| inviato il 20 Gennaio 2021 ore 13:49
Miopiartistica mi interessa la tua osservazione, mi piacerebbe che tu suggerissi qualche esempio notevole da guardare |
| inviato il 20 Gennaio 2021 ore 16:47
Per il BN la prima cosa che mi viene in mente sono le vecchie pellicole di Hitchcock, un bianco e nero da sballo tanto era ben curato. Ma ci sono sicuramente tonnellate di vecchi film bellissimi per la fotografia. Per il colore basta guardare i western d'autore, dove le scene drammatiche sono spesso giocate con elevato contrasto ed elementi in silhouette, non solo persone ma anche architettonici, che fanno effetti di quinta. Che poi è anche un espediente usato quando serve un'inquadratura verticale. |
| inviato il 20 Gennaio 2021 ore 20:45
e' brutto quando dallo scuro non recuperi molto...ma e' peggio quando stai troppo su e bruci tutto ..e li non recupererai nulla,quindi mi affido al mio naso ed uso a volte l'istogramma visivo che mi da qualche consiglio,ritengo valga molto il nostro gusto e sensibilita'(al di la della bonta' del mezzo fotografico)ripeto le foto 'bruciate' mi danno fastidio per cui io resto dalla meta' in giu'...ciao G |
| inviato il 25 Gennaio 2021 ore 17:41
normalmente non sovra nè sotto espongo, lascio fare alla macchina e guardo che l'istogramma sia un pò spostato a dx
però....
dopo le prime 3 pagine di questo 3rd volevo sovraesporre dippiù
dopo 9 pagine la sottoesposizione delicata mi stava accarezzando
adesso, alla 13a pagina, ricomincio dalla 1a e cerco di capirci qualcosa, di stabilire un metodo per fare quelle due foto sgangherate che normalmente faccio 
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| inviato il 25 Gennaio 2021 ore 19:03
Be dai è una discussione accademica...poi ognuno fa quello che gli pare |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 17:55
"un bianco e nero da sballo tanto era ben curato. Ma ci sono sicuramente tonnellate di vecchi film bellissimi per la fotografia. Per il colore basta guardare i western" (Si parla dei film di Hitchcock)...
Vero. b&W magnifici...ma anche alcuni film italiani a cavallo della 2^ guerra sono tutt'altro che male...e, se restaurati non avrebbero nulla da invidiare a quelli di Hitchcock; Per quelli a colori no! anche perchè l'uso del tecnicolor se lo potevano permettere solo loro... |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 18:04
@Gsabbio
“ “ Sovraesponete? ?
Mai... sempre almeno 1/3 di stop sotto „
@Alessandroprof
“ “ Mai... sempre almeno 1/3 di stop sotto ?
Io faccio la stessa cosa.... „
idem
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| inviato il 17 Luglio 2021 ore 22:48
Dipende dal genere e dalle situaziini. Se sono a mano libera e i tempi di sicurezza me lo permettono, vado di ETTR. Se sono su cavalletto per un landscape idem. Il rapporto segnale/rumore aumenta a tutto vantaggio della qualità. Naturalmente parlo se scatto in RAW, se scattassi per i JPEG scatterei con l'esposizione adeguata al Mood finale he vorrei. Ho detto una bestemmia? |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 19:28
Concordo con te Mirko. Fotografando principalmente in montagna e con un retroterra culturale che viene dalle diapositive, cerco sempre di salvare le alte luci, per cui generalmente tendo a sottoesporre, ma non è detto che sia la prassi, dipende tutto dal soggetto e come hai giustamente detto: dal mood. |
user12181 | inviato il 19 Luglio 2021 ore 20:16
"Per il colore basta guardare i western"
Continuerei tranquillamente a guardare i film di Hitchcock, per esempio "Intrigo internazionale". |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 20:45
Quarto potere... ragazzi... anche come fotografia è un capolavoro |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 21:48
Accenno a questo nel 3d "esporre a destra, ETTR. |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 22:54
Dopo 13 pagine continuo a pensare: "ma de che stiamo a parlá!"
Contesti diversi richiedono un uso dell' esposimetro diverso. Ma soprattutto, soprattutto, ognuno dovrebbe conoscere la prolpria macchina fotografica.
La mia, e i suoi algoritmi di creazione del jpg, di solito sviluppa i colori più interessanti e registra i toni migliori con esposizione ponderata centrale e +1/3 ev.
Poi più il contesto permette di ragionare lo scatto e più sarà utile scegliere quale parte della foto vorremmo che fosse nella zona del grigio medio e cercare di catturarlo con la misurazione spot. Il sistema zonale sará pure legato alla pellicola ma secondo me è utile per cercare di realizzare la foto che si ha in mente.
Se l'ambiente è conosciuto si potrà fare degli scatti di prova e individuare la terna giusta di valori.
Più il contesto chiede scatti estemporanei e maggiormente si dovrá conoscere i limiti degli automatismi proposti dalla macchina. Fino ad arrivare ai compromessi tra scatto a tutti i costi e qualità. A volte registrare il documento è più importante della quantità di bianchi bruciati.
Riguardo a Uniwb: mi sembrava interessante, ma poi mettendolo in pratica ho visto che il contenuto della foto era molto più importante della quantità di luci bruciate. Ma queste sono priorità personali. Di solito comunque ecco con ponderazione media centrale è davvero difficile avere una foto irrecuperabile con una macchina basica come la d3400, i sensori di oggi sono pazzeschi.
PS.:
io uso FastRawBrowser che mostra suo monitor il RAW e il suo istogramma per scegliere gli scatti tra esposizioni diverse. |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 23:03
Le foto di Pollastrini non mi emozionano, un uso così tecnico della gamma dinamica registrata dal sensore non rientra tra gli utensili comunicativi della mia cassetta degli attrezzi, o di quelle chiavi di comunicazione che io vorrei usare in fotografia.
...come se poi io fossi un grande fotografo ahahahhaha ! Diciamo quelle che vorrei saper usare eh !
Tizio
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user19933 | inviato il 20 Luglio 2021 ore 3:00
Ma, Io noto una grande diversità di risposta anche sulle stesse macchine "compatte" con sensori di generazione differente.
Esempio: Panasonic LX100 liscia e Mark 2, quindi stessa ottica zoom saldata, stessi picture style Panasonic.
La "vecchia" (2014) tende a sovraesporre sempre e brucia le alteluci, quindi per stare in gamma sottoespongo un poco, un terzo o due terzi di stop. A volte anche di piu se c'è molto contrasto.
La Mark 2 (2018), al contrario, sottoespone sempre di 1/3-2/3 di stop e quindi compenso quasi sempre sovraesponendo, ma difficilmente più di 2/3 di stop.
Poi guardandomi le tabelle ed i grafici dei due sensori una spiegazione a braccio me la sono data, e credo che il nuovo sensore con l'isola iso-invariante 200-800 e 800-1600 possa permettere maggiore recupero nelle ombre quindi la macchina espone per salvare sempre le luci ed in effetti è difficilissimo sbagliare anche praticando l'ETTR (ragionato). Invece il vecchio sensore della LX100, che non aveva questa caratteristica, probabilmente tende a mantenere già in partenza più leggibili le ombre per evitare recuperi che facilmente creano rumore ma, d'altra parte, allora bisogna fare proprio l'opposto dell'ETTR perché la coperta è corta: serve centrare bene l'esposizione tenendo in gamma l luci e per le ombre pazienza se risultano un po' chiuse.
Io me la sono spiegata così, sul piano pratico, poi non so quale sia la verità scientifica.
Cmq sono convinto che chiunque, provandole entrambe, noterebbe questa differenza perché è piuttosto marcata. Ed a cambiare è giusto la generazione del sensore ed il software connesso. |
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