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Amici ho aperto questo post per tutti quelli che apprezzano la street photography in uno stile e approccio alla Bruce Gilden e in particolare Dougie Wallace. Wallace in quanto secondo me ha apportato delle soluzioni tecniche molto interessanti. L'uso di una piccola mirrorless (nel suo caso la olympus) e di due flash di cui uno sopra la camera e l'altro sotto, lo trovo geniale. I risultati guardando le sue foto, sono a dir poco interessanti e soprattutto non convenzionali. In un certo senso potremmo dire che Wallace è un pò Il Bruce Gilden attuale! Mi piacerebbe inoltre attraverso questo post, sapere se qualcuno tra voi abbia mai provato un approccio di street photograqphy come quello praticato dagli autori citati. Se si, mi piacerebbe discutere delle vostre esperienze e perchè no , dei risultati ottenuti o non ottenuti.
Personalmente conosco varie persone. Posso consigliarti uno dei più validi esponenti italiani, senz'altro tra i primi che hanno iniziato in italia. www.salvatorematarazzo.com/ Se lo contatti non potrà che fargli piacere.
Personalmente al massimo ho usato il flash della camera, giusto per provare e capire le differenze di uso e di risultati tra prima e seconda tendina, in occasioni di eventi in cui è più facile approcciare. La mia foto che forse mi ha più convinto (per come è la mia idea del genere) è questa: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3366084 Non sono molto convinto che rientri nei miei gusti, anche se un certe occasioni può ottenere risultati molti forti. Mi viene in mente questa: www.flickr.com/photos/alessandropratoatko/29515247907/in/faves-1070552
user86925
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 11:16
“ L'uso di una piccola mirrorless (nel suo caso la olympus) e di due flash di cui uno sopra la camera e l'altro sotto, lo trovo geniale. „
a me pare da alcuni video visti sul tubo che Wallace usi anche una leica q con i 2 flash uno sopra ed uno sotto... quindi un 28mm, ma è evidente che in altri lavori usi un grandangolare molto più spinto, perciò anche altri sistemi...
A me piace fare un po' di street ed ho guardato il portfolio di Wallace che non conoscevo e devo dire che mi ha lasciato abbastanza perplesso. A parte le foto ai cani che trovo simpatiche e non convenzionali, quelle alle persone non mi hanno fatto scattare la molla del " che scatto fantastico!" mio parere personale naturalmente. Le trovo troppo invasive nei confronti del o dei soggetti ripresi e quindi qui in Italia, poco praticabili dato che dovresti portati appresso pacchi di liberatorie da far firmare ai soggetti qualora tu volessi pubblicarle. La legge sulla privacy da noi è molto restrittiva quindi se scattassi in quel modo dovresti tenerti le immagini per te e non poterle condividere se non in ambiti molto ristretti e assolutamente non in ambito internet. Anche a me pace riprendere soggetti umani ma lo faccio a dovuta distanza con ottiche molto lunghe per non creare imbarazzo da parte dei soggetti e soprattutto a me. Nella mia galleria ci sono solo due o tre foto che non rispettano questo mio pensiero ma la stragrande maggioranza non mi sogno neanche a pubblicarla, le migliori le stampo e me le appendo in ufficio, stop.
A detta dell'autore l'approccio è consensuale e conoscitivo, non di impatto e improvviso Credo che la differenza sia questa, non parlerei di copiatura ma di adattamento ed evoluzione
Non sono timido e per un po' mi sono dilettato con questo tipo di approccio, primi piani abbastanza stretti con leica m6 e 35mm, invece che usare il flash talvolta cecavo soggetti illuminati da luce riflessa da elementi presenti, dalle finestre fino al menù plastificato ma perlopiù mi accontentavo del giusto soggetto e di una buona luce. Ho avuto nel tempo le reazioni più diverse, la maggior parte delle persone rimanevano perplesse ma non dicevano niente, altre invece erano divertite, altre ancora si incazzavano e uno ahimè mi ha mandato all'ospedale (non tanto per la foto ma perché poi voleva fregarsi la Leica). Dopo un po' il genere mi ha iniziato a stancare, e ora nonostante riconosca a Gilden un grande valore nel suo lavoro, il reportage sulla Yakuza credo sia ancora ad oggi una delle cose più interessanti mai viste, questo tipo di approccio "di sorpresa" mi ha stufato, trovo più coinvolgenti approcci narrativi più intimi dove la luce e il movimento la fanno da padrone come quello di Fan Ho o di Alexei Titarenko. Condivido quello che ha detto Lastprince, in molti scatti Wallace assomiglia un po' troppo a Gilden, forse è un approccio ormai strasfruttato che anche se può dare risultati piacevoli non ha più il sapore di fresco.
Amici vi ringrazio tutti per le interessanti e sincere risposte. Si Wallace ha preso molto se non tutto da Gilden , che resta a mio avviso un grande maestro della street! Il suo lavoro sulla Yakuza è vero che resta una delle cose più interessanti mai viste. Al pari gli riconosco The Americans di Robert Frank. Riguardo a Wallace è anche vero che anche se a colori, assomigli molto a Gilden e che non ha più tanto il sapore di fresco, però ritengo che la tecnica usata , può con una nuova appropriata visione, restituire ancora qualcosa di interessante. Riguardo alle liberatorie, si certamente qui da noi il problema esiste , ma non bisogna però farsi scoraggiare. Io non intendo pubblicare le foto, solitamente i miei lavori più interessanti li invio a importanti concorsi internazionali. Diciamo anche che in questo caso visto che la pandemia e altri problemi che hanno rovinato la fiducia con certe realtà sociali che ho fotografato per anni, non mi permettono di portare avanti dei progetti a lungo termine, la street a l'apprendimento approfondito delle tecniche per questo tipo di riprese, mi servono nel frattempo per sviluppare altri linguaggi che poi al momento opportuno mi saranno sicuramente utili. Come ho già avuto modo di dire, ad esempio nel lavoro Harrodsburg Wallace imprime al suo lavoro di street , anche una grossa idea concettuale. I soggetti tutti super ricchi, vengono proposti quasi come delle caricature di se stessi. In questo caso la tecnica di approccio, l'utilizzo del doppio flash, hanno davvero un loro perchè! Comunque questo fine settimana proverò (chiaramente con l'attrezzatura che ora ho) a scattare con il 24 F1.4 , doppio flash e visto che la messa a fuoco automatica , spesso in foto così veloci e rubate fa cilecca (a volte mette a fuoco da altre parti oppure se non mette a fuoco velocemente, poi la fotocamera non scatta), allora provo a toglierla e metto a fuoco preventivamente in manuale ad una distanza di 40 cm in modo che poi con un diaframma tipo f 5 ho un certo margine di fuoco.
Grazie inoltre per le interessanti segnalazioni e anche per i vostri lavori
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