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Leica M e Q - due mondi apparentemente lontani con lo stesso sapore


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avatarjunior
inviato il 02 Novembre 2020 ore 22:37

Il mezzo utilizzato influenza il risultato è indubbio.
Come sicuramente vaccari può spiegare meglio di me. La m è la prima 35mm, anzi la prima mirrorless 35mm. Il progettista ha cercato qualità risaltando al massimo velocità e portatilità. In questo la q ne è la discendente.
Ho scattato per anni col telemetro e con tanti altri sistemi. Ognuno è diverso e l'approccio che si ha a fotografare è diverso.
Le ultime macchine sono facilissime da usare ma stanno portando ad uniformare il risultato. Perché uno è portato ad utilizzare automatismi che sono stati programmati per arrivare a un determinato modo. Cito per esempio la messa a fuoco sull'occhio. Ovvio chd uno può andare in manuale e non usarlo, ma sei portato ad usarlo, ma se mentre metti a fuoco a mano vedi un risultato diverso magari fai una foto diversa (ovviamente non mi riferixx ssd co in questo caso al telemetro).
Non mi ricordo più dove volevo arrivare
MrGreenMrGreenMrGreen

avatarjunior
inviato il 02 Novembre 2020 ore 22:45

I nuovi fotografi e di conseguenza le nuove macchine porteranno probabilmente sempre di più la fotografia a una messa fuoco simile ai telefono, inquadratura su schermo e messa a fuoco col dito. Anzi messa a fuoco e scatto col dito. Ora però è troppo scomodo e sbilanciato. Bisognerebbe ripensare l'ergonomia generale della macchina. Ma sarebbe la cosa più veloce

avatarsenior
inviato il 02 Novembre 2020 ore 23:24

com'è l'esperienza d'uso della ghiera di messa a fuoco manuale nella Q ?
è simile a quella di un obiettivo manuale con elicoide meccanico in metallo, oppure meglio lasciar perdere e va usata in AF e basta...


Io la trovo molto gradevole. Non così immediata come con il telemetro perché le masse in gioco dell'obiettivo della Q sono maggiori, quindi più dura da azionare. Ma è uno strumento utilizzabile bene anche in manuale...
A me capita di farlo spesso.

avatarjunior
inviato il 02 Novembre 2020 ore 23:31

Il tema è interessante. Ci penso spesso in questo periodo dopo aver affiancato alla mia Canon R la fuji x100V.
Da secoli uso canon, e la fuji per me è davvero un altro pianeta.
Altro pianeta nel senso che non la riesco a usare come uso la canon e forse non è così che va usata.
Infondo la fuji volendo ha le stesse capacità messa e assistenze della Canon R. Focus preciso con inserimento occhi, e tutte le assenze possibili immaginabili.

Però se ci provo non rispendo come vorrei..come la canon. COn la fuji sto instaurando un altro rapporto che è poi quello che cercavo.. il corpo è bello ed effettivamente affascina.. spesso quando passo e la vedo li appoggiata mi fermo a guardarla perché è un bel oggetto. E così quando la uso il rapporto con lei è diverso, volgio/devo usare ghiere, leve mirino ottico, messa a fuoco manuale. ME la rigiro in mano, è piccola.. la uso con calma niente raffica niente inseguimento occhio, compongo con calma, mi fermo. Se la foto non mi piace la cancello..
Ho perfino spento l'lcd uso solo il mirino..

Insomma èuna macchina che ti spinge a essere creativo, e pensare più al contenuto. PEr ora non so se le mie foto ne avranno giovamento, però è diverso.

Quindi si il rapporto con l'oggetto ha un suo valore, e non sempre gli automatismi sono i benvenuti..

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2020 ore 0:20

Inoltre la Q è pure stabilizzata e tropicalizzata, aspetto questo non così scontato su una macchina del genere dal momento che nè Sony RX1rII, nè la recente Zeiss ZX1 lo sono.

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2020 ore 8:25

con riguardo alla messa a fuoco manuale, aggiungo a quanto dice Pierfranco, che la Q è una delle poche fotocamere moderne dove la messa a fuoco non è focus by wire ma realmente "meccanica" e dunque consente di seguire più fedelmente il gesto manuale della messa a fuoco...

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2020 ore 11:22

Il rapporto fra l'uomo (fotografo) e l'oggetto (fotocamera), come ha scritto Vilém Flusser e altri come lui, è spesso il motore della nostra creatività.


Se mi permetti questa citazione me la segno perché mi piace moltissimo!!!

Ma tornando al post trovo la discussione molto interessante ... da amante M devo ammettere che anche la Q mi intriga e mi frena al contempo ... il maggior difetto che trovo alla Q è l'ottica fissa e nel Crop a 75 perde veramente tanto, così come scendere sotto il 28 è impossibile ... insomma dover rinunciare alla possibilità di non poter mettere le mie fantastiche ottiche M mi frena parecchio ... poi capisco che la Q2 sia tropicalizzata, ma prima o poi la polvere sul sensore ci arriva ed allora si impongono interventi lunghi e costosi ... però certamente il suo peso, la sua versatilità e le sue dimensioni mi attirano ... alternativa che sto valutando per un secondo corpo è una SL1 usata su cui posso usare le ottiche M perdendo però i vantaggi della Q ... evito di star qui ad elencare i vantaggi di un mirino ottico nella mia fotografia che non mi consente ancora di decidermi a passare ad una ML e che all'epoca mi esce abbandonare le Reflex

Per il resto confermo che l'uso in manuale è semplice ed intuitivo, come la MF meccanica che nulla a che ha a vedere con quella, ad esempio, della Fuji X100 (non so se è cambiata sulle ultime versioni) che provai pessima sopratutto per una imprecisione della ghiera e per la mancanza di un fermo alla minima distanza di messa a fuoco ed all'infinito

Concludo con una riflessione personale ... spesso sento dire che la M è una macchina da Street e permettetemi di dissentire, mio parere la M è una macchina da Reportage in senso classico (nel quale range entra anche la Street), e comunque quelli ambiti in cui le focali da 28 a 90 mm trovano il loro impiego (ma anche il 24 mm con le dovute accortezze e trucchi/approssimazioni) ... io negli anni ho usato M per collaborare con Bell'Italia servendo servizi in esclusiva su manifestazioni popolari (reportage in senso lato e non solo street della manifestazione in se), nella fotografia di teatro (ero fotografo di scena di una compagnia teatrale), ma anche un lavoro su artigiani che è sfociato in un libro e di prossima uscita un libro con un reportage in Magreb ... ho elencato queste esperienze, non per glorificarmi, ma per dimostrare che ridurla allo Street lo differirei assolutamente riduttivo.

avatarjunior
inviato il 03 Novembre 2020 ore 19:03

Per me la m è come la penicillina, ogni tanto funziona ancora.
La q invece mi piace molto, è veloce, portabile, ed è ragionevolmente sicuro portare a casa il risultato.
Sono 2 mondi lontanissimi.
L'unico ingrediente comune è il marchio, ma quello è feticismo, non "sapore".

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2020 ore 20:43

Prima o poi una M me la compro.Cool

user19933
avatar
inviato il 03 Novembre 2020 ore 21:45

Amo ed ho usato Leica M, per me la più "istintiva" che esista.
Ma il mio amore non è tanto per il corpo macchina M quanto per la fusione con i suoi obiettivi. Perché è nell'insieme (telemetro + lente) che "il sistema M" porta all'orgasmo MrGreen fotografico nell'esperienza d'uso.
Per problemi di vista ho dovuto abbandonare il telemetro, e quindi "il sistema", nel suo complesso. Rammarico in parte compensato, comunque, da alcune pesanti défaillance di Leica nell'era del digitale (M8, M9, rogne dei sensori, ecc...).
Insomma: io non ci vedo più tanto bene, ma anche Leica non è più "la Leica" di una volta. La serie Q l'ho guardata e soppesata più volte, ma non riesco a prendermi in giro da solo. È un feticcio, lo sanno loro e lo so io. Poi che si venda bene nonostante il prezzo, che vada anche meglio delle M per l'approccio più "moderno" e facilitato mi rende altruisticamente felice ma non l'accosterei, neanche in sogno, a ciò che offre una Leica M con il suo parco lenti.
M è un sistema completo corpo-lenti che incarna una filosofia piuttosto severa, che non fa sconti al praticante ma che ti forma solidamente e poi ti rende completamente - ma completamente - libero da un punto di vista creativo ed espressivo.
Q è soltanto una (buona) macchina fotografica che "ricorda" qualcosa di già assaporato, ma che non riesci bene ad identificare, proprio come un déjà-vu.
La suggestione fa il resto.

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2020 ore 21:59

M è un sistema ed una filosofia.
Q è soltanto una (buona) macchina fotografica......


Queste parole estrapolate mi trovano molto d'accordo ... sopratutto nella parte di M

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2020 ore 22:22

Sarò io che ci sono nato con Leica! La prima a 8 anni una 2f ... ma trovo invece che la Q sia proprio la giusta evoluzione! Che poi sia ancora o meno Leica poco importa! Perché se facciamo collezionisti e ci piace la sera giocare con le fotocamere allora si le “vecchie” hanno un altro sapore! Ma se parliamo di un approccio tipico del reportage (smettiamola di chiamarlo street) ... la Q non ha concorrenti nemmeno in Leica ! ;-)
Sarebbe come dire che le M digitali non sono M perché non hanno L otturatore in stoffa che per decenni è stato un cavallo di battaglia di Leica, per silenziosità e scatto “felpato” tanto da indurre L ing. Maitani ad adottarlo sulle sue OM!

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2020 ore 23:00

Secondo me gli scivoloni più grossi di Leica in ambito digitale sono:

-M8 con sensore Aps-h che stravolge le focali, cornicette sballate, otturatore rumoroso, dominante magenta e display che dopo un pò non lo riparavano più.

-M9 con problemi di corrosione al sensore.

-M 240 con EVF opzionale che fa ridere i polli e costa un'assurdità.

-Leica X vario con ottimo zoom, ma niente ibis, niente EVF con lo stesso orrendo di M240 disponibile come accessorio.

-Panasonic rimarchiate e sovrapprezzate.

user19933
avatar
inviato il 04 Novembre 2020 ore 0:10

.. ma trovo invece che la Q sia proprio la giusta evoluzione!

Perdona l'arabismo ma che si chiami mulo o bardotto in entrambi i casi non possiamo parlare di evoluzione di un cavallo MrGreen
All'incrocio quasi sempre sterile tra cavallo e asino non attribuirei i quarti di nobiltà (e libertà) del cavallo, che rimane cavallo ed evolve in purezza per conto suo.
Poi magari concordiamo sulla bontà del mulo, e sul fatto che mandi avanti lui la baracca, ma non è una evoluzione. È un'altra cosa. Tutta un'altra cosa.
Se Leica salva la baracca grazie alle vendite della serie Q io sono contento, speriamo però che utilizzi un parte del tesoretto anche per i cavalli... tutti scalcianti nel recinto del sistema M.

avatarsenior
inviato il 04 Novembre 2020 ore 0:18

Una Q con innesto M ed EVF che riproduce molto fedelmente un mirino a telemetro, potrebbe essere un successore.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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