| inviato il 02 Novembre 2020 ore 7:05
Vorrei fare il timelapse di un'attività che fai bei prossimi giorni. Penso che il tutto durerà poco più di una decina di ore divisi in due tre giornate. Esistono delle formule per calcolare la cadenza di scatto? |
| inviato il 03 Novembre 2020 ore 12:38
“ Esistono delle formule per calcolare la cadenza di scatto? „ Dipende da quanto vuoi far durare il tuo video in timelapse: cinque minuti o due ore? Una volta che hai deciso quanto deve essere lungo il timelapse, moltiplichi i frame per secondo per i secondi di lunghezza del filmato e avrai quanti scatti ti servono. Adesso che sai quanti scatti ti servono, dividi il tempo di posa per il numero di scatti e avrai l'intervallo di tempo da impostare tra uno scatto e l'altro. Esempio: 5 minuti di video timelapse, sono 300 secondi. 25 fps per 300 secondi sono 7500 scatti. Se vuoi fare un timelpase di 10 ore reali (36000 secondi), devi fare uno scatto ogni 5 secondi circa. |
| inviato il 03 Novembre 2020 ore 19:10
direi che come già detto tutto dipende da quanto vuoi far durare il filmato finale o di quanto puoi "velocizzare" l'azione perchè si veda ancora qualcosa. Per esempio fare un tile lapse della costruzione di un ponte non è la stessa cosa di un disegno fatto a mano per esempio. Considera come regola generale che ogni secondo di video finito sono 25fps, ovvero 25 foto. Sulla base di questo dato valuta ogni quanto scattare per ottenere il miglior compromesso tra visibilità dei vari step e durata. |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 7:26
l'idea si avvicina piu' ad una costruzione di un ponte o di una nave :-) Le 10 ore le vorrei comprimere in massimo due o tre minuti. Dovrei fare diverse prove per valutare la velocita' migliore ma dichiamo che "l'impresa" non vale la fatica. Ho provato a cercare degli esempi su internet ma trovo solo il risultato finale e non le specifiche. il framerate per il video lo conosco ma non mi sembra sia l'unica variabile importante della formula |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 7:52
Tre minuti di Time Lapse non sono certo pochi, la durata dello scatto singolo non porta certo a varianti, il totale nasce solo dal numero degli scatti e dalle pause tra di loro, non fai mica una presentazione in dissolvenza. |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 8:24
Usa la tempistica di Catand. Avere più minuti di filmato è meglio perché in fase di montaggio video puoi accelerare i portandoli a tempi di proiezione ridotti. Ma se devi rallentare le scene avendo più materiale puoi azzardati a farlo. Il tempo massimo di un time lapse non dovrebbe superare il minuto. Però se lo fai a scopi documentaristici puoi andare su tempi più lunghi accelerando le fasi meno importanti e rallentando quelle da evidenziare aggiungendo sottotitoli o una voce di commento fuori campo che spiega ciò che sta avvenendo e rende più interessante e meno noioso il tutto. |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 14:51
Si è una buona base quanto scritto da Catand. Dipende cosa vuoi ritrarre, se vuoi fare un timelapse di nuvole entrano in gioco altre cose per far si che il filmato sia fluido e non scattoso, mentre se desideri fare un timelapse della verniciatura di un'automobile la non fluidità ci può stare |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 16:46
eh il framerate del video è chiaro che se non è l'unica cosa rilevante, ma è certamente una delle più rilevanti. Più che altro che se vai oltre i 25 fps poi rischi di perderti dei frame perchè si vedono per troppo poco tempo, se fai meno di 25fps cessa di essere un timelapse. |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 17:01
Fino a 15 fps l'occhio non distingue se non su panoramiche veloci. I filmati per CD si facevano in Cinepak a 15 fps. |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 17:12
non distingue se tra un frame e l'altro la differenza è minmale come accade in una pellicola girata a velocità normale, se tu parti da foto singole se riduci il framerate si vede subito o quantomeno si vede più facilmente. |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 17:44
Credo che, al di là dei fps, i problemi più grossi per l'OP se davvero vuole intraprendere la strada di timelapse che coprono decine di ore reali in un ambiente non controllato, siano minimo due: - non conosco macchine che abbiano batterie che durano così tanto, quindi c'è bisogno almeno di una batteria dump e di una fonte di energia esterna; - in così tante ore, per avere immagini leggibili, l'esposizione tra la prima e l'ultima foto, e ovviamente in certi intervalli anche tra quelle intermedie, deve necessariamente variare (per esempio, gestire nel migliore dei modi il passaggio tra giorno e notte, o soltanto tra tramonto, ora blu e piena notte, è di una difficolta estrema in un timelapse). Qui si trova il miglior programma, a detti di molti, per lo sviluppo di un timelapse con l'ausilio di LR, con diversi tutorial che spiegano tutti i problemi che possono esserci: lrtimelapse.com/tutorial/ |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 18:26
Diciamo che i problemi applicativi dei timelapse ci sono ed è giustissimo ricordarli. Agli aspetti già citati aggiungo che per l'elevato numero di scatti in gioco è sconsigliato l'uso di una reflex, già meglio usare una ML, molti usano action cam. Per l'alimentazione tolte alcune reflex è un falso problema perchè ormai molte o tutte le ML si alimentano via usb. |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 18:52
Oltre a tutti i consigli, aggiungo : mettere i vari setting in manuale per evitare sorprese (autofocus, wb, ecc..), capire che luce c'è per capire che tempi usare, che Intervallo di tempo usare tra uno scatto e l'altro, ed in caso di poca luce se il tempo di esposizione è lungo ed è attivo la riduzione rumore lunghe esposizioni va considerato anche questo tempo nel calcolo dell'intervallo. Da sistemare dopo il possibile flickering che salterà fuori. |
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