| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 8:28
Velvia non restituisce quello che vediamo ad occhio nudo, lo interpreta secondo quelle che sono le sue caratteristiche. Dire che Velvia è una pellicola “neutra” è assurdo. |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 8:37
Consentimi Antonio... sono trent'anni che uso la Velvia e, soprattutto, che la proietto come si deve, pratica quest'ultina di fatto sconosciuta ai più. Posso quindi affermare, senza tema di smentita, di conoscere bene quello che affermo e volendo lo posso dimostrare in qualsiasi momento... non certo però con una visione a monitor |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 11:02
Si Simone esatto. Ha delle sue paculiarita' ma definirla neutra è esagerato. Ho visto tante stampe nelle riviste e una velvia si riconosce subito e non certo per la neutralità dei risultati. Ma la adoro anche se rispetto al negativo ha costi fin troppo alti e si reperisce con più difficoltà |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 11:05
Ovviamente siamo nel campo delle rispettive discrezionalità; per me il kodachrome era per l'appunto neutro. La Velvia, insuperabile in campo fotonaturalistico quando lo sfondo era azzurro, aveva dei verdi belli ma non credibili. |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 11:48
Ragazzi non so come funziona col digitale, e tutto sommato posso affermare di non saperlo, anche perché è impossibile averne assoluta conoscenza, anche per quanto riguarda il negativo colore; però quando una diapositiva ti rende il nero NERO e il bianco BIANCO essa è assolutamente neutra. E questa è la realtà! Che poi voi possiate avere una vostra opinione a questo riguardo bene... questo è nella logica delle cose e io non lo discuto affatto, e ci mancherebbe altro, ma consentitemelo... se volete vedere una Velvia proiettata come Dio comanda anzi no... come Luce comanda, dovete venirmi a trovare! E non è un'iperbole né, ancor meno, una fanfaronata |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 12:54
Ho caricato un'altra scansione, questa volta di una PKR 64. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3852014 Come si può ben intuire le condizioni della luce erano terribili: nuvoloso con nebbie e neve. Qualunque altra pellicola avrebbe restituito un tono blu-grigio più o meno omogeneo con una forte carenza dei rossi/gialli La Kodachrome, invece, in queste condizioni andava a nozze ed aiutava il fotografo nel restituire quello che realmente l'occhio aveva percepito (e forse è questo quello che rende speciale la KR) La riproduzione digitale su una D800 della diapositiva, è abbastanza fedele all'originale, e si vede benissimo la ricchezza tonale restituita dalla pellicola con un eccellente bilanciamento dei toni rossi, che non vengono penalizzati più di tanto dalla luce molto fredda. E' anche visibile una certa dominante magenta, caratteristica di questa emulsione, che non ha subito alcun filtraggio in fase di ripresa, (generalmente io usavo B+W KR1,5-KR3). Di questo sono certo perché la lente impiegata era un fisheye SMC Takumar 17mm f4 (da me amatissimo...) Penso che questa sia la dimostrazione lampante -per chi non lo sapeva- della ricchezza tonale che la KR sapeva restituire anche in condizioni di luce molto difficile, e la sua capacità di sopportare una variazione della temperatura cromatica molto più ampia di tutto quanto c'era in circolazione. Probabilmente -qui azzardo- la pellicola possedeva la capacità di assorbire uno spettro più ampio della luce. Va anche detto che, secondo me, questa condizione di luce era quella perfetta per impiegare questa pellicola allo scopo di ottenere immagini utili; ogni altra emulsione avrebbe dato immagini da buttare. |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 13:53
">www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3852014... „ Ecco, questa scansione da dia di almeno 25 anni or sono è per me prova convincente della valenza di un kodachrome. Puoi per favore togliere la dominante magenta? Verrà fuori ben altro, quello che vedesti. |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 14:08
Quella dominante magenta effettivamente va tolta |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 14:20
“ Quella dominante magenta effettivamente va tolta „ La pellicola è così, non è indotta dalla riproduzione, se la togli (l'ho provato), perde quasi tutta la sua sensazione di aderenza alla percezione visiva dei colori |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 14:25
se la ingrandisci sparisce la poesia |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 14:26
Io così la vedo decisamente meglio. E sembra molto coerente con la scena. Però miei gusti |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 14:27
Belles e perchè? Perchè non è nitida come un file digitale e ha la grana? Beh è proprio quello il bello. In stampa è tutta sostanza. |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 14:43
“ Io così la vedo decisamente meglio. E sembra molto coerente con la scena „ E' verde. Se tu fossi lì non vedresti quei colori, l'occhio compenserebbe tutto. Lo ribadisco: probabilmente la grossa differenza del KR è la sua capacità di avvicinarsi di più all'esperienza visiva. Ho altre immagini fatte in condizioni analoghe anche a dettagli insignificanti e... ci si potrebbe chiedere che senso avrebbe fotografare dei sassi in mezzo alla neve con queste condizioni di luce. Bisognerebbe essere dei masochisti. Eppure, i colori -tenui- ed i dettagli avevano attirato la mia attenzione e la pellicola li ha restituiti come li avevo visti (o... almeno come li ricordavo) qualcosa vorrà pur dire... |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 14:50
Se metti la pipetta sulla parte del cielo più chiara in Lab i valori sono 0 e 0 sulle dominanti. L'ho fatto apposta per capire cosa mi rispondevate. E per farvi capire che il concetto di neutralità è molto vario. Certamente l'ideale sarebbe una via di mezzo. QUel magenta è irreale così come l'eccessiva correzione che ho applicato io. Certamente i tuoi occhi non hanno visto quel magenta o quel verde |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 14:51
Signori, attenti. Vedo sempre più post figli di esperienze personali e quindi limitate. Prima sul punto di nero, poi sul bianco, poi sulla percezione visiva. Innanzi tutto se siamo in digitale il nero lo misuri e via.. senza problemi di te che vedi la diapo proiettata in una maniera o io in un'altra. Poi sulle foto postate da Gsabbio continuo a leggere "dinamica" , ergo siamo nel topic sbagliato visto che in pieno 2021 con qualsiasi sensore degno recupero almeno 4 stop da un nero profondo (5 su 255)e qualsiasi scena ben esposta la posso stuprare come voglio con curve e adeguamenti raw. Sicuro è invece che una dominante non controllata e non corretta non può essere un mezzo atto a riconoscere un KR ovvero un Ekta. Le dominanti si tolgono e solo allora vengono fuori le rappresentazioni delle varie tonalità tipiche. Esempio, scatto da 5ds sviluppato col COBALT FUJI Classic CHROME (non la fotocamera con maggiore malleabilita) io lo adoro cosi
ma se lo sviluppo cosi
mi pare che sia tutto più leggibile, stesso raw... gusto diverso. ma DI SICURO non lo esco cosi.
Sul discorso di riconoscere, il web è PIENO di librerie che contengono i vari Kodachrome, dai primi della guerra in alcuni casi ricolorati, ai mitici 50/60/70, con Haas su tutti fino al periodo McCurry , l'ultimo.
[IMG]https://miro.medium.com/max/1494/1*11C1K25ZMcwibjLFm5qP1A.jpeg[/IMG]
NON ci interessa scrivere KR25, KR64 o 10 o 200, ciò che ci interessa è poter far cliccare su un profilo e rivivere con l'elasticità che ha Cobalt, quel mood che ha fatto la storia. |
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