| inviato il 16 Novembre 2021 ore 22:24
Purtroppo una “fotografia “ è tale solo se stampata! |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 20:22
Una domanda, in parte provocatoria, in parte ingenua, in parte seria :
Come mai quando si parla di Fotografia (maiuscola) di fotografi impegnati, bravi, con tanta cultura fotografica etc e si va a vedere le foto sono in stragrande maggioranza in BN ? |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 20:35
Molti dei fotografi citati qui sono a colori ... |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 20:40
Mi aspettavo mille considerazioni ma non questa negazione di evidenza... |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 20:46
Non nego nulla basta aprire i link e vedere
Poi se prendi un fotografo storico.. be é banale prima la fotografia artistica o autoriale era solo in Bn, poi il colore ha preso la stessa dignità.
Banalmente comunque se apri un po' dei fotografi citati noterai che ho solo fatto una banale considerazione e se invece di dare una risposta così inutilmente provocatoria potevi scoprire cose interessanti |
| inviato il 18 Novembre 2021 ore 0:50
“ Come mai quando si parla di Fotografia (maiuscola) di fotografi impegnati, bravi, con tanta cultura fotografica etc e si va a vedere le foto sono in stragrande maggioranza in BN ? „
ti faccio rispondere da Martin Parr.
didascalia trovata nella mostra
camera.to/mostre/martin-parr-we-?-sports-2/
attualmente in corso a Torino ( assolutamente da non perdere )
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| inviato il 18 Novembre 2021 ore 8:29
Un fotografo molto distante da quelli sin qui proposti. Probabilmente al margine del concetto di fotografia classica, ma che a me fa piace molto. Opere che sembrano molto simili l'una all'altra ma che se osservate con calma svelano frammenti di vita diversi ed autonomi.
A me personalmente fa impazzire (e solo per curiosità, visto che il risultato lo trovo in ogni caso di grande valore, vorrei anche capire bene quanta post c'è…):
1x.com/bgphoto |
| inviato il 18 Novembre 2021 ore 10:01
All'epoca...
ma anche adesso mi pare.
Belle le foto postate da Biga. Ma spero che faccia anche altro e non solo quelle ripetute all'infinito |
| inviato il 18 Novembre 2021 ore 10:15
Da William Eggleston in poi le cose sono un po' cambiate.
Ghirri, Guido Guidi e gli altri autori che gravitavano in quel periodo intorno a certe tematiche erano a colori
Thomas Struth , Candida Höfer , Thomas Ruff , Andreas Gursky , Elger Esser che escono dalla famosa scuola tedesca scattano tutti a colori
Jeff Wall che ha poi ridato vita alla fotografia Staged è sempre stato a colori, così come gregory crewdson e soci.
Taryn Simon considerata una dei più grandi talenti contemporanei scatta a colori
Sandy Skoglund vive di colori
stephen shore e molti che ne sono seguiti scattano a colori
Catherine Opie ,Teresa Margolles,Nikki S. Lee, Mariko Mori,Daria Endresen,Elina Brotherus,Annika von Hausswolff scattano tutte a colori
Gli autori sono una marea quindi Paolo eviscera meglio il tuo concetto, perchè a me pare di no |
| inviato il 18 Novembre 2021 ore 11:08
“ All'epoca...
ma anche adesso mi pare. „
Il contrario : lo dico perche' negli ultimi sei mesi avrò' visto una ventina di mostre e 4 festival della fotografia : la percentuale del'80-90 % dei fotografi scatta a colori.
Ma questo non vuol dire nulla.
Negli anni 40 50 era la prassi perche' il supporto tecnologico ( il negativo ) esisteva solo in bn.
negli anni seguenti la maggior parte dei fotografi ha continuato per abitudine a "navigare in un mare conosciuto " usando sempre il bn , alimentando il mito : il bn fa' piu' artista.
Poi ci sono quelli come Martin Parr , che a meta ' anni 80 capisce che per la sua fotografia siano piu' congeniali tutte le varianti del colore.
Ma la tendenza , escludendo i ritratti e il nudo dove la percentuale si attesta sul 50 % , è proiettata sul colore. |
| inviato il 18 Novembre 2021 ore 12:13
Anche Saul Leiter è passato al colore molto presto.
Mi sembra nei tardi anni '50 o nei primi '60. |
| inviato il 18 Novembre 2021 ore 12:25
Volevo mandare alcune mie foto ad un concorso ( mi stavo annoiando non per altro eh) sono andato a vedere i vincitori degli ultimi 10 anni. 80/90 % BN.
E' un concorso Nazionale.
La stessa cosa la vedo scorrendo le gallerie di chi possiede Fuji o M4/3. Lo noto perchè a me non piace ( o non lo so fare fate voi) il BN
Comunque siccome la realtà è a colori, fare BN significa darne una interpretazione artistica, privilegiare forme geometriche etc, quindi è più da "artisti"
Posso sbagliarmi certamente , noto molto questo essendo principalmente un fotografo a colori di paesaggio durante le mie gite in montagna |
| inviato il 18 Novembre 2021 ore 14:45
“ Un fotografo molto distante da quelli sin qui proposti. Probabilmente al margine del concetto di fotografia classica, ma che a me fa piace molto. Opere che sembrano molto simili l'una all'altra ma che se osservate con calma svelano frammenti di vita diversi ed autonomi.
A me personalmente fa impazzire (e solo per curiosità, visto che il risultato lo trovo in ogni caso di grande valore, vorrei anche capire bene quanta post c'è…):
1x.com/bgphoto „
Ci sono anche io su quel sito e faccio regolarmente il "curatore" (per chi sa come funziona i sito stesso), ho trovato spesso le sue opere e ne ha parecchie pubblicate.
Vagliando centinaia di foto alla settimana devo purtroppo dire che è uno stile che si sta un po' diffondendo a macchia d'olio quindi si sta inflazionando alla velocità della luce. Poi sì ci sono molte variazioni sul tema ma l'effetto "giàvisto/ripetitivo" si fa sentire.
P.s. per quanto riguarda il quanta post c'è, basta vedere che sono tutte pubblicate sotto la categoria "creative edit" e su quel sito sono piuttosto stringenti in proposito, per cui.. |
| inviato il 18 Novembre 2021 ore 15:25
Ciao Malt.
Non conosco bene il funzionamento del sito e non so cosa comporti esserne il "curatore".
Capisco quello che dici sull'inflazione (anche se il suo mi pare uno stile abbastanza autentico) devo però dire che contrariamente a quello che diceva Iacopini gli scatti in questione a me non risultano ripetitivi. Anzi devo dire che la cosa che mi intriga di più è che al netto di una cifra stilistica pesantemente stereotipante (per quanto a me graditissima), se osservate con attenzione hanno quasi sempre un racconto diverso da offrire.
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