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Buona sera, leggendo in giro su FB ho trovato una discussione sulla R6 dove veniva 'lamentata' la scattosita nell'uso del mirino quando si inquadrano zone buie . Ho preso al mia R6 e ho fatto la prova e, anche la mia inquadrando zone buie o poco illuminate e guardando dentro al mirino mentre si muove la macchina si vede l'immagine inquadrata che si muove a piccoli scatti. La stessa sequenza fatta con il display non ha problemi. Il protagonista del post ha richiesto ed ottenuto la sostituzione della macchina ... secondo voi e' un fatto cosi grave da chiedre la sostituzione ...?? Ciao Carlo
Io ho la rp ed ha lo stesso problema, sembra che il processore faccia più fatica quando inquadra zone buie, pensavo fosse un problema solo della rp mai avrei pensato anche la r6
Non è un difetto della fotocamera: accade con diversi mirini elettronici, ed è infatti una delle ragioni per cui non li gradisco affatto, dato che mi capita spesso di scattare foto a soggetti in movimento in condizioni di scarsa luce, e trovarmi con la scena che si muove a scatti è alquanto fastidioso.
Un evf è infatti un piccolo schermo oled, che lavora con una certa frequenza di refresh, e riceve un segnale che proviene dal sensore, opportunamente elaborato.
In condizioni di scarsa luce, anche in base ai tempi di scatto impostati, può capitare che la fotocamera riduca la frequenza di refresh del mirino, con il risultato che la scena si muove a scatti. Ciò che potresti provare a fare è verificare se la situazione migliori riducendo i tempi di scatto a 1/120s o meno (visto che il mirino della r6 lavora a 120Hz).
Sul perché il tutto avvenga si possono fare delle ipotesi, ma ovviamente nessuno conosce la specifica implementazione delle logiche di funzionamento del mirino, se non i tecnici che l'hanno sviluppata.
Suppongo che il tutto sia dovuto alla correlazione tra frequenza di lavoro del mirino, tempo di esposizione dei pixel del sensore, oltre al fatto di dover fornire un'anteprima dell'esposizione compatibile con le impostazioni di scatto. Non ultimo, il sensore d'immagine svolge anche la funzione di messa a fuoco, per cui non mi stupirei se entrassero in gioco anche le frequenze delle letture e le durate dei campionamenti.
Tuttavia, solo gli ingegneri di Canon conoscono le logiche di funzionamento del mirino, del sensore e della fotocamera, per cui le ipotesi lasciano il tempo che trovano.
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