| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 23:48
Marcorik anche io lo sono...fortuna qualcosa in questo periodo dopo anche l'intervento di raamiel coincide!!!
Ma scegli l'illuminante per creare il profilo, non delle letture che ovviamente cambia perchè cambia l'illuminante e normalmente adeguearà il profilo...infatti la lettura rimane la stessa unica e ci puoi creare N profili diversi...altrimenti ci vorrebbe una lettura sotto ogni illuminante!!! penso... |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 23:50
Le letture se salvi i dati spettrali contengono già tutte le illuminanti dello spettro.
Puoi scegliere a priori l'illuminante, che in ogni caso va scelta obbligatoriamente per creare un profilo ICC per la combinazione Carta/Stampante /Inchiostri. |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 0:05
“ Puoi scegliere a priori l'illuminante, che in ogni caso va scelta obbligatoriamente per creare un profilo ICC per la combinazione Carta/Stampante /Inchiostri. „ Ah vedi non sapevo fosse così, pensavo che la lettura fosse sempre in D50 e poi veniva adeguata all'illuminante scelto!!!
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| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 0:46
Cmq... per dare un contributo:
Il monitor è una sorgente autoluminosa e l'intensità del bianco viene misurata in cd/m2, misura di Luminanza, grandezza fotometrica.
La carta è una superficie riflettente, il bianco percepito è il risultato della moltiplicazione dello spettro illuminante e dello spettro di riflessione.
La misura dell'Illuminamento è fatta in Lux (lx), sempre grandezza fotometrica.
Noi possiamo misurare i Lux che vanno a finire sulla stampa, ossia quanti Lumen al m2; per avere una idea di quante cd/m2 emetterà verso di noi la carta dobbiamo conoscere le caratteristiche sia della carta che dell'illuminante.
Cioè serve un analisi spettrale dei due elementi.
La combinazione dei due spettri e l'intensità del flusso luminoso Lumen (lm), ci daranno l'indice di riflettanza; ossia quanta energia viene riflessa. Il calcolo esatto non è una passeggiata... ma se ci riferiamo a carte senza sbiancanti possiamo assumere che per un illuminante D50 (o prossimo ad esso) l'indice sia circa 0.8 - 0.85.
A questo punto usiamo la formula per la prima porta di una sfera di integrazione :
L=Ep/pi
dove L sono le cd/m2, E l'illuminamento in Lux, p l'indice di riflettanza e pi il pi greco.
La formula funziona anche per calcolare l'equivalenza in Lux dello schermo, basta porre p=1. Quindi, ad esempio, un monitor calibrato per 100 cd/m2 equivale a 314 lx. Misura impropria per uno schermo comunque...
E non fidatevi delle app per cell... che fanno pietà come precisione.
Siccome sono una persona buona (non è vero), vi faccio il grafico:
Sempre tenendo conto che il calcolo non può essere super preciso, ma ci siamo abbastanza. Questo per una buona baritata che riflette bene.
Si nota che le 80cd/m2 si pongono su una equivalenza di 270 lx, illuminazione casalinga.
Se considerassimo un ufficio a norme, saremmo sui 500 lx (Uni En 12464) e quindi potremmo calibrare a circa 150 cd/m2.
Quindi il punto è stabilire dove poi saranno viste queste benedette stampe... |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 8:52
È sicuro che i monitor una volta regolati a D50 e 80cd/m2 mantengano uno spazio colore sufficiente per post produzione? |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 9:08
Miki guarda la pagina dietro...non cambi i primari cambi solo il punto di bianco! |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 9:20
Sarà perché ho avuto monitor economici, ma con D50 e 80cd/m2 i colori erano palesemente sballati, nessuna corrispondenza con le stampe. Adesso con D65 e 100cd/m2 ottengo corrispondenza tra monitor e stampa.
Non è per polemica è per capire. |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 9:51
può essere che a casa hai luci fredde a 6500k e quindi hai una corrispondenza migliore e come diceva BLVE nelle carte con sbiancanti oba e quindi molto fredde come punto di bianco il d65 aiuta... |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 11:03
Biberon, non vorrei passare per uno stampatore di esperienza. Per adesso uso una stampante economica, ma sono già soddisfatto del risultato, ma questa di calibrare a 80cd/m2 mi crea un bel problema. Il software della Xrite, a fine procedura, ti mostra un grafico con l'andamento della terna RGB, ora, a D65 e 100cd, i tre colori hanno andamento sovrapponibile che va da 0 a 255; mentre con D50 e 80cd ogni colore aveva un andamento suo e nessuno raggiungeva 255 che immagino indichi la luminosità massima. Mi sono spiegato la cosa con il fatto che il monitor non è dei più adatti al fotoritocco. |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 11:23
Non conosco il tuo monitor ma credo che sia normale facendo una calibrazione software e la scheda abbassa certi canali...cosa che non succede quando si fa una calibrazione hardware dove le curve sono nella lut del monitor!
che monitor usi?
ma soprattutto sotto che luce guardi le stampe? |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 13:09
Io ho trovato un buon risultato per il mio monitor e il mio ambiente di lavoro/osservazione seguendo le indicazioni di Raamiel e Wazer. Dico buono nel senso che il monitor ha appunto una sua risposta alle impostazioni che gli vengono date più o meno precisa e stabile nel tempo a seconda di che monitor è.
Con il mio Asus PA 249 nella mia postazione, lavoro con D55 e L90 e ho un ambiente che si aggira intorno ai 30/35 lux.
D55 l'ho impostato perchè non è molto uniforme e stabile il mio monitor a D50, quindi ho trovato una migliore corrispondenza sia in fase di soft proof che poi nella visualizzazione delle stampe (che non faccio io). |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 13:15
BenQ BL242pt, non so se lo conosci. Le stampe, in A4, le osservo con luce proveniente da una finestra.
Il problema, a mio avviso, era che le curve non si abbassavano tutte nello stesso modo mostrando evidenti dominanti. |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 13:34
bhe miki è normale che ne curve non si abbassino allo stesso modo...per esempio nel mio dell u2410 con cui mi trovavo benissimo divevo calibrarlo in modo standard perché se lavoravo sulle curve rgb era un casino...lo lessi su tft central e effettivamente era così...un po' cone succede a te!
a volte tralasciamo l'importanza della calibrazione hardware della lut 3d ecc che poi fanno effettivamente la differenza cone puoi ben vedere!
Harael giustamente bisogna farsi consigliare e fare delle prove e sfruttare al massimo quello che si ha...ti sei affidato a gente esperta |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 13:38
per Pie ... i dati di stampa non vengono tradotti in RGB le stampanti fotografiche lavorano in quadricromia più o meno estesa, pertanto il flusso di lavoro in post produzione è in RGB è la stampa, tramite i driver di stampa o i rip viene realizzata in quadricromia ... le stampanti RGB sono pochissime ...
Non tutti i monitor (sopratutto quelli economici) lavorano bene a 80 cdm ... per questo si usano monitor professionali, bisognerebbe fare delle prove, oltre agli eizo ho anche un dell e per farlo fuzionare correttamente lo uso a 120 cdm ... |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 14:23
Da quello che dite direi che il comportamento del mio monitor è normale per essere economico. |
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