| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 15:17
Biberon, è almeno la terza volta che te lo scrivo:
i profili di stampa non hanno illuminante, sono solo descritti in d50 perché il LAB è stato descritto in d50.
Se il LAB fosse stato scritto in d65 sarebbero in d65. |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 15:28
scusa Pie ma sei sicuro di quello che scrivi? io credo di no! i profili stampante sono fatti per rendere bene sotto una determinata luce e infatti quando il software lo crea ti chiede l'illuminante di visione...di questo ne sono certo!!! e ti ho anche mandato lo screen della spiegazione del software!
ora visto che me li faccio da solo potrei anche farmeli in d65 in d55 o in d75 ma è sacrosanto che lo standard è il d50 per i motivi ampiamente scritti!
Ora ,siccome è lo standard,e se scarichi un profilo canned è in D50 e con una luminosità di CIRCA 80 cd\m² ottieni una buona corrispondenza soprattutto se la stampa la vedi sotto quell'illuminante!
Non studio fisica faccio fotografia soltanto! |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 16:13
Biberon,
Un profilo colore di una stampa(carta + inchiostro + stampante) è una look up table (matrice) che trasforma le cordinate assolute (spazio lab) nelle cordinate rgb della stampante, considerando come punto di bianco un foglio la cui riflessione sia il 100% .
Nella definizione del profilo non c'è una definizione di illuminante.
Lo spostamento dei colori dallo spazio di lavoro (es photoprotgb) a quello della stampante (valori rgb o cmjk che il computer passa alla stampante) è fatto dall'intento scelto.
Se apri il profilo icc per stampa, vedrai che non c'è un illuminante (tag lumi) e che il tag wtpt indica la riflettività della carta (punto di bianco rispetto alla riflessione ideale).
Il tutto è descritto in d50 perché il lab è il d50
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| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 16:15
Per guardare come è fatto un profilo puoi usare icc profile inspector.
Se il profilo fosse fatto per 80cd/m2 troveresti un tag lumi contenente 80. |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 16:31
Le review con i test vari lo danno che raggiunge l'1:5000. Ma ovviamente non lo uso a 300 cd/m2, o muoio abbagliato. La luminosita' che mi aggrada si aggira sul 50%, che dovrebbe essere circa 180 cd/m2. Cosi' impostato e' confortevole. |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 16:36
Pie te lo riscrivo a paole semplici e poi lascio la discussione perché non se ne esce... però dopo mi spieghi come fai a stampare preparando la stampa su 120-150 cd/m² o quanta luminosità usi!
se il lab è codificato in d50 ci sarà un motivo?
Il fatto che io possa sceglierlo in fase di creazione mi basta!
il punto di riflettanza della carta puoi trovarlo in molte carte le buone sono dal 95 in su mi pare!
il discorso non è cosa ci sia scritto nel profilo ma come sia fatto!
il fatto che io possa scegliere l'illuminante e l'intento che di solito si imposta percettivo mi basta!
ora a che luminosità prepari le tue stampe?
dove e come stampi?
ti crei profili o usi quelli canned? |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 16:41
il valore di brillanza confortevole dipende molto dall'ambiente.
Personalmente trovo confortevole 150-160 cd/m². Si sposano bene con la luce della mia casa.
Al di sotto ho problemi a vedere i colori nelle ombre, ho preferito cambiare lampade nella cantina, dove ho la stampante, piuttosto che vedere male le stampe.
molti schermi oggi escono di fabbrica su questi valori, perché sono quelli più adatti al nostro occhio in ambienti chiusi.
Un contrasto di 1/5000 è possibile su di un pannello vn, è comunque un valore bello alto.
Ho avuto una tv samsung 24" che era dichiarata 1:4000 di contrasto, ma poi alla misura era un normale 1:2500. |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 16:47
no no pie rispondi alla mia domanda oer favore, a che luminosità prepari e fai softproof? non a quanto guardi le foto sul monitor!
che taratura usi e xké?
Perché o siamo tutti stupidi noi oppure hai una ricetta diversa!
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| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 16:52
biberon,
i profili me li sono sempre fatti.
Le stampe le guardo in soggiorno, che è illuminato con 14 spot led, da un lato 6 da 5w, dall'altro 8 da 7.5w.
tutti a 300k.
Sul divano fanno circa 130-150 cd/m². di fianco al pc un po' più di 120 cd/m².
In cantina ho due opzioni: delle lampade della sopra la stampante, led CRI 92 4000k, che fanno 150 cd/m² sulla stampa, e un po' di più sul piano di lavoro a fianco (dove tengo anche l'ingranditore).
Altrimenti se voglio guardarle con molta cura accendo un pannello a led lupo 6500k, che ha un'ottima resa cromatica.
La la differenza è meo di quella che si creda.
Impossibile valutare benne le ombre con luce non buona.
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| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 16:54
schermo nec pa272 profilato con il i1display in nativo che sono circa 6500k.
luminosità 150cd/m². le luci te le ho scritte sopra. |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 16:56
a 80cd/m² i colori in zona III non riesco a vederli bene. ne in stampa ne a monitor.
a 150cd/m²ci riesco senza problemi. |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 17:08
“ i profili me li sono sempre fatti „ Con che software li crei? e che illuminante scegli?che strumento usi?e con che intento di rendering?
“ delle lampade della sopra la stampante, led CRI 92 4000k, che fanno 150 cd/m² „ intendo sul monitor che luminosità usi? e che illuminante? |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 17:09
ho scritto dopo pie
quindi tu la stampa la prepari a 150 cd/m²? e hai stampe ben corrispondenti?
e non sai neanche a che temperatura hai calibrato il monitor? |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 17:19
biberon,
I profili li ho fatti (e ogni tanto lo uso ancora) con color match della gretagmacbeth. L'eye one pro lo presi nel 2000 o giù di li. dopo qualche hanno sono riuscito a procurarmi profilemaker, che permette di controllare le inchiostri.
Ho fatto diverse volte profili con argyll cms.
Ho usato il printfix pro diverse volte per lavoro, ma non l'ho mai trovato troppo convinciente, e troppo difficile non piantarsi nelle letture.
Oggi uso di più i1studio, con il suo software.
Se pensi che il la scelta di profilemaker pr della luce alla crazione del profilo stampa cambi l'illuminante del profilo ti sbagli di grosso, compensa solo la lettura spettrale dello spettrofotometro, per simulare una lettura a 5000k o a 6500k.
Negli effetti i due profili generati simulando una lettura a 5000k o a 6500k sono indistinguibili. |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 17:27
biberon,
preparo a 150 e mi trovo meglio che preparare a 80.
Le ombre in zona III le valuto molto meglio. a 80 l'occhio umano non puo' riuscirci.
Il monitor lo lascio dove è, se fa freddo è un filo più di 6500k, se fa caldo un filo meno.
Quando lo calibro mi dice bene il punto di bianco.
Tanto il punto di bianco varia con la temperatura dei led. più fa freddo più il bianco è caldo. Se hai mai fatto caso, in tutti i monitor il punto di bianco si raffredda nei minuti successivi all'accensione.
E non mi metto a ricalibrare il monitor in funzione della meteo, 4-5 volte all'anno sono più che sufficienti. |
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