| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 12:46
“ Argomento interessante. L'unica cosa che non capisco è il perchè si indichino i valori in una unità di misura (nit) che non appartiene all' S.I. „ Perchè a pie piace così glie lo diciamo da giorni,ma lui è un ribelle Cmq belle letture in periodo di lock down sono perfette ci butto un occhio! |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 12:52
Io l'Eizo l'ho impostato a 90 perché comunque in stampa notavo che le foto molte volte uscivano molto chiare quando lo avevo impostato a 80 |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 12:53
che stampante usi se posso sacara e che eizo hai?io invece ad 80 le teovo giuste anche tendenti allo scuro! in D50 ovviamente e con i miei profili su una 3880! |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 13:09
Molto interessante. Seguo e pongo una domanda: i monitor ips viaggiano sul contrasto di 1:800 circa, ma i buoni amva arrivano a 1:5000 e i vecchi crt ad infinito. Quindi, se ho capito bene, negli amva e crt si puo' arrivare a luminosita' ben piu' alte degli ips in virtu' del contrasto maggiore. Ho detto castronate o e' corretto ? |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 13:38
1 nit= 1cd/m2. Il nit l'unità di misura della brillanza del S.I. |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 13:40
Eizo Cg279x e la stampa la faccio in un laboratorio fisico |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 14:01
Il contrasto di 1:800 vuole dire che se la luminosità massima è 80nit, il punto di nero è 80/800=0,1cd/m2 Il contrasto di 1:5000 di un pannello va (vorrei misurarlo per verificarlo, tra la pubblicità e le misure sui monitor c'è spesso una bella differenza) vuole dire il nero a 80/5000=0.016 cd/m2. I problemi dei va sono altri: colori un pò approssimativi e angolo di visione ridicolo, che spesso impedisce di avere una visione corretta di tutto lo schermo allo stesso tempo. I crt avevano un contrasto che variava con l'immagine, nel senso che c'era tanta luminosità dispersa, in modo quasi proporzionale alla luminosità dell'immagine. Ad ogni modo avevano una luminosità di fondo non trascurabile, soprattutto quelli economici. Gli ips moderni pernso siano migliori. |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 14:26
Gli Eizo con il film come il mio arrivano a più di 1000 in quanto il punto di nero minimo corrisponde a 0,09 cd/m²...di meglio ci sono gli OLED come contrasto e non vedo l'ora calino di prezzo ho una tv OLED ed è incredibile altro mondo rispetto agli IPS! Anche asus con i microled sta facendo monitor incredibili a detra loro solo che ancora è una tecnologia costosissima il loro 27 mi pare sia sui 2500 euro 5000 cd/m² e cos'è? |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 14:31
@ illele, Chi è il detentore del SI? In origine l'instituto di metrologia di parigi, ma ormai non esiste più da un bel pò di anni. L'iec usa il nit come unità di misura, l'iso no. Alla fine è una questione puramente di dire chi definisce il sistema internazionale. Per me è un unità derivata dalla candela e dal metro. In teoria bisognerebbe andare a spulciare le vecchie pubblicazioni dell'800 per trovare risposta, solo che la candela nel frattempo ha pure cambiato definizione... |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 14:35
5000cd/m2 sono un ottima luminosità per una visione all'esterno. 1000 sono il minimo del minimo del minimo se non si ha una luce troppo diretta. Uno schermo a 5000cd/m2 andrebbe perfetto per tantissime applicazioni, mi chiedo come riescano a raffreddarlo. |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 14:52
@Pie sei un esempio di ing che fa fatica con la fisica. Mi riferisco anche a questo 3D www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3793598 dove ti ostini a non CAPIRE. I riferimenti lasciano il tempo che trovano, sono validi quando chi li cita li ha capiti |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 15:01
Haha ! No, non e' 5000 cd/m2 sarebbe come avere il sole sulla scrivania..... E' il contrasto ad essere 1:5000. E' il mio monitor, Philips BDM3270 V1. Oramai fuori produzione, ma dai neri belli profondi. |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 15:08
Valgrassi, parli di sengale negativo quando il file è espresso in interi positivi ;) Il segnale è acquisito da un adc ad approssimazioni successive, che per come è costituito puo' fornire un rapporto tra due tensioni di riferimento, quindi un valore unicamente positivo. Il segnale di uscita (analogico) di un fotodiodo è intrinsecamente polarizzato (positivo o negativo) in funzione che sia montanto in fotoconduttivo o fotoresistivo. Non esiste un segnale negativo, al massimo di grossi problemi; esiste sempre un offset sullo zero, questo è sicuro. Anche nei valori che riporti l'offset è positivo, circa 1000. Anche fisicamente non avrebbe senso un numero negativo di fotoni che sono arrivati su di un fotodiodo. |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 15:14
si ma come fai ad avere un contrasto di 5000? ho visto ora sul sito philips da un contrasto di 3000 a 300 cd\m²,può essere? Cmq alla fine perchè non usare 80 cd\m²??? Perchè il D50? perchè è l'illuminatore standard dove tutte le case fanno i loro profili di stampa! O no? |
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