore 10:20

Tra l'altro ricordatevi che i grafici di MTF variano in base a tantissime cose pure A PARITà DI LENTE:

1) distanza di messa a fuoco
2) distanza dal centro immagine
3) dettagli in orizzontale, in verticale, in diagonale.. a capriolaSorriso
4) riflessi delle luci che possono creare flare dentro all'immagine
5) lunghezza d'onda della luce usata per illuminare la scena
6) filtro ottico davanti al sensore (si influisce pure lui perché alcuni tagliano zone spettrali che altri non tagliano ma alla cui lunghezza d'onda siamo comunque interessati a conoscere il comportamento ottico)
....
....

e comunque io ho disegnato due esempi palesemente differenti fra loro, ma la realtà è che sulle lenti moderne le curve di MTF son praticamente sovrapponibili.. è pure difficile misurarle

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2021 ore 10:33

Riguardando la dispensa di Nasse (Zeiss), dal quale è stato tratto l'esempio della scacchiera riportato, ho notato questo passaggio che mi era sfuggito:

"Test procedures which measure only one point of the modulation transfer function, for example the resolution or the spatial frequency where 50% MTF is achieved, are of little value ! This applies to optics just as it does to a HIFI system: If I know at which frequency the loudspeakers will have their maximum transmission or how loud 440Hz are,
I still don't know how music sounds."

I grafici MTF50 sono proprio quelli riportati dai vari tester on line.

Curioso il fatto che spesso ci si scanna sulla supremazia di un obiettivo rispetto ad un altro per qualche punto percentuale di differenza di un parametro che Nasse giudica di piccola importanza. Sorriso


avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2021 ore 12:04

@ Zio Ciano
volume purtroppo introvabile fai bene a trattarlo coi guanti

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2021 ore 12:17

I grafici MTF50 sono proprio quelli riportati dai vari tester on line

Beh si quelli misurano un solo punto in una sola condizione...
...sono un po' come quando si dice processore a 1 GHz
vuol dire tutto e niente

Curioso il fatto che spesso ci si scanna sulla supremazia di un obiettivo rispetto ad un altro per qualche punto percentuale di differenza di un parametro che Nasse giudica di piccola importanza. Sorriso

Io è un po' che sostengo che anche con uno zoom tuttofare moderno (24-200 per dirne uno) di risolvenza ce ce è anche troppa

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2021 ore 14:40

"Alcune ottiche vecchie si sente dire che "aprivano di più le ombre"
è un modo elegante per dire che i riflessi delle luci finivano per coprire la poca luce che arrivava dalle zone in ombra della scena"

Occhio che non è così.

Le MTF non ti dicono assolutamente nulla del contrasto generale dell'ottica, per esse quello è un dato invisibile, ed esistono ottiche più o meno contrastate, con MTF praticamente uguali, ed un'ottica ad alto contrasto ti tappa di più le ombre.


Quando le MTF hanno serie discontinuità, o quando il picco non è nel centro ottico, di solito, è dovuto ad errori di montaggio, o a sberle robuste che la disasssano.

Le MTF "buone" sono una condizione necessaria, ma assolutamente non sufficiente , perché un'ottica sia "buona" fotograficamente parlando.

Detta in altre parole, ripeto, mai giudicare un'ottica dalle sole MTF.

Il RAW le bugie non le dice mai, uno si scarica un ventina di RAW scattati in diverse situazioni fotografice, se li sviluppa da sè, e si va a cercare le varie aberrazioni, quelle vanno conosciute per andarle a cercare, e per selezionare i RAW da scaricare.

Se ce le trova copiose, l'ottica tanto buona non è, alla faccia delle sue eventuali MTF/microcontrasto, anche buone.

Altra soluzione per provarle seriamente è farsela prestare da qualcuno o comprarsela, ma anche così, bisogna sapere come e quali scatti fare per mettere in evidenza eventuali carenze/aberrazioni.


avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2021 ore 15:10

Il peggior culo di bottiglia di obiettivo che io ho avuto, è il Nikkor 50 mm F 1,4 AFS G, che non ha MTF brutte, ce le ha buone, non sono ovviamente ottime come quelle delle ottiche uscite negli ultimissimi anni (mi pare che quello sia del 2006) ma sono MTF buone, decorose.

imaging.nikon.com/lineup/lens/f-mount/singlefocal/normal/af-s_50mmf_14

A tutta apertura è morbidino, ma è ben usabile, e basta chiudere verso F2 o poco più, già ad F 28 è molto nitido come obiettivo.

Peccato però che le MTF non mostrino sia la tenuta ai riflessi parassiti, e quell'ottica ne fa da vendere, ha trattamento antiriflessi poco buono, che il coma sagittale, quello è invisibile alle MTF (ci vorrebbero le PTF ma le case non le danno).

Il coma sagittale affligge il Nikkor 50 F 1,4 in modo clamoroso, sembra un fondo di bicchiere anni '70 del secolo scorso, in pratica in uso notturno con presenza di luci puntiformi in campo, l'ottica è inusabile fin verso F 2,8.

Questi sono scatti fatti di notte a Viareggio, a tutta apertura, con la mia D 700





suo crop





tra la gente, crop









chiaramente foto così sono inusabili, e non sono riprendibili in fotoritocco.

Se qualcuno vuole i RAW di quelle foto, glieli posso far scaricare: dalle MTF non si vede nulla di quel problema grave, mentre dai RAW si vede benissimo, è immediato.

..............mai valutare le ottiche dalle sole MTF .

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2021 ore 15:45

In parole povere è la capacità di incisione della lente che ha a scrivere sul sensore.

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2021 ore 15:51

In parole povere è la capacità di incisione della lente che ha a scrivere sul sensore.


esatto
- il microcontrasto rappresenta quanto è forte l'incisione della nostra linea (misurata in contrasto)
- la risolvenza quante linee riesce a separare per millimetro

la combinazione delle due esprime la nitidezza.
Se ci sono aberrazioni o lenti opache, o riflessi, ecc. si avrà meno linee/mm e/o meno incisione delle stesse

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2021 ore 15:55

avatarGian Carlo F
29 Aprile 2021 ore 15:51



“ In parole povere è la capacità di incisione della lente che ha a scrivere sul sensore. ?


esatto
- il microcontrasto rappresenta quanto è forte l'incisione della nostra linea (misurata in contrasto)
- la risolvenza quante linee riesce a separare per millimetro


È l'Abc della fotografia,...ma non tutti ne sono a conoscenza.

;-)

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2021 ore 16:02

È l'Abc della fotografia,...ma non tutti ne sono a conoscenza.

;-)


secondo me è anche colpa di spiegazioni eccessivamente complicate, ma anche delle diverse modalità con cui si misura il microcontrasto
Alla fine della fiera però, se si va all'essenza, è un concetto semplicissimo.

Un parallelo banale...
Se faccio un disegno a matita calcando poco ho una immagine più morbida, se calco bene diventa apparentemente più nitida, ma le informazioni che ho trasferito sul foglio sono le stesse


avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2021 ore 16:13

@Gian Carlo


*"Un parallelo banale...
Se faccio un disegno a matita calcando poco ho una immagine più morbida, se calco bene diventa apparentemente più nitida, ma le informazioni che ho trasferito sul foglio sono le stesse"*


Esattamenteesatto. ;-)

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2021 ore 17:08

Cos'è il microcontrasto....

Boooh?

45+ anni di fotografia e non l'ho ancora capito...

Per la mia esperienza, non lo posso certo misurare con una mira ottica, quella si ferma ai bianchi e neri, ma tutto quello che sta in mezzo (i grigi) non lo misura.

Così impiego le mire per verificare quanto una lente è nitida, ma per vedere quanto sia ricca di microcontrasto (come lo intendo io) faccio delle prove 'sul campo'

Secondo me il microcontrasto è la capacità di una lente di restituire la migliore resa tonale (sfumature di colore) nei dettagli più piccoli, cioè al limite della risoluzione della lente.

Dalla mia esperienza: ci sono lenti in apparenza nitidissime, ma con uno scarso microcontrasto e cioè: se vado sui dettagli finissimi vedo che mancano transizioni tonali (sfumature di colore), per contro, posseggo lenti -apparentemente- meno nitide che sugli stessi dettagli finissimi restituiscono una maggiore ricchezza tonale.

In parole povere, queste seconde lenti hanno un migliore microcontrasto e sul piano pratico forniscono immagini di gran lunga più accattivanti, cioè ricche di colore, pur essendo meno nitide secondo le mire ottiche.

questa è la mia esperienza e come lo intendo io

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2021 ore 18:19

Le ottiche macro hanno tendenzialmente maggior microcontrasto, per questo dicono che non sono propriamente adatte ai ritratti?


Ecco, con questo andiamo a toccare il sacro graal.

avatarsupporter
inviato il 29 Aprile 2021 ore 18:23

un po' mi sono fatto l'idea di cosa sia il micro contrasto usando il Foveon 1:1:1, con lui hai la possibilità di fare zoom impunemente fino a vedere i singoli pixel e il file non é mai impastato, al contrario del Bayer che invece a forti ingrandimenti mostra sempre la corda

quindi il micro contrasto é il dettaglio

user216001
avatar
inviato il 29 Aprile 2021 ore 18:48

Qui c'è un articolo molto completo ed esaustivo. Certo, si limita a mostrare ciò che possono fare gli obiettiti Apo, in questo ambito, ma è comunque piuttosto dirimente sul significato del termine.

lenspire.zeiss.com/photo/en/article/micro-contrast-and-the-zeiss-pop-b

Da possessore di tutte e tre le lenti descritte nell'articolo, non posso che confermare il microcontrasto è elevatissimo, la sensazione di nitidezza esagerata, ma, al contempo, la cromaticità è assolutamente di livello, la naturalezza ed il tono dei colori molto gradevole. Magari gli Otus no perché costano decisamente tanto, ma se vi capita provate il 135 f2 Apo-Sonnar, è un'ottica incredibile. Perché di ottiche nitide ce ne sono tante, ma con così tanto microcontrasto, ben poche.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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