| inviato il 08 Dicembre 2020 ore 19:50
Carissimi ho letto con interesse il post del 2019 relativo al comportamento delle ottiche vintage su sensori digitali densi. Trovo molto interessante, nel caso si voglia aumentare la focale, il consiglio di usare il crop nel caso di risoluzione dell'ottica piu' bassa del sensore e di usare il duplicatore nel caso opposto. Con i sensori piu' recenti credo che la situazione in cui il sensore risolva meno delle vecchie ottiche mi sembra poco credibile ahimè Mi sembra che gli interventi mirassero, principalmente, a ribadire di non aspettarsi una buona definizione dalle ottiche vintage sui sensori moderni. semmai usarle per loro eventuali particolari caratteristiche Però volevo porre alla Vostra considerazione una riflessione Io uso principalmente ottiche vintage soprattutto teleobiettivi, Noflexar 400 f 5.6 , Pentacon 300 f 4 Canon FD 300 f5.6 Jupiter M21 200 f 4 su una Nex 7 da 24.3 Mpx. Dando per scontato....l'ho verificato ahimè ...che il duplicatore peggiori il risultato , mi sono convinto , (alla luce dei risultati), che potrebbe essere un'ottima accoppiata un teleobiettivo vintage su un sensore denso, croppando 2x-3x. In questo modo il sensore da 24 Mpx diventerebbe da 12 o da 8 e si allineerebbe alle ottiche, con il vantaggio di raddoppiare o triplicare in pratica la funzionalità dei tele. Quindi il sempre...giustamente...vituperato zoom digitale potrebbe essere in questo caso bene utilizzato Che ne pensate ? |
| inviato il 09 Dicembre 2020 ore 0:10
“ In questo modo il sensore da 24 Mpx diventerebbe da 12 o da 8 e si allineerebbe alle ottiche, con il vantaggio di raddoppiare o triplicare in pratica la funzionalità dei tele. ;-) „ Se croppi un sensore denso non diminuisci la risoluzione del sensore (che è data dalle dimensioni dei fotodiodi), quindi non migliori la resa degli obiettivi con risolvenza bassa. Comunque le vecchie ottiche in generale non hanno problemi di risolvenza anche con sensori FF da 42/45MP, almeno nelle zone centrali. Di solito i problemi sono un calo di contrasto a TA, scarsa resistenza al controluce e calo di nitidezza agli angoli ai diaframmi aperti soprattutto per i grandangolari; tutti difetti che possono anche non costituire uno svantaggio in certe situazioni. |
| inviato il 09 Dicembre 2020 ore 1:03
La densità del sensore (cioè la risoluzione) non è data dal numero di MP, ma dal numero di pixel per unità di superficie del sensore. Un sensore FF da 42MP è meno denso di un DX da 24MP. Fare il crop in camera oppure in PP non cambia niente. Comunque con un obiettivo che non risolve un sensore da 24MP, se ridimensioni in PP un file di una fotocamera da 24MP alle dimensioni di 12MP, ottieni un file che è come minimo della stessa qualità di quello che avresti ottenuto direttamente con una fotocamera da 12MP. |
| inviato il 09 Dicembre 2020 ore 1:35
A quanto scritto giustamente da Rolubich (croppare in camera o in post produzione non cambia niente), aggiungo una nota puramente geometrica: se si vuole ottenere tramite crop una immagine equivalente come angolo di campo a quella che si otterrebbe con una lente di focale doppia, non bisogna dividere il numero di megapixel iniziali per due, ma per quattro, dato che si parla di superfici (quindi 2 al quadrato). Se quindi si partisse da 24 megapixel, il crop "2x equivalente" sarebbe una immagine di 6 megapixel e non di 12 megapixel. Il discorso sarebbe ovviamente uguale se si volesse ottenere un crop equivalente ad un 3x: in quel caso, partendo sempre da un sensore di 24 megapixel, il file risultante sarebbe di circa 2,6 megapixel (ovvero 24/(3*3) = 24/9 = 2,6666) e non di 8 megapixel. |
| inviato il 09 Dicembre 2020 ore 5:14
Io direi che quegli obiettivi sarebbe meglio adoperarli sulla pellicola... dove peraltro non ricordo un comportamento esemplare per alcuno di essi. |
| inviato il 09 Dicembre 2020 ore 7:10
Sulla Nex7, che tu abbassi la risoluzione prima o dopo lo scatto, non cambia nulla. Essendo aps-c, in generale, hai un piccolo vantaggio nel fatto che usi la parte più centrale della lente che, di norma, è quella migliore. Tieni conto che essendo un sensore di tipo “crop”, è parecchio denso, ben di più dei 42 Mpixel di una A7RIII, questo ovviamente riferito alla zona coperta dal sensore. Come diceva Rolubich prima, la cosa che ho notato io più che la risoluzione, sono i difetti più tipici delle ottiche vintage che danno fastidio, ossia il contrasto limitato soprattutto alle massime aperture e le aberrazioni piuttosto fastidiose. Avrei una voglia matta di riprovare il vecchio Minolta 400mm F4.5, di cui ho uno splendido ricordo anche sulle prime digitali, ma ho anche paura di ricevere una forte delusione. Al tempo andava sicuramente molto meglio del Noflexar. Altro 400mm da tenere d'occhio, è il Sigma 400mm APO, la versione tele macro, era veramente buona con l'unico difetto della plastica che tendeva a diventare fastidiosamente appiccicosa. |
| inviato il 09 Dicembre 2020 ore 7:51
secondo me è un po' come mettere sulla bilancia due situazioni: - quanto si perde in qualità utilizzando un duplicatore di focale a causa del suo gruppo di lenti - quanto si perde in qualità a causa del crop sul sensore Probabilmente non c'è una risposta univoca. Io, a naso, credo sia quasi sempre meglio ritagliare sul sensore, se questo ovviamente è denso. Su un 12mp non saprei.... |
| inviato il 09 Dicembre 2020 ore 11:56
“ Secondo me croppare prima dello scatto vuol dire "spalmare" 6 Mpx su un sensore Aps-c , quindi rendere piu' "allineati" ottica e sensore in modo che il sensore "troppo" risolvente non enfatizzi i limiti dell'ottica. „ No, il crop in camera semplicemente prende la foto, la ritaglia e butta via la parte eccedente, non fa alcun ricampionamento, d'altra parte i fotodiodi quelli sono e quelli rimangono. Quindi fare il crop al momento dello scatto o farlo successivamente in post produzione non cambia nulla. |
| inviato il 09 Dicembre 2020 ore 21:02
Dico anch'io la mia, così per semplice buon senso. Se un sensore FF ha 24mpx ( 36x24 ), significa che ha risoluzione 6000x4000. Lo stesso sensore in modalità crop ( 24x16 ) ha una risoluzione 4000x2666. Vale a dire che una fotocamera sony a9 passa dai 24Mpx a 10,7 Mpx. .... o sbaglio |
| inviato il 09 Dicembre 2020 ore 22:04
Non sbagli. La modalità crop della A9 fa passare dal full frame all'equivalente di un sensore APS-C, ovvero con "fattore crop" di 1,5x. E infatti 24/(1,5*1,5) = 24/2,25 = 10,66666. |
| inviato il 09 Dicembre 2020 ore 22:15
Per me invece da crop on camera a pc cambia tanto, on camera sono obbligato ai tagli preset mentre da pc scelgo io di quanto oltre che avere la possibilità di decentrare il taglio sui due assi, chiamatelo poco. I pixel? Se la percentuale che taglio on camera è la stessa che a pc non vedo cosa possa variare. |
| inviato il 09 Dicembre 2020 ore 22:48
secondo me facendolo con la fotocamera si risparmia spazio sulla scheda, con il PC si sceglie meglio l'inquadratura (che credo convenga) |
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