| inviato il 10 Gennaio 2021 ore 23:44
Buongiorno, nuovo iscritto e assolutamente ignorante...da 2/3 settimane sto provando a capire qualcosa con una sony DSC R1 trovata nell immondizia come nuova. Ho dei dubbi. Nel rapporto tra apertura e tempo esposizione ad esempio: Tralasciando quando voglio un soggetto vicino a fuoco e lo sfondo sfocato dove ho capito come usare l apertura. Non ho assolutamente capito la differenza, in una foto panoramica o di un soggetto lontano, tra usare un apertura ad esempio 14 o16 e tempo x, e un apertuura 5 o6 e tempo piu breve di esposizione? Se in entrambi i casi risulta tutto a fuoco e correttamente esposto? Ci sono differenze che non vedo? Lasciando perdere quando le aperture alte (chiuse) sono troppo buie per quella foto, o le aperture basse sono troppo luminose....in tutte le situazioni(tantissime) in cui giocando tra tempo e apertura si ottiene lo stesso risultato tra diaframma chiuso e aperto, COSA DEVO PRIVILEGIARE?? Nel rapporto tra iso e tempo esposizione (accantoniamo apertura per il momento): A cosa serve l iso alto se la foto peggiora in qualità? Io userei SEMPRE ISO SUPER BASSI e tempi lunghi, no?? D accordo ci vuole il treppiede... Ma anche qui, tralasciando un soggetto in movimento che non permette di aumentare il tempo di esposizione dove l iso alto è obbligatorio.... Con soggetto fermo a che serve un iso superiore a 200? Se basta aumentare il tempo? Tralaltro con questa sony, iso piu alti di 800 sono inutilizZbili. Non so se mi sono spiegato nelle mie perplessità...ricordo che fino a 2/3 settimane fa non sapevo nemmeno cosa fossero questi parametri, quindi mi scuso se dico bestialità Intanto grazie delle risposte... |
| inviato il 10 Gennaio 2021 ore 23:57
treppiedi e soggetti statici iso bassi e apertura che desideri, solitamente nella foto di paesaggio l'apertura si sceglie anche in funzione spesso dove la lente funziona meglio (nitidezza al centro, quanto ai bordi, in modo da evitare eventuali aberrazioni o difrazione) e in modo tale d'avere una profondità di campo (zona erroneamente definita a fuoco, il fuoco è sempre su un piano specifico) ampia o "desiderata". se hai soggetti in movimento i tempi devono essere adeguati, in linea di massima a soggetti statici a mano libera 1/30 di secondo con sensori non troppo densi e mano ferma si possono tenere, solitamente a persone 1/50 - 1/60 sono preferibili, a persone che si muovono lentamente 1/80-1/125, persone che si muovono devi abbassare i tempi, aprendo al massimo il diaframma fai passare più luce ma non sempre basta e allora sali di ISO, se raggiungi il limite della macchina c'è poco da fare... Senza stabilizzatore con sensori poco densi a mano libera puoi scattare anche a tempi di sicurezza dati della lente fino a circa 1/30 di secondo, con le macchine attuali senza stabilizzatore il tempo di sicurezza è circa 1/60 di secondo in media... il tempo di sicurezza lo ricavi come l'inverso della focale equivalente... Ci sono tanti concetti, secondo me ti conviene vedere qualche corso on-line (anche manuale gratutito comunque) per approfondire tutti gli aspetti |
| inviato il 11 Gennaio 2021 ore 0:12
L'Iso alto serve per fotografare a mano libera con poca luce evitando il mosso, mosso che può dipendere dal soggetto che appunto si muove ma che può dipendere dalla nostra mano che non è abbastanza ferma (lo stabilizzatore sulla lente o sul sensore viene in aiuto ma solo fino ad un certo punto). Se invece siamo su cavalletto normalmente conviene scattare ad Iso base ed aumentare i tempi, però, se il sensore non è di ultima/penultima generazione, se è un sensore di più di dieci anni, se è parecchi buio e fa molto caldo ed i tempi si allungano a dismisura 5 o 6 minuti perché vogliamo usare aperture tipo f8 per avere profondità di campo, può essere opportuno fare bracketing ISO cioè due esposizioni con lo stesso tempo di cui una ad ISO base ed una ad ISO più alto da usare in postproduzione per le zone in ombra dove l'amplificazione ISO darà un migliore rapporto S/R. Riguardo alla foto di paesaggio con luce buona: se vogliamo avere grossa profondità di campo dobbiamo chiudere molto, anche f16 o f22 (ma questo incremento della PdC ha un costo, si paga con un aumento della "diffrazione" che porta ad un calo della nitidezza dell'immagine), se invece vogliamo un soggetto bene a fuoco e altre aree dietro o davanti al soggetto principale desideriamo sfocarle allora apriamo il diaframma e accorciamo il tempo. L'accorciamento del tempo consente anche di evitare eventuale mosso della nostra mano o mosso del fogliame se c'è vento. Nei casi invece dove non ci interessa avere zone marcatamente sfocate e cerchiamo una grande nitidezza senza necessità di avere la massima profondità di campo conviene usare i diaframmi che vanno da ca. f5.6 a ca. f8 che normalmente sono quelli dove la lente lavora al meglio, dà la maggiore nitidezza e non va in diffrazione. Non so se ho risposto ai tuoi dubbi. |
| inviato il 11 Gennaio 2021 ore 1:29
Grazie a tutti delle spiegazioni,e delle indicazioni dei link... Alcune cose che avete spiegato le avevo ovviamente gia cercate in rete... Però mi sono iscritto al forum anche per avere qualche consiglio piiu personalizzato di quello di google .. Dicevo...avete spiegato tutto chiaramente... Ma, calandomi nella pratica...non mi è chiara una cosa. A volte Faccio delle foto con luce molto "permissiva", quindi provo...chessò a fotografare una spiaggia, per dire, in pieno giorno, senza zoom,con apertura 16 e relativo tempo di esposizione per un esposizione bilanciata...e poi con apertura 6 con relativo tempo di esposizione per un esposizione bilanciata. Magari usando la modalità di scatto Apertura Appunto, che regola il tempo da sola. Sembrano uguali! E invece?? Poi che cosa si intende per ottenere profondità di campo?(magari riferendosi all esempio di sopra?) Riguardo a mettere a fuoco un solo piano desiderato con aperture di f2.8/f4(quello che permette questa sony DSC R1)...mi è gia abbastanza chiaro e mi ci sto dilettando... |
| inviato il 11 Gennaio 2021 ore 7:20
la differenza probabilmente non la noti poichè essendo una macchina con sensore piccolo già ad aperture piccole la profondità di campo è molto ampia, se metti a fuoco poi ad una distanza congura ti troverai in iperfocale, cioè con una percezione di nitidezza che viene molto prima del punto di messa a fuoco fino ad infinito (ripeto la messa a fuoco è sempre su un piano) |
| inviato il 11 Gennaio 2021 ore 8:12
le differenze sulla profondità di campo le noti di più quanto maggiore è la focale usata (i teleobbiettivi danno minore profondità di campo rispetto ai grandangoli) e quanto più vicino è il soggetto e la conseguente messa a fuoco; come ha scritto Darp probabilmente non noti differenze se usi obiettivi di 20mm 24mm (lungh focale) ma se vai su di focale, diciamo che già con un 50mm se fai quelle foto al mare e poi ingrandisci il file a 100% a schermo la differenze dovresti notarle. |
| inviato il 11 Gennaio 2021 ore 8:36
La profondità di campo dipende dalla Lunghezza focale, dalla distanza di messa a fuoco, dalla apertura e dall'ingrandimento della stampa o della visualizzazione a schermo. Più corta la focale maggiore la profondità. Più lontana la messa a fuoco (fino ad arrivare alla distanza iperfocale) maggiore la profondità. Più piccola l'aperura maggiore la profondità (cioè f16 dà più profondità di campo di f1.4). Minore l'ingrandimento e maggiore la distanza di osservazione e maggiore è la profondità di campo percepita (una foto completamente sfocata può sembrare a fuoco se la stampi grande 2 centimetri e la guardi da un metro). |
| inviato il 11 Gennaio 2021 ore 8:53
Ciao, come ti è stato detto se metti a fuoco un soggetto lontano con una focale bassa (ad esempio 15mm quindi un grandangolo) ed imposti 2 diverse aperture: f5,6 ed f16 , noterai poco la differenza tra le due foto, specialmente con una macchina come la tua bridge. questo accade perchè a focali basse e lontane messe a fuoco entra in gioco l'iperfocale. un modo veloce per accorgertene come funziona il tutto è usando questo tool molto ma molto utile. dofsimulator.net/en/ Prova a lasciare i settaggi delle macchine come sono e cambia solamente la focale (impostandola a 15mm) e la profondità di campo (falla oscillare tra 4 e 16) e vedi come ci sono piccole differenze. Poi prova ad impostare la focale a 60mm e rifai il giochetto e vedrai che le differenze sono marcate questa volta. é utile vedere nella barra di sotto lo schema con la profondità di campo esplicitata |
| inviato il 11 Gennaio 2021 ore 9:43
X Darp: misura Aps c del sensore mi pare di aver capito che non è poi così piccolo?? Ciao |
| inviato il 11 Gennaio 2021 ore 9:51
X Vincenzo Fratello: Ottimo, grazie per la praticità del tuo intervento. Grazie anche a tutti gli altri per le spiegazioni sulla lunghezza focale etc. Infatti le differenze nell apertuura le noto mollto da vicino senza zoom oppure da lontano zommando molto. Mentre da lontano senza zoomare non vedo assolutamente la differenza tra apertura 16 o 4. Zoomare equivale ad aumentare la distanza focale giusto? Cioè il mio obiettivo fisso ha 24 mm senza zoom e 120mm con zoom massimo.. A proposito, perché sulle misure dell obiettivo c'è scritto "Equiv.135"? Non dovrebbe essere "equiv. 35"? Ho cercato in internet la questione della equivalenza e ho letto che dovrebbe essere l equivalenza per sensore /pellicola da 35 mm. Perché c'è scritto "135"? |
| inviato il 11 Gennaio 2021 ore 10:21
Ho guardato il tool... mollto comodo... Ma quindi....usare aperture basse, quindi diaframmi aperti, serve solo per fare gli sfocati, ovvero mettere a fuoco solo un piano? Mentre se vogliamo tutto a fuoco si deve usare un apertura alta(diaframma chiuso)? Oppure, il.diaframma.aperto serve quando c'è poca luce e non vogliamo aumentare troppo il tempo o l iso? Sono giuste queste 2 conclusioni? Quando c'è un unico piano, o soggetti tutti lontani e una focale bassa, quindi non c'è differenza visibile tra aperture diverse, cosa si deve usare? Chiuso o aperto? |
| inviato il 11 Gennaio 2021 ore 10:29
“ A proposito, perché sulle misure dell obiettivo c'è scritto "Equiv.135"? Non dovrebbe essere "equiv. 35"? Ho cercato in internet la questione della equivalenza e ho letto che dovrebbe essere l equivalenza per sensore /pellicola da 35 mm. Perché c'è scritto "135"? „ In questi giorni a parte coprirsi perché fa un freddo becco le due cose di maggiore importanza sono: Mettere la mascherina e stare lontano dalle focali equivalenti. Quando su manuali ufficiali dei costruttori leggo "Focale equivalente" se fosse in mio potere li sanzionerei per procurata confusione, la lunghezza focale è come il metro, non c'è quello corto e quello lungo, c'è il decimetro e c'è il decametro ....e poi c'è l'angolo di campo, quello si che c'è e cambia pure. ....poi ci sarebbe anche il crop, altra rogna ma ne parleremo una seconda volta. |
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