“ Con la fotografia questo non accade: abbiamo un potentissimo linguaggio molto espressivo di cui conosciamo 3 regole in croce, e con cui pensiamo di comunicare in maniera oggettiva, quando risulta evidente che manco sappiamo perchè una foto è "poetica". „
Studiare serve a farci conoscere e padroneggiare meglio le regole
“ Almeno un testo scritto lo so: è poetico quando segue determinate regole compositive: una metrica, una musicalità. La foto niente di tutto questo. „
Secondo me invece per la foto vale qualcosa di simile, dove metrica, musicalità divengono: composizione, luce, colori che definiscono una certa armonia o dissonanza (che può essere ricercata), un bilanciamento di pesi e misure, di volumi, di spazi e vuoti. E anche qui, tutto appare più vago perché manca la cultura.
Tornando al tuo paragone, è come se fossimo abituati a comunicare a incisioni rupestri e improvvisamente imparassimo un vocabolario e volessimo trasmettere le solite emozioni a parole scritte. Ci apparirebbe tutto più vago.
Culturalmente, siamo più indirizzati e abituati ad esprimerci a parole, per questo lo studio della fotografia potrebbe arricchirci.
“ Ci sono cose che solo un super artista può permettersi, questo per me è un'hobby per passare due ore in solitaria, passeggiare fare un giro e due foto se ci sono, torni a casa rilassato, niente poesia.
Se devo impazzire a studiare per divertirmi, non è più divertimento, ho studiato anche troppo, solo indirizzi tecnici e forse questo guasta. „
Sono perfettamente d'accordo. Però capisco anche che i miei limiti da fotoamatore della domenica difficilmente posso superarli, ma mi va bene così.