| inviato il 28 Ottobre 2020 ore 21:09
Scusate il mio dubbio...
Avendo un 6x9 e volendo scattare in iperfocale, devo fare dei calcoli aggiuntivi oppure valgono i parametri del 24x36?
Cioè... se ho un 65 su 6x9 che fa circa 28mm, la calcolo sui 65 o sui 28mm?
Grazie |
| inviato il 29 Ottobre 2020 ore 10:34
Ciao. La dovresti calcolare su 65 mm però tenendo conto del circolo di confusione sul 6x9 che è diverso da quello del 24x36. Sul 24*36 ho considerato un circolo di confusione di 0,034 mm nel mio foglio excel, sul 6x9 potresti considerare circa 0,08 mm. |
| inviato il 29 Ottobre 2020 ore 14:45
Grazie, ora ho trovato una app dove mi fa inserire anche il Tipo di supporto (6x9 anziché 24x36) quindi dovrei essere a posto. |
| inviato il 29 Ottobre 2020 ore 16:16
A questo punto si. Poi sul barilotto dell'obiettivo non hai le scale dell'iperfocale?
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| inviato il 30 Ottobre 2020 ore 0:04
" Sul 24*36 ho considerato un circolo di confusione di 0,034 mm nel mio foglio excel, sul 6x9 potresti considerare circa 0,08 mm."
Detta così, semplicemente, è solo della bellissima aria fritta, quel discorso lì è privo di significato, e lo perchè non sai se quel valore è giusto o meno, non avendo definito la dimensione di stampa.
Prima di parlare di circolo di confusione del formato di sensore o pellicola (circolo che otticamente non esiste, non è un parametro ottico ma solo una attribuzione decisa dal fotografo) devi stabilire un ben preciso formato di stampa, la sua dimensione geometrica, poi devi stabilire la distanza di osservazione di quella stampa, e la qualità dell'occhio che osserva.
Dalla distanza di osservazione e dalla qualità dell'occhio che osserva, diciamo con potere risolutivo medio, 0,25 mm, anche se non tutti concordano su quel valore, stabilisci tu il circolo di confusione che tu vuoi abbia la stampa, e dal diametro del circolo di confusione stabilito per la stampa, tramite il Rapporto d'Ingrandimento, a marcia indietro definisci, non misuri, ma definisci , quello del formato della pellicola.
Una foto della dimensione di un francobollo, osservata ad una certa distanza da un occhio medio (ecco l'attribuzione del CoC a quella stampa) può essere tranquillamente nitidissima, mentre la stessa foto, otteuta con lo stesso negativo, può essere completamente sfocata su stampa di dimensione 3 m X 2 m, sempre ossevata ala stessa distanza e dallo stesso occhio medio.
Cosa cambia tra i due fatti?
Che il diamentro del CoC attribuito al sensore della fotocamera che catturato quella foto va bene per una determianta dimensione di stampa, mentre lo stesso valore di CoC, identico, attribuito allo stesso identico sensore, non va bene per una stampa di dimensioni molto diverse.
Detta in altre parole, se non definisci prima di tutto il CoC di una determinata dimensione di stampa (= distanza di osservazione e capacità risolutive dell'occhio che da quella distanza la guarda), tutte le considerazioni sul CoC del sensore o della pellicola sono prive di significato.
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user120016 | inviato il 30 Ottobre 2020 ore 0:42
Scusami Loris, la scelta di scattare in iperfocale è una questione di necessità (del tipo, non so a che distanza passerà il mio soggetto quindi cerco di anticipare la MAF) oppure non hai modo di mettere a fuoco in maniera diretta?
Te lo chiedo perché a me L'iperfocale piace poco ed utilizzo quest'ultima solo come extrema ratio in quelle folding che non possono montare un ground glass.
In alternativa, per i soggetti statici, un piccolo telemetro che monti sulla slitta flash che ti consente di misurare la distanza dell'oggetto da impostare poi sul barilotto dell'ottica e sei a posto... |
| inviato il 30 Ottobre 2020 ore 8:38
“ Detta così, semplicemente, è solo della bellissima aria fritta, quel discorso lì è privo di significato, e lo perchè non sai se quel valore è giusto o meno, non avendo definito la dimensione di stampa....
„
Hai ragione; il calcolo è pensato su una dimensione di 20*25 che corrisponde ad un ingrandimento di circa 7 volte il negativo (o il sensore FF). si considera una dimensione di CoC in stampa di 0,25mm che diviso il rapporto di ingrandimento fa più o meno 0,034. ed è in base a questo che ho calcolato il mio excel con le iperfocali su FF e su APSC.
Solo che, ai fini della domanda di Loris, mi pareva lungo da scrivere. |
| inviato il 30 Ottobre 2020 ore 8:42
“ fa più o meno 0,034 „
Che è più o meno il valore usato da Nikon (e penso anche da altri marchi) per le indicazione della PdC presenti sui vecchi obiettivi a fuoco manuale.
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| inviato il 30 Ottobre 2020 ore 9:52
"....per le indicazione della PdC presenti sui vecchi obiettivi a fuoco manuale."
Che per convenzione è riferito ad un formato di stampa formato A4, 20 cm X 30 cm,
Su formato A3, per un certo diframma, è bene considerare le marche di PdC di un diaframma più aperto, mentre su A2 io considero le marche di due stop più aperto. |
| inviato il 30 Ottobre 2020 ore 18:04
Domenico, chiedevo solo per curiosità, avendo preso una fujica 6x9 e pensando all'iperfocale per comodità di messa a fuoco, mi è venuto in mente questa domanda... mmm discorso molto complicato. |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 13:37
Loris, io con un apparecchio manuale seguo il principio di lavorare in manuale anche nell'impostazione dell'iperfocale, come di tutti gli altri parametri, diversamente mi evapora il piacere di usare certi strumenti. D'altra parte il concetto di iperfocale esisteva ben prima di excel o di quasiasi smartphone.
La leggo sulle tacche del barilotto e amen. E cioè:
Se la messa a fuoco e' su infinito con - ad esempio - f/16, la profondità di campo te la da il manuale (per ogni data ottica, qui il 90 mm.) o la puoi leggere sul barilotto, in corrispondenza della tacca "16" della serie di numerini a SX della linea di maf: Da 10.56 metri a infinito, sul manuale (calcolato con un cerchio di confusione di 0.05mm.). Sull'ottica il valore lo devi stimare un po', ma torna: parte da poco più di 10 m.
Ora l'iperfocale.
Se, impostato f/16, ruoti la ghiera di maf fino a portare il simbolo "infinito" sulla tacca "16" posta a DX della linea di maf, cioè così (ruotata con photoshop....  )
hai che la "zona buona" si estende da "poco più di 5 m." a "infinito" (come letto sul barilotto).
Qual'è la distanza iperfocale ... ? La vedi sulla linea di maf: è il doppio di "poco più di 5 m." Precisamente e' 10.56, ma serve il manuale per saperlo, perchè sul barilotto per forza di cose è indicata approssimativamente. A me però interessa solo regolare l'ottica in modo da avere - per un dato diaframma - una conseguente zona in cui è accettabile la nitidezza, e scattare. In questo caso, da circa 5 m. a infinito.
Va meglio ovviamente con diaframmi chiusi e ottiche grandangolari.
Scusate il post invasivo, sennò non si capisce. Saluti.
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| inviato il 02 Novembre 2020 ore 14:31
grazie mille a tutti!
Lpig io ho la GSW690II ed ha il 65mm 5,6.
Ora scattero' i primi 120 e vediamo.... |
| inviato il 02 Novembre 2020 ore 14:32
Non avresti quella tabella per il 65? chiedo.... |
| inviato il 03 Novembre 2020 ore 17:25
grande!
grazie |
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