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Leica APO-Summicron-SL 28mm f/2 ASPH, le prime foto


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avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2021 ore 11:54

Leone, nemmeno io. Al punto che ho preferito l'elmar, ma si vede che per Leitz non era abbastanza.

Paolo, ed è esattamente la definizione di "Apocromatico" ma che Leica stesso smentisce una correlazione tra APO e Apocromatico.
In pratica Apo è solo un nomignolo assegnato da Leica per i suoi obiettivi di punta (come * per Pentax, Pro per Panasonic, ecc.)

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2021 ore 14:55

Insomma, Leica non ha mai abusato della dicitura Apo e la adottava solo su ottiche straordinarie sotto tutti i fronti e generalmente ben superiori alle altre; con questo non voglio dire che le lenti non-Apo siano una schifezza a confronto o che l'esborso maggiore valga sempre la pena di pari passo con l'aumento della qualità, ma in fotografia ogni incremento sotto questo profilo costa spesso parecchio e con tutto il rispetto per l'ottimo Sigma Art, penso che siano due pianeti differenti.

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2021 ore 15:49

Sì, il fatto è che il grado di "apicità" non è costante, né tantomeno assoluto.
In determinate condizioni anche i migliori apo cedono e creano aberrazioni cromatiche. Ma meno di altri.
Quanto meno, è da vedere.
Il discorso dei due 180 Leitz (apo ed elmar) è esemplare. Negli anni 60 per avere certe prestazioni hanno dovuto fare ricorso alla fluorite. 15-20 anni dopo sono riusciti ad averle uguali con una progettazione più raffinata ma con vetri normali. E infatti al tempo l'elmar costava addirittura di più dell'apo

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2021 ore 15:56

non si può far riferimento alla pellicola, quella è morta per il mercato, con la fotografia digitale le cose sono cambiate e tutti i costruttori hanno messo mano ai progetti per fare ottiche dedicate, con tutti i pixel voyeurs che ci sono in giro. Ho il 35 e il 75mm e sono di una qualità mai vista prima.

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2021 ore 16:47

Effettivamente la ghiera dei diaframmi l'avrei messa; ormai sta tornando il trend e l'adottano persino Sony, Panasonic, Canon, Nikon e Fujifilm.

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2021 ore 16:51

Leone, il 180 elmar ha elementi in fluorite?

Belles il 35 pare essere il nuovo punto di riferimento per Leica, in fatto di risoluzione dicono abbia rubato il primato al 280 Apo telyt f/4. Che era un punto di riferimento non sono in casa Leica. Così dicono.

Io in ogni caso mi godo i miei non-apo che alla fine mi piacciono ed è quello che conta.

Zio, tutto automatizzato ;P

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2021 ore 17:19

Non trovo prioritario avere il diaframma sull'ottica, come invece una generosa ghiera di messa a fuoco, poi il barilotto mi sembra anche più robusto

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2021 ore 17:38

Leone, il 180 elmar ha elementi in fluorite?


No, che io sappia solo l'apo ne ha (ed è stato il primo ad averne). Invece avevo letto che il 180 elmar, insieme ad altri (tipo 250/4II e 350/4.8), fa parte di una progettazione originale Leitz in cui la qualità è ottimizzata al punto da rappresentare il massimo ottenibile senza l'uso di lenti speciali

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2021 ore 17:49

Credevo che Leica non usasse la Fluorite.

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2021 ore 19:54

Le ottiche attuali per SL, hanno una qualita' che va dal centro ai bordi che le ottiche datate non hanno, poi diaframmando queste differenze si assottigliano. Credo che in Leica conoscano i pregi e difetti delle lenti del loro passato. La SL e' un progetto per soddisfare esigenze professionali e finalmente supportato dal software capture one

avatarjunior
inviato il 05 Febbraio 2021 ore 20:07

Sarà senza dubbio una lenta fantastica. Il punto però è un'altro a mio parere. Nell'era digitale, tra lenti top di gamma, le differenza se ci sono lievi. I sensori e le immagini che possono tirar fuori, se si parla di 35mm. sono ormai anni che sono al palo. Le vere innovazioni ora stanno nelle funzioni delle nuove ML dei vari marchi.
Ammesso che sia migliore degli equivalenti di altre marche, ci potrebbe riconoscere le sue foto dopo 5 minuti di post produzione? Anche i colori e il carattere tipico di leica può essere emulato.

Se si vuole davvero avere uno strumento in grado di dare di più di quello che le attuali ML/Reflex offrono, si deve puntare al medio formato. In quel caso si nota la differenza.
Qui si rischia di spendere soldoni, per avere macchina e lente stratosferici, ma che sono sulla stessa falsa riga delle top di altre marche. Ne va vale la pena? se si hanno soldi a iosa, certamente, in caso contrario, non saprei.

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2021 ore 21:13

Alex quello che dici e' vero, ho una MF digitale e la qualita' e' migliore di poco ma si vede, pero' sono due strumenti diversi, la SL2 ha il sensore stabilizzato e una messa a fuoco velocissima. Non credo che Steve l'utilizzi perche' aveva un 8 lenti da montarciMrGreen

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2021 ore 21:59

Credevo che Leica non usasse la Fluorite.

www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Leitz_Apo-Telyt_180mm_glass/0


avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 0:30

Le ottiche Leica SL (specie i fissi) hanno una resa che nessun altro produttore attuale di ottiche Full Frame, tranne forse alcuni Zeiss, può equiparare; certo costano un botto.

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 8:04

"Le ottiche Leica SL (specie i fissi) hanno una resa che nessun altro produttore attuale di ottiche Full Frame, tranne forse alcuni Zeiss, può equiparare"

Magari è vero, verissimo, nulla da dire.

Ma questo non signica affatto, per nulla, che altri costruttori diano ottiche che trattate oppurtumente in fotoritocco facciano fotografie con la stessa qualità, o migliore, delle Leitz SL.

La qualità d'immagine in fotografia a pellicola era affidata unicamente alla pellicola ed all'ottica, non c'era altro che interferiva con la qualità d'immagine, dando per scontato che otturatore ed esposimetro funzionassero bene.

A pari pellicola, la qualità d'immagine era unicamente affidata all'ottica.

Le ottiche Leitz erano e sono buone ed a pellicola la differenza di qualità d'immagine tra una fotografia stampata fatta con un obiettivo Leica o uno giapponese era molto palese, io vedevo al primo sguardo una diapositiva, ma anche una stampa fatta con ottica Leitz oppure un giapponese.

Oggi questo non è più vero, e per nulla.

La qualità d'immagine oggi è fatta più dalla fotocamera che dall'ottica, ed a quelli ci va aggiunto il fotoritocco che addirittura può diventare, e spesso diventa, la componente più importante.

Tra l'altro la qualità massima ottenibile in fotografia digitale richiede conoscenza approfondita del fotoritocco fatto bene, e se uno il fotoritocco non lo fa, rinuncia alle vette della qualità d'immagine, la qualità alta d'immagine non la può realizzare, perché, semplicemente, è tecnicamente impossibile.

Il risultato è che oggi l'importanza delle ottiche nella qualità d'immagine è lontana anni luce da quella che era a pellicola, le ottiche oggi contano poco.

Poi uno le compra buone, io sono uno di quelli, ma da una foto fatta col Nikon 28 - 300 F 3,5 - 5,6 AFS G, zoom vecchio e non certo fenomenale, ad una fatta con uno Zeiss Milvus 25 F 1,4 o 50 F 2, li ho tutti, se scattate bene, e con il fotoritocco fatto bene, è nulla su stampa A3, il che significa anche monitor da 27".

Solo che con lo Zeiss ci lavoro 10 minuti di fotoritocco, con il 28 - 300 ci lavoro più di un'ora.

Io feci una prova con un conoscente, sulla Terrazza Mascagni, a Livorno, io con la D4 ed il 24 - 70 F 2,8 AFS G, e lui con una Leica, mi pare fosse la M 240, con un Summilux 28 mm F 1,4 e poi le abbiamo prima esaminate a casa mia, su LaCie 324 calibrato, e poi fatto il fotoritocco, l'ho fatto io, ad entrambi i RAW.

Se guardi il RAW della Nikon e lo confronti col RAW della M 240 hai (io l'ho avuto!), un impulso fortissimo di buttar via immediatamente la D 4 con il 24 - 70: il RAW Nikon è più slavato, molto meno nitido, è molto più "piatto", manca di effetto presenza, l'effetto 3D tipico delle ottiche Leitz, mentre il RAW della Leica è ottimo, colorato, vivo e bello nitido:

- rispetto al RAW della M 240 col fisso 28 f 1,4 quello della mia D4 con lo zoom 24 - 70 è un emerito cesso.

Ma facendoci il fotoritocco, mirato ad una stampa A3, le differenze si assottigliano fino praticamente ad annullarsi, le stampe ce le fai uguali.

Perché in fotoritocco si riprende tutto, anche l'effetto 3D, la plasticità, si recupera poi nitidezza anche solo ai bordi, con le maschere di nitidezza, si cambia lo sfocato bene, si fa praticamente tutto, ma va saputo fare e ci vuole molto tempo, mentre con la M 240 la foto è praticamente finita allo scatto se uno accetta una buona qualità d'immagine, mentre se cerca la vera, alta qualità d'immagine, anche la M 240 va ripassata di fotoritocco.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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