| inviato il 21 Aprile 2021 ore 22:47
La Kiev-88 è una sola...
Poi, dopo la fine dell'URSS, Arax ed Hartblei ne hanno commercializzato modifiche dotate di attacco a baionetta Pentaconsix/Kiev-60. |
| inviato il 22 Aprile 2021 ore 6:38
boh, le mie pentacon e kiev 88 erano intercambiabili. ammetto che le avevo prese per i figli per un MF economico, e non ho approfondito molto la storia. |
| inviato il 22 Aprile 2021 ore 7:28
Vuol dire che la Kiev-88 era una di quelle che furono poi modificate in attacco P-Six. |
| inviato il 22 Aprile 2021 ore 8:05
In realtà ci sono due tipi di Kiev, quella originale e la 88cm (con attacco P-Six).
Per vedere qualche foto, date un'occhiata a questa inserzione:
www.ebay.it/itm/154418611094
Vorrei anche ringraziare Enzo per avere messo a disposizione la documentazione
relativa a Pentacon Six e Kiev 88... |
| inviato il 22 Aprile 2021 ore 8:41
Ringrazio anch'io Enzo.
La Kiev88cm, come dice Ettorebest, dovrebbe avere attacco Pentacon Six.
Negli anni 70 comprai la Kiev88 e la Kiev60 al mercatino di Porta Portese, avevano sicuramente attacchi diversi tanto che comprai poi, a parte, l'adattatore per montare le ottiche Kiev88 sulla Kiev60 (e Pentacon six).
Adattatori che si trovano in commercio anche ora www.ebay.it/itm/282342014602?hash=item41bce53e8a:g:DVEAAOSwDNdV5fRB
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| inviato il 22 Aprile 2021 ore 8:57
Con attacco Pentacon Six c'è anche la Exakta 66.
Purtroppo il costo esagerato del corpo ne ha fatto un prodotto di nicchia.
Gli obbiettivi erano prodotti da Schneider, io ho solo lo Xenotar 80/2.8. |
| inviato il 22 Aprile 2021 ore 9:22
“ In realtà ci sono due tipi di Kiev, quella originale e la 88cm (con attacco P-Six).
„ esatto! scoperto l'arcano... la mia era la kiev 88 CM. |
| inviato il 22 Aprile 2021 ore 9:33
Infatti, la Kiev-88CM è un prodotto postsovietico, non più fabbricato presso lo Zavod Arsenal, ma da laboratori/aziende private, attraverso la modifica di semilavorati o apparecchi già finiti, rilevati nel disastro del settore fotografico dell'azienda ucraina.
Ebbero un certo successo anche perché in gran parte uscirono dalle mani dei tecnici con un controllo qualitativo decisamente più elevato di quello pre-1992.
Va anche detto che seppi da un ingegnere dello Arsenal (che ora vive in Israele ed attraverso il quale ebbi la mia ancor oggi pressoché perfetta K-88), che nel periodo 1987-91, arrivarono in occidente centinaia e centinaia di medioformato Kiev (60 ed 88), che non avevano superato i test qualitativi e che sarebbero dovute essere o smontate o corrette, ma che venivano sottratte dai magazzini, imballate e dotate di "pasport" e poi vendute a mercatini ed improvvisate vendite "di strada". In fondo, scattavano...
Certo è che queste macchine non hanno poi aiutato a mantenere alta la fama delle peraltro buone macchine di Arsenal...
La Exakta-66 in realtà è comunque una Pentacon Six racchiusa in una livrea "moderna", senza però che vi siano reali differenze tecniche e meccaniche, se non la possibilità di montarvi un pentaprisma TTL completamente diverso e non intercambiabile con quello Pentacon.
Le ottiche, pur marcate Schneider sono in parte comunque le "vecchie" Carl Zeiss Jena rimarchiate (Schneider rilevò parte del settore ottico Carl Zeiss Jena, salvo poi mollarlo al fallimento) ed altre interamente fabbricate a Kreuznach. |
| inviato il 22 Aprile 2021 ore 9:43
Cito da Domenico Mancuso: “ Enzo è una risorsa per il forum.
Poche chiacchiere e tante informazioni utili.
Dovrebbero includerlo nei beni tutelati dall'UNESCO „
Ti ringrazio davvero: ora mi fate arrossire. Magari, la tutela UNESCO mi arriverà più che altro a causa dell'età ormai ingravescente.
Scherzi a parte, sono molto lieto se in qualche cosa io possa essere utile e perdonerete se talvolta cado facilmente nella polemica... |
| inviato il 22 Aprile 2021 ore 12:51
Lo Xenotar 80 ed il Curtagon 60 per Exakta 66 mi sembrano
quelli originali della Schneider fatti all'ovest.
Il Biometar 80 invece mi sembra lo stesso montato sulle Pentacon.
I Tele-Xenar non li ho mai visti e non ho idea della loro qualità.
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| inviato il 22 Aprile 2021 ore 14:39
Enzo infatti io proprio in quegli anni (doveva essere tipo il '92 ) acquistai
la k 60 presso portaportese noto mercatino romano, nonostante pure un "giro"
dal tecnico, mi diede tutti i problemi tecnici possibili immaginabili...
alternati di quando in quando, del tutto a sorpresa a risultati ottimi... 
al punto che nonostante l' affetto che le portavo e non senza dispiacere,
l' ho riposta definitivamente nell' armadio..
ora medito di farla magari risorgere tramite un ritrattamento al Arax o Hartblei,
a proposito avete notizie sulla validità di tali ricondizionamenti?
@Ettore dello schneider xenotar che ci dici? un feedback? |
| inviato il 22 Aprile 2021 ore 17:26
@Pierpier: non ho mai avuto un Planar 80/2.8 per fare confronti
ma a differenza del Biometar è perfetto anche a f/2.8.
Su diverse MF digitali trovi montata la versione AF.
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| inviato il 22 Aprile 2021 ore 18:53
Pier pier, sullo Xenorar 2,8 posso risponderti io.
L'ho avuto sulla mitica Exakta66, era micidiale!
Definizione da lama, uno dei migliori che mi sono capitati, reggeva il confronto con il Planar dell'Hasselblad che pure avevo a quel tempo.
Al contrario, il Curtagon 60mm 3,5 ed il Tele Xenar 150mm 4,0 lì ho trovati morbidi , ero costretto a chiudere il diaframma per avere un po' di nitidezza al centro.
Gran bella lente lo Xenotar, l'ho conservato assieme a tutto il blocco Exata 66 anche se sono anni che non li uso più. |
| inviato il 22 Aprile 2021 ore 19:38
Exakta 66 ha una differenza non trascurabile rispetto a Pentacon Six e Kiev 60; è l'unica in cui hanno risolto il noto problema relativo al meccanismo di trascinamento che causava l'accavallamento dei fotogrammi e si scassava facilmente; forse è per questo che la vendono ad un prezzo più alto. |
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