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GFX 100 - Limiti e difetti, qualche pregio


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avatarjunior
inviato il 10 Aprile 2021 ore 9:42

La GFX 100 produce complessivamente immagini molto buone e gli obiettivi che ho (GF 110, GF 120, GF 250), se utilizzati in modo ottimale, sono in grado di risolvere discretamente i 100 Megapixel del sensore. Per raggiungere la massima qualità e sfruttare al massimo le potenziali dell'apparecchio, è fondamentale la massima stabilità in fase di scatto e/o tempi di esposizione estremamente rapidi, come con l'uso di flash da studio con lampi rapidi, nonché di mantenere i diaframmi nel range ottimale. Da tenere sempre presente che 100 MP non perdonano, mostrano tutta la qualità o anche tutte le carenze e che sei sempre al limite della risolvenza degli obiettivi. Scattare a mano libera fa sì che spesso non sia disponibile tutta la qualità potenziale.


Autofocus

L'autofocus della GFX 100 è più veloce e preciso di quello della GFX 50R, ma non si può lontanamente paragonare alla qualità dei migliori autofocus per apparecchi con sensore 24x36mm. Si aggiunga che la sua efficienza scende moltissimo quando l'illuminazione non è intensa, come quando fotografo usando lampade ad olio. In questo caso la macchina fatica a trovare il fuoco, anche con il GF 110 F2.
Con i flash da studio (top della gamma) mi servo sempre delle lampade pilota a piena potenza, eliminando tutte le altre fonti di luce, in modo da avere un controllo totale del posizionamento delle luci e dei soggetti. In diverse situazioni, la macchina fatica a trovare il fuoco. Ho notato il problema soprattutto con il GF 120 e il GF 250, probabilmente perché l'apertura massima è F4, rispetto all'F2 del GF 110.

Per via della pandemia, non l'ho ancora utilizzata con bambini, ma temo che sia troppo lenta e inaffidabile per lavorare di fino. Probabilmente dovrò diaframmare parecchio più di quello che vorrei per compensare la lentezza dell'autofocus.


Hot pixel o pixel bruciati

Un problema ben più grosso che ho riscontrato nelle immagini è dato dal sensore della GFX 100 che presenta pixel bruciati o hot pixel. Il problema è visibile sullo schermo 5K del computer, anche senza ingrandire, soprattutto in alcune circostanze.
Più di una volta ho scattato foto usando una lampada ad olio per ricreare situazioni storiche. In questi casi, sia con la GFX 50R sia con la GFX 100 ho impostato la macchina su treppiede con ISO 3200, temperatura colore 4000K, lasciando quindi un bel tono caldo, ho usato l'obiettivo GF 110, otturatore 1/30', diagramma 2. Si trattava di scatti d'atmosfera, non era ricercata né necessaria la massima definizione.
Con la GFX 50R ho ottenuto buone foto d'effetto, semplici da riprendere e con minima post produzione necessaria. Quando ho acquistato la GFX 100, ho usato quest'ultima con lo stesso obiettivo e le stesse impostazioni, tuttavia mi sono ritrovato centinaia di hot pixel, che hanno richiesto dispendiosi interventi per sistemare ogni singola immagine.
Da allora ho prestato particolare attenzione alla questione e mi sono accorto che anche alle condizioni standard con flash da studio con ISO 100 e temperatura colore 5600K ci sono problemi con gli hot pixel, che sono di meno che a ISO 3200, ma sempre presenti. Sono a volte visibili sullo schermo anche senza ingrandire l'immagine. Su giacche di pelle, ad esempio, sono ben evidenti di colore rosso, blu, verde o bianchi.
Ciò che deve far riflettere è:
Uno: il tempo che si perde per sistemare gli hot pixel in post produzione.
Due: nonostante l'apparecchio dia la possibilità di impostare la sensibilità standard sino a ISO 12800 e di spingerla anche oltre, già a 3200 il sensore fa acqua.
Tre: qui stiamo parlando di un apparecchio praticamente nuovo. Che cosa mi devo aspettare con l'utilizzo del sensore? Quanto peggiorerà la situazione? Quando la macchina non sarà più in garanzia, la qualità del sensore renderà le immagini ancora utilizzabili?
Mi sono rivolto all'assistenza che mi ha suggerito di procedere alla mappatura dei pixel andando negli strumenti del menu. Il problema, tuttavia, non si è risolto, per cui il 23 febbraio scorso ho consegnato all'assistenza Fujifilm Italia l'apparecchio. Mi hanno spiegato che lo avrebbero mandato all'assistenza in Inghilterra. Mi hanno chiesto di mandare loro un file che mostrasse il problema degli hot pixel, che loro hanno subito inoltrato al centro assistenza inglese.
Mi hanno fornito una GFX 100 sostitutiva, l'unica disponibile in Italia, per la quale sono molto grato. Sono stato in effetti fortunato, anche se probabilmente non avranno venduto molte GFX 100 ultimamente, soprattutto a causa della pandemia. Al 23 febbraio, la mia risultava l'ultima GFX 100 registrata in tutta Italia.
Manco a dirlo, anche il sensore del muletto, praticamente nuovo, presenta problemi con i pixel, anche ripetendo la procedura Pixel Mapping. Gli hot pixel sono meno numerosi che sulla mia macchina, ma vedremo con il tempo se la situazione peggiorerà.
Un apparecchio con grossi problemi al sensore può essere un caso sfortunato, 2 apparecchi con lo stesso problema al sensore mi fa pensare o a una partita intera di sensori difettosi, o a sensori che hanno dei problemi. L'assistenza mi ha parlato di una certa tolleranza di hot pixel, però se questa tolleranza corrisponde a una percentuale, con un sensore di 102MP gli hot pixel diventano molti.
Si tenga presente che chi compra un apparecchio da 100MP non lo fa per produrre unicamente foto da visualizzare su un telefonino, ma la qualità dell'immagine è chiave nella vendita dei servizi fotografici. Un apparecchio da 100MP non perdona errori e deve produrre immagini della massima qualità, dove possa mostrare il meglio di sé anche negli ingrandimenti superiori, altrimenti perché uno dovrebbe acquistare un sistema costoso, più lento e meno flessibile, se poi non puoi sfruttare il suo potenziale, salvo laboriosi interventi di post produzione?
Ho acquistato la GFX 50R con l'idea di comprare anche la GFX 100 una volta avviata l'attività fotografica, perché mi è piaciuto il concetto del sistema GFX. Entrambi gli apparecchi, per quanto diversi, utilizzano gli stessi obiettivi e accessori.
Interessante invece l'approccio di Hasselblad, che per l'apparecchio da 50MP usa un sensore di 33x44 mm (come tutte le GFX), mentre per l'apparecchio da 100MP usa un sensore 40x54mm (vero medio formato). Anche PhaseOne usa sensori 40x54mm per i sensori da 100 e ora anche 150MP. Questo mi fa pensare che, al momento, un sensore di dimensioni 33x44mm non sia fisicamente in grado di supportare 100MP senza compromessi penalizzanti.
Possibilmente la scelta di Fujifilm è stata molto pratica e volta all'economia, ma quella di Hasselblad è stata indirizzata alla ricerca della qualità.
Sembra che la nuova GFX 100S abbia lo stesso sensore della GFX 100, quindi il problema degli hot pixel o pixel bruciati potrebbe essere ugualmente limitante, nonché frustrante.
Nulla da dire riguardo al sensore della GFX 50R che, da quel che posso vedere su Internet nei confronti con apparecchi con sensore 24x36mm da 50MP, offre vantaggi qualitativi dell'immagine, ovviamente a discapito della velocità e della flessibilità di ripresa.


Limiti dell'otturatore

Un vantaggio dell'otturatore a tendina è poter montare gli apparecchi GFX sull'adattatore per banco ottico e utilizzare gli obiettivi del banco ottico.
Tra i limiti c'è il fatto che gli otturatori a tendina provocano molte più vibrazioni degli otturatori centrali montati sugli obiettivi, il che può di fatto limitare la nitidezza dell'immagine. Usando gli obiettivi nel range ottimale, su solido treppiede da banco ottico, con l'autoscatto, mi chiedo se i limiti della nitidezza siano dovuti agli obiettivi o all'otturatore. In futuro farò sicuramente una verifica: nell'oscurità, con l'apparecchio su treppiede, scatterò con un tempo molto lungo e azionerò manualmente la torcia flash. Paragonerò poi il risultato con l'immagine creata scattando direttamente dalla macchina con il tempo di sincro flash.
Un altro limite degli apparecchi con otturatore a tendina rispetto a quelli con otturatore centrale montato sull'obiettivo è la relativa lentezza del tempo più veloce utilizzabile con i flash. Gli otturatori centrali garantiscono la sincronizzazione con i flash su tutti i tempi, per cui i limiti sono dati dalla durata del flash (ad esempio non sfrutti tutta la potenza del flash se usi questo con un lampo della durata di 1/350 e imposti l'otturatore su 1/500) o dalla massima velocità degli otturatori. Di fatto, con gli apparecchi vero medio formato quali Hasselblad H6D puoi sincronizzare i flash sino a 1/2000 e con gli obiettivi PhaseOne sino a 1/1600. Per quanto riguarda gli obiettivi per banchi ottici, con gli otturatori Copal/Compur/Prontor 0 sino a 1/500, con Compur 1 sino a 1/500, con Copal 1 sino a 1/400 e con Copal/Compur/Prontor 3 sino a 1/125.
Negli apparecchi GFX, questo tempo è limitato a 1/125, il che pone grossi limiti quando si usano i flash all'aperto di giorno e anche in studio utilizzando le lampade pilota a piena potenza con diaframmi molto aperti.
In studio con i flash imposto la temperatura colore sull'apparecchio su 5600°K e le monotorce che utilizzo sono molto costanti e affidabili per quanto riguarda la qualità e la quantità di luce emessa. Le lampade pilota sono al tungsteno con temperatura colore di 3000°K. In situazioni tipiche da ritratto, quando lavoro con diaframmi più aperti di 5,6, le immagini risultano sempre più calde più gli obiettivi sono aperti, il che di per sé non è sempre disdicevole. Il problema giunge quando nella stessa sessione fotografica lavoro ad esempio con diaframma 2,8 o 2 del GF110 e con diaframma 4-8 del GF250 o sempre del GF110. Dal punto di vista della temperatura colore, le immagini risultano molto diverse.
Una soluzione sarebbe usare la lampada pilota in modalità proporzionale alla potenza impostata piuttosto che a piena potenza, ma se facessi così l'autofocus peggiorerebbe ulteriormente le sue prestazioni, sino a non funzionare del tutto quando uso una bassa potenza flash, cosa abbastanza comune nei ritratti individuali.
Nello still life, il problema in genere non sussiste, perché lavoro con diaframmi da 8 in su e, nei casi in cui voglio assicurarmi la massima qualità, spengo le lampade pilota prima dello scatto, cosa che ovviamente non posso fare con i ritratti.
Una soluzione è usare flash da studio con lampade pilota led con una temperatura colore uguale a quella dei tubi flash, ma ciò non è una possibilità nel sistema flash top di gamma che utilizzo, che prevede per le monotorce con lampade pilota led la stessa temperatura colore delle classiche lampade pilota al tungsteno, in modo da poterle usare entrambe contemporaneamente.


Focus bracketing

Gli apparecchi GFX offrono la possibilità di scattare in modalità Focus bracketing, il che permette di ottenere immagini in cui puoi decidere quanto vuoi estendere la nitidezza di ciò che inquadri, anche su tutta l'immagine. Se non si ha un apparecchio a corpi mobili (banco ottico), ciò può essere molto utile con soggetti immobili e apparecchio fissato su supporto stabile, ad esempio nella fotografia architettonica o nello still life.
C'è la possibilità di impostare la funzione in modo automatico o manuale. In automatico indichi il punto più vicino e quello più lontano che vuoi a fuoco e la macchina calcola quante immagini sono necessarie al diaframma che hai impostato. Le immagini finali che ho ottenuto sono molto buone e composte di relativamente pochi scatti, magari “solo” 40/50. Non sempre, tuttavia, è facile stabilire quali siano i punti più vicini e lontani. Ad esempio, se devi fotografare un righello ortogonale al sensore è molto facile indicare che vuoi la zona tra 10 e 15cm a fuoco. Se il tuo soggetto è invece irregolare e molto tridimensionale, magari adagiato su un tessuto pieghettato, rischi di accorgerti solo alla fine che tutta l'immagine è a fuoco tranne una piega o una parte di un oggetto che sono completamente sfocati, per cui hai perso magari un'ora di tempo e devi rifare tutto, rischiando comunque ancora di sbagliare.
Pertanto, per molti soggetti mi trovo meglio con la funzione in manuale. Stabilisco con molta attenzione il punto più vicino che voglio a fuoco, imposto lo step, ossia il valore di incremento, che può andare da 1 a 10, gli scatti in genere a 99, quindi scatto. Lavorando collegato al computer (tethering) controllo le immagini per assicurarmi che inizialmente sia a fuoco ciò che desidero nella parte prossimale, quindi seguo lo svolgimento. Quando sono sicuro che anche la parte più lontana del soggetto che desidero nitido sia stata ripresa a fuoco, interrompo manualmente le riprese. In questo modo finisco per utilizzare più scatti di quelli che l'apparecchio imposterebbe, ma il lavoro viene comunque molto bene. Bisogna sperimentare per vedere su che step impostare la funzione: più basso = massima qualità, più alto = meno scatti.
In conclusione, focus bracketing è un po' laborioso e conviene fare un po' di esperimenti, ma i risultati sono molto buoni. Consente di utilizzare gli obiettivi nel range ottimale. Ovviamente, fondamentale la scelta di un programma apposito per l'elaborazione delle immagini, che non è sempre semplice e a volte produce artefatti difficili da correggere.
Pro: immagini molto nitide, nel range ottimale degli obiettivi; sicuramente ottimo per un uso occasionale.
Contro: molto dispendioso in termini di tempo tra riprese ed elaborazione delle immagini; necessari spazi di archiviazione colossali, soprattutto con la GFX 100; oneroso sull'otturatore e tutto ciò che si consuma, torce flash comprese. In caso di presenza del cliente, non permette di mostrargli subito l'immagine finale.
Personalmente, avendo utilizzato in passato banchi ottici, trovo più semplice, veloce e produttivo lo scatto unico con basculaggi dei corpi mobili, piuttosto che il focus bracketing, che richiede tempo in fase di ripresa, ancora di più per l'elaborazione, spazi di archiviazione enormi – soprattutto con la GFX 100 – nonché sovraccarica l'otturatore e i flash da studio. Con la GFX 100, per un lavoretto dimostrativo gratuito con delle collanine ho scattato più di 1300 fotogrammi, creando una cartella di oltre 300Gb.
Se poi alla fine del lungo processo ti accorgi che avresti potuto migliorare l'immagine cambiando qualcosa, hai buttato via un bel po' di tempo e risorse.
Questo è uno dei motivi che mi ha spinto a comprare il dorso adattatore per il banco ottico, il View Camera Adapter G: con uno scatto tu e il cliente potete valutare immediatamente l'immagine e se c'è qualcosa da migliorare non hai perso molto tempo e sovraccaricato invano l'otturatore e i flash.


Conclusioni sulla GFX 100

Pro: potenzialmente può ottenere immagini molto buone. In caso non basti la qualità data dagli apparecchi con sensori Full Frame è un buon compromesso tra costo e qualità rispetto ad apparecchi Hasselblad e PhaseOne. Molto bene per soggetti immobili quali still life e paesaggistica. Bene anche con soggetti cooperanti e relativamente statici, come nella ritrattistica di adulti.

Contro: nei due apparecchi GFX 100 che ho usato il sensore ha problemi con gli hot pixel o pixel bruciati. Questo problema può essere per ora sistemato in post produzione, ma gli interventi sono molto dispendiosi in termini di tempo. Difficile prevedere se e quanto la situazione peggiorerà con l'utilizzo del sensore. L'assistenza Fujifilm Italia dopo un mese e mezzo dalla presa in carica dell'apparecchio non l'ha ancora inviato al centro in Inghilterra, dove dovrebbe essere sistemato.

Contro: l'autofocus è più veloce rispetto agli apparecchi con sensori 40x54mm del vero medio formato, ma molto più lento e non sempre affidabile rispetto a quello per formati sino al Full Frame. Rendimento scarso e impreciso appena l'intensità luminosa scende. La messa a fuoco manuale, che in realtà è un comando digitale, funziona quando l'apparecchio è su treppiede e con soggetti statici, altrimenti non è una valida alternativa all'autofocus. In somma, quando l'autofocus è in difficoltà sei nei guai! Con Hasselblad e PhaseOne, anche se ti trovi in difficoltà con l'autofocus, puoi ricorrere alla vera messa a fuoco manuale, con tanto di scala metrica sull'obiettivo, e portare a casa il lavoro come con i tradizionali apparecchi medio formato che abbiamo usato anche per riprendere eventi, come i matrimoni.

Contro: il tempo sincro di 1/125 pone grossi limiti nell'utilizzo dei flash all'aperto e in studio con lampade pilota al tungsteno e diaframmi aperti.

Contro: richiede un grande investimento iniziale per quanto riguarda un computer che supporti il suo utilizzo, con costi continui relativi ai dischi rigidi (file RAW circa 209Mb, file TIFF senza perdita di qualità oltre 610Mb), soprattutto se si usano funzioni tipo Focus bracketing.

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2021 ore 11:12

Analisi dettagliata ed oggettiva, ti faccio i miei complimenti!

A mio avviso, hanno spremuto troppo il sensore, se ci sono hotpixel ad alti e pixel bruciati a bassi ISO, hanno esagerato con l'elettronica, e questo inficia gravemente l'operatività della fotocamera.

Se non cambiano l'elettronica o il sensore, il problema, grave, non lo risolvono, ed il problema c'è, due su due.

Mi spiace ti sia accaduto, e spero che ti cambino il sensore a breve termine.

Ovviamente, con quel problema lì, a mio personalissimo avviso, non è da comprare a meno che uno non decida di scattare sempre agli ISO minimi o quasi.


avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2021 ore 11:34

Anche io ti faccio i complimenti per questa dettagliata analisi. Molto ben fatta!!

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2021 ore 23:20

Anche la gfx100s, mi ha mostrato qualche hot pixel, perlomeno nei primi giorni di funzionamento.
Dopo un paio di cicli di remapping del sensore, sembrerebbero essere spariti.


avatarsupporter
inviato il 10 Aprile 2021 ore 23:33

Un 3d prezioso
Grazie per aver condiviso queste opinioni
Ottimo lavoro

avatarsupporter
inviato il 11 Aprile 2021 ore 0:03

ci sono due punti sulla gfxR che non mi trova d'accordo, quando dici AF lento e impreciso, l'AF e si lento, ma solo con poca luce, e anche con poca luce quando aggancia non sbaglia, anche con il canon 50L e li te ne accorgi subito a TA, insomma per me è molto preciso in AFS, AFC non paragonabile alle FF confermo, anzi direi quasi inutilizzabile

poi non capisco dove dia la difficoltà di mettere a fuoco in manuale, l'ingrandimento 10x lo hai sia a mirino che monitor come tutte le ML, ed é molto più comodo e precido delle reflex siano Hasselblad o PhaseOne

per quanto riguarda gli hot pixel sono una bella rogna che raffredda i miei entusiasmi, non che volessi sostituire la R, ma tra un anno chissà

user14103
avatar
inviato il 11 Aprile 2021 ore 0:17

Su due gfx sia 100 che s nessun problema di pixel la prima ha ormai quasi due anni.. puo capitare qualche macchina difettosa in tutti i marchi.

avatarsenior
inviato il 11 Aprile 2021 ore 6:53

"..puo capitare qualche macchina difettosa .."

Il difetto di fabbricazione che ha incontrato quell'Utente su acquisto recentissimo è molto serio, tanto che la prima fotocamera gliela hanno sostituita gratis, ma anche la seconda presenta lo stesso, identico, guaio, due su due fallate e per lo stesso difetto di produzione.

Quelle fotocamere sono in produzione estremamente limitata rispetto alle normali fotocamere reflex o ML, e due su due fallate su produzione bassa e recentissima è, semplicemente, un disastro qualitativo, a produzione molto bassa ed a 10.000 euro l'una le devi controllare prima di farle uscire ed evidentemente non l'hanno invece fatto.


Ovviamente:

1) io parlo per sentito dire, sentito dire suo e tuo, con dichiarazioni che sono in antitesi.

2) dò per scontato che nessuno di Voi due dica delle menzogne.


Non resta che ritenere che in questi due anni ci sia stato un problema, gravissimo, sull'approvvigionamento dei sensori e relativa elettronica, problema gravissimo di subfornitura che a sua volta rivela un problema, gravissimo pure quello, di qualità di produzione, hanno immesso in commercio fotocamere fuori specifica, che non sono utilizzabili nel normale campo di utilizzo dichiarato.

Le normali fotocamere Reflex ed ML non hanno più problemi di hot pixel e pixel bruciatio ormai da circa un decennio, ce li avevano agli albori, con l'elettronica che gestiva male il sensore, poi entrambi sono stati messi a punto negli anni e nessuna Casa ha più questi problemi oggi.


I propri soldi ciascuno se li spende come meglio ritiene, ma, indipendentemente dal prezzo, una fotocamera con un problema così grave da renderla inutilizzabile oltre 3000 ISO io non la comprerei mai, è roba da barzelletta, oggi che le fotocamere scattano bene e con pixel buoni a 100.000 ISO e con esposizioni anche lunghe, ci si fanno i filmati e le notturne di secondi.

user109536
avatar
inviato il 11 Aprile 2021 ore 7:10

Mostrateci in pratica con qualche foto con questa fotocamera a cui avete fatto le pulci.

avatarsupporter
inviato il 11 Aprile 2021 ore 7:29

Più che altro di che colore sono i pixel? bianchi o rossi? comunque si, ci vorrebbe una foto d'esempio...

avatarsenior
inviato il 11 Aprile 2021 ore 7:31

"Più che altro di che colore sono i pixel? bianchi o rossi?.."

Di qualsiasi colore siano, ti inchiappettano comunque.

avatarsenior
inviato il 11 Aprile 2021 ore 7:48

Grazie mille per le importanti quanto precise considerazioni sulla qualità della macchina descritta mi piacerebbe vedere anche qualche foto .
Pure io ero tentato da "buttarmi " su fuji ma in realtà come per phase One anche con fuji per ottenere foto all' altezza bisogna avere tanti accorgimenti durante gli scatti . Ottenere immagini non adeguate già a uso 100 non fa entusiasmare .... Io uso con phase One se posso sempre uso 35 e già a 100 ISO la qualità è notevolmente inferiore .Credo di aver capito che avere foto di ottima qualità richieda moltissime accortezze anche con fuji 100 e quindi ho pensato che ancora oggi il mio phase One sia un ottima soluzione e visti i costi della usato tranquillamente acquistabile in paragone ai prezzi di una fuji 100 MF il problema dei pixel un altro gravissimo problema e se si è presentato si due macchine credo possa essere un problema vero grazie ancora per l ottima descrizione dei pro e contro della fuji

avatarsupporter
inviato il 11 Aprile 2021 ore 8:21

il sensore è lo stesso della a7R4 solo più grande ovviamente, ma nessuno che io sappia ha lamentato questo problema, quindi presumo che la colpa sia imputabile più all'elettronica di contorno e non al sensore

avatarsenior
inviato il 11 Aprile 2021 ore 8:35

"Mostrateci in pratica con qualche foto con questa fotocamera a cui avete fatto le pulci."

+ 1

user14103
avatar
inviato il 11 Aprile 2021 ore 9:33

Ne ho a migliaia ma non mi sembra il caso riempire il forum di foto in piena risoluzione da 100 mpx ... poi capitare di avere qualche pixel che dopo una rimappatura sparisce come è capitato a Maserc .. ..l'utente sopra è stato parecchio sfortunato.
Cercate se lo trovate
karmal.prodibi.com/a/4ykr8wj88ro1dvl/i/qlqr9z06odo0wgw
karmal.prodibi.com/a/4ykr8wj88ro1dvl/i/76glxom9e8eyl7l
karmal.prodibi.com/a/4ykr8wj88ro1dvl/i/x6178wm9rxkr41m
karmal.prodibi.com/a/4ykr8wj88ro1dvl/i/mrz6me5e55vvd1w

Poi fra le molte macchine vendute se avete sentito altre persone che si sono lamentate per i pixel bruciati a qui hanno sostituito la macchina fatemelo sapere
.. i casi isolati non contano in tutti i marchi capita anche la mia passata 5dsr ne aveva ..mandata in assistenza ..
www.dpreview.com/forums/thread/4328957

P.s la mia prima gfx 100 aveva un problema al selettore di accensione posto sul grip verticale risultato macchina sostituita, in una 1 settimana avevo la macchina nuova a casa .. qualcun altro avrebbe cambiato solo il pezzo ..

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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