RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Stampa e MPX







avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 15:54

"Per i profili usa tranquillamente i canned dei produttori, vanno molto bene ma anche generici Canon sono fatti bene "

il problema che ha Luca, immagino, è che una carta Epson, la Epson, non fornisce i profili ICC delle sue carte per le stampanti della concorrenza, le Canon.

A quel problema lì ci avevo pensato anche io quando mi si è rotta la mia, ho diversa carta Epson e non sapevo dove trovare i profili se avessi comprato quella Canon.


avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 15:56

si, i diffusori nel cassettino della testa bn ... la luce puntifore era davvero troppo, tieni presente che i b/n li sviluppavamo con rivelatori della Chimifoto Ornano ad alta acutanza (fino ST33) con pellicole Ilford FP4 esposte a 100 iso ... un dettaglio incredibile ... poi le pellicole hanno iziato ad avere sempre meno alogenuro d'argento e la qualità è calata ...

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 16:00

"..poi le pellicole hanno iziato ad avere sempre meno alogenuro d'argento e la qualità è calata ..."

Idem per le carte.

Io passai al digitale nel 2008, di botto, comprai un corredo grosso di botto, e l'unico motivo, per me serio, importante, che mi fece fare il salto è stata la caduta di qualità del materiale, pellicole e carta.

In stampa, non mi venivano più il nero profondo ed il bianco pulito, ed anche di grigi ce ne erano meno di un tempo.

Viaggiavo moltissimo per lavoro, ed avevo preso carte e pellicole ovunque per ritrovare nero profondo, bianchi pulitio e grigi delicati, negli USA, in Rep. Ceca (Foma), in UK, etc, ma alla fine mi decisi a passare al digitale.

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 16:03

Si, sono andato a vedere il sito Epson, non ci sono profili per le stampanti Canon ...
questi sono i profili icc del sito canon
www.canon.it/printers/inkjet/pixma/software/icc-profiles/#a5

puoi provare a usare i profili generici delle carte corrispondenti ...

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 16:09

io al digitale sono passato nel 2003 ... abbiamo inziato a fare delle prove nel 2019 nel 2001 ci siamo fermati per quasi due anni e abbiamo ripreso nel 2003 col digitale ... i neri te li sognavi, una decenza di nero è arrivata nel 2007 quando si iniziava a ragionare con spettofotometri dal prezzo umano, ho ancora il mio primo XRite DTP20 Pulse ... erano i tempi che i neri si misuravano col densitometro, allora Hahnemuele faceva la differenza, oggi i neri li fai con altro ...

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 16:13

"Secondo voi può essere una buona cosa? Oppure è meglio rivolgersi sempre a un professionista?

Che caratteristiche dovrebbe avere una stampante per fare questo tipo di stampe?"

Se uno decide di stampare bene in proprio, cambia completamente la musica del fotoritocco delle immagini, ci vuole molta maggiore conoscenza, ed economicamente è sempre penalizzante, un laboratorio ti fa delle stampe anche migliori delle tue, perchè un laboratorio buono ha stampanti che in casa è estremamente impegnativo avere, e te le fa meno di quello che spenderesti tu facendole in casa.

Ma la stampa ha un suo fascino, a me fa sentire fiero di me quando riesco a farla come voglio io, la qualità della roba fatta in casa è comunque alta se usi attrezzatura buona, e per me la fotografia esiste solo se è stampata, il giorno che smetto di stampare, smetto di fare fotografie.

Una stampate per fare foto "buone" deve stampare almeno il formato A3, meglio se l'A2, ed avere un gamut ampio, tipo quello della Canon Image Prograph 1000, o Epson P 900, idem per la risoluzione, sui 2880 x 1440 PPI o giù di lì, e se fai panoramiche, sarebbe bene avesse anche la possibilità di usare carte in rotolo (la Epson P900 ce l'ha, la Canon Image Prograph 1000 no.)

I gamut li puoi vedere con programmi specializzati, io uso Color Think, della Chromix, e li avevo postati anche qui i confronti di gamut della stessa carta, una Canson, tra quelle due stampanti Canon ed Epson.

Ovviamente, bisogna usare sempre e solo cartucce colore originali, altrimenti addio alla qualità di stampa: le Case, in pratica, quasi regalano le stampanti, costano pochissimo per quello che sono, e poi lucrano molto sulle cartucce, ma uno lo sa e fa parte del gioco.


avatarjunior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 16:20

Blve....
Posso baciarti (virtualmente ....con i tempi che corrono)?
Ti chiedo un altro consiglio. Io nella vita faccio altro e stampo saltuariamente ed è questo il motivo per cui con Epson ho avuto problemi di intasamento (anche se mi ero ripromesso di fare una stampa di prova una volta alla settimana proprio per evitare questi problemi). Ho letto/sentito che Canon è un bagno di sangue perchè in caso di inattività fa dei cicli automatici di pulizia che alla lunga consumano molto inchiostro. Ho letto di chi stampa entro le 60 ore (tempo preimpostato del primo ciclo di pulizia) chi la lascia sempre accesa, chi la spegne e se ne frega, praticamente ognuno fa di testa propria. Io vorrei ottimizzare il consumo senza diventare matto a pensare di DOVERE stampare per forza perchè, come dicevo, nella vita faccio altro e la stampa deve essere un piacere! Ti ringrazio anticipatamente per i tuoi preziosi consigli. Luca

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 16:21

Fa piacere per uno come me, che in camera oscura ci ha passato una vita, leggere queste discussioni che dimostrano come sempre più giovani siano interessati alla stampa delle proprie foto, anziché limitarsi a vederle su un monitor.
Vorrei loro ricordare di aggiungere al piacere di rimirare una stampa su carta quello di prodursela in casa. A parte l'enorme soddisfazione, solo in questo modo (salvo avere un rapporto personale stretto con uno stampatore professionista facilmente raggiungibile di persona), a mio avviso, si può chiudere il cerchio della realizzazione ai massimi livelli del proprio progetto fotografico.
Certamente occorre fare degli investimenti, sia in denaro che di tempo e dedizione, ma ne vale la pena.

Tornando alla domanda iniziale sono d'accordo con tutto quanto detto, ma mi piace ricordare la vecchia regola che più si ingrandisce e più ha rilevanza il formato usato al momento dello scatto: non è che un micro 4/3 dia su una stampa A1 la medesima identica qualità di una medio formato digitale da 50 o 100 milioni di Pixels! Per quanto si usino metodi sofisticati rimane pur sempre un gap; anche se non necessariamente questo pregiudica il messaggio trasmesso dall'immagine. Del resto una stampa di 1 metro di Basilico scattata con banco ottico si mostra all'osservatore con una perfezione di dettagli e di sfumature che quella di pari misura scattata da Berengo Gardin col formato Leica non ha e non può pretendere di avere; ciò nondimeno entrambe possono entrare a buon diritto nella storia della Fotografia.

avatarjunior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 16:21

io ho abbandonato l'idea di stampare in casa, costi proibitivi, anche se mi piacerebbe molto e periodicamente torna la scimmia..
Vado dallo stampatore vicino a casa ogni tot e sto sereno!

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 16:22

uso anche io uso Color Think, della Chromix come inspector dei profili ma sempre meno ... gli inspector ti danno un indicazione numerica o visiva (anche 3d) della copertura del gamut ma, col tempo, ci siamo resi conto che l'impatto visivo della stampa a poco a che vedere con i test numerici. Abbiamo fatto diversi confronti con stampe fatte con Plotter Epson e Canon, tecnologie di stampa diverse, la prima a freddo la seconda a caldo, Epson è più nitida e con un gamut leggermente maggiore, Canon proprio perchè stampa a caldo e quindi il droplet d'inchiostro entra più in profondità nell'alveolo della carta, con un maggiore effetto di insieme, di fusione dei colori ... oggi i super neri li fai coi rip aumentando l'inchiostrazione del nero, con buona pace delle carte ...

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 16:28

Luca, io stampo tutti i giorni con tutti i plotter pertanto non sono in grado di dirti quanto incide il consumo di inchiostro nei cicli di pulizia, la 1000 proprio perchè non la uso per la produzione ma per i test, saltuariamente rimane ferma 2 o 3 giorni, un paio di volte al mese, i cicli di pulizia nel fà uno, quindi ci stà 60 ore ma il consumo di inchiostro è limitato. Ho testato meglio il plotter grande che nei cicli di pulizia consuma davvero poco ma, riferito alle taniche di inchiostro da 700cc contro quelle da 80cc della 1000. Il problema degli augelli che si seccano e minore con Canon perchè usa una tecnologia di stampa a caldo ...

avatarjunior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 16:29

Ero indeciso con la P700 (taniche da 25 ml) o P900 (taniche da 50 ml) perchè pare che, finalmente, in EPSON si siano decisi a fare canali dedicati fra l'inchiostro matte e photo evitando così la "menata" con inutile spreco di inchiostro di passare da un inchiostro all'altro. Ho scelto Canon perchè oltre alla possibilità di stampare indifferentemente matte o gloss ha inchiostri da 80 ml. Con il nuovo firmware la pro 1000 permette di stampare in panoramico fino a 1.200 mm. Spero di non consumare il maggior inchiostro contenuto con inutili cicli di pulizia.

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 16:29

"ripreso nel 2003 col digitale ..."

Io cominciai a stampare in digitale nel 2008 con roba Nikon digitale professionale ed una Epson 3880: venenda dalla pellicola stampata, a detta di tutti, bene, appena cominciai in digitale ho tirato una musata tremenda, la qualità era, a giudizio mio, orribile, non bassa, orribile, roba da disperarsi.

Capii subito che c'era qualcosa di veramente brutto che non andava, ero un incapace a stampare col digitale, e corsi subito ai ripari con corsi di gente molto esperta.

Quegli insegnamenti sono stati i soldi, e di gran lunga, spesi meglio nel digitale, mi hanno cambiato la vita e mi hanno fatto amare di nuovo le mie stampe.

Per chi vuole stampare in digitale: gli inizi possono essere veramente deludenti, veramente molto, ma nessuno nasce "imparato" e tutto si impara.

avatarjunior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 16:36

Blve...
Per cui la lasci sempre accesa o la spegni quando finisci di utilizzarla?

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 16:41

i plotter devono essere sempre lasciati accesi ... non ci sono solo i cicli di pulizia, nel Roland a ecosolvente ci sono tutta una serie di attività che vengono svolte automaticamente credo anche nei plotter a pigmenti ...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me