| inviato il 05 Gennaio 2021 ore 18:49
Ciao Ragazzi, premetto che non so se ho aperto nel posto giusto, nel caso scusatemi. Sono un semplice foto amatore, con un buon corpo macchina, anche se datato (D800), e con un nuovo obiettivo (nikkor 20mm 1.8) che mi accompagnerà quest'anno nelle mie prossime escursioni in montagna (leggero e bello compatto). Bene, da qualche settimana mi è venuto la fissa di studiare per bene la messa a fuoco: ho letto articoli/forum, visto tutorial (iperfocale, focus stacking, ecc.). Oggi avevo un'oretta libera e il tempo era tutto sommato clemente volevo mettere in pratica un po' quello che ho "studiato". Prova1/2: non ho utilizzato la tecnica dell'iperfocale ma ho messo a fuoco sull'albero a destra (vedendo poi su PhotoPills, qual è la PdC) e mi sembra abbia funzionato e che siano a fuoco sia il primo piano (sassi) e albero (magari sono io troppo fiducioso/ottimista ) mentre lo sfondo dietro non è perfetto, ma penso sia normale (soprattutto con uno zoom al 100%). Prova3: foto fatta qualche settimana fa in questo caso ho utilizzato la tecnica dell'iperfocale (circa 1.5/2m - sul fogliame della roccia a dx), ad esclusione lo sfondo qui mi pare tutto perfettamente a fuoco. Ho il dubbio (o paranoia? ) se le foto che ho fatto oggi sono tutte a fuoco (o meglio, accettabilmente a fuoco) oppure no e volevo un feedback (o una conferma) da parte vostra a riguardo. Tutto questo per imparare a capire bene quale delle due tecniche risulta essere migliore in base alle circostanze. Ho caricato nella mia galleria le foto di test (no pp). Eventualmente posso caricare su un drive i file raw (non mi ricordo se si possono mettere link di host esterni sul forum). --> www.juzaphoto.com/me.php?pg=307405&l=it Spero di essere stato chiaro e ringrazio in anticipo chi mi toglierà i dubbi |
| inviato il 05 Gennaio 2021 ore 19:13
Mi sembrano buone, le prime 2 mi sembrano accettabilmente tutto a fuoco e mi sarei comportato anch'io così. Sulla terza avrei messo a fuoco sulla roccia col muschio in primo piano sulla sinistra ma soprattutto avrei chiuso maggiormente il diaframma, anche f16 senza farmi troppe paturnie sulla diffrazione |
| inviato il 05 Gennaio 2021 ore 20:06
“ Mi sembrano buone, le prime 2 mi sembrano accettabilmente tutto a fuoco e mi sarei comportato anch'io così. Sulla terza avrei messo a fuoco sulla roccia col muschio in primo piano sulla sinistra ma soprattutto avrei chiuso maggiormente il diaframma, anche f16 senza farmi troppe paturnie sulla diffrazione „ Grazie della pronta risposta. Sulla terza foto quindi non avresti sfruttato la tecnica dell'iperfocale ma avresti messo a fuoco dove più interessava a te (quindi la roccia col muschio a sx)? Come mai? Sulle prime due, rivedendole ora (confrontandole a livello di nitidezza con la terza) forse dovevo aspettarmi una nitidezza maggiore sull'albero o quella che è venuta fuori è più che buona e sono io che pretendo troppo?? |
| inviato il 05 Gennaio 2021 ore 20:20
Secondo me non puoi valutare le prime due con la terza, sono situazioni diverse, una ha una scena ravvicinata, l'altra no, le situazioni di luce sono diverse, l'umidità dell'aria è diversa, ecc... Ripeto secondo me non ci sono grossi problemi, il risultato mi sembra consono. Per quanto riguarda la tecnica dell'iperfocale la questione è delicata, dipenderebbe anche con quale ingrandimento guardiamo la foto ecc, diciamo che nella terza foto io voglio avere tutto il frame "decentemente" a fuoco, per cui andando diciamo per esperienza avrei scelto comunque un elemento vicino come le rocce lì sulla sinistra (ma non proprio la prima) e poi vado a chiudere il diaframma. Se proprio ho dei dubbi, ho un applicazione gratuita sullo smartphone che si chiama HyperFocal Pro dalla quale posso capire meglio che parametri usare, ma devi dire che ormai vado ad occhio e chiudo un po' di di più il diaframma per stare tranquillo. |
| inviato il 08 Gennaio 2021 ore 0:13
Guarda, la tecnica dell'iperfocale, sopratutto con FF e poi con un sensore abbastanza denso come quello della D800, educa non alla capacità di mettere tutto a fuoco ma alla "virtù" di accontentarsi molto. Infatti, se tu guardi la terza foto, che pure non ha inquadratura con estensione di fuoco enorme, ha le felci sullo sfondo completamente sfocate. E se avessi usato F16 lo sarebbero state un po' di meno, ma essere meno sfocato non significa affatto essere a fuoco. Del resto è naturale sia così, a qualunque diaframma il piano di fuoco è uno e uno solo, stringendo aumenta solo lo spazio di una sfocatura poco accentuata, che può essere accettata come a fuoco, ma la nitidezza di ciò che veramente è a fuoco, non l'avrà comunque mai. L'iperfocale, i diaframmi stretti oltre il limite della diffrazione, sono stati adottati e lodati in tempi in cui le soluzioni tecniche non consentivano altro e indubbiamente il loro scopo parzialmente lo raggiungevano poiché, di necessità, ci si doveva accontentare. Ma oggi, per immagini come quelle che hai proposto, vi è il Focus stacking, che consente, con estrema facilità, di ottenere veramente paesaggi totalmente a fuoco, dal punto di fuoco minimo sino all'infinito. Con i grandangolo poi bastano 5-6 foto a diaframmi medi, quindi senza diffrazione, per realizzare una nitidezza totale. Se sei da cavalletto, realizzare la serie di foto a fuco variato è una sciocchezza. Ma ricordo che con la D800 e un 14 mm manuale, mi facevo benissimo la serie a mano libera, in pochi secondi, e senza nessun problema di artefatti. Oggi faccio ancor prima, utilizzo una macchina con focus bracketing automatico e la serie di immagine si realizza in un attimo con risultati ineccepibili. Quindi il mio consiglio è di applicarti un attimo su questa tecnica molto semplice, che vedrai ti regalerà soddisfazioni che la vecchia e cara iperfocale proprio non è in grado di fornire. |
| inviato il 08 Gennaio 2021 ore 0:37
Se lo sfondo non è a fuoco non sei in iperfocale. |
| inviato il 08 Gennaio 2021 ore 8:06
"Messa a fuoco - dubbio" Vi siete scordati il fattore fondamentale, non una stupidaggine qualsiasi, ma il fattore fondamentale per la stima della nitidezza: la dimensione geometrica dell'immagine finita , sia essa stampata o vista a monitor. Tutte le considerazioni su Messa a Fuoco, sfocato, nitidezza, sharpening , etc, ripeto, tutte, devono sempre essere riferite ad una certa dimensione geometrica ben precisa dell'immagine finita, altrimenti sono e restano, tutte, solo delle bellisime frittelle di aria fritta. Una fotografia formato francobollo, 2 x 3 cm, osservata e giudicata a quella dimensione può essere nitidissima, ma se poi la ingrandisco al 100% e diventa magari di 2 x 3 metri, può essere benissimo sfocata, anche un bel po', e..........la fotografia è la stessa! Le tue fotografie quanto sono grandi, dimensione precisa al millimetro? Non devi giudicare la MaF guardando la fotografia al 100% è da perfetti incompetenti, senza usare parole forti, che però andrebbero usate, visto che il cervello non è un optional e va usato, ma la MaF la devi giudicare sulla fotografia vista intera al formato di stampa o di monitor. |
| inviato il 08 Gennaio 2021 ore 8:48
Seguo Scusate, che macchina è che ha focus bracketing ? |
| inviato il 08 Gennaio 2021 ore 9:26
“ Spero di essere stato chiaro e ringrazio in anticipo chi mi toglierà i dubbi „ Sei stato chiarissimo e spero di esserlo anch'io. Quando metti a fuoco ad una certa distanza esiste un solo piano geometrico perpendicolare all'asse di ripresa, posto a quella distanza, dove tutto è a fuoco (al netto del problema della curvatura di campo degli obiettivi). A fuoco significa che un ipotetico punto geometrico viene riprodotto sul sensore come un punto (al netto delle aberrazioni ottiche). Qualsiasi punto posto ad una distanza diversa viene riprodotto come un piccolo cerchietto. Cioè non è "a fuoco". Ma lo chiamiamo "sfocato" solo quando l'osservatore percepisce la differenza tra il punto e il cerchietto. Capisci quindi che la profondità di campo altro non è se non una zona entro la quale l'osservatore non percepisce lo sfocato perché il "cerchietto" è troppo piccolo per essere distinto. Tecnicamente il cerchietto si chiama "circolo di confusione". Oltre alle classiche variabili che determinano la PdC, ne entrano in gioco quindi altre come, ovviamente, l'acutezza visiva dell'osservatore ma anche la dimensione dell'immagine e la distanza di osservazione. È evidente che più l'immagine è grande e più la osserviamo da vicino più siamo in grado di percepire circoli di confusione anche molto piccoli in origine sul sensore e quindi di percepire la sfocatura. Questi due fattori perciò hanno influenza sulla profondità di campo. Le tradizionali tabelle della PdC o dell'iperfocale (che è semplicemente un caso particolare della formula della PdC) sono calcolate pensando ad un osservatore che guarda una stampa formato circa A4 ad una distanza di circa 30 cm. Visualizzare a monitor al 100% una foto della tua fotocamera significa simulare una stampa di dimensioni enormi. È ovvio che qualsiasi tabella della PdC salta e tutto ti sembra non perfettamente a fuoco. Tutto questo spiega perché lo sfondo delle prime tue due foto appare sfocato se zoomato al 100%. L'ottima app che usi, PhotoPills, di permette di impostare la tabella della PdC con un circolo di confusione molto più piccolo. Questa tabella più "cattiva" risponde maggiormente ad esigenze più severe in tema di visualizzazione. |
| inviato il 08 Gennaio 2021 ore 9:58
@AleZ, Applausi |
| inviato il 08 Gennaio 2021 ore 10:14
io ho poca esperienza di focus stacking ma le rarissime volte che ho provato ad usarlo sono sempre incorso in problemi, se solo c'è qualcosa nella vegetazione che si muove in primo piano o piano medio gli artefatti sono inevitabili. Però ho provato solo tre volte in vita mia e usando photoshop per montare le foto, forse avevo fatto troppo pochi fotogrammi da montare, forse il software non è il migliore, forse erba e foglie a distanza di di 2 3 metri sono troppo vicini... boh Comunque, come dice Pollastrini e AleZ, mi è anche capitato di sbagliare proprio il fuoco ma stampando la foto da 40Mpix in formato cm9x9 sembra tutto perfettamente a fuoco, per quanto non mi sognerei di proporre la stessa foto in cm 30x30 |
| inviato il 11 Gennaio 2021 ore 21:40
@AleZ e @Ricki, gentilissimi e spiegazione molto chiara...grazie mille! . Quindi, a meno che io decida di stampare una foto formato 2x3 m, non serve che mi faccio tante pippe sulla messa a fuoco perfetta/nitidezza? Nel caso in cui volessi stampare una foto a dimensioni elevate (personalmente dubito succederà... ma non si mai in futuro), come dovrei comportarmi? Il focus stacking sarebbe la scelta migliore? Ringrazio anche tutti gli altri che hanno risposto.. “ Non devi giudicare la MaF guardando la fotografia al 100% è da perfetti incompetenti, senza usare parole forti, che però andrebbero usate, visto che il cervello non è un optional e va usato, ma la MaF la devi giudicare sulla fotografia vista intera al formato di stampa o di monitor. „ @alessandro Severo ma giusto......mettiamola cosi.. Però come ho detto nel primo post sono un fotoamatore...e sono qui per imparare e capire. Nessuno nasce imparato |
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