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La nobiltà della fotografia di Natura


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avatarmoderator
inviato il 02 Marzo 2021 ore 13:40

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Questa è del fotografo cinese Lu Guang.
L'ho vista esposta in bianco e nero a Roma al Word Press Photo del 2015.
Le pecore rappresentate sono in creta e sono state istallate per mitigare lo scempio del territorio cinese portato dalla centrale industriale di sfondo. Una foto semplice ma che racconta efficacemente il paradosso nell'uso del territorio che arriva da parte dell'uomo a simulare un gregge per "addolcire" la caramella.
Questo è "il brutto" che citavo semplificando nel mio intervento di prima; però questa foto dice molto di una società, e di un sistema di sviluppo "ambientivoro"; per questo tornando all'efficacia del messaggio ed al "posto " che troveranno le immagini nel tempo e nella storia ritengo che, Ansel Adams a parte, per moltissimi degli altri paesaggisti la vedo dura.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2021 ore 14:32

Anche iolo ho fatto tante volte l'aquaiolo li!
COnosco la signora del rifugio che è stra gentile mi da sempre tante chicche su dove trovare animali nelle varie stagioni!
Se riaprono sentiamoci; apertura sopra Ciappili permettendo ci sono cose MOLTO interessanti. Bisogna avere chiulo però.

Si, ma qui poi il discorso dilaga e diventa interminabile. La solita foto fatta ad esempio a Castelluccio, che hanno fatto migliaia di fotografi, che etica ha ?
Castelluccio è la punta dell'iceberg ma ci rendiamo conto che ormai di etica nella fotografia non frega niente a molte persone. Dico questo perchè anche qui, e non voglio far chiudere questa interessante discussione, di foto dal cinch e tri vot ve ne sono a pacchi. Io, nel mio modestissimo modo di fare fotografia da manutengolo scarso, se uno scatto merita lo pubblico altrimenti passo. Credo che in molti generi su questo sito come su altri l'imbarazzo della scelta nel vedere scatti di poco peso è ENORME; non parliamo poi del significato stesso della foto. IMHO


user12181
avatar
inviato il 02 Marzo 2021 ore 14:51

"Seppur con la fotografia ne prendi almeno un solo istante, col video niente"

Sì, ma vale per ogni fotografia, che è il mezzo che ci permette di avvicinare il tempo e l'eternità, per definizione inconciliabili, essendo l'eterno fuori del tempo. Il fascino di ogni fotografia risiede in questa evocazione della morte, immediata quando è ritratto un uomo o un ambiente umanizzato, e cioè il tempo storico, più difficile quando il soggetto è puramente naturale. Per questo la fotografia della natura sembra più banale, ma in realtà è più ardua. C'è almeno un regista che riesce a raggiungere l'effetto della fotografia in alcuni suoi film in costume, Luchino Visconti. Per esempio, nel Gattopardo c'è una continua presenza della morte nel senso che ho cercato di chiarire sopra.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2021 ore 16:25

Questa è una discussione interessante. Sono digiuno dal Forum, e da quello che concerne il "mondo fotografico" ormai da più di un anno.

Accedo di rado alla rete, ormai, gli unici contatti che mi sono rimasti con il "social" passano da instagram e per i pochi contatti che mi seguono.

Come sai Angus Ormai ti seguo in questo forum da un po', e non ho mai fatto segreto di apprezzare il tuo modo di fotografare e di intendere la fotografia in generale;

Mi vorrete scusare se non mi sono preso la briga di leggere tutti i commenti del post, ma imho, scorrendolo rapidamente ho letto un sacco di opinioni, giustificazioni e scuse, ma non ciò che viene richiesto in prima battuta, ovvero:

Mi piacerebbe discutere con voi del perchè esista ancora questa convinzione, che ovviamente ritengo assolutamente senza senso. Sarebbe interessante portare esempi di fotografi di natura che attraverso le loro immagini ci comunicano qualcosa di loro stessi, che con i loro scatti veicolano un messaggio importante.


Questo accade soprattutto perché esclusi i posti esclusivi per gli addetti ai lavori, alla Fotografia di Natura manca un palcoscenico dove esibirsi. Infatti basta fare un giro all'Ikea nel reparto delle stampe da attaccare al muro in casa per scoprire che è possibile acquistare innumerevoli fotografie raffiguranti i soggetti più disparati, ma davvero poche con rappresentazione di natura. E questo la dice lunga sui gusti dell'utenza, perché il "signor Ikea" non vende le stampe più belle, ma semplicemente quelle che vendono di più, che evidentemente, quelle di natura non sono.

Che cosa fare?

Purtroppo ai fotografi rimane poco da fare, la fotografia di natura non ha presa sul consumatore di massa e di conseguenza chi dovrebbe valorizzarne i contenuti (televisione, gallerie, mostre espositive, ecc... ecc...) non lo fa, conscio che non avrebbe il successo che invece possono concedere altri generi o altri ambiti addirittura.

Basta entrare in una libreria a caso per trovare il libro di "Pinco Pallino" che fotografa murales e palazzi, o il solito tutorial di postproduzione, ma ormai per trovare un libro di natura si deve ordinare, o comprare dagli store privati degli editori o autori (vedi il citato Munier ad esempio).

Personalmente ritengo la fotografia di Natura un qualcosa di estremamente intimo; Questo è il mio approccio, ormai fotografo per me, e per me soltanto. Nelle mie fotografie ci sono io, in tutte, e forse per mentalità, in quasi tutte le fotografie naturalistiche che guardo ci vedo l'autore, perché non si tratta solo di comprare l'attrezzatura, scegliere la "prospettiva" e la luce giusta.
Si tratta soprattutto di essere li in quel momento, eh beh ragazzi, questo non è facile.
Sarebbe così solo se bastasse prendere un soggetto e portarlo nel boschetto dietro casa, o far spogliare una ragazza e colorarla con luci particolari, sarebbe così facile se fosse un qualcosa di immobile presente sempre e comunque.
Ma non con la Natura, non con quella con la N maiuscola, che muta, cambia e si evolve ogni istante e si, a volte anche ti ostacola.


Art Wolfe
Paul Nicklen
Stefano Unterthiner
Frans Lanting
Vincent Munier
Michael Aw
John Shaw
Nick Brandt
Eliot Porter
Daniel Beltra
Andy Goldsworthy
Edward Weston
Ansel Adams
Michael Kenna
Franco Fontana
Jim Brandenburg

E potrei continuare all'infinito, o quasi con nomi più o meno famosi;
Ma proprio non mi riesce di vedere le opere di questi autori etichettate come "vuote" o "senz'anima" o "di serie B"
Come non mi riesce, non trovarci una cultura, pensiero o costruzione.

Mi dispiace sentire che in un forum come questo, nato proprio con la fotografia naturalistica come topic principale, si possano ancora sentire pensieri come quelli citati nel post principale.
Mi dispiace che in Italia e nel Mondo la Cultura fotografica praticamente non esista.
Mi dispiace che innumerevoli fotografi meritevoli vengano fagocitati, digeriti e rigurgitati dallo spietato ed inarrestabile macchinario del "commercio" che ormai non paga più nessuno se non con like e cuoricini.

Ed infine mi dispiace di essere stato prolisso.

Un saluto a tutti =)



avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2021 ore 17:11

Grande Enrico!

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2021 ore 17:16

Enrico innanzi tutto grazie, poi complimenti per l'ottimo intervento....centratissimo sulla questione e con begli spunti su grandi nomi della fotografia....
A proposito, across the ravaged land di Brandt è eccezionale, stra evocativo! Perfetto esempio di fotografia di natura elevatissima....

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2021 ore 17:40

Perdonatemi: cos'è il Dodge Burn?

Sono almeno quarantasei volte che lo sento nominare e altrettante che faccio la figura dell'idi-ota... che poi possa pure esserlo (all'inizio pensavo fosse un fotografoEeeek!!!) è un altro discorso ovviamente ;-)

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2021 ore 17:44

Ignoranza

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2021 ore 17:46

Io mi trovo bloccato da qualche splendido del forum solo perché lui dice che una lente fa schifo mentre io mi ci trovo bene.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2021 ore 18:03

Personalmente ritengo la fotografia di Natura un qualcosa di estremamente intimo; Questo è il mio approccio, ormai fotografo per me, e per me soltanto. Nelle mie fotografie ci sono io....


Questo è secondo me il punto centrale.
Nella natura l'occhio sarà sempre superiore alla macchina fotografica.
Quindi se l'intento è riprodurre ciò che sta ammirando il nostro occhio il risultato sarà sempre in favore di chi ha scattato, e molto poco in chi osserva.
Kenna, Fontana...ect non riproducono, rappresentano, interpretano. Sviluppano un concetto, un'idea.
La svolta è tutta qui.
Le foto di Kenna e Fontana le ammiro.
il tramonto sul mare vado a guardarlo con i miei occhi.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2021 ore 18:16

Perdonatemi: cos'è il Dodge Burn?Sono almeno quarantasei volte che lo sento nominare e altrettante che faccio la figura dell'idi-ota... che poi possa pure esserlo (all'inizio pensavo fosse un fotografoEeeek!!!) è un altro discorso ovviamente


guarda qua


ma ne trovi molti altri di tutorial vome questo

avatarjunior
inviato il 02 Marzo 2021 ore 18:41

@Enrico @Angus... quello che scrive Enrico è vero, però ci sono anche manifestazioni cito (perché coinvolto) Dia sotto Le Stelle - Malpensa Fiere negli spazi espositivi riservati ai fotoclub c'è (oramai da oltre 10 anni) uno riservato esclusivamente alle foto di Natura. Piccola cosa forse, però anche AFI nel Festival Europeo della Fotografia riserva spazi a mostre di fotografia naturalistica. Un libro a cui ho partecipato è stato presentato (insieme a foto tratte dal libro) in diverse librerie del Nord (es: Legnano-Novara-Verbania--etc). Purtroppo come scrive Enrico non interessano ad Ikea e quindi non arrivano al grande pubblico. Sergio

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2021 ore 19:16

Scusate la domanda ma cosa intendete per foto di natura? All'inizio della discussione mi ero fatto l'idea che per foto di natura si intendesse foto naturalistica e che con foto naturalistica si intendesse foto di animali selvatici nel loro ambiente naturale. Poi vedo che si citano Kenna Ansel Adams Eliot Porter Franco Fontana che me sembrano sostanzialmente dei paesaggisti ed inizio a confondermi. Se posso azzardare un'ipotesi credo che voi intendiate con foto di natura tradurre quello che in inglese wilderness, allora la domanda si sposta leggermente e diviene: quale è per voi il confine ed il discrimine tra la foto di natura e la foto di paesaggio?
Tra l'altro se vedo citare questi nomi non capisco il lamentorum di chi si sente discriminato, non so che cosa sia in vendita all'Ikea ma qui siamo proprio nel mainframe della fotografia, qualsiasi negozio di poster o autogrill ha in vendita foto non dico di quegli autori (cui dovrebbero pagare dei diritti) ma di fotografi sconosciuti che li scimmiottano sicuramente sì, mentre è praticamente impossibile che abbiano in vendita qualcosa che scimmiotta Frank Gohlke Lewis Baltz o Andreas Gursky, per rimanere nella foto di paesaggio.
Finisco dicendo che Fontana personalmente non lo sopporto (pur avendo recentemente letto il suo libro di lezioni sulla fotografia) ed anche Michael Kenna non è tra i miei preferiti, trovo che indulga troppo al melenso.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2021 ore 19:20

Foto di natura significa appunto foto in cui il soggetto è la natura... Non so perché si associa sempre e solo agli animali...

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2021 ore 19:29

Dodge & Burn è "schiarisci e brucia" ed è una tecnica che non è nata con il digitale ma si è sempre usata anche stampando in camera oscura.
A quanto mi sembra di capire è una tecnica che viene usata a piene mani, direi in quantità industriali, proprio nelle foto di wilderness o di natura e la cosa a me ha sempre lasciato perplesso, mi è sempre sembrata una contraddizione in termini leggere su siti di questo tipo di fotografi delle spomponate sulla wilderness che tirano in ballo tutta una serie di teorie filosofiche che stanno tra il new age il trascendantalismo e lo zen e poi vedere un ricorso abnorme al Dodge&Burn o ad altre tecniche che, di fatto, la natura la snaturano.

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