| inviato il 08 Gennaio 2021 ore 20:28
Dopo l'arrivo sul mercato della piattaforma Apple Silicon basata su architettura ARM ha ancora senso acquistare PC basati su x86? Chiedo per un amico |
| inviato il 08 Gennaio 2021 ore 22:09
secondo me si, ci vorrà del tempo per svoltare su win , almeno 5 anni |
| inviato il 08 Gennaio 2021 ore 22:23
Murphy rispondi si a quale domanda? Secondo me, che non sono un esperto, l'architettura x86 ancora non è giunta al capolinea ma oramai ha quasi raggiunto il massimo delle prestazioni possibile quindi è probabile che in futuro si proverà a cambiare radicalmente piattaforma così come ha fatto Apple |
| inviato il 08 Gennaio 2021 ore 22:40
@vodoo Ha senso acquistare PC con architettura x86. Mi riferisco a PC fissi, per i portatili si è già iniziato ma non investirei soldi per il momento. @simgen Gli euro sei a milano fino al 2030 potranno circolare, di solito un diesel lo prende chi fa tanti km. |
| inviato il 09 Gennaio 2021 ore 0:01
I processori ARM esistono da anni e venivano utilizzati da Apple. Fu strano quando Apple cominciò ad usare i processori Intel. In ambito Windows per alcuni anni almeno la tecnologia sarà quella attuale. |
| inviato il 09 Gennaio 2021 ore 4:38
Le prime macchine RISC ARM furono gli Accorn Archimedes degli anni '80 (da cui deriva in origine l'acronimo ARM) La linea Macintosh Apple è nata su architettura CISC della Motorola per poi passare ad un architettura RISC PowerPC di IBM per poi passare a quella CISC X86 di INTEL per approdare infine a quella RISC ARM auto prodotta. Nel mendo server sta iniziando una transizione verso ARM specialmente nelle grandi piattaforme Cloud. La stessa Microsoft ha pronto Windows per ARM ed essa stessa produce una linea di processori ARM al momento usata sui tablet della serie X. Detto questo, non mi farei problemi ad acquistare ora un PC X86. Se proprio non vitale, attenderei invece ad acquistare un Mac. |
| inviato il 09 Gennaio 2021 ore 8:09
RISC ARM Quali sono i vantaggi? Ci sarebbe una retrocompatibilità per i software -LR, CS ecc...(nel mondo windows?) |
| inviato il 09 Gennaio 2021 ore 8:36
Windows è ancora saldamente ancorata ad x86, l'inerzia dei miliardi di dispositivi che usano quell'architettura, renderà ancora lungo il suo ciclo vitale, secondo me 10 anni almeno. Vero è che i RISC, ARM nello specifico, cavalcano una diffusione senza precedenti. Si potrà migrare senza patemi solo quando gli applicativi che usiamo quotidianamente saranno pronti, farlo prima è azzardato |
| inviato il 09 Gennaio 2021 ore 8:41
I software andrebbero come minimo ricompilati ma anche in alcuni casi riprogettati per ARM visto che queste CPU introducono nuove caratteristiche come per esempio in casa Apple la unit "Neural Engine". In sostanza non esiste alcuna compatibilità fisica ma solo mediata da software di "traduzione" e quindi con possibile (direi certa) perdita di performance e features. In casa Mac nel passato per favorire la transizione sono stati pensati software in grado di "simulare" la vecchia CPU sulla nuova traducendo il codice eseguibile dei vecchi applicativi in qualcosa di eseguibile dalla nuova. Se non sbaglio la tecnologia è chiamata "Rosetta". Nel mondo windows non sono a conoscenza di qualcosa di simile. Non sono aggiornatissimo ma probabilmente faranno o hanno già fatto qualcosa di simile anche per gli ARM di casa (vedi link). developer.apple.com/documentation/apple_silicon/about_the_rosetta_tran |
| inviato il 09 Gennaio 2021 ore 8:46
È incredibile come Intel si sia adagiata sugli allori passando da unica scelta a, praticamente, terza scelta in fatto di CPU desktop/notebook. Una costante carenza di significative innovazioni accompagnata da un costante cambiamento di piattaforma che rende obsoleta la precedente, costringendo gli utenti a cambiare scheda madre per ottenere, alla fine, poche unità percentuali in più. Grande è stato il miglioramento da parte di AMD che oggi propone CPU prestazionalmente analoghe a quelle Intel ma che costano meno, consumano meno e scaldano meno. Apple con M1 è riuscita dove Microsoft è fallita: portare un hardware mobile nell'ecosistema desktop. Il surface X è venuto fuori una mezza ciofeca (volevo prenderlo ma ho studiato parecchio e mi è caduto dal cuore) con problemi di compatibilità e il limite di programmi a 32bit. Ora Apple tira fuori dal cilindro questo coniglio che lascia tutti a bocca aperta. Anche io, da utente storico Windows, ho l'acquolina in bocca. Certo, 1429 euro per la versione 512GB e +230 per avere 16GB o 1 TB mi sembrano tanti, ma si sa: questa è la politica Apple, prendere o lasciare. Tornando alla domanda di Pisolomau: “ ha ancora senso acquistare PC basati su x86? „ Credo che la risposta sia: DIPENDE. Se dovessi consigliare un notebook ad un neofita per uso word,excel , base, powerpoint, navigazione web, Facebok etc, probabilmente lo indirizzerei verso un Acer, Asus o Matebook da 500/600 euro. Se dovessi consigliare un notebook per giocare non consiglierei un Macbook Se una persona ha già un iphone o ipad, è già dentro l'ecosistema Apple anche il punto 1 da me elencato può avere senso. Ad un amatore lo consiglierei. Lo consiglierei anche come sostituto dell'iPad Air o Pro per coloro che non usano tanto la penna o che vorrebbero prendere la tastiera per l'ipad (ipad pro + penna + tastiera salgono vertiginosamente verso ed oltre i 1500 euro) Lo consiglierei per lo schermo, per l'autonomia, per la compattezza e la leggerezza, perché è fanless. Non mi piace che non abbiano modificato lo schermo e questo mi fa presagire che tra qualche mese potrebbe uscire un 14" nella stessa scocca (anvedi che bordi! ) |
| inviato il 09 Gennaio 2021 ore 8:57
Ma Apple con arm é già uscito? Come girano le applicazioni? |
| inviato il 09 Gennaio 2021 ore 9:01
Io ne ho uno in ufficio in "prova" dai "sistemisiti". Non tutto il software è disponibile o funziona correttamente. Man mano stanno uscendo le versioni aggiornate per M1 dei vari applicativi. Le applicazioni native girano molto velocemente ma non ho un benchmark scientifico. In rete sono disponibili benchmark in cui in alcuni casi danno l'M1 superiore ad un i9 di Intel e in altri decisamente più lento (anche di un i5). Ma bisogna vederlo sul campo con software "full-native". |
| inviato il 09 Gennaio 2021 ore 9:05
Apple ha fatto questa scelta solo per avere la possibilità di fare tutto in casa e rendere il suo ecosistema ancora più chiuso. Lato tecnico i nuovi processori hanno vantaggi e svantaggi a seconda del carico che l'applicazione genera sulla cpu, in alcuni casi sono anche molto più lenti di processori x86 equivalenti. Sinceramente non vedo vantaggi così eclatanti da giustificare enormi investimenti da parte delle aziende che già lavorano su x86. La tecnologia arrivata al limite è il silicio e quello è comune alle due architetture, non l'architettura delle cpu. |
| inviato il 09 Gennaio 2021 ore 9:24
Più chiuso sicuramente ma anche con il pieno controllo della sua evoluzione senza stare a seguire produttori terzi, tipo Intel, ibm etc. A lungo andare sarà un eccellente vantaggio per il loro ecosistema che avrà macchine uniche e con hardware e software legati doppio filo. |
| inviato il 09 Gennaio 2021 ore 9:41
Mi sembra un'analisi un po' semplicistica Arca, sicuramente il rendere il sistema ancora più sotto il loro controllo è un'aspetto importante ma non l'unico. Inoltre avrebbero potuto farsi un processore in casa senza stravolgere completamente l'architettura, avrebbero sicuramente risparmiato in ricerca e sviluppo. Se hanno intrapreso questa strada è perché vedono anche altri vantaggi, vedremo come evolverà questa architettura |
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