| inviato il 25 Gennaio 2021 ore 5:28
Ma ci tenere così tanto a resuscitare certi cadaveri? La parabola delle pellicole Kodachrome segue alla perfezione il sentiero tracciato all'origine dalla casa madre... ossia quello dello staticità più assoluta, dello status quo eletto a massima aspirazione della vita insomma, e francamente non capisco tutta questa nostalgia per un mostro, Kodak appunto, che è il principale autore, se non attore unico, dello scempio della pellicola. Comunque le Kodachrome 25 e 64, nei bagni K12 e K14, le ho usate abbastanza per non sentirne troppo la mancanza. |
| inviato il 25 Gennaio 2021 ore 5:38
Dimenticavo: ancora oggi uso esclusivamente diapositive, e ho pure quel minimo di esperienza della proiezione da consentirmi di affermare che la diapositiva è troppo un discorso a parte, nell'ambito fotografico, per cercare di riportarlo a nuova vita, ma forse sarebbe più giusto dire: "per condannarlo di nuovo a morte" con la trasposizione nel mondo digitale. Sono due cose concettualmente troppo diverse, meglio tenerle separate... suum cuique insomma; in definitiva: tenetevi quello che avete scelto di adoperare e finitela con questo scempio assurdo della commistione fra due mondi del tutto diversi anzi: TOTALMENTE diversi |
| inviato il 25 Gennaio 2021 ore 7:37
Paolo, un famoso detto, dice che sui gusti non si discute. Se alla gente piace un Controllo Immagine digitale che riproduce i colori e le dinamiche della Kodachrome, e Raamiel glielo fa, sui profili di conversione è bravo, io la cosa la vedo in modo molto positivo, alla fine uno sfrutta meglio la propria attrezzatura. Il bello del digitale, rispetto alla pellicola, è che c'è la libertà quasi assoluta di gestirsi l'immagine, nel bene, ed ovviamente anche nel male. Io non tornerei mai alla pellicola, e non mi interessano dinamica e cromatismo della pellicola, ma se Raamiel ce la fa a farli bene, i miei omaggi e complimenti, sicuramente fa contenta un sacco di gente. |
user120016 | inviato il 25 Gennaio 2021 ore 7:40
Caro Paolo, tu sai come la penso riguardo alle "simulazioni" delle pellicole come ad esempio quelle che Fuji propina sulle sue fotocamere che, a mio modo di vedere, fanno accapponare la pelle. Alla fine si sa, unite all'aspetto vintage (e nemmeno tanto) si tratta di trovate commerciali. Farebbero meglio a ricominciare a produrre fotocamere analogiche e magari abbassare i prezzi delle pellicole. Tuttavia, se questo vale per Velvia, Provia, Acros e compagnia cantante, che sono tutt'ora in produzione e le cui simulazioni Fuji non sono nemmeno parenti alla lontana dell'originale, per Kodachrome può avere un senso, non essendoci più la possibilità di utilizzare l'originale. Ripeto, non è il mio caso, non utilizzando il digitale, ma per chi utilizza entrambi i sistemi, potrebbe beneficiarne, pur con tutti i distinguo del caso e ben sapendo che la diaproiezione è un mondo a parte. Per questo motivo, conoscendo la competenza di Raamiel, ho manifestato curiosità ed interesse. |
user120016 | inviato il 25 Gennaio 2021 ore 7:44
“ Invidio questa tua esperienza Domenico! Mi piacerebbe un sacco poter visionare direttamente qualche bello scatto fatto con il Kodachrome e confrontarlo con le mie emulazioni. „ Sarei felice di accontentarti ma non saprei come. La modalità più corretta sarebbe quella di invitarti in studio per una proiezione, ma con questo lockdown la vedo dura. Ma non si sa mai...
Qui una Kodachrome dei primi anni 2000, proiettata con 2,2 m di lato lungo |
| inviato il 25 Gennaio 2021 ore 7:54
Non lo metto in dubbio Alessandro, quel che affermi è sacrosanto, ma è appunto perché il digitale consente una libertà pressoché assoluta nella gestione della propria capacità operativa che non vedo il motivo per il quale ci si debba ostinare a scimmiottare la pellicola. In altre parole il digitale ti lascia libero di gestire una immagine come meglio ti aggrada? Benissimo... inventati una gestione Paolo, o Alessandro, o Raamiel... non c'è alcun bisogno di perdere tempo a cercare di resuscitare cadaveri; cadaveri poi che per propria natura andrebbero pure proiettati... quindi impiegati operativamente in un campo che non è proprio quello d'elezione del digitale che, almeno personalmente, vedo molto più portato alla stampa che non alla proiezione! |
| inviato il 25 Gennaio 2021 ore 8:15
"....che non vedo il motivo per il quale ci si debba ostinare a scimmiottare la pellicola." Siamo in due, io la penso esattamente come te, è come andare a cercare un vecchio amore ormai invecchiato e rugoso, o morto, la passione non c'è più, il tempo passa e le cose cambiano. Ma se qualcuno lo vuole fare, libero di farlo. |
| inviato il 25 Gennaio 2021 ore 8:16
non è molto costruttivo sta qui a dire se è più o meno opportuno fare un profilo digitale per emulare la resa del kodachrome, Se non interessa si passa oltre, oggi non esiste la possibilità di utilizzarlo quindi ha pure molto più senso cercare di creare un profilo che lo emula piuttosto che le varie velvia, provia ,tuttora regolarmente in commercio. Poi se uno preferisce il ricordo e non è interessato pace... |
| inviato il 25 Gennaio 2021 ore 8:18
Ciao Enrico, ho scattato a colori solo con Kodakchrome per circa vent'anni. Principalmente la 64. Penso di avere alcune migliaia di scatti, in tutte le condizioni di luce. I tuoi esempi mi piacciono molto cromaticamente. È difficile per me dire quanto siano fedeli a quei colori a cui non ho più abitudine. Credo dovresti procurarti un certo numero di originali per ognuna delle principali condizioni di luce diurna e valutare i tuoi risultati a confronto con gli originali illuminati correttamente. Se la tua operazione è fondamentalmente quella del recupero di "un'atmosfera", penso che la tua valutazione debba essere soprattutto percettiva prima che numerica. Naturalmente partiamo dall'assunto che pellicola e digitale sono due mondi diversi e che l'obiettivo non può essere ripetere l'identico risultato. |
| inviato il 25 Gennaio 2021 ore 8:22
@Raamiel Riferimento tue foto, opinione mia. Io scattavo molto in Kodachrome 25. Secondo me come colori, praticamente, ci sei, mentre io le vedo un attimino troppo contrastate, ma potrebbe essere la luce che illumina i soggetti che crea troppo contrasto. |
| inviato il 25 Gennaio 2021 ore 8:34
No Stile, la questione non è il ricordo, la questione è che se uno vuole proprio la resa Kodachrome allora gli basta proiettare quelle che ha in archivio! Se ce l'ha. E se non ce l'ha è anche meglio perché si gode quello che c'è oggi... che sia detto per inciso è pure meglio! |
| inviato il 25 Gennaio 2021 ore 8:37
ok Paolo... parole al vento |
| inviato il 25 Gennaio 2021 ore 8:39
Le foto di esempio sono scansioni giusto? Se mi sbaglio hai fatto un ottimo lavoro di imitazione di scansione Come dice Paolo non si può imitare un supporto che va proiettato, non è nella sua natura. Comunque tanto di cappello per la conoscenza del mezzo digitale che in ben pochi hanno. |
| inviato il 25 Gennaio 2021 ore 8:53
“ non si può imitare un supporto che va proiettato, non è nella sua natura. „ insomma, nell'editoria le diapositive sono state stampate per decenni in quantità industriali... |
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