| inviato il 09 Aprile 2021 ore 22:32
Diebu. Penso che chi vuole scattare con pellicole ha tantissimo usato Leica di qualità da poter scegliere. Se veramente , come te e tanti altri, vuole divertirsi a scattare e magari sviluppare e stampare in proprio |
| inviato il 09 Aprile 2021 ore 23:56
@Claudio Santoro .... caro Claudio sì ci siamo incontrati varie volte e come sempre ribadisco il mio punto di vista ... la prima funzione a cui deve assolvere una macchina fotografica e le sue ottiche è scattare foto e se lo fa bene molto meglio e la seconda (sicuramente meno importante) è quella di dare il piacere del possesso al suo proprietario e se lo fa tanto meglio anche perché con il piacere scatta il feeling .... come sai sono ancora in grado di mettere a fuoco con il telemetro ed amo i mirino ottici e quindi mi godo la mia Leica M e le sue (poche ottiche che mi sono rimaste ... poche ma buone) che ormai è diventata una vera estensione del mio corpo e della mia mente ... ormai la potrei usare ad occhi chiusi, so tutto dove si trova e come ottenere quello che voglio senza perdermi in mille rivoli ... questioni di gusto personale ovviamente e come tale opinabile, ma se è vero che amo la mia Leica M è anche vero che il mio amore per Lei me la fa portare sempre dietro ovunque vado, a comprare il pane o nel deserto, in barca a vela o far fisioterapia Lei è sempre con me ... si rovina? si graffia? si ammacca? amen sarà vissuta è l'estensione del mio occhio e praticamente ogni giorno trovo uno spunto fotografico, un particolare interessante, un ritratto da fare, poi da inserire nei miei progetti ... caro Claudio ti confesso che una sola cosa mi toglie il sonno da quando ho avuto la fortuna di provarla per un mese ... la Leica S con un 70 mm e basta ... è diventato un chiodo fisso ... quella sì ha l'AF e non ha il telemetro, ma sempre un mirino ottico essendo una reflex, ma sopratutto ha una qualità di file, una gamma dinamica, dei colori, una resa .... che quando ho visto i file mi è caduta la mascella a terra, esportare un Jpeg ed avere un file da 40 MB .... qui puoi vedere qualche scatto con una buona risoluzione ....
ivandefrancesco.myportfolio.com/provando-una-leica-s
ma anche questo interesse per la S non mi convince ad abbandonare la M .... il giorno che potrò forse ne prenderò una da affiancare alla M ... in ogni caso ho provato altri brand, ma alla fine sono sempre tornato sui miei passi ed ormai ho 26 anni di Leica M in varie declinazioni numeriche, ma una M è sempre una M e si usa sempre allo stesso modo, ma tu lo sai bene |
| inviato il 10 Aprile 2021 ore 0:26
@ClaudioSantoro:
"DOMENICO MANCUSO: mi era sembrato di aver visto qualche tanica da 50 litri con strani liquidi gettate nelle campagne qui al sud!!!!"
...
www.internazionale.it/reportage/stefano-liberti/2021/04/06/rifiuti-tun
... ed anche al Nord [ ... ] :
milano.repubblica.it/cronaca/2021/04/09/news/appalti_e_veleni_la_polit
Sospendendo ogni giudizio su queste..."nefandezze", ... penso, tornando al tema, ad una possibile opportunitá didattica che potrebbe essere offerta al sistema scolastico del nostro paese : l'inserimento nei quadri ministeriali della fotografia come materia di studio e quindi di laboratorio: su pellicola e digitale e, per esse, lo sviluppo chimico e la post-produzione informatica ... (con commesse governative come quelle di giá effettuate da diversi Stati, illo tempore, per la difesa militare ...).
Percorso invero organico ad un piú esteso processo di insegnamento (attraverso l'Arte e le arti applicate) e di "educazione allo sguardo": uno sguardo fine, attento, profondo, che sappia cogliere, avvertire talune essenziali sfumature della vita, della societá civile e della bellezza del Creato ancestralmente celate, ovvero, piú spesso, annichilite dagli uomini.
www.informatik.tuwien.ac.at/dighum/wp-content/uploads/2019/07/Vienna_M
Buonanotte a Voi tutti,
Ben |
| inviato il 10 Aprile 2021 ore 7:30
si sono impegnati così tanto a "velarci" la realtà con potenti armi di distrazione di massa.... vuoi mai che all'improvviso "esce pazzo il padrone!"
hai la mia stima.... e il mio voto |
user33434 | inviato il 10 Aprile 2021 ore 9:43
“ Sospendendo ogni giudizio su queste..."nefandezze", ... penso, tornando al tema, ad una possibile opportunitá didattica che potrebbe essere offerta al sistema scolastico del nostro paese : l'inserimento nei quadri ministeriali della fotografia come materia di studio e quindi di laboratorio: su pellicola e digitale e, per esse, lo sviluppo chimico e la post-produzione informatica ... „
Caro Ben-G, è un'attività di insegnamento che ho svolto per un paio di anni sia in analogico che in digitale con i ragazzi delle scuole medie i cui genitori richiedevano l'esonero dall' IRC. Spesso sottovalutiamo le nuove generazioni ma devo dire che al termine del percorso avevano quantomeno appreso gli elementi fondamentali e soprattutto si erano divertiti. |
| inviato il 10 Aprile 2021 ore 10:27
Commenti di chi "vorrei ma non posso"... Considerando che c'è gente che compra Canon R5 a quasi 5000€ e dopo pochi mesi (settimane?) la mette in vendita per un altro "gioiellino" elettronico. Alla fine chi spende di più e meglio? |
| inviato il 10 Aprile 2021 ore 11:59
Io mi sono sempre sviluppato e stampato da solo il B&W e il diapositivo a colori (Agfa professional 50) con i suoi bagni originali N-Satz che da anni, purtroppo, non esistono più. Tuttavia ancora oggi credo sia possibile ricorrere, per le dia, a sviluppi "alternativi" mi sembra Ornano e anche un'altra marca tedesca di cui non mi sovviene il marchio... Digitare Fotomatica Carbonera per avere un panorama dei prodotti ma anche Googlare non è male...
Fare da soli è una magnifica esperienza che richiede non molti investimentii ma solo un pochino di esperienza e "precisione". Quanto ai bagni B&W non credo saranno mai proibiti perchè i chimici sono di uso comunissimo in altri campi e in libera vendita ancora oggi. Il solfito ad esempio viene usato come consevante nei vini anche di qualità (DOP/IGP DOCG) e l'idrochinone (sviluppo B&W) non è particolarmente pericoloso (a meno che non ci si attacchi alla bottiglia ) altrimenti in 30 anni di C.O sarei morto da mo'.
Quanto alla mancanza di esposimetro "interno" non ritengo la cosa sia grave perchè un discreto exp esterno usato in luce incidente e con possibilità di luce diffusa/puntiforme mette al riparo da qualsiasi problema, diciamo al 90% va' certo bisogna sapere dove si legge la luce e tenere anche conto nel B&W (ma anche nel colore) al contrasto di colore e, soprattutto la preferenza della/e cellule esposimetriche; quelle GASP (Fosforo Arseniuro di Gallio) che per prime vennero usate da Pentax sono quelle più lineari nel senso che non avevano molta simpatia per determinati colori perchè avevano una lettura molto più lineare, al contrario di quelle al selenio cui bisognava far molta attenzione ai colori rossi e derivati perche il selenio ne vedeva sempre quantità esagerate...e poi col tempo la sensibilità alla luce andava esaurendosi. Mi perdonino quelli che, "sbroccano" quando, a loro avviso, l'esposimetro non legge bene la luce; a me fanno una certa rabbia perchè basterebbe leggere qualcosa sugli esposimetri e sulla tecnica per usarli invece che leggere solo le caratteriistiche tecniche strabilianti...e si sarebbe sul velluto...
Ops mi accorgo di essermi dilungato troppo, chiedo scusa... |
user120016 | inviato il 10 Aprile 2021 ore 12:04
Fastgiaco, grazie per il tuo intervento. Considerazioni come le tue sono molto gradite oltre che ricche di buon senso |
| inviato il 10 Aprile 2021 ore 13:12
Si, anche i motori 2 tempi, il wenkel e tv al plasma. Sony spera ancora nelle Memory stick e Intel nelle Rambus. |
| inviato il 10 Aprile 2021 ore 15:03
io, onestamente, per il lavoro che faccio, ne ho da vendere di due vecchie ammiraglie e poche, pochissime ottiche zeiss o serie L canon.
Di fatto il lavoro e' tutto realizzato con UN corpo e, spesso, con solo uno o due obiettivi.
Poi pero' scatto ancora con la pellicola medio formato. Solo per divertimento e per rilassarmi.
Quasi sempre lascio a casa la hasselblad e uso la biottica rollei. Alla fine e' questione di feeling.
Il resto (folding , 35 mm etc) non lo uso quasi mai. Per mancanza di tempo sopratutto. Ma anche per una sorta di distacco che penso derivi dalla mancanza di confidenza.
Una volta non era cosi.. La Linhof la usavo ogni volta che era possibile. L'ho avuta a disposizione gia a 14 anni e la usavo spesso. Ora ho perso gli automatismi. Forse oggi la sua magnifica borsa in pelle rigida e velluto rosso ed il cavalletto solidissimo son semplicemente diventati troppo pesanti ed ingombranti...
Passano gli anni.. ed effettivamente ti ritrovi ad usare sempre piu spesso non la fotocamera piu' efficiente. Bensi' quella che ti cade meglio in mano.. quella che usi a memoria e a pelle.
Non amo piu' mettermi a ragionare su un meccanismo. Una volta era divertente era una sfida.
Oggi il gusto deriva dal toccare un oggetto conosciuto. Un oggetto che puoi regolare anche senza guardare cosa stai facendo.
Sai che sei arrivato a quella coppia tempo diaframma anche senza guardare, solo perche percepisci il leggero impuntamento delle ghiere. Trovi immediatamente il pulsante perche' e li che il dito si e' adattato ad arrivare.
Insomma si invecchia  e le sorprese fanno meno piacere. Conta il fatto che quell'oggetto l'hai consumato a forza di usarlo. |
| inviato il 10 Aprile 2021 ore 16:11
Per una probabile ripresa della fotografia su pellicola anzi, ... propriamente della produzione delle fotocamere a pellicola e meccaniche, chissá se da qualche parte, ancora oggi, in Italia potrebbe esserci qualcuno ... intraprendente, o forse geniale e certamente temerario, come lo fu Telemaco Corsi :
www.arvaliastoria.it/public/post/rectaflex-428.asp |
| inviato il 10 Aprile 2021 ore 16:40
Contrariamente a cio' che si puo' pensare, oggi, e' possibile mettere in piedi piccole linee di produzione artigianali di altissimo livello. Sopratutto in meccanica.
A differenza di anni fa, quando si doveva lavorare la micromeccanica con tecniche piuttosto primitive, oggi i software di progettazione, la possibilita' di ricavare stampi e trafile dal pieno con macchine relativamente poco costose permette di costruire anche in piccolissima serie un prodotto meccanico di altissima qualita'.
Sopratutto se alle spalle hai il know-how di cento anni di produzione di alto livello.
oggi disporre di sistemi di misura centesimali e poter effettivamente effettuare misure permette di produrre particolari perfetti anche per un piccolo artigiano.
In fondo anche negli anni 30 le linee di produzione del tempo erano pressoche' artigianali.
Se si pensa che al Lingotto al piano terra entravano le lamiere e sul tetto c'era la pista di collaudo dell'auto finita..
In mezzo erano uomini che martellavano e saldavano a mano... Alla porta 19 di Mirafiori c'e' ancora in bella vista all'ingresso il modello della seicento. Quello fatto in legno di pero stagionato, su cui i battilastra modellavano la carrozzeria a colpi di martello.
Alcuni orologi oggi sono ancora costruiti a mano.
Insomma non la vedo poi cosi' difficile produrre una fotocamera. Partendo da un progetto consolidato e collaudato e realizzando una piccola tiratura di 5-10mila pezzi assemblati man mano... e' sopratutto una questione di progettazione cad, esternalizzazione della produzione di semilavorati e una fase finale di finitura,assemblaggio,collaudo.
Tutto il resto gia c'e'.. nome, clientela, negozi, rete di importazione e distribuzione...
|
| inviato il 10 Aprile 2021 ore 16:46
“ Insomma non la vedo poi cosi' difficile produrre una fotocamera. „
Secondo me, ogni casa produttrice dovrebbe avere in catalogo un'analogica, com'era per la Eos 1V e l'F6. Solo per il fatto che chi fotografa a pellicola c'è, non sono animali in via di estinzione e a doversi andare a rapportare esclusivamente con l'usato, non la vedo proprio una bella cosa, sopratutto per il fatto che di soldi, negli anni, gliene abbiamo dati a manetta a questi produttori. |
user33434 | inviato il 10 Aprile 2021 ore 16:56
Il mercato dell'usato è ancora saturo e anche se, come si è giustamente notato, i prezzi sono lievitati probabilmente non sono ancora alti a sufficienza da pensare di riavviare alcune linee di produzione.
Questo per quanto riguarda piccolo e medio formato, i banchi invece continuano ad essere prodotti in varie categorie di prezzo partendo dalle nuove Intrepid fino ai bellissimi banchi Gibellini, passando per Stenopeika e tante altre. |
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