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La narrazione in fotografia







avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 17:21

@Nove: Impassibilità: è un termine che usa la Cotton nel suo libro Fotografia come arte contemporanea a cui dedica un capitolo:

www.einaudi.it/catalogo-libri/arte-e-musica/arte/la-fotografia-come-ar

l terzo capitolo denominato “Impassibilità” sembra quello più incline a soddisfare una certa estetica neutrale: in genere vengono ripresi spazi estesi, spesso svuotati dalla presenza umana, con dimensioni e definizione notevoli e sono in genere le opere che più perdono in impatto visivo nella riproduzione su libri di testo. Quest'impostazione si trova tra gli allievi dei coniugi Becker, in particolare Candida Hofer (le grandi biblioteche) e Thomas Ruff con i suoi primi piani. Luci geometrie e simmetrie paiono suggerire un'estraneità dell'autore al soggetto, riportando apparentemente la fotografia a dato di fatto.

nella citazione sopra si parla di spazi estesi senza presenza umana ma nel capitolo terzo la Cotton dedica diverse pagine all'impassibilità anche nel ritratto.

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 17:39

Devo dire che questa discussione è fra le molte quella che più mi ha fatto riflettere e credo anche crescere perché sono stato stimolato dalle osservazioni di voi tutti: devo anche confessare che sono stato molto colpito dalla capacità analitica di molti di voi, analitica nello specifico visivo che è quello che importa visto l'oggetto della nostra passione, alcune osservazioni fatte mi stanno portando ad una riflessione ed un approfondimento su quello che sto facendo, anche su una recentissima serie che sto cercando di mettere insieme. A questo proposito volevo anche sentire da voi come vi sembra che sia possibile un'integrazione al meglio in una stessa serie tra foto "inanimate" di tipo urbano e foto invece con rappresentazione delle persone. Un esempio di queste sta forse nel libro "Veramente" di Guido Guidi dove mi sembra che sia riuscita.

avatarsupporter
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 17:49

Io sono forse il meno titolato a dare consigli, ma una cosa la voglio scrivere: se senti la spinta di fare una serie così... falla. I surrealisti dicevano questo, cioè fai, poi valuterai. Perché anche la spontaneità ha un valore e se quel valore sussiste solo per te e non per altri... andrà bene così.

Io una serie come quella che descrivi la osserverei volentieri, tendo a trovare un po' irreali le raccolte di sole street con persone perché non credo esista una città dove c'è sempre qualcuno in ogni angolo della metropoli.

Dell'opera di Guido Guidi non sapevo nulla (ti ringrazio della segnalazione), ma ho potuto vedere alcune immagini di anteprima. Mi sembra un lavoro stupendo, non costasse così tanto lo comprerei. Se è a questo che ti ispiri personalmente attendo con curiosità di poter vedere ciò che farai, se intenderai condividerlo.

E non mi limiterei nell'osare. C'è una foto di Guido Guidi dove si vede solo un ciuffo d'erba in mezzo al cemento: finalmente! Ecco un dettaglio che non vedrai da nessuna parte! Ecco una street che non è il solito volto da foto spesso presentato in BN a contrasto estremo!

EDIT: ho visto dopo il video. Molto interessante, confermo che lo trovo un lavoro da considerare con attenzione.


avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 18:28

Vi ringrazio tutti, leggo e imparo e cerco di assimilare quanto più possibile
Ottimi spunti
(È un periodaccio e non ho propio il tempo di fotografare purtroppo ma tutto questo verrà utile dopo)

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 19:44

@Andrea
alcune osservazioni fatte mi stanno portando ad una riflessione ed un approfondimento su quello che sto facendo

Questo è ciò che un forum dovrebbe stimolare. Anch'io sono soddisfatto di questa nostra chiacchierata.
E' un bel confronto fra pari che... nemmeno si conoscono. Eppure funziona.


come vi sembra che sia possibile un'integrazione al meglio in una stessa serie tra foto "inanimate" di tipo urbano e foto invece con rappresentazione delle persone

Io vedo che è una cosa molto utilizzata e con ottimi risultati.
Guidi che hai citato la fa senza porsi troppi problemi.

Guarda questo recente lavoro di Simone Donati, che stimo molto.
terraproject.net/portfolio/SJKRF9GcP/varco-appennino#/
Tutto il collettivo mi piace. Questo è un loro lavoro insieme molto bello:
terraproject.net/portfolio/B1tZjivd7/the-long-seafront#/item/28


avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 19:54

@Marco
Non possiamo avere la pretesa di fare qualcosa di totalmente originale, di reinventare ogni volta la fotografia

Sono d'accordo. Il mio timore è che ci si possa però "innamorare" della replica di un modo di vedere e quindi di dimenticare di "allegare dei contenuti"...
Non è una ricerca dell'originale a tutti costi.


è morta la fotografia documentaria intesa come prodotto destinato alla pubblicazione giornalistica e l'immagine fotografica è diventata a tutti gli effetti un'immagine artistica

Su questo non sono d'accordo. La carte stampata è finita ma la fotografia documentaria o il fotogiornalismo usano altri media per diffondersi.
Storicamente è stata la straight photography a nascere come reazione al pittorialismo. Oggi mi pare che tutti i generi convivano senza danneggiarsi a vicenda.

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 20:12

@Marco, vedo che siamo arrivati a 15 pagine. Quando lo spazio finisce, apri tu il nuovo thread?

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 20:20

Ok!

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 21:42

grazie ale per i due link che ci hai segnalato .

devo dire che sono rimasto abbagliato da tanta bellezza : idee , pp perfetta , spettacolarizzazione 0 , grandi fotografi con un minimo comune denominatore.

user207512
avatar
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 21:58

Molto interessanti le ultime dissertazioni, mi riservo di intervenire non appena avrò tempo. Volevo chiedere intanto a tutti voi un parere su Bruno Stefani, l'ho conosciuto colpevolmente da poco e devo dire che i suoi lavori mi hanno folgorato. Ho segnalato l'autore in un thread in blog perché ho visto che non se ne era mai parlato.
Appena posso guardo con attenzione le serie proposte dopo quella di Ale Z e vi dico, per quanto possa valere il mio parere.

user86925
avatar
inviato il 06 Febbraio 2021 ore 22:07

Impassibilità: è un termine che usa la Cotton nel suo libro Fotografia come arte contemporanea a cui dedica un capitolo
grazie Andrea.taiana, inizierò a leggerlo è tra i tanti che avevo comprato ma che non ho ancora preso in mano...

A questo proposito volevo anche sentire da voi come vi sembra che sia possibile un'integrazione al meglio in una stessa serie tra foto "inanimate" di tipo urbano e foto invece con rappresentazione delle persone. Un esempio di queste sta forse nel libro "Veramente" di Guido Guidi dove mi sembra che sia riuscita.


personalmente è un tipo di integrazione che non mi fa impazzire ma come ogni cosa dipende da come viene fatto, perchè un accostamento armonioso lo accetto e mi piace, come queste due foto accostate di Guido Guidi dove ritengo funzioni molto bene:
16idhj32uzxu3xpspj34qx9k-wpengine.netdna-ssl.com/wp-content/uploads/20
c' è continuità cromatica, le foto dialogano tra loro e anche la figura umana dialoga con il contenuto dell' altra immagine (sembra stia osservando il cane), percepisco una certa simbiosi...

mentre in un approccio come quello di Simone Donati precedentemente proposto (che non conoscevo e ringrazio perchè trovo il lavoro molto interessante) dove ci sono questi salti repentini molto pronunciati tra il paesaggio ed il ritratto l' accostamento e l' interazione tra le immagini mi lascia un po perplesso, ma forse è proprio questa scelta di "Impassibilità" che devo imparare ad interiorizzare maggiormente...
terraproject.net/portfolio/SJKRF9GcP/varco-appennino#/item/3
terraproject.net/portfolio/SJKRF9GcP/varco-appennino#/item/4

insomma gradisco di più una maggior omogeneità nel passaggio tra la descrizione inanimata ed il ritratto, come si è sempre visto nel reportage...penso in questo momento a Davide Monteleone dove i ritratti di persone o comunque i soggetti umani sono ben amalgamati nella storia...
davidemonteleone.com/projects#/redthistle/

e penso ad esempio a Todd Hido che rappresenta bene un certo tipo di foto urbana ed anche il ritratto in maniera distinta:
www.toddhido.com/homes.html
www.toddhido.com/portraits.html
per poi unire indistintamente i lavori nei suoi libri mantenendo una certa coerenza visiva, con rimandi cromatici o di bagliori o altri elementi nella stessa zona tra un fotogramma e l' altro proiettandoci in una visione d' insieme come fosse un progetto unico...
www.toddhido.com/between.html

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 9:40

Io vedo che è una cosa molto utilizzata e con ottimi risultati.

Sì è così, la verità è che sono io che non so come fare, forse non sono troppo capace di fotografare persone, ho mille dubbi. La serie che sto fotografando nel quartiere attorno casa mia presenta tutte foto "inanimate" prese con la stessa luce invernale radente e con lo stesso obiettivo 35mm. Ho provato a ritrarre persone 3 o 4 volte nelle stesse uscite ma non sono convinto del risultato. Non capisco se sono io insoddisfatto e invece le foto funzionano o se proprio non vanno. Non so se usare un'altra focale, un 50mm o un 70mm, non so se fotografare con lo stesso tipo di luce o se cambiare riprendendo le persone in ombra o proprio quando il cielo è velato; fino ad ora le ho fatte posare, non so se invece cambiare approccio e cercare la foto a loro insaputa, più da street. Insomma con la foto ritratto non sono a mio agio.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 9:49

I ritratti di questo filone estetico dell'impassibilità per il vero mi sembrano tutti posati oppure di gruppi presi in distanza o a voi sovvengono esempi diversi?

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 12:05

Difficile dare indicazioni.
Nel genere di foto di cui parliamo la figura umana è assente o non è dominante (riprendo ad esempio Gronsky). Questo perché è una presenza che catalizza fortemente l'attenzione e trasforma il significato dell'immagine.
Quanto può essere "presente questa presenza" prima che quella foto si trasformi in street?
D'altra parte noto che anche solo una singola figura umana di minime dimensioni aggiunga parecchio valore. Questo ad esempio è un mio limite dato che tendo a fotografare deserti...

Inserire un ritratto in una sequenza è tutta un'altra storia, perché si tratta a tutti gli effetti di ritratti.
Il ritratto per definizione è posato (se è a sorpresa per strada per me sta in un altro genere).
È un genere su cui ho pochissima esperienza. Quando mi è capitato, l'ho trattato cercando di ambientarlo e di non concentrare l'attenzione del soggetto su un "unico scatto buono" ma diluendo la tensione in una sessione prolungata.

Se vuoi vedere dei ritratti che trovo veramente belli e soprattutto "straight", cerca la serie Italians di Giancarlo Rado su Flickr. Lui ad esempio tiene i ritratti separati dalle foto "impassibili".

user86925
avatar
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 13:51

a me sembra che queste immagini "impassibili" usi come collante per le immagini più il contenuto che una coerenza visiva...

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