| inviato il 10 Aprile 2021 ore 11:31
AC POWER ADAPTER Con la GFX 50R ho acquistato subito anche l'AC Power Adapter, con l'idea che visto che scatto collegato al computer via cavo (tethering), avrei potuto essere sempre collegato anche alla presa elettrica escludendo la batteria, o comunque tenendola sempre carica. Non è un'idea tanto strampalata: non facciamo a volte così con i computer portatili o altri dispositivi elettronici? Non funziona: dopo infatti solo una decina di scatti non particolarmente ravvicinati con la GFX 50R è comparso il simbolo di surriscaldamento del sensore e questo con una temperatura ambiente di circa 20°. L'assistenza Fujifilm Italia mi ha confermato che questo è normale. Il discorso vale anche per la GFX 100. Non comprate pertanto l'adattatore per escludere le batterie in fase di ripresa o per tenerle cariche perché il sensore si surriscalda, anche a basse temperature ambiente. Lo trovo comunque utile per ricaricare le batterie senza toglierle dagli apparecchi una volta terminate le riprese. Molto comodo soprattutto per la GFX 100, che ha ben 2 batterie, che altrimenti devi ricaricare una alla volta o devi acquistare un secondo carica batterie. Se avessi saputo che non si poteva utilizzare in fase di ripresa non l'avrei comprato, soprattutto visto il prezzo di oltre 120 € ivato. Pro: quando non si usano gli apparecchi GFX si possono ricaricare le batterie senza estrarle. Contro: quando si usa l'apparecchio, non è possibile collegarlo perché il sensore si surriscalda subito, anche a 20°; costoso per la comodità di ricaricare le batterie senza estrarle dagli apparecchi. Non l'avrei comprato se avessi conosciuto questo limite. VIEW CAMERA ADAPTER G Ho acquistato l'adattatore per usare la GFX 50R con un banco ottico. In pratica la GFX 50X diventa il sensore del banco ottico. Per fare ciò, devi impostare la macchina in modo che scatti anche senza obiettivo – in questo caso il diaframma risulta F 1 – e utilizzi normalmente l'otturatore sul piano focale. Nella pratica imposti l'obiettivo del banco ottico a tutta apertura, metti a fuoco con il soffietto controllando la messa a fuoco nella GFX con gli ausili proposti, chiudi il diaframma secondo necessità, lasciando sempre aperto l'otturatore, scatti direttamente dalla GFX. In questo modo hai la flessibilità e i controlli sulla prospettiva e sul piano focale di un apparecchio a corpi mobili con un sensore di discreta qualità a un prezzo molto ragionevole. Il discorso vale anche per la GFX 100, che è utilizzata come sensore con un costo superiore e, nelle 2 GFX 100 che ho usato, con problemi di hot pixel o pixel bruciati. Attenzione: se decidete di acquistarlo, tenete presente che quando l'ho ordinato Fujifilm Italia non ne aveva in casa neppure uno, per cui ho dovuto aspettare oltre un mese per riceverlo. TUBO DI PROLUNGA PER RIPRESE MACRO MCEX-45G Visto che il GF 120, che è l'obiettivo macro del sistema, non arriva al rapporto di riproduzione 1:1, ho deciso di comprare il tubo di prolunga di 45mm, che porta l'obiettivo a un rapporto di riproduzione leggermente superiore a 1:1. Con il tubo di estensione occorre lavorare completamente in manuale. Valutate bene se effettivamente vi serve. Potrebbe non essere disponibile in pronta consegna e solo pochi tipi di prodotti necessitano un rapporto di riproduzione 1:1. SISTEMA DIGITALE PER LA GFX 100 Quando si acquista un apparecchio da 100MP è bene tenere presente che è molto impegnativo per il sistema digitale di supporto che deve essere tutto all'altezza. Il computer deve essere molto performante e gli spazi di archiviazione devono essere enormi, il che ha un costo, non solo iniziale, ma continuo. Personalmente, essendo sempre alla ricerca della qualità massima, scatto solo in RAW sfruttando tutto il sensore, il che produce file RAW da circa 209 Mb l'uno. Tutta la post produzione la faccio con i file RAW, che in realtà non vengono modificati, per cui poi esporto le immagini elaborate senza perdite di qualità ottenendo file TIF da oltre 610 Mb, più altre versioni più leggere secondo le esigenze. Ai tempi delle pellicole, nella maggior parte delle sessioni ritrattistiche scattavo una pellicola a colori e una in bianco e nero, entrambe da 10 fotogrammi l'una. Ora, nell'era digitale, cambio più set di illuminazione, faccio cambiare abiti alle persone, eccetera. In questo modo, mi sono ritrovato a fare sessioni di anche 300/400 riprese, tutte in scatto singolo. Morale della favola, per una sessione ritrattistica possono facilmente servire inizialmente dai 30 agli 80 giga di spazio d'archiviazione. Per una conoscente ho fotografato gratuitamente delle collanine di bigiotteria, per le quali ho usato il focus stacking della GFX 100 con 1300 scatti e una cartella di oltre 300 Gb di spazio d'archiviazione. Pensando ai costi dei dischi rigidi esterni, tutti questi Gb hanno un costo continuo da tenere presente. ASSISTENZA FUJIFILM ITALIA Dopo non essere riuscito a risolvere un grave problema di hot pixel o pixel bruciati del sensore della mia GFX 100 con una mappatura dei pixel, il 23 febbraio ho affidato l'apparecchio all'assistenza Fujifilm Italia che l'avrebbe mandata al centro Fujifilm in Inghilterra. Il 6 aprile, un mese e mezzo dopo, ho telefonato all'assistenza Fujifilm Italia per avere informazioni. Mi è stato riferito che l'apparecchio non era stato ancora spedito, ma che la garanzia sarebbe stata estesa di 6 mesi. Capisco che in questi tempi di pandemia non tutto funzioni alla perfezione, ma un mese e mezzo per non spedirla mi sembra decisamente troppo, e senza neppure aggiornarmi. E meno male che mi hanno dato l'unico muletto GFX 100! (Che comunque ha lo stesso problema degli hot pixel o pixel bruciati del mio apparecchio). Che cosa devo pensare? Magari hanno osservato l'immagine che ho loro mandato e si sono resi conto che non ci sono molto probabilità che il problema si risolva con una nuova mappatura dei pixel. Forse, e mi pare la cosa più sensata, va sostituito il sensore, ma non ne hanno a disposizione e Fujifilm non intende procedere in questa direzione, forse perché questi sono i limiti di questo sensore. Che cosa fanno? Mi lasceranno con il muletto, che ha anch'esso problemi con gli hot pixel o pixel bruciati sino al termine della garanzia? Insomma, meglio non avere a che fare con l'assistenza Fujifilm Italia. |
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