| inviato il 03 Dicembre 2020 ore 9:51
Il bello della rete è che dentro ci trovi un sacco di roba in giro, cose giuste, ma anche cose profondamente sbagliate...
Nello specifico quel sito che hai citato ricade in pieno nella seconda categoria perchè, per quanto l'autore possa essere ritenuto affidabile, dice cose profondamente sbagliate. Veniamo alla definizione di misura scientifica, ovvero qualcosa di oggettivamente misurabile e ripetibile in modo univoco.
Per i monitor l'unica misura che ne può dimostrare la bontà è proprio il confronto con un profilo di riferimento, che nulla a che fare con il profilo macchina\dispositivo. In quell'articolo nello specifico confonde quello che è un profilo di riferimento (ovvero l'srgb, ma come può anche essere l'adobe rgb) con il profilo dispositivo del monitor e questo errore, grave, era già stato fatto notare in altri post (oltretutto quel sito è vetusto...). Nel momento in cui tu confronti il monitor con un profilo di riferimento ottieni l'unico sistema per valutare le prestazioni di un pannello, al contrario se fai un confronto tra il monitor e il suo profilo dispositivo ottieni un confronto tra due cose identiche, dove al più a distanza di tempo misuri l'invecchiamento del pannello rispetto a se stesso... mischiare questi due concetti per dire che il delta e non serve a nulla è un bel modo di dimostrare di non aver capito la materia.
Proprio il confronto con profili codificati è l'unico modo di verificare la bontà di un monitor, non solo sul piano della sola affidabilità cromatica, ma anche per quanto riguarda la modulabilità di contrasto e luminosità in quanto anch'esse influenzano questo parametro in modo profondo, anzi, spesso nei prodotti economici è proprio la luminosità pompata al massimo per rendere il display brillante (ottenuta sparando sul canale del blu) che sballa tutta la gestione colori.
Mettere in discussione questo aspetto di confronto tra un prodotto e un profilo di riferimento senza se e senza ma è semplicemente un errore grave, perchè vuol dire contestare l'unico sistema di misura che si ha per valutare la bontà di un monitor. Che poi qualcuno calcoli il delta e confrontando un dispositivo con il suo profilo macchina quello è un altro discorso ed è un altro errore grave.
Un paragone che è già stato fatto è come se invece di misurare qualcosa confrontandola con un metro in cm, usassi un metro che misura in riferimento alla misura del tuo dito, oppure a qualche altra unità di misura assolutamente strampalata o senza senso.
Riguardo al monitor dell'ipercoop fidati che non hai metro di come vada il mondo, ti basterebbe leggere due discussioni qua sul forum o parlare con l'ideale "fotografo della strada" per capire che con un semplice di discorso di fortuna qualcuno riesce a stampare con corrispondenza dei colori con monitor pessimi non calibrati o calibrati ad occhio, si chiama solo ed eslusivamente fortuna. Molti in quella condizione credono che la gestione colori sia tutta fuffa.
Riguardo all'asus... onestamente questa crociata sul 6+2 bit la sto ritrovando solo in te e in qualche sito che verosimilmente pesca informazioni errate e continua a riprodurle a tappeto, si parla semplicemente di uno dei prodotti di riferimento per grafica a basso budget... ne trovi palate di recensioni, palate di persone che lo hanno comprato e lo usano, più che questo non si può dire. Come ho già detto tu aprendo sto post avevi già scelto e non volevi sentir consigli, mi chiedo perchè aprire il post in primo luogo. |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 0:49
Mattè tu non hai proprio capito cosa sia il DeltaE e non l'hai capito perchè fai grande confusione con la teoria del colore digitale.
Nessuno mette in dubbio che uno degli aspetti che determinano la qualità di un monitor sia il raffronto della quantità dei colori che è in grado di generare con il gamut di uno spazio (e non profilo) colore standard: tanto è vero che quando ho esposto la recensione dell'iiyama xub2792qsu tra le altre cose ho scritto che copre 80,9 % (peraltro ottimo risultato) dello spazio AdobeRGB (e tu hai detto che snocciolare questi numeri non dice molto mentre adesso è la cosa più importante: bòh lo vedi quanta confusione hai in testa?).
Tuttavia non è questo il DeltaE: il dE misura la differenza tra un colore che un monitor mostra e quello che dovrebbe mostrare secondo il profilo impostato, ovvero durante la valutazione viene visualizzato dal monitor un colore che, secondo il profilo caricato, dovrebbe avere determinate coordinate colorimetriche (bada bene le uniche che possono descrivere un colore visto ) e viene misurato dalla sonda; in condizioni ideali dovrebbero essere identici e quindi il dE = 0, se differiscono allora il dE > 0. Questo misura il dE.
Non so dove tu abbia letto che il dE misura la differenza tra i colori del monitor e uno spazio colore di “riferimento” (come dici tu): se ti rendessi conto della teoria del colore digitale capiresti che è una affermazione assurda. Quegli spazi colore che tu chiami “codificati” (?) non sono niente altro che un insieme di numeri che sono stati costruiti a tavolino (affinché fosse mantenuto neutro l'asse dei grigi) per poter svolgere operazioni matematiche che diano dei risultati coerenti: non indicano nessun colore in particolare, anzi non indicano proprio colori.
I numeri (ed è qui che non hai chiaro il pilastro della teoria del colore digitale) sono solo numeri e vengono collegati ai colori che tu vedi solo quando sono convertiti nelle coordinate colorimetriche nei modi colore Lab e XYZ che sono stati costruiti a partire dalla fisiologia (e psicologia) della visione umana. È la visione umana in definitiva che si è cercato di numerare perchè solo quella esprime i colori ed è per questo che quei modi colore possono essere soggetti a revisioni da parte del CIE.
Quello che conta è quello che vediamo e non i numeri che sono un sistema di notazione e basta. Sarebbe bello stabilire una volta per tutte il verde attraverso dei numeri uguali per tutti e allora io ti domando cosa è il verde? Una radiazione elettromagnetica di una determinata lunghezza d'onda mi rispondi. Bene allora dimmi la lunghezza d'onda del bianco o del nero o del grigio. Vedi bene che non c'è perchè questi colori si formano per mescolanza di varie lunghezze d'onda; si mescolano in noi quando le guardiamo , loro rimangono separate nel mondo fisico.
Ecco perchè la visione umana resta al centro di tutto e non esistono colori di “riferimento” all'infuori di un sistema costruito appunto sulla visione umana. Ed ecco perchè uno spazio colore costruito a tavolino che contiene solo numeri non può differire da un colore vero e proprio: sono due cose diverse . Come dire la differenza tra la parola casa e una casa vera e propria. Ed, infine, ecco perchè la prova regina di un buon monitor è il confronto visivo tra una stampa ed il suo file a monitor.
Mattè ti consiglio di leggere un buon testo sull'argomento (questo per me è stato illuminante https://www.amazon.it/Real-World-Color-Management-English-ebook/dp/B00 ) e di non dire che Boscarol dice sciocchezze, perchè così sembri tu lo sciocco.
Poi, al di là della grammatica, quando scrivi ti contraddici in continuazione e, soprattutto, equivochi quello che gli altri scrivono: nessuno ha mai detto che un monitor non vada confrontato con uno spazio (bada bene uno spazio, non un profilo) standard che agisca da riferimento, tanto meno Boscarol. Nessuno ha mai detto che l'asus PA248QV non sia buono, ho detto che è riportato dappertutto che è un pannello 6bit + FRC: attendo con ansia un link a dei documenti che provino che sia nativo ad 8bit. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
