| inviato il 21 Settembre 2023 ore 23:54
Il 28 mm è una focale ostica. Però è quella che io consiglio a tutti per imparare a comporre. Diaframma f8. Messa a fuoco in iperfocale. Esiste una formula matematica adatta a calcolare l'iperfocale di un qualsiasi obiettivo ed è riassumibile in: H=(f x f):(N x C) dove H sta per la distanza iperfocale misurata in mm, ƒ corrisponde alla lunghezza focale, N all'apertura del diaframma e C il circolo di confusione (per APS-C è calcolato su 0,016mm, mentre per full-frame è 0,026mm). |
| inviato il 22 Settembre 2023 ore 1:02
Ho visto che il discorso è iniziato nel lontano 2021 col quesito di Giulianophoto in merito allo scarso uso del 28 mm. Bisogna vedere dove l'ottica viene montata, su FF è un grandangolare medio mentre su APSC corrisponde a un 47 mm. Personalmente, avendo una FF e utilizzando ottiche fisse non acquisterei un 28 come grandangolo perchè non sufficientemente spinto infatti il mio "trittico" è composto da 21 50 e 90. Il 28 invece lo acquisterei come ottica normale su APSC. |
| inviato il 22 Settembre 2023 ore 3:04
E' "divertente" leggere come un 28 non sia tanto accettato se montato per grandangolo perché "troppo stretto" però se montato dove servono 75,4° di inquadratura allora va bene. Siamo quasi in chiusura e magari cerchiamo di immaginare quale sarà la prossima focale ad essere messa alla sbarra per manifesta "scomodità", sarà la volta del 90 perché troppo lungo rispetto all'85 e troppo corto rispetto al 105? Potrebbe anche accadere. |
| inviato il 22 Settembre 2023 ore 3:29
Fa piacere che le opinioni degli altri ti divertano. Ho comunque sbagliato, i mm sono 42 e non 47. |
| inviato il 22 Settembre 2023 ore 7:56
Il divertente virgolettato è per dire che nessuna lunghezza focale può essere troppo larga o troppo stretta, chi impugna la fotocamera decide cosa mettere nel frame, in una macro, in un ritratto, in un matrimonio, in una foto di architettura, in uno still-life, ecc. ecc. se monta una ottica fissa è il suo posizionamento in avanti o indietro che conta, qualsiasi ottica monti poco o tanto viene corretta, o almeno così era una volta, ora ti dicono prendi una big pix, monta il primo che capita che poi con la taglierina è come avessi dietro 5/6 fissi, per non parlare di cosa ci fanno poi al file. |
| inviato il 22 Settembre 2023 ore 8:50
“ Beh... siamo giusti... se siamo in ambienti molto vasti come nelle valli alpine, il 28 come lente da paesaggio diventa realmente molto limitato..... „ Va anche detto però che, nel paesaggio, un grandangolo molto spinto restituisce un effetto prospettico poco realistico, rimpicciolisce troppo quello che è all'infinito. In pratica, secondo me, nei panorami andare sotto al 24mm si rischia di ottenere risultati poco gradevoli. Tutt'altro discorso invece andrebbe fatto per riprese street o di architettura, lì trovo molto intriganti i grandangolari estremi “ il mio "trittico" è composto da 21 50 e 90. „ tra 21mm e 50mm secondo me hai troppo salto, lì in mezzo un bel 28mm ci starebbe abbastanza bene PS: la mia opinione sulle lunghezze focali è comunque molto "aperta", lo era "abbastanza" un tempo e a maggior ragione lo è oggi, per me non esistono focali belle o focali brutte. Secondo me siamo noi a farci delle paturnie, soprattutto quando si ha a che fare con focali di ampia diffusione. Ricordo che, in passato, quasi odiavo il 50mm, lo consideravo banale, la ragione era che lo avevamo tutti, in quanto era l'ottica standard praticamente imposta su quasi tutte le reflex. Oggi la mia ottica preferita è forse proprio il 50mm, le ragioni? Presto detto: - è la focale più bella per fotografare i bambini (i miei adorati nipotini.. ) - Sigma ha realizzato un capolavoro "low cost" con questa focale (l'ART) Con il 28mm è lo stesso discorso, ne ho due (vintage) e mi piacciono molto, peccato solo che soffrano la concorrenza di un altro ART che adoro (il 24mm). |
| inviato il 22 Settembre 2023 ore 11:25
Avevo la Leica Q2, sensore da 40 mpx con fisso da 28 mm con tre possibilità di ritaglio in macchina 35 50 75 e una Fuji con sensore APSC e un 14 2.8 che corrisponde ad un 21. Per il mio modo di fotografare con la Q2 il 28 era il formato che usavo meno, usavo molto di più i ritagli in macchina da 35, 50 e, raramente, 75, mentre con la Fuji il 14 è l'ottica che uso di più. Ora oltre alla Fuji ho una Leica M e un 21, se serve con i 40 mpx del sensore posso ritagliare tranquillamente a 28, 35 e, anche se tirato, a 50 con minima perdita di qualità. Questo per dire cha, a mio parere, l'utilizzo di una determinata focale è assolutamente soggettivo e dipende anche dalla fotocamera. |
| inviato il 22 Settembre 2023 ore 12:04
“ Va anche detto però che, nel paesaggio, un grandangolo molto spinto restituisce un effetto prospettico poco realistico, rimpicciolisce troppo quello che è all'infinito. „ i gradi di apertura sono come i megapixel: puoi sempre ritagliare ma non puoi aggiungere; se non disponi di angolo di campo devi per forza 'arrangiarti'. "se non hai il cavallo fai trottare l'asino" (cit.) Spesso il 28 appare limitato come spesso i superwide possono essere dispersivi se usati male in un ambiente troppo vasto (io impiego felicemente lenti da 12-14 come pure il fisheye). Non è pensabile di impiegare il 14 come se fosse un 28 o viceversa, ognuna delle due lenti ha un suo carattere ed un modo di fotografare. Per dire... col 14 il soggetto principale non può essere all'orizzonte ma deve essere molto vicino al fotografo oppure molto 'incombente' sopra la testa (poi naturalmente ci sono le eccezioni), per contro il 28 può andare bene anche per riprese all'orizzonte. Come ho scritto: il 28 per quasi un decennio costituì -giocoforza- la mia lente da paesaggio, ma il passaggio da 28 a 21 fu per me una vera liberazione visiva, finalmente disponevo di un angolo di campo vasto quanto mi serviva e mi piaceva, e per venire a quanto scrive Gian Carlo F: dopo il 21 il suo partner d'obbligo fu il 35. A quel punto il 28 rimase nel cassetto per anni, troppo vicino a 21 e 35. ai miei occhi perse tutto il suo appeal. Però... ribadisco, oggi un 28 molto luminoso potrebbe trovare il mio favore molto più di un 24 f1.4 (che pure ho posseduto). La ragione è semplice: tralasciando i notturni, lavorare a tutta apertura con un grandangolare significa essere molto vicini al soggetto, ed un 24 comincia ad avere una distorsione prospettica importante, il 28 invece, è molto più naturale come punto di vista. |
| inviato il 22 Settembre 2023 ore 13:42
“ Avevo la Leica Q2, sensore da 40 mpx con fisso da 28 mm con tre possibilità di ritaglio in macchina 35 50 75 e una Fuji con sensore APSC e un 14 2.8 che corrisponde ad un 21. Per il mio modo di fotografare con la Q2 il 28 era il formato che usavo meno, usavo molto di più i ritagli in macchina da 35, 50 e, raramente, 75, mentre con la Fuji il 14 è l'ottica che uso di più. Ora oltre alla Fuji ho una Leica M e un 21, se serve con i 40 mpx del sensore posso ritagliare tranquillamente a 28, 35 e, anche se tirato, a 50 con minima perdita di qualità. Questo per dire cha, a mio parere, l'utilizzo di una determinata focale è assolutamente soggettivo e dipende anche dalla fotocamera. „ Causa i miei capelli grigi e l'iniziazione alla fotografia avvenuta molti anni fa quando l'unica cosa elettrica che avevo in camera era un ago che andava su e giù non riesco ad imparare che un ritaglio possa cambiare e perfino triplicare i millimetri di focale, devo essermi perso qualche lezione. |
| inviato il 22 Settembre 2023 ore 14:32
@Pie. Infatti, come avrai certamente notato, mi sono astenuto dal citare, accanto al Super Angulon 21/3.4, sia il mio Elmarit 28/2.8 (Canada 1982), sia il mio Summaron 35/2.8 (occhialini - lantanio -Wetzlar 1960). Non ero infatti certo di una loro EVENTUALE costruzione simmetrica (vera la tua affermazione che " un obiettivo non retrofocus non è necessariamente simmetrico". Ciao. GL |
| inviato il 22 Settembre 2023 ore 15:44
Gsabbio, forse mi sono spiegato male. Non ho parlato di usare il 14 come un 28, ho detto che il 14 su Fuji XE3 si comporta come un 21 ed è per questo che, per il mio modo di fotografare, lo uso molto. Sono i files da 40 mpx prodotti da Leica M10R con il Super Elmar 21 che posso ritagliare ovviamente fino ad un certo punto, d'altronde è quello che fa la Leica Q2 che ha il sensore con gli stessi mpx (non mi sono informato ma probabilmente è lo stesso), l'unica differenza è che con Q2 il ritaglio viene fatto in macchina mentre con la M va fatto a pc. |
| inviato il 22 Settembre 2023 ore 15:47
Ma chi lo dice o da dove si evince che il 28 sia poco utilizzato…? |
| inviato il 22 Settembre 2023 ore 15:59
“ Ma chi lo dice o da dove si evince che il 28 sia poco utilizzato…? „ Ma infatti... io penso che sia meno usato di una volta, quando non esistevano alternative praticabili per un fotoamatore al 28mm, mentre oggi possiamo permetterci di spaziare su molti grandangoli di focali diverse. Però all'interno di questo ventaglio di possibilità credo che il 28mm venga usato più o meno come gli altri grandangoli, forse con una certa prevalenza delle focali corte, perchè usando quelle si può sempre croppare e sostituire in questo modo, occasionalmente, le ottiche di focale maggiore: per questo motivo chi ha un unico grandangolare è più facile che abbia un 20mm o un 24mm piuttosto che un 28mm o un 35mm. Ma se pensiamo alle focali preferite non credo che il 28mm sia in fondo all'hit parade con distacco... |
| inviato il 22 Settembre 2023 ore 16:31
Una volta il 28mm era, a parità di tutto, il grandangolo meno caro in assoluto e poi si sposava perfettamente con il 50mm Queste erano le ragioni per cui era così diffuso. A me comunque piace più ora che un tempo, come pure il 50mm |
| inviato il 22 Settembre 2023 ore 17:11
“ Ma chi lo dice o da dove si evince che il 28 sia poco utilizzato…? „ Da questo thread, in cui tutti scrivono invece di uscire a fotografare (scherzo eh, sto facendo una pausa-cazzeggio da Lr. Finirà bene la stagione dei matrimoni...) |
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