| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 15:44
Salve a tutti. Da pochi giorni mi sono avvicinato all'avifauna. Sto notando con dispiacere, che nonostante mi sia armato di 600mm, fare foto buone, come ne vedo a decine nelle gallerie, è praticamente impossibile. Il primo grande problema è la lontananza dal soggetto. Io sto vagando per le campagne, fotografando nel loro habitat gli uccelli che trovo. Questo non mi permette di avvicinarmi in maniera soddisfacente. Spesso sono costretto a fare dei crop incredibili per avere dei risultati accettabili. Vedo qui su Juza, molti utenti fare foto clamorose con 300mm , a volte meno, a volte 400. Sono dei primissimi piani di uccellini che peseranno si e no 10 gr. Sono tutte foto da capanno? Sono foto fatte su treppiedi. Questo vuol dire che sono appostati? Ho visto dei video di Stefano Medici a proposito di birdgarden. Pensate sia l'unica strada, o la migliore, per fare foto decenti? auguro a tutti una buona serata |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 16:01
Nella sezione Articoli trovi alcuni "pezzi" di Claudio Cortesi, leggili e troverai diverse indicazioni preziose su come comportarti. |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 16:34
L'avifauna, specie se fatta vagante, necessita prima di qualunque altro accorgimento, di un ottimo studio del territorio e degli animali che lo popolano. Un piccolo capanno portatile aiuta tantissimo ovviamente. Un consiglio rapido è quello di anticipare gli animali, una volta che hai capito dove vanno. Io vado in certe zone praticamente all'alba, quando molta fauna ancora non è arrivata. Monto la mia piccola tenda ed aspetto in silenzio. Gli animali si devono abituare alla presenza della tenda. Ovviamente rumori e movimenti bruschi sono da evitare assolutamente. Qualcuno riesce a fare bene anche con un telo mimetico, io ho provato ma ho la tendenza a muovermi leggermente e se questo viene percepito, è finita, scappa via tutto... Nella tenda uso il monopiede per muovere l'attrezzatura senza che questo venga percepito all'esterno. Non uso il cavalletto perchè trovo più comodo il monopiede, la mia tenda ha 3 finestre su 3 lati diversi e spostarsi velocemente senza fare rumore con un cavalletto è piuttosto complicato, oltre al fattore peso visto che mi muovo sempre in moto e poi faccio parecchi km a piedi, per cui poco peso e comodità di trasporto sono una priorità. Se imparassi ad usare meglio il telo mimetico sarei l'uomo più felice della terra... Telo: shop.stealth-gear.com/product/bag-hide/?lang=en Tenda: shop.stealth-gear.com/product/extreme-nature-photographers-square-hide Il mio modello è vecchio, questa ha 4 finestre. La tenda è comoda, seggiolino Decathlon, musica in cuffia bassissima e aspetto con pazienza che arrivino le “bestie”... Purtroppo la tenda, anche da chiusa, è piuttosto ingombrante, uso degli elastici per fissarla allo zaino, ma non è proprio comodissima da trasportare. |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 16:48
Benvenuto nel mondo apparentemente semplice dell'avifauna. IN molti erroneamente pensano che basti il supertele per fare buone foto. Invece quella è solo la parte finale. Studio del posto, delle specie presenti e infine applica la tecnica fotografica che dovrai anche avere per usare al meglio la tua attrezzatura. E' un mondo stupendo che potrà darti soddisfazioni solo se avrai umiltà e pazienza |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 17:04
Se posso, aggiungo, conoscere le specie e le abitudini di quello che frequenta il posto |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 18:17
Fare caccia fotografica vagante porta quasi sempre come risultato immagini di animali ripresi da dietro, che si allontanano da te.... Le opzioni sono diverse 1) ci si attrezza di capanno o rete mimetica, o ghillie, e si aspetta che i selvatici arrivino da te o passino indisturbati nelle tue vicinanze 2) si va nelle riserve, o in aree apposite, dove spesso ci sono dei capanni di osservazione, e si attende da lì il passaggio 3) si va in zone dove i selvatici sono ormai tanto abituati alla presenza umana da non farci più caso, tipo le rive dei laghi o dei fiumi, dove la gente è solita passeggiare o fare jogging |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 21:56
Grazie a tutti per le preziosissime risposte. Ne farò tesoro. Mi armerò di capanno portatile e studierò gli uccelli. Sto facendo fatica a trovare informazioni sull'avifauna locale. Io mi trovo nel Lazio, ed ho un bosco di faggi, querce, ed altre piante tipiche di qui. Sapete se c'è un libro, un sito, o altro per capire cosa potrei trovare in questa zona? |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 22:09
“ Se posso, aggiungo, conoscere le specie e le abitudini di quello che frequenta il posto „ Questa è la cosa principale, tutto il resto è secondario |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 23:24
Non è proprio una pubblicazione per fotografi ma qualche spunto lo trovi: www.parchilazio.it/documenti/pubblicazioni/3202_allegato1.pdf Oltre agli articoli che trovi qui su Juza, cerca video su YouTube. Vi sono molti fotografi che condividono il loro modus operandi anche se non è tutto vero e spesso sono filmati montati in maniera un pò esibizionistica. |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 23:38
“ Io mi trovo nel Lazio, ed ho un bosco di faggi, querce, ed altre piante tipiche di qui. „ Daniel ho visto che ti trovi in provincia di Latina; vedi bene l'area del Circeo: il parco nazionale, i laghi retrodunali, i canali di irrigazione, le darsene e le spiagge, le bufalare, i punti alti per la migrazione ... ... con un pò di studio delle abitudini e conoscenza del territorio, vedrai che i risultati non tarderanno ad arrivare . Un saluto. Paolo ... cusufai |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 23:54
Il Lazio ha mille opportunità per tutti i gusti, io ho avuto occasione di visitare una parte dell'Aniene ed è spettacolare anche se abbastanza inflazionato... |
| inviato il 29 Dicembre 2020 ore 7:04
Grazie a tutti, sono tutte risposte estremamente preziose. Ho letto il decalogo già presente su Juza che mi ha suggerito detto fatto ed ho trovato spunti utili. Ringrazio Giovanni DV perché quel PDF è davvero illuminante e formativo. Grazie Cusufai, sicuramente ci proverò, ma per il momento , e vista la situazione, vorrei provare nel mio bosco o nelle zone vicino casa. Ad oggi , quindi da circa una settimana, ho già visto molti uccelli che non credevo nemmeno esistessero , e vorrei continuare a "catalogarli" per bene . Mi mancava una base scientifica , che mi ha fornito Giovanni DV. Direi che c'è tanto da studiare e tanto da fare, ma ho molto materiale per farlo grazie a voi. |
| inviato il 29 Dicembre 2020 ore 10:32
Aggiungo che ci sono parecchi posti dove puoi fotografare con profitto dall'auto, magari schermandoti con una rete protettiva. Alzarsi presto aiuta a trovare più soggetti ed a godere di una luce più proficua. Poi ci son soggetti più confidenti di altri che ti lasciano avvicinare a sufficienza: a volte, anche senza telo protettivo, basta sedersi e non muoversi per avere buoni risultati. Noterai presto che la stessa specie a volte è confidente e a volte si invola già lontanissima: sostanzialmente sono loro che decidono se farsi ritrarre o no Buon apprendimento. |
| inviato il 29 Dicembre 2020 ore 12:04
Bisognerebbe partire dagli uccelli per arrivare alla fotografia. Comunque è anche positivo che la fotografia avvicini agli uccelli, se non vengono solo considerati "oggetti" da fotografare. |
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