RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Leica APO-Summicron-SL 28mm f/2 ASPH, le prime foto


  1. Forum
  2. »
  3. Obiettivi
  4. » Leica APO-Summicron-SL 28mm f/2 ASPH, le prime foto





avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 11:31

Pilastrini chiacchiere che dimostrano cosa?

Se prendo D4 e 24/70 2.8 Poi una M240 con un 28 summilux e faccio delle foto, poi ci metto per ogni foto 1 ora in più di post produzione (poi saranno simili ma uguali vorrei proprio vedere).

Praticamente se uno ci lavora sono più economici i Leica SL perché ogni ora persa sono soldi persi.

Ogni matrimonio sono da postprodotte almeno 200/300 foto. Se conto 250 ore perse conviene ECONOMICAMENTE DI GRAN LUNGA una Leica SL2s+24/90 che una D4-D5-D6+24/70vr.

user187800
avatar
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 11:34

Alessandro ti dico una cosa...vai a vedere le differenze di resa tra un teleobiettivo acromatico ed un apocromatico a parita' di schema ottico e poi capirai che il dettaglio che riesci a distinguere con l'apocromatico, qualsiasi sia il supporto di rivelzione che usi a valle del sistema ottico, e' sempre superiore.
In campo di stofotografia si sa molto bene che e' meglio un doppietto apocromatico che un tripletto semi apo (fl-51) e non parliamo poi di un tripletto semplicemento acromatico. Il doppietto con lenti (fl-53) se lo fuma. Questo per dire che conta immensamente di piu' la qualita' del vetro che la complessita' del siatema ottico. E, spero sia chiaro, la post puo' fare tutto meno che ricreare il dettaglio perso, c'e' poco da fare (Ai o menate varie si frrmano sempre li' ragazzi ;)). Per cui non diciamo che oggi la qualita' del vetro non conta! Ha sempre conto e conta ancora e contera' sempre. Non ci sono cavoli

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 16:22

"Per cui non diciamo che oggi la qualita' del vetro non conta!"

Io non ho detto che non conta, ho detto che conta estremamente meno dei tempi della pellicola, semplicemente perché in fotoritocco correggi, praticamente sempre e bene, problematiche di ottica che non siano gravissime, ossia da un'ottica normale ad una blasonata, se usate con fotoritocco fatto come si deve la differenza in immagine è nulla.



"Praticamente se uno ci lavora sono più economici i Leica SL perché ogni ora persa sono soldi persi."

Occhio che non ho mai parlato di soldi di acquisto dell'attrezzatura o di costi orari di chi quell'attrezzatura usa.

Ho fatto ben presente che con il fotoritocco fatto bene, ottiche d'alto bordo sono inutili per fare fotografie tecnicamente corrette, bastano ottiche normalissime.

Se uno non vuole fare il fotoritocco, che si compri della roba che fa fotografie praticamente finite in scatto, e la Leica o la mia D4 o la mia D 810 coi miei Zeiss Milvus le fanno.

Ma una fotocamera omologa con ottica normale, trattata bene in fotoritocco, le farà uguali o meglio di quelle.

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 16:33

Sicuramente le cose sono molto cambiate dai tempi della pellicola e il fotoritocco insieme al sensore sono senz'altro componenti oltremodo importanti nel risultato finale, tuttavia l'ottica lo è altrettanto; bisogna essere davvero bravi per assottigliare certe differenze e il lavoro su ogni foto diventa frustrante.

avatarjunior
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 21:47

Condivido il pensiero di Alessandro Pollastrini.

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2021 ore 10:05

"Mi spiegate a che serve un 28 apo asferico?"

Detta in poche, si fa per dire, parole:

- La Leica nasce come fotocamera da passeggio, e la focale di 28 mm, sul formato 35 mm, è la focale tipica per foto di street: il 35 mm, peraltro di più facile realizzazone tecnica, in tante occasioni è un po' troppo "lungo" di focale (Leica stessa sulle sue fotocamere Q, tipiche da street, ci monta un 28 mm). Il 28 mm è stata l'ottica da street per eccellenza per oltre mezzo secolo, poi è ritornato di moda il 35 mm, nel tentativo di scimmiottare i grandi del passato.

Nel passato remoto fotografico, i grandi fotografi di street (Henry Cartier Bresson, etc) usavano prima il 50 mm, e lo usavano semplicemente perchè di ottiche buone in 35 mm non c'era altro, poi fecero buoni anche i 35 mm e poi i 28 mm.

- il prefisso "apo" sta per apocromatico, ed un obiettivo Leica apocromatico, è un obiettivo apocromatico vero, significa che quell'ottica è praticamente esente da aberrazione cromatica, il che significa che è bella nitida.

Da altre Case costruttrici di obiettivi, esclusa ovviamente la Zeiss, il temine "apo" è spesso abusato, a diverse ottiche gli danno il prefisso "apo" ma poi apocromatici veri non lo sono.

La Zeiss, che ha prima scoperto, poi teorizzato ed infine industrializzato tutto, ma veramente tutto dell'Ottica come la conosciamo noi sul pianeta Terra, fece il primo obiettivo apocromatico a fine del 1800, dunque non c'è nulla di nuovo sotto il sole quando si parla di ottiche apocromatiche.

- il termine "asferico" è relativo ad una o più lenti in schema dell'ottica che ha quel prefisso, e significa che la lente non ha un profilo completamente sferico, ma parte del profilo è parabolico o ellittico: una o più lenti asferiche vengono usate nello schema ottico di un obiettivo, in termini generali, per rendere più nitida l'immagine alla periferia, lontano dal centro ottico, ed ai bordi.

Oggi la gente è fissata con gli angolini nitidi come il centro, li guarda al 100% a monitor e li vuole belli nitidi, anche se fotograficamente parlando avere bordi belli nitidi non serve a nulla nel 99,9 % delle foto, e per farli nitidi ci vogliono lenti sferiche: le case glieli danno e glieli fanno pagare un sacco di soldi.

Le lenti asferiche oggi le fanno di stampaggio, costano poco più delle normali, ma le le fanno pagare molto salate, e nella grandissima maggioranza dei casi sput tanano, e per benino, lo sfocato, le transizioni tra piano del fuoco e piani fuori fuoco possono presentare delle discontinuità e lo sfocato diventa "duro" e spesso danno anche il famigerato l'effetto "cipolla" nello sfocato delle alte luci, che è dovuto a tracce dello stampo sul vetro della lente.


"Ma perchè poi "macchina" le sue foto col computer?"

Io stampo, e se vuoi fare delle foto stampate veramente bene, le devi trattare in fotoritocco, e le devi trattare in fotoritocco perché la curva di risposta (= gamut cromatico + contrasto + estensione gamma tonale) della stampante, anche professionale tipo la mia, è profondamente diverso dalla curva di risposta del monitor, la stampante ha meno di tutto, è un'accetta carogna che taglia tutto in modo oltretutto diverso, quella che taglia di più è la gamma tonale.

In una parola, quello che vedi a monitor non lo stampi, è tecnicamente impossibile, e per fare una stampa buona devi modificare l'immagine che vedi a monitor per adattarla alla stampante.

Tanto che la fotografia finita pronta per essere mandata in stampa, vista a monitor, è perfida: è troppo luminosa, ha troppa saturazione, ha troppo contrasto ed ha troppa nitidezza, è un cesso.

Ma in stampa viene ottima.

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2021 ore 16:24

Zio Cano ne sai a pacchi

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2021 ore 17:57

Apertissimo serve, apo è il tocco in più

Che poi F2 è buio...

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2021 ore 18:45

Io col 24, manco 28, 24 f1.4 ci facevo ritratti

E via lattea a tutta apertura, senza coma

Quindi se tu non sai che fartene, magari qualcun altro... ;-)

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2021 ore 18:50

allora parli per sentito dire, buon per te. Hai 7 misere lenti R e pontifichi come se fossi il Papa

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2021 ore 18:55

Infatti









Naturalmente se fotografi i fiori al parco non sai che fartene

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2021 ore 20:00

Ormai siamo nel nonsense o c'è speranza di far tornare questo topic appunto in topic? Quindi presentazione al CP+?
+1 per Cesare e scatti d'esempio comunque :)

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2021 ore 15:50

Basta, limitiamoci al 28-70mm Kit e siamo tutti felici e contenti.MrGreen

avatarjunior
inviato il 10 Febbraio 2021 ore 16:02



Un obiettivo Apo-cromatico non è altro che la naturale evoluzione di un obiettivo A-cromatico.
Un obiettivo A-cromatico è corretto per sole due lunghezze d'onda, in genere il Verde e il Blu, un obiettivo Apo-cromatico invece è corretto per tre lunghezze d'onda e quindi oltre che per il Verde e il Blu è corretto anche per il rosso.

In altre parole cosa avviene... niente di particolare alla fine: quando un raggio di luce bianca attraversa una lente quella luce, all'uscita dalla lente stessa non è più bianca ma dispersa nei sette colori che la compongono... i colori dell'arcobaleno.

Così dispesa quella luce non è in grado di impressionare correttamente una pellicola per cui dietro la prima lente se ne posiziona un'altra, di potenza diottrica uguale e contraria rispetto a quella che la precede, che in pratica raccoglie quella luce dispersa e la ricompone nella luce bianca originaria.

Il problema però è che per quanto accurata questa ricomposizione non è mai perfetta e rimane un minimo spostamento del piano di messa a fuoco, causato in genere dalla luce rossa, che provoca la cosiddetta aberrazione cromatica residua, stimabile in 0,02 mm per millimetro di lunghezza focale, che però, entro certi limiti, è quasi del tutto ininfluente perché compensata dalla PdC.

In conclusione un 28 mm acromatico soffre di una aberrazione cromatica residua talmente bassa che alla fine neppure necessiterebbe di essere corretta, al contrario di un 280 mm, per esempio, che per effetto della focale dieci volte maggiore ne soffre dieci volte di più, per cui non è che per renderlo Apocromatico Leica (come del resto anche Cosina) debba fare chissà che sforzo... alla fine insomma sto' 28 Apo sarà, forse, giusto un pelo meglio dell'Art, che però offre comunque il doppio di luminosità, ma costerà dieci volte tanto.



MrGreen

Esattamente quello che ho pensato...
Leica continua a sgonfiare il mio conto in banca e va bene cosi.. tuttavia la tecnologia sta coprendo molto il gap..
Ho provato il 105 macro della sigma con attacco L.. con 750€ spesi..una lente garantita 5 anni con che offre risultati eccellenti.
Ragazzi, è sempre più dura giustificare in studio il bollino rosso...
Anche perché i macro M, S con adattatore o R con adattatore.. per tanti motivi.. non mi piacciono...

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2021 ore 17:14

Per adesso l'unico Macro Full Frame concepito per L-mount è il Sigma 105mm f2.8.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 241000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.






Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me