user86925 | inviato il 23 Dicembre 2020 ore 9:03
“ Così finalmente iniziamo... „ interessante il punto di vista di Ale Z... ciao Marco Palomar, provo a dire le mia...personalmente per coerenza visiva boccio la 7 e forse la 1(anche se molto bella) che si potrebbe tenere se la serie continua a svilupparsi... la 4 trovo che il gatto sia un intruso e poi è una ripetizione della 2 ma da solo un punto di vista più lontano, non funzionale nella narrazione... Mi piace la 3 e la 5 che incanalano lo sguardo verso qualcosa che non è possibile raggiungere e la 2 potrebbe aprire la narrazione, la 6 non trovo sia la più adatta per la conclusione però non c'è altro... alla fine mescolerei le carte in questa maniera: 2
3
5
6
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| inviato il 23 Dicembre 2020 ore 9:07
“ Sbaglio se leggo nel post dell'opener un dilemma tra conservare istintività e "fanciullezza" oppure entrare nel mondo della fotografia "programmata"? „ Condivido questa tua sensazione. Purtroppo in fotografia il demone tentatore della tecnica e della tecnologia tende a distruggere facilmente la "fanciullezza" del fotografo. Se leggi tutto questo thread, vedi che stiamo provando a riportare la nostra attenzione sui contenuti, in particolare sulla costruzione di una serie. Quindi c'è il tema della sequenza, ma anche quello più generale della costruzione di un discorso attraverso una serie. |
| inviato il 23 Dicembre 2020 ore 9:12
Nove, quindi la tua lettura sembra quella di una serie di "sbarramenti" dove l'ultimo lascia però intravedere una via d'uscita. Molto diversa dalla mia, dove il gatto ci indicava la direzione da seguire. Interessante quante interpretazioni ci posso essere. |
user86925 | inviato il 23 Dicembre 2020 ore 9:14
beh qui non c'è una dichiarazione d' intenti, non ho interpretato nulla, mi sono concentrato sulla forma... |
| inviato il 23 Dicembre 2020 ore 9:17
Che in effetti ha una sua coerenza nella tua proposta |
| inviato il 23 Dicembre 2020 ore 9:22
“ è corretta la sinossi presentata sul sito, che non oserei definire edificante, o il lavoro completo che riporta, con quell'unica immagine, la situazione in maniera più completa, con i suoi aspetti più drammatici e problematici? Il bellissimo lavoro della Portnoy ha il coraggio di non seguire il cliché del degrado e della commiserazione e di mettere invece in luce la vitalità e la gioia di una famiglia, ma non si rischia con un taglio eccessivamente selettivo di rendere edificante la difficilissima situazione dell'uomo? „ che la sinossi sia corretta è irrilevante. non sta scritto da nessuna parte che una serie di immagini documentarie debbano essere anche un riassunto. Accade sempre in fotografia che l'immagine o la serie di immagini riportino una parzialità e non la totalità, e questo per i motivi + disparati che riguardano il soggetto ed il fotografo, oltre alla contingenza. Quindi liberati da tale questione, è solo un segone mentale. La fotografia singola cosa vuoi che sia... riprendi un uomo che non si è mai adirato in vita sua, e lo fai mentre tossisce di fronte un cane e potrebbe sembrare che sta imprecando contro il povero animale... il linguaggio fotografico è sempre un'autobiografia di chi scatta, è sempre l'autoritratto del fotografo, dalla foto distrattamente con l'orizzonte storto e un po' mossa a quella perfettina. La fotografia prima di tutto parla del fotografo. |
| inviato il 23 Dicembre 2020 ore 10:16
Lo scatto quando fatto da una persona competente certamente sì, la foto scelta, indipendentemente dalla competenza sicuramente. In tutti gli altri casi, se ne può discutere. Conosco fotografi che fanno scattare ad altri, ergo non siamo più nella autobiografia. Se poi vogliamo narrare, il limite di un raccontare è proprio nella sua struttura che è arbitraria e sceglie un inizio, cioè quello che viene detto "la foto è solo autobiografia" e un continuo "la fotografia parla prima di tutto del fotografo". A me piace di più la favola dello spirito del tempo, lo zeitgeist. Basta sapere che sono verità locali e mai applicabili agli altri, e questa è una meta verità. |
user207512 | inviato il 23 Dicembre 2020 ore 10:20
Io ci sono sempre, incasinato e impossibilitato a contribuire al momento, ma ci sono. |
| inviato il 23 Dicembre 2020 ore 10:24
Grazie Ale Z del commento, ora mi guardo la sequenza che proponi, anche se la mia non segue una logica lineare ma una logica di alternanza di pieni e vuoti. Ftalien77, hai ragione da vendere e ho la tua stessa preoccupazione: prima mi bastava aver fatto una foto a fuoco per emozionarmi, poi è servita una bella foto, ora anche la bella foto mi mette più angoscia che gioia... ci rifletterò |
| inviato il 23 Dicembre 2020 ore 10:28
grazie anche a Nove della sua proposta che evidenzia anche dei punti problematici della serie: sinceramente ancora non riesco a fare sequenze che devono essere perfettamente coerenti ma allo stesso tempo anche incoerenti, insomma nella fase in cui mi trovo ci vedo un conflitto cognitivo. Il tema della barriera si ripete inconsciamente in quasi tutte le mie foto, l'ho notato poco tempo fa. Era proprio per evadere dalla barriera e da una certa monotonia che ho messo cielo e conchiglie. Grazie a tutti comunque, sinceramente non mi aspettavo molte risposte, figuriamoci così azzeccate. |
| inviato il 23 Dicembre 2020 ore 10:43
Secondo me la nostra idea di proporre delle serie alla discussione funziona. Suggerirei però di aprire un topic apposito, perché qui giustamente c'è chi interviene leggendo il titolo (La narrazione in fotografia) e vuole parlare del tema in generale. Magari più tardi provo io se trovo il tempo... |
| inviato il 23 Dicembre 2020 ore 10:50
“ sequenze che devono essere perfettamente coerenti ma allo stesso tempo anche incoerenti „ A mio parere dipende molto anche dalla "dimensione" della cosa che vuoi descrivere. Per dimensione ne intendo tante: quella spaziale (che spazio descrive la mia serie), quella temporale (che arco temporale attraversa), quella del contenuto (quanti aspetti significativi voglio presentare). Nel tuo caso, un conto sarebbe descrivere "Fiumicino oggi", un altro la tua passeggiata verso il mare. Più le dimensioni sono grandi più è difficile trovare una coerenza formale molto forte. La coerenza la si deve trovare più in generale sul contenuto. |
user86925 | inviato il 23 Dicembre 2020 ore 10:50
“ Suggerirei però di aprire un topic apposito „ resto dell' idea che sia funzionale presentare le foto in successione piuttosto che un link ad una galleria...(se il boss lo permette) |
user86925 | inviato il 23 Dicembre 2020 ore 10:53
“ A mio parere dipende molto anche dalla "dimensione" della cosa che vuoi descrivere. „ condivido, a mio parere la foto del cielo e delle conchiglie di Marco potrebbe rientrare nella sua serie se vengono aggiunti/cambiati altri elementi... |
| inviato il 23 Dicembre 2020 ore 10:53
Stiamo dentro le indicazioni. Se poi verifichiamo forti limiti, vediamo come fare. Ad esempio per quanto mi riguarda, si può discutere insieme un portfolio anche con una mezz'oretta di Zoom... |
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