| inviato il 07 Dicembre 2020 ore 22:26
una semplice curiosità
se potete dire l'area geografica, anche semplicemente settentrione, meridione, Italia centrale,
se potete dire l'età di vostro figlio
se potete dire che tipo di istituto scolastico
La domanda è questa:
Quanti giorni è andato a scuola (fisicamente) vostro figlio nel 2020? |
| inviato il 08 Dicembre 2020 ore 0:14
Per il primo lockdown mio figlio ha fatto dad fino alla fine dell'anno scolastico,come tutti d'altronde. Con medie di tre ore al giorno.A detta sua noioso,poco coinvolgente
ma anche impegnativo,preferisce andarci a scuola. Da settembre invece non ha saltato un giorno.Adesso fa la seconda media. |
| inviato il 08 Dicembre 2020 ore 0:24
quindi ha frequentato 90 giorni? |
| inviato il 08 Dicembre 2020 ore 2:13
Ha cominciato a metà settembre,da lunedì al venerdì. Più i giorni della prima media da gennaio fino al primo lockdown. Cmq penso quei giorni li più o meno |
| inviato il 08 Dicembre 2020 ore 7:04
nord italia....(2 nipoti, non figli) zero ore di presenza a scuola: fanno homeschooling, educazione parentale. |
| inviato il 08 Dicembre 2020 ore 7:30
Nelle regioni gialle la scuola va avanti regolarmente fino alla terza media, anche se ogni classe ha perso mediamente una percentuale di lezioni in presenza per isolamento o quarantena pari a circa il 10/20%. In questi casi il più delle volte è stata attivata la didattica a distanza.
Nelle altre regioni, salvo ordinanze regionali diverse, sono andati a scuola gli alunni fino alla prima media e quelli più grandi hanno fatto didattica a distanza.
Prima del primo dpcm della seconda ondata le classi delle superiori nelle varie regioni sono andate a scuola secondo una turnazione di circa il 50%; ci sono moltissime classi del secondo ciclo che di fatto non hanno mai frequentato in presenza. |
| inviato il 08 Dicembre 2020 ore 9:41
so che si cambia da zona a zona.
ho sentito che in Piemonte ci sono genitori abbastanza frustrati, da una provincia all'altra ci sono ordinanze differenti. |
| inviato il 08 Dicembre 2020 ore 10:46
Ooo, sono un docente di scuola primaria, e da Settembre i bambini della mia frequentano regolarmente per cinque giorni settimana, prima per quattro ore giornaliere, poi per sei e da domani per otto ore giornaliere. Il problema mio avviso non è nella quantità ma nella qualità, indubbiamente le otto ore sono comode per i genitori, effetto parking, ma quanto sono funzionali ai bambini? Quanto otto ore seduti alzandosi solo per andare al bagno tutti in fila ad un metro di distanza l'uno dall'altro; otto ore con la ricreazione seduti; otto ore con la mensa seduti al banco (singolo 50x60cm); otto ore con la mascherina indossata e tolta solo per mangiare; otto ore senza potersi avvicinare ai compagni, senza aiutarsi reciprocamente, senza prestarsi materiale; senza giocare; senza l'abbraccio dei maestri... possono esser funzionali allo sviluppo di un bambino? Non era forse meglio una buona didattica integrata con poche ore a scuola e alcune ore di didattica a distanza a casa?
So che la critica a questo pensiero potrebbe essere del tipo "Bella! Così restate a casa senza lavorare!" ma ti assicuro che non è così, la didattica a distanza, che ora si chiama Didattica Digitale Integrata, per noi docenti è molto più faticosa e molto meno gratificante, primo perché manca il contatto con gli alunni poi perché organizzare lezioni e compiti in questo modo è molto più faticoso e oneroso in termini di tempo e di impegno, per preparare mezz'ora di lezione/compito impiego, quando va bene, il doppio del tempo e quando va male anche due o tre ore senza contare che, almeno nella mia scuola, la formazione docente riguardo questo è affidata esclusivamente alla buona volontà del docente e alle sue capacità di autoformazione, per quanto riguarda i materiali lì siamo messi meglio, direi benissimo, grazie ai 500€ annui della carta del docente della legge, renziana, 107 sulla scuola in quattro anni tutti noi docenti "di ruolo" dovremmo essere più che attrezzati ad affrontare una situazione del genere.
Tutto questo per dirti che non è il tempo scuola che conta ma la sua qualità, non contano i giorni scuola ma come questi giorni vengono riempiti. |
| inviato il 08 Dicembre 2020 ore 10:58
sono uno dei sostenitori del fatto che la scuola si fa a scuola.
non giudico i docenti.
ero interessato a sapere quale è la situazione, situazione che può variare molto da un chilometro all'altro.
ringrazio chi è intervenuto ma credevo che il tema fosse molto più sentito rispetto a quanto vedo finora. |
| inviato il 08 Dicembre 2020 ore 12:10
Mia figlia va all'università , per cui a casa video lezioni a go go, si perde l'ambiente frizzante della statale di Milano, mio figlio primo anno di superiori, tre settimane di lezione il resto a casa in ddi.
Anche lui vorrebbe tanto andare a scuola e vivere un po' di indipendenza.
Mia moglie,docente scuola primaria che va ancora tra timori contagi e qualche bimbo in quarantena.
L'anno scorso da febbraio ha ddi, e ha lavorato di più in tutti i sensi.Perennemente collegata dalle 7 alle 23, non sono esistiti sabati e domeniche.
Sai quanti fessi ancora che dicono che fanno la bella vita? |
| inviato il 08 Dicembre 2020 ore 17:48
“ sono uno dei sostenitori del fatto che la scuola si fa a scuola. „
Pienamente d'accordo ma se la scuola diviene una tortura psicofisica per dei bambini dai sei ai 10 anni qualche domanda occorre porsela. Per quanto mi sforzi non riesco a trovare lavori di adulti costretti a stare otto seduti ad u banco troppo piccolo, isolati dagli altri intorno a sé, costretti a mangiare nello stesso mini tavolo di lavoro, ad andare in bagno ad orari stabiliti insieme a tutti i colleghi e indossare la mascherina per circa 7h e mezza su otto... a mio avviso i miei bambini sono dei piccoli eroi e, sempre a mio avviso, gli stiamo chiedendo troppo anche considerando che non è assolutamente vero, come sostiene l'Azzolina, che nelle scuole non c'è CoViD... anzi |
| inviato il 08 Dicembre 2020 ore 18:06
Mio figlio tutti i giorni alle 13.20 appena arriva a casa mi chiama subito. La prima cosa che li chiedo è se ha avuto freddo. Le prof tengono le finestre aperte (adesso un pò meno) per avere un riciclo d'aria ma fino a due settimane fa era così. Tant'è vero che una ragazzina della classe parallela a quella di mio figlio portava in classe la coperta. Due settimane fa una compagna di classe è risultata positiva. La domenica successiva tutta la scuola a fare il tampone e il lunedì tutti in classe. Alla luce di questi fatti onestamente non mi dispiacerebbe la dad |
| inviato il 08 Dicembre 2020 ore 20:47
Anche da me sempre finestre aperte, noi maestri in piena corrente, i posti migliori li lasciamo ai bambini, se non mi prende il CoViD mi prende la broncopolmonite da freddo |
| inviato il 09 Dicembre 2020 ore 16:16
Sig. Mario,
ti dirò un mio pensiero uscendo un po' ot, e forse dicendolo a te che sei del mestiere potresti prendermi per pazzo.
ma cercherò di non essere prolisso, spero non troppo sintetico.
Prendi un neonato nato in un'astronave senza gravità, per lui spostarsi come gli astronatuti della iss sarà normale, spostarsi come i bipedi terrestri sarà l'anomalia.
Bambini lupo: non parleranno mai più, l'area del Broca e del Wernicke devono formarsi fino a 4 anni, poi stop.
Chirurghi: tra 20 anni saranno pagati a peso d'oro, i bambini piccoli non esercitano più la manualità fine, quella dove prendono perline piccolissime e devono essere sorvegliati da un adulto perchè non se le inghiottano.
A mio parere la didattica da 0 a 6 anni necessità di insegnanti con 3 lauree.
da 6 a 19 anni insegnanti con 2 lauree.
da 19 in poi forse potrebbe bastare una laurea sola.
tutto per dire che i bambini piccoli sono lasciati all'abbandono didattico, è proprio quella l'età + importante dove la formazione è maggiormente rilevante.
Per carità ci sta benissimo l'insegnante accudente, ma cavolo, almeno 3 ore alla settimana un quasi neonato deve stare con un didatta che sa cosa è la pedagogia sensa fermarsi a Piaget.
così io (esagerando) spenderei le risorse scolastiche esattamente al contrario di come si spendono adesso.
in primis, quelli che devono avere TUTTO, da 0 a 6 anni. (invece in questa regressione umana del secondo millenio si pensa che tanto trattasi di scuola materna...) è considerato al minimo ciò che dovrebbe essere considerato il massimo.
ma mi fermo qui altrimenti ai voglia d'essere sintetico...
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| inviato il 09 Dicembre 2020 ore 16:29
Io quest'anno a scuola..
ci sono andato zero giorni.
Maledetto Covid.
Ma anche non ci fosse stato e avessi voluto andarci..
non mi ricordo più dove si trova,
dato che di tempo dal 06/12/1986 ne è passato !!!  |
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