| inviato il 24 Febbraio 2013 ore 10:32
Ciao a tutti. Mi piacerebbe sapere come avete calibrato o regolato al meglio il vostro Mac magari senza spendere cifre da capogiro nè adottando metodiche da ingegneri informatici... grazie a tutti |
| inviato il 24 Febbraio 2013 ore 10:56
Ho preso la macchina. Sono andato in un negozio, ho chiesto un calibratore monitor. Ho comprato X-Rite i1Display Pro. Tornato a casa ho inserito il cd, installato il suo software, collegato il calibratore e seguito le istruzioni a schermo per effettuare la calibrazione. Spesa: 180 euro (170 calibratore+10 benzina). A parte gli scherzi. Il procedimento è praticamente tutto automatico, non è nulla che richieda doti da ingegnere, la spesa è quella del costo del calibratore che scegli. Io ho scelto x-rite perchè avevano quello, spyder o altre marche vanno bene lo stesso. |
| inviato il 24 Febbraio 2013 ore 12:40
porti a stampare una foto senza correzione nella linea professionale la metti vicino al monitor e lo regoli in modo che sia simile io ho fatto cosi e sono sodisfatto non sara accurato al 100% ma di piu non mi serve proprio gia di per se almeno il mio imac late 2011 è a posto |
| inviato il 24 Febbraio 2013 ore 12:48
Imac non si calibra e già pseudo giusto visto i limiti di gamout che ha. almeno sul mio 27" 2012. calibrato con colormunki non cambia na mazza. Usa giusto la calibrazione di osx per la luminosità. |
| inviato il 24 Febbraio 2013 ore 13:01
“ Imac non si calibra e già pseudo giusto visto i limiti di gamout che ha. almeno sul mio 27" 2012. calibrato con colormunki non cambia na mazza. Usa giusto la calibrazione di osx per la luminosità. „ mhh supponevo una cosa cosi... |
| inviato il 24 Febbraio 2013 ore 13:18
Io ho un imac 24" del 2008 calibrato con il colormunki e non mi sembra ci siano problemi... certo ci sono monitor più specialistici che hanno la calibrazione hardware e che hanno prestazioni superiori ma io stampo con una stampante epson 3800 anch'essa calibrata con il munki e trovo le stampe molto fedeli, con le ovvie differenze date dalla diversità di supporto, dato che ovviamente uno schermo retroilluminato ed una stampa su cui la luce si riflette non sono la stessa cosa. Forse la calibrazione non sarà perfetta ma è comunque più che sufficiente, trovo che dire che l'imac non si calibra non sia veritiero. Ciao Andrea |
| inviato il 24 Febbraio 2013 ore 16:02
Vi ringrazio tutti per la cortesia e per le risposte. Comunque anche io stampo le foto senza correzioni da un laboratorio fotografico ma non si può modificare nulla( ho un mac da 21,5 pollici del 2012) al di fuori della regolazione manuale della luminosità... Credo di affiancare al Mac un altro monitor... Ho trovato diverse alternative che partono dal più costoso Eizo cs230 da 23 pollici e 770 euro, Asus Pa248 da 24 pollici e 350 eruo, Dell u2413 da circa 500 euro. Avete altre alternative? |
| inviato il 24 Febbraio 2013 ore 16:19
Secondo me intanto ti conviene comprare un calibratore (che comunque ti servirà anche per calibrare il futuro secondo monitor), calibrare il tuo imac e vedere come ti trovi. Vedrai che il miglioramento sarà netto, anche se il monitor del 21,5 (pur discreto) non è un capolavoro, quindi in futuro un secondo monitor di qualità sarà un acquisto molto sensato, anche perchè lavorare con due monitor è davvero comodo. Personalmente affiancavo (prima che morisse...) al 24" dell'imac un 22" della acer supereconomico, preso solo per posizionare i cursori, itunes, etc. e nonostante fosse davvero scarsino la calibrazione lo aveva migliorato sostanzialmente, pur senza renderlo perfetto. Intanto però, dato che come già detto il calibratore sarà comunque una spesa da affrontare, comincerei da questo. Ciao Andrea |
| inviato il 24 Febbraio 2013 ore 16:24
Calibrare un monitor significa portarlo ad uno "stato noto" di cromaticità, punto di bianco e gamma. La fase ultima è la creazione di un profilo ICC. Questa operazione non rende un pessimo monitor un monitor migliore. Diciamo anche che non è necessario farlo se non avete a cuore la fedeltà del colore. Inoltre non ha nulla a che fare con la fedeltà di stampa e non renderà le vostre immagini migliori o più fedeli (ma fedeli a che cosa?) o simili a come le vede un vostro amico fotografo sul suo monitor. Con un monitor calibrato NON otterrete stampe più simili a quello che vedete a monitor, questo è un passo successivo e riguarda solo il processo di stampa. Detto questo, il monitor dell'imac può essere tranquillamente calibrato. Conviene farlo? La risposta è dentro di voi Nel dubbio fatelo, con 130 euro si compra un colorimetro e di certo un monitor calibrato sarà sempre meglio di un monitor così come esce dalla fabbrica. Il processo è inoltre da ripetere regolarmente ed è meglio creare più profili, a secondo delle condizione di utilizzo, ad esempio a luce naturale per il giorno o a luce artificiale per la sera. |
| inviato il 24 Febbraio 2013 ore 17:06
per un macbook pro 13" sarebbe utile calibrarlo per creare fotolibri ? |
| inviato il 24 Febbraio 2013 ore 17:21
Come ho scritto sopra, sono due operazioni che non hanno tra loro attinenza. Alcuni laboratori di stampa possono fornire su richiesta i profili delle loro stampanti con i quali, in Photoshop, puoi fare una soft proof, cioè una prova per visualizzare la tua immagine con i profili che verranno utilizzati per la stampa e vedere gli eventuali fuori gamma. Ma per esperienza ti posso suggerire di non farlo se non sai esattamente come agire. |
| inviato il 24 Febbraio 2013 ore 21:13
Non vorrei contraddirti, ma dubito che uno possa fare un qualsiasi utilizzo di un profilo di stampa se prima non ha anche effettuato la calibrazione del monitor! Infatti il profilo di stampa si limita a farci vedere come verrà una stampa con una data accoppiata carta\stampante ma non regola il modo in cui il monitor ci fa vedere questi dati... e la maggior parte dei monitor con la taratura di fabbrica (per non dire tutti) non sono affidabili dato che sono impostati troppo luminosi, troppo saturi e troppo contrastati, il tutto per l'ovvia ragione che con queste impostazioni ci consentono di fruire con maggiore soddisfazione dei contenuti multimediali rendendoli più vividi. Il problema sopraggiunge quando regoliamo le nostre immagini, che a monitor sembrano bellissime ed in stampa vengono smorte a causa della resa "pompata" del monitor stesso. Quindi mi sento di affermare che volendo lavorare seriamente sulle immagini un colorimetro sia una scelta quasi obbligata e personalmente mi pento del tempo che ho passato prima di comprarlo... il vantaggio sarà enorme in alcuni casi e comunque sempre sensibile, dipende dalle tarature di fabbrica dei monitor. Il monitor dell'imac ad esempio è molto bello come "effetto" nell'uso di tutti i giorni: vivido, contrastato, saturo e luminoso... peccato che nel fotoritocco tutto questo sia un problema! Io adesso uso il profilo di default (quando mi ricordo di cambiarlo) solo per guardare i film mentre per ritoccare uso quello creato dal colormunki e la differenza è netta sia come contrasto\luminosità\saturazione sia come dominante cromatica, che di default è un po'caldina. Con il monitor e la stampante calibrati ho una buona\ottima fedeltà, cosa che prima del munki mi sognavo... certo, le stampe erano belle lo stesso, ma erano diverse da quello che visualizzavo e sinceramente mi scocciava passare il tempo a regolare in maniera fine luminosità, contrasto e colori e poi trovarmi un'immagine diversa. Ciao Andrea |
| inviato il 25 Febbraio 2013 ore 16:09
Ciao Andreadefalco. Condivido ciò che hai detto...ma ho da porti due domande: 1) come facevi a regolare di fino contrasto e colore quando sull'IMAC è possibile regolare solo la luminosità? 2) mi è sembrato di capire che dopo la regolazione con il colormunki ti sei trovato bene. E' giusto? Ciò e un'ottima notizia perchè molti mi hanno detto che è difficile calibrare il monitor del Mac... Inoltre è da tenere presente che non ho la stampante e quindi mi dovrò basare sulle foto stampate dal mio laboratorio senza correzione... |
| inviato il 25 Febbraio 2013 ore 16:21
Come tu dici sull'imac puoi regolare manualmente solo la luminosità, ma quando utilizzi un calibratore il software ti genera un profilo che regola tutto e non solo la luminosità. Con il munki è un procedimento rapido ed intuitivo e, come detto, mi trovo bene e i risultati collimano con la stampa (almeno nel mio caso con la stampante calibrata). Metti in conto che il monitor del 24" è valido ma non perfetto e che credo che quello del 21,5" sia peggio... otterrai risultati molto più fedeli di quelli che hai adesso ma per ottenere il massimo ti converrà affiancare un monitor esterno di qualità (anche piccolo, ma buono). Dato che però, anche quando avrai un monitor migliore, avrai sempre bisogno di un colorimetro, ti conviene intanto cominciare da quest'ultimo e calibrare l'imac, se poi non ti basterà fai sempre in tempo a prendere un altro monitor. Calibrando l'imac avrai comunque risolto la maggior parte del problema ed a grandi linee avrai risultati fedeli. Ciao Andrea |
| inviato il 25 Febbraio 2013 ore 17:04
Antonio, credo che prima di tutto si debba capire come agisce il processo di calibrazione sui monitor che sono "calibrabili" *(a parte alcuni portatili scrausi, tutti i monitor lo sono, iMac compreso). repetita iuvant Il processo si svolge in tre fasi: a) calibrazione b) caratterizzazione c) profilazione Di tutto si occupa il SW del colorimetro. E' chiaro che la cromaticità del monitor non si modifica ma si misura solamente, mentre punto di bianco e TRC (o gamma **) si misurano e si possono modificare anche, portandoli a valori decisi dall'utente, tipicamente D65 e gamma 2,2. Ora, alla fine del processo, viene creato il file del profilo ICC che viene caricato dalle apposite utility presenti nel SO, nel mac Color sync. Nel caso specifico dell'iMac non è possibile regolare la cromaticità del bianco direttamente sul monitor, quindi il SW credo che agisca sulle lookup table della scheda video. * affinché un monitor sia calibrabile devono esistere (nella scheda video o nel monitor stesso) tre LUT accessibili e caricabili. Alcuni portatili ne hanno una sola e quindi di fatto non sono calibrabili. **le tre curve TRC sono una per ogni colore primario rosso, verde e blu. |
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