| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 16:21
Accidenti, si investono vagonate di soldi in ricerca ma su un forum di fotografia è già stata trovata la soluzione. Gli sperimentatori sono stati informati? |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 16:32
@IvanT, cosa intendi dire?
Non mi pare che si sia affermato di avere la soluzione, ma solo di avere dubbi per il fatto di aver già visto troppi flop per "soluzioni" sbandierate da vari ricercatori, ma che messe alla prova (da altri ricercatori, non da un forum di fotografia) si sono rivelate prive di fondamento |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 16:35
“ troppi flop per "soluzioni" sbandierate da vari ricercatori, ma che messe alla prova (da altri ricercatori, non da un forum di fotografia) si sono rivelate prive di fondamento „
puoi spiegare in che modo la "fusione fredda" sia assimilabile alle iniziative di ricerca tipo ITER? Uno fa questo paragone e secondo me lo deve giustificare orima di procedere. |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 16:40
Ironmanu mi ha anticipato. Vorrei capire come le fregnacce di un ingegner Rossi (già ampiamente noto alle cronache per le sue t*fe) siano paragonabili alle sperimentazioni sulla fusione che si stanno portando avanti in tutto il mondo a suon di miliardi di dollari di risorse, dove per altro la letteratura è abbondante, gli obiettivi ben chiari ed i risultati sperimentali evidenti.
Senza alcun intenzione di offendere nessuno, ma mi sento di poter dire che non si può liquidare sempre tutto con chiacchere mai approfondite. Non si sta parlando di arredi urbani, rumor tecnologici o delle corna di qualcuno. |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 16:50
Ironmanu, forse non mi sono spiegato; il paragone sta tutto nel giro di soldi che alimenta queste ricerche e nel fatto che anche quella volta venivano sostenute da luminari o presunti tali, almeno fino a quel momento.
Dato che per ottenere la fusione, in assenza delle enormi pressioni esercitate su corpi celesti giganteschi come le stelle, occorre un'impressionante aumento dell'energia di attivazione, e dato che ogni variazione di un sistema, per essere vantaggiosa da un punto di vista energetico, deve essere prodotta da reazioni fortemente esotermiche così che l'energia emessa sia molto superiore a quella di attivazione, e non lo dico io, lo dicono le Leggi della fisica e della chimica (ora, io non sono un fisico, ma ho insegnato chimica per anni), i ricercatori impegnati nella fusione dovrebbero aver scoperto che vi sono condizioni che violano quelle Leggi; sarebbe una delle scoperte del secolo, ma finora non li ho sentiti parlarne in questi termini (bada bene che io sono tuttora un sostenitore del principio di falsificazione di Karl Popper, quindi mi aspetterei proprio quel tipo di dichiarazioni)
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user198779 | inviato il 28 Dicembre 2020 ore 16:52
Forse che chi scrive su un forum di fotografia nella vita non fa il fotografo.
A me spiace che si continui ad usare l'ignoranza per la speculazione dei soliti noti. |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 16:54
Ivan, torno a dirti che stiamo semplicemente esponendo dubbi, non sentenze definitive; staremo a vedere, ma personalmente mi aspetto di tutto, dunque anche l'ennesimo flop. |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 17:05
Elon musk, dopo aver avuto il primo finanziamento dalla nasa ha fallito 3 lanci di space x di fila, un altro fallimento avrebbe messo fine all'azienda, appena fondata...
Sappiamo come è andata a finire...
Si può sempre pensare negativo, si può essere sempre prevenuti su ogni cosa, oppure alle volte si può essere fiduciosi delle proprie idee..
Quanto risultava folle l'idea, qualche anno fa, che una piccola azienda manco quotata in borsa avrebbe superato in tutto e per tutto la nasa?
Gli ottimisti credono nell'impossibilie.. |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 17:16
Secondo me il problema è che non si vuole / non si sa approfondire in modo appropriato i temi di cui si parla
“ ... anche quella volta venivano sostenute da luminari o presunti tali, almeno fino a quel momento. „
Su cosa si basa questa affermazione? Le iene / YouTube / byoblu / lercio.it?
Quali paper scientifici avevano presentato costoro, a proposito delle loro ricerche, su quali Journals e con quale impact factor?
Avevano forse una produzione paragonabile a chi lavora a progetti sulla fusione tipo ITER? Secondo me è questo l'unico elemento sul quale puoi verificare se il paragone sta in piedi.
Poi parli di soldi, quanti sono e che giro hanno fatto / stanno facendo questi soldi? Mi fai un esempio basato sui fatti che giustifichi il dubbio di mettere a paragone i due argomenti?
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| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 17:30
“ Ivan, torno a dirti che stiamo semplicemente esponendo dubbi, non sentenze definitive; staremo a vedere, ma personalmente mi aspetto di tutto, dunque anche l'ennesimo flop. „
Veramente si sta esponendo (tu lo supponi, altri partecipanti lo affermano) che si tratti "della solita t*fa", ovviamente senza alcun elemento, neppure grossolano, per valutare. Forse noi qui presenti non possiamo nemmeno minimamente addentrarci nei dettagli, però chi ha cultura e lauree scientifiche dovrebbe almeno sapere come funzionano a grandi linee gli iter delle sperimentazioni e pubblicazioni(quelle vere), soprattutto in progetti faraonici come questi. |
user198779 | inviato il 28 Dicembre 2020 ore 18:44
Io lo so, se volete posso spiegarvelo dopo un po di apprendistato di nozioni di fisica elementari e di logica.
Gli scienziati o forse sarebbe più corretto dire ricercatori sono come tutti noi anche se lavorano in ambiti particolari sono persone normali e come tutti noi sognano e credono di realizzare i propri sogni anche se si rendono conto di affrontare l'impossibile, per di più sono pagati cosa volere di più. 
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| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 18:51
“ con quale impact factor „
“ e pubblicazioni(quelle vere) „
Lavorando in un museo scientifico sono abbastanza abituato a fare ricerche su pubblicazioni "quelle vere". Peccato che dal 2011 l'impact factor conti molto meno di un tempo, anzi, quasi nulla. Sapete infatti come viene calcolato oggi il presunto valore di un articolo scientifico? Referi che lo valutano non ce ne sono più, viene calcolato tutto in base al numero di citazioni che quell'articolo riceve su altre pubblicazioni. Se riesco a ripescarli vi rimando a un paio di studi che si sono interessati al vero e proprio giro di "clientele" che si è sviluppato attorno a questo metodo; uno degli articoli è di una ricercatrice italiana (purtroppo li ho letti senza un particolare interesse, mi erano capitati sott'occhio per caso, e non ho annotato i dati); in pratica è una sorta di voto di scambio in cui si costituiscono vere e proprie cerchie di amici, tutti ovviamente ricercatori, che si "quotano" a vicenda. La cosa ha preso ormai piede in tutto il mondo, ma pare che le due nazioni in cui il fenomeno è letteralmente dilagato siano l'Italia e il Giappone.
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user198779 | inviato il 28 Dicembre 2020 ore 18:57
Cosa serve azionare un meccanismo che produce meno energia di quella che ci vuole per farlo funzionare.
Tanto vale saltare il passaggio.  |
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