user207929 | inviato il 26 Marzo 2021 ore 9:41
Ciao Raffaele.
Stai ingegnerizzando il sistema... Nel weekend condivido un paio di immagini (che devo produrre) e poi ci confrontiamo. |
| inviato il 26 Marzo 2021 ore 13:28
Ciao Vittorio grazie a te e al tuo intervento in questo thread ..era in fase embrionale ma con una serie di esempi ed info la situazione mi sta diventando sempre più chiara. |
user207929 | inviato il 28 Marzo 2021 ore 18:09
Ciao Raffaele e agli altri amici. Posto qualche foto fatta col telefono.
Sotto, il mio kit per itinerante: con Monopiede Manfrotto XPro Alu 5 sez, Tilt Leofoto VH-10 su plate Wimberley P-30, avvitata al piede del 200-500 e collegata a una cinghia della Fles. Il tutto poggia sul sostegno da treppiede di un vecchio zaino Lowepro ProRunner, il quale ha un comodo passante con velcro che posso agganciare senza sganciare la cintura ventrale del mio zaino.
Sotto, particolare del nodo che collega l'insieme monopiede/oviettivo/cinghia
Sotto, particolare del sostegno da treppiede del mio vecchio zaino dove appoggio il piedino del monopiede.
Questa variante, che utilizza il supporto per treppiede mi è venuta in mente a seguito delle indicazioni che avete dato nei precedenti interventi (tipo cintura da pesca) e devo dire che è assolutamente comoda, rispetto all'inserimento tra cintura ventrale dello zaino e pancia, che usavo in precedenza.
Sotto, posto un particolare della prima foto dell'orientale per indicare come tengo la fotocamera durante gli spostamenti.
Sotto, posto un'immagine trovata in internet di come, più o meno, imbraccio la fotocamera per riprendere. In realtà io tengo tutto l'insieme leggermente più in alto (cioè accorcio la cinghia) rispetto alla foto dell'orientale sopra e ho perennemente la mano sul piede dell'obiettivo, non tanto per questioni di sicurezza, ma solo per essere pronto a incastrare il treppiede nel supporto e scattare velocemente. Non ho problemi di ballonzolamenti, poiché avendo il monopiede che mi passa sotto l'ascella il tutto rimane molto fermo, anche camminando su sentieri accidentati.
Ovviamente, a differenza del tipo della foto, io utilizzo una testa tilt che mi permette un'operatività molto migliore.
La testa della Leofoto ha anche una comoda rotazione che mi serve per trovare l'asse corretto e avere la rotella della frizione sulla destra. Regolo all'inizio dell'uscita la frizione e poi non è quasi più necessario perdere tempo in ulteriori regolazioni.
Quando vado a ungulati tengo un'altezza del monopiede precalibrata e generalmente non ho bisogno di regolare. Non faccio specificatamente avifauna, ma ogni tanto vado al lago a farmi un giro a Svassi, Cormorani, eccetera. In quel caso tengo una lunghezza del monopiede leggermente superiore, poiché se si invola qualcosa verso l'alto è più comodo seguire il volatile senza piegare troppo la schiena. Se ho bisogno di regolare l'altezza del monopiede trovo che sia più facile farlo con questo Manfrotto che ha le levette a sgancio rapido, piuttosto che con l'altro monopiede che ho, il quale ha le classiche boccole rotonde.
Per quel che mi riguarda trovo il sistema molto utile, poiché è quasi come avere il monopiede poggiato a terra. Penso che tale sistema potrebbe essere utile a chi ha zoom anche abbastanza più pesanti del mio. Tengo la fotocamera a sinistra, poiché con la destra utilizzo un bastoncino per scaricare il peso e prevenire scivoloni su terreni infidi.
Uso la tracolla della Fles, che a mio parere è ottima e costa il giusto, poiché la BlackRapid (che pure possiedo) mi da fastidio sotto lo spallaccio dello zaino. La Fles è abbastanza larga e scorrevole per non creare alcun impedimento con lo zaino. Scarica benissimo il peso e per me è l'ideale.
Se qualcuno ha consigli sono ben accetti, anche se credo di aver trovato il mio Nirvana con questo sistema.
Se qualcuno desidera chiarimenti, non ha che da chiedere.
ciao Raffaele e a tutti gli altri.
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| inviato il 28 Marzo 2021 ore 18:24
Bello .., non ci avevo pensato al sacchettino del Lowepro, ce l'ho anche io e devo trovarlo  |
user207929 | inviato il 28 Marzo 2021 ore 18:28
Specifico come, portando il monopiede sempre agganciato al piede dell'obiettivo, è molto facile anche aprirlo interamente e poggiarlo a terra, con un po' di pratica e senza fare movimenti evidenti. Ribadisco che preferisco gli sganci rapidi piuttosto che le boccole poiché li trovo più facili da gestire con una mano sola. All'inizio mi è capitato di fare rumore aprendo il monopiede, perché una sezione mi scorreva via, ma ho ben imparato ad aprirlo velocemente senza sbracciamenti e rumori che possano spaventare i cervi, che sono i miei soggetti preferiti. |
| inviato il 28 Marzo 2021 ore 18:39
Finalmente qualcosa di interessante e pratico da leggere...messo nel segnalibro...grazie !!! |
| inviato il 28 Marzo 2021 ore 18:44
Molto tempo fa ho usato per qualche uscita una semplice cinta da carpentiere con la borsa portautensili in cui infilavo il treppiede chiuso.
Dopo qualche prova, anche col monopiede, ho abbandonato questa abitudine; l'accessorio però è economico e, se voltete sperimentare, ce ne sono di tutte le forme e materiali; i prezzi sono generalmente bassi.
Un saluto.
Paolo ... cusufai |
| inviato il 28 Marzo 2021 ore 18:46
Comunque nel caso non si dovesse usare il monopiede (e quindi si il foro 1/4" libero) si potrebbe ricorrere anche ad un sistema tipo il B-Grip BH Evo.
Lo si attacca alla cintura e in tre secondi hai già la macchina in mano pronta all'uso senza far rumore (a parte un piccolo e inudibile "click").
Ovviamente no se si vuole montare sopra un 800 mm o un 300-800 mm perchè in quel caso sarebbe scomodissimo. |
| inviato il 28 Marzo 2021 ore 21:04
Grazie Vittorio per la spiegazione!!molto interessante,hai un link per la Fles?
Grazie Mario |
user207929 | inviato il 28 Marzo 2021 ore 22:26
@Mariogs - adesso ci provo, se non riesco ritento con un altro messaggio.
www.fles.it/
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| inviato il 28 Marzo 2021 ore 22:28
@ Vittorio
Grazie della info. Ho anch'io quel box rigido sul mio Pro Trekker, è amovibile e adatto al caso, ottima idea. |
user207929 | inviato il 28 Marzo 2021 ore 22:58
@Mariogs - É andato! Almeno io riesco ad aprire, casomai fammi sapere.
Io ho il modello Fles FL con l'estensione a ES, ma quest'ultima variabile non fa per me, preferisco sempre la versione scorrevole.
Acquistando un accessorio composto da due anellini, sempre nel sito di Fles, è possibile attaccarsi con le due estremità della tracolla agli spallacci dello zaino. Con lo zaino che avevo prima mi trovavo bene con questo diverso sistema, ma con quello che ho adesso mi trovo meglio, cioè con la cinghia che gira attorno la schiena. Forse è meglio fare qualche prova. Comunque personalmente mi trovo molto meglio con la Fles piuttosto che con la BlackRapid, della quale mi disturba un po' la seppur modesta imbottitura che rimane sotto quella dello spallaccio dello zaino. Oltre a ciò io ho la BlackRapid per destrimani e forse è proprio questo il problema, poiché preferisco portare la fotocamera a sinistra. Ormai mi sono abituato così e anche quando non faccio naturalistica, porto la fotocamera a sinistra e mi attacco con la Fles scorrevole al piede del 70-200 o sotto la fotocamera quando uso il 14-24 o al 24-70, che sono belli pesanti, e mi trovo benissimo.
Il tipo al quale mi sono ispirato e che ho citato in un precedente intervento, collegava la tracolla all'attacco per il cinghiolo del monopiede. La prima uscita l'ho fatta anch'io così, con un'anello a D preso su Amazon (lo si vede nelle foto che ho postato) ma francamente non mi dava tutta 'sta gran sicurezza. Preferisco avvitare il doppio occhiello della Fles al plate e così mi pare che tutto sia molto più sicuro e un po' più indipendente dal monopiede.
Ultima cosa che mi viene da dire è che la Fles è certamente robustissima. Sembra fatta con lo stesso materiale delle cinture di sicurezza dell'auto, credo possa reggere pesi molto più importanti di quelli che un fotografo potrebbe effettivamente portarsi in giro.
Ciao, Vittorio |
user207929 | inviato il 28 Marzo 2021 ore 23:32
@Elleemme - ti inviterei a provare, è molto più pratico dell'impressione che si ricava dalle foto, sopratutto con un supporto rigido come la scodellina di Manfrotto.
Non mi sarebbe mai venuto in mente questo sistema se non avessi visto in Cansiglio il tipo che ho citato in un precedente intervento. Lui sostenne di aver imparato questo metodo da dei compagni francesi durante un'avventura a Yellowstone. Io, ad oggi, ho visto solo lui, ma mi trovo benissimo con questo sistema che lui usava in modo molto disinvolto.
La rotazione della tilt serve solo per orientare la direzione dell'obiettivo per avere in posizione comoda la sua frizione e poi si blocca, per inseguire il soggetto, ovviamente, ruoto tranquillamente tutto l'insieme fotocamera e monopiede. È come averlo a terra, praticamente.
L'ultima cosa che vorrei sarebbe proprio quella di allontanare le vipere, sono molto appassionato di erpetologia
Io oltre al problema della capigliatura (pochi e bianchi) ho anche quello della barba, che è candida. D'inverno non è un gran problema, poiché risolvo tutto con un passamontagna mimetico, ma d'estate... Ho provato ad usare le cremine colorate da softair, ma poi diventa difficile pulirsi il viso e la barba. Il problema è rientrare in auto a casa, se ti ferma qualcuno con il mimetismo nella faccia potrebbe pensare male, molto male Un amico in Canada mi ha promesso di farmi avere uno spray colorato, inodore ed ecologico, che dovrebbe eliminarsi con una semplicissima sciacquata, vedrò se funziona appena manterrà la sua promessa.
Grazie per i tuoi consigli. |
| inviato il 29 Marzo 2021 ore 7:33
grazie Vittorio! le tue esperienze aiutano!! |
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