| inviato il 10 Marzo 2021 ore 19:47
Salve a tutti, volevo capire se le foto che mandiamo in stampa devono avere un'esposizione maggiore della foto stessa, dal momento che se guardate sul web, gli schermi dei nostri dispositivi sono retroilluminati. |
| inviato il 10 Marzo 2021 ore 19:50
si... meglio dare più luminosità e nitidezza |
| inviato il 10 Marzo 2021 ore 21:05
In genere si, ma comunque dipende dalla luminosità del monitor. Infatti se calibri il monitor vedrai che ottieni un profilo piuttosto buio rispetto agli standard a cui siamo abituati. In genere comunque la retroilluminazione del monitor fa brillare un po tutti i colori e le luci, cosa che in stampa difficilmente otterrai. |
| inviato il 11 Marzo 2021 ore 19:54
No, non cambiare niente, se la foto ti va bene cosi lasciala tale e quale, i laboratorio seri tipo Fuji, Blurb, ecc... ma anche glin altri più "amatori" riproducono fedelmente le foto (come le vedi sul monitor, calibrato naturalmente) anzi ti consiglio di levare le caselle delle opzioni di ottimizzazione automatiche che propongono certi siti (amatori) per rispettare la resa che hai accuratamente scelto al momento dello sviluppo della foto...detto questo la visualizzazione sullo schermo e la stampa sono 2 cose diverse e "la verità" dell'immagine é dal lato della stampa, é la finalità ultima. |
| inviato il 13 Marzo 2021 ore 12:44
Innanzitutto grazie Francesco, Filippo e Leo. @Leo45 se come dici la stampa e l'immagine vista sullo schermo sono due cose diverse, proprio per questo se voglio la stampa corrispondente a quello che vedo devo dare, oltre alla nitidezza (c'è una nitidezza applicata appunto per la stampa) anche un po' di luminosità in più, dato che in stampa verrà più scura? |
| inviato il 13 Marzo 2021 ore 14:43
Come ti dicevo, prima di tutto devi avere un monitor ben calibrato, una volta che ti puoi fidare di ciò che vedi a monitor conviene dare appunto un po di nitidezza e la luminosità dipende, non sarà mai come a monitor però ti conviene tenerti un po su con l'esposizione, le ombre pesanti a monitor in stampa vengono più chiuse, rischi di avere zone molto buie. |
| inviato il 13 Marzo 2021 ore 17:20
Si infatti filippo rispondevo a Leo, che ha detto "non cambiare niente". E se volessi fare il ragionamento al contrario, cioè quando si pubblica una foto su un sito, come qui su juza o su uno di fotografia stock, ad esempio, la si propone come ci piace a monitor e poi la stampa è un problema successivo di chi stampa/ acquista? |
| inviato il 13 Marzo 2021 ore 17:32
Non ti puoi basare sulle foto su web, se vuoi essere sicuro devi avere almeno un monitor decente da calibrare con i parametri giusti per la stampa, io per esempio lo tengo sui 100 candele, ma per la stampa forse è meglio ancora più basso tipo 90 candele, poi postproduci le foto con questi parametri e sei sicuro che viene stampato quello che vedi sul tuo monitor |
| inviato il 13 Marzo 2021 ore 17:54
Stampo da me in casa e non mi è mai capitato di riuscire a stampare una sola foto esattamente con i parametri utilizzati per la visione a monitor. In genere aumento sempre la luminosità |
| inviato il 13 Marzo 2021 ore 18:40
Vabbè jp1000 aumenta l'esposizione no |
| inviato il 13 Marzo 2021 ore 19:21
Seeker, stampi in casa o mandi i file ad un laboratorio? |
user33434 | inviato il 13 Marzo 2021 ore 19:29
Stampo da solo quindi non ti saprei dire con certezza ma credo che alcuni siti mettano a disposizione i profili ICC da scaricare. L'ideale sarebbe fare post e softproof con quei profili in modo da avere il risultato più fedele possibile a quelle che sono le tue intenzioni. |
| inviato il 13 Marzo 2021 ore 20:06
Se ad esempio vai su Saal digital,scarichi e applichi in photoshop il profilo vedrai che si abbasserà leggermente la luminosità. La cosa più importante comunque è avere un monitor tarato bene,senza di quello è praticamente inutile stare a farsi problemi Ci sono poi dei laboratori che aumentano in automatico un po' la luminosità per compensare |
| inviato il 14 Marzo 2021 ore 9:24
"Salve a tutti, volevo capire se le foto che mandiamo in stampa devono avere un'esposizione maggiore della foto stessa, dal momento che se guardate sul web, gli schermi dei nostri dispositivi sono retroilluminati." Le stampe sono diverse da quello che puoi vedere a monitor, e stop. Un monitor buono da grafica ha un gradiente di contrasto di 1:1500, una stampante eccellente con la migliore carta di 1:170, ossia si stampano circa 1/10 di tutti i toni delicati che si vedono a monitor, ossia la stampate taglia con l'accetta, non con il rasoio, la qualità dell'immagine,un monitor ha 12 stop di GD, una stampante eccellente con la migliore carta ne ha 7,5, altro taglio con l'accetta grossa, etc Per stampare una immagine, è necessario fare la simulazione di stampa con la stampante e la carta, ossia col gamut di stampa, che poi si userà, bisogna fare il "soft-proofing". Per fare la simulazione ci vuole dunque il profilo ICC del gamut di stampa, che va installato sul programma con il quale si fa il soft-proofing. Quel profilo è scaricabile dal sito dei costruttori di carta, meglio se lo si ricava da una stampa campione, ma anche scaricato dai siti dei costruttori di carta, i profili "canned", vanno bene per le stampe normali. Se uno si fa stampare da un laboratorio, deve farsi dare dal laboratorio il loro profilo ICC di stampa, installarlo nel suo programma di fotoritocco, e su quello farci il soft-proofing per la sua immagine da stampare, e dopo mandare al laboratorio l'immagine modificata, nel tipo di file immagine, di spazio colore e con la risoluzione che richiede il laboratorio, specificandogli di non farci assolutamente nulla sopra. Una volta installato, uno duplica l'immagine da stampare, la mette affiancata sul monitor, una accanto all'altra, e poi su di una effettua la simulazione, il soft-prooging: l'immagine in soft-proofing a monitor cambia, anche molto, come dinamica e colori (cambia perchè viene traslata dallo spazio colore di lavorro al gamut di stampa, che è diverso), mentre l'altra no. Facendo ulteriore fotoritocco (vedi sotto) si cerca di riportare l'immagine in soft-proofing uguale a quella originale (non ci si fa praticamente mai, è tecnicamente impossibile, e va bene così), quando le differenze sono minime, si dà ulteriore sharpening all'immagine da stampare e la si manda in stampa. Occhio che una volta finito il fotoritocco dell'immagine da stampare, e deciso che quella va bene per la stampa, una volta passata in soft-proofing l'immagine da stampare cambia, spesso diventa un cesso, e "l'ulteriore fotoritocco" per riportarla il più simile possibile all'originale che ci piaceva, può, e spesso richiede, molte riprese con livelli, dodge & burn, saturazioni localizzate di scontorno, etc, ossia ci può volere tranquillamente anche una mezzora o ben di più, e non parlo solo di me, ma di studi di grafica veramente d'alto bordo, a me insegno uno di quelli. Quel lavoro lì un laboratorio normale di stampa, che non sia un grafico d'alto bordo, non te lo fa, mai, perchè dovrebbe fartelo pagare ed i prezzi andrebbero alle stelle. Quella è la maniera per stampare al meglio le foto, e senza quel lavoro lì, le stampe sono irrimediabilmente mediocri, è tecnicamente impossibile farle "buone". I laboratori usano i RIP per adattare le immagini alla stampante e carta loro, ed i RIP lavorano anche bene, ma un lavoro di adattamento fatto bene a mano, batte tutti i RIP del mondo, solo che va saputo fare, e non è affatto un lavoro facile, e poi costa una fortuna. |
| inviato il 14 Marzo 2021 ore 11:11
Alessandro, non terrorizzare il...."ragazzo"! Comunque è assolutamente vero quello che dici e la stampa cerca di riprodurre al meglio quello che vedi. Dopo aver fatto tutte le regolazioni, regolato al meglio monitor e profili, (almeno per me che NON sono un maestro stampatore), io finisco SEMPRE per fare qualche provino (alla maniera di quando si stampava in analogico) fino a trovare esattamente quello che cerco, magari anche una "atmosfera" perfino migliore di quella che vedo a monitor. E poi stampo definitivamente. E anche qui, nei giorni successivi, guardando e riguardando la stampa, mi viene una piccolissima idea per variare qualcosina e, allora, modifico di una piccolissima cosa e ristampo: questa anche la bellezza di stampare in proprio! La perfezione assoluta di identità tra monitor e stampa con le stesse identiche regolazioni al 100% io (almeno io) non la trovo MAI. Poi, come ho detto altre volte, forse proprio per la bellezza della retroilluminazione, quando regolo una foto per il monitor mi sembra che più facilmente possa andare, mi...accontento più facilmente. Invece per la stampa (come dice Alessandro) perdo molto più tempo (lui dice mezz'ora, io, spesso, molto ma molto di più!) |
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