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L'ai è un programma preconfezionato che decide tutto da solo senza un secondo intervento umano , usato a mani basse sugli smartphone con risultati direi eccellenti. La postproduzione invece usa questi programmi come uno strumento e non in modo totalmente automatico un po' come si fa con gli automatismi delle fotocamere . In un topic appena terminato mi pareva ci fosse un po' di confusione al riguardo, o sbaglio ?
è una questione aperta che certamente non è possibile liquidare in pochi minuti.
se la fotografia è fatta di passaggi: 1. osservazione 2. idea 3. preparazione 4. scatto 5. elaborazione 6. manifestazione
è da chiedersi quanto siano rilevanti ciascuno di questi passaggi. il passaggio 5. è da considerarsi qualcosa che poco ha a che fare con la fotografia? è qualcosa di talmente umile e stupido che non riguarda la "paternità" della foto finale?
difficile rispondere su due piedi.
il passaggio 5, cioè l'elaborazione, o lo sviluppo come lo chiama qualcuno, può essere tranquillamente devoluto a qualcun altro senza che questo qualcun altro possa rivendicare alcuna paternità, seppur parziale, dell'opera finale?
di es. se ne possono fare tanti, e ne farò uno sbagliato . per es. dirò che il compositore di musica sta al fotografo come il post-produzionista sta all'esecutore del brano. Perchè è un es. sbagliato? Perchè l'esecutore dà al massimo una sua interpretazione ma deve seguire lo spartito. Il post-produzionista invece può ricevere delle direttive per elaborare la foto, ma non esegue uno spartito. Per forza di cose ci mette del suo, perchè altrimenti chi ha eseguito lo scatto per stargli con il fiato sul collo su ogni passaggio faceva prima a farselo da solo lo sviluppo... (**)
Quindi l'atto della post produzione quanto incide nella paternità dell'opera? il post-produttore andrebbe citato?
Nei dischi si cita il produttore, mi viene in mente Alan Parson, senza il quale probabilmente i Pink Floyd non sarebbero diventati quelli che conosciamo.
e nella fotografia il post-produttore cosa è? uno sgaloppino? Ci sono foto dove la pp incide moltissimo, lo voglio ricordare.
Così, alla luce di noti fotografi che hanno un codazzo di collaboratori per ottenere il risultato finale, e alla luce del fatto che molto spesso nella pp interviene il sentore e l'intelligenza di una terza persona, come si colloca l'AI nella creazione dell'opera finale?
Andrebbe citata l'AI usata da un grande fotografo?
un giorno il produttore di tale AI potrebbe pretendere che la SUA intelligenza artificiale, quella che lui ha creato e che ha contribuito al risultato finale della foto, debba essere menzionata al di sotto dell'opera esposta, in quanto co-autrice dell'opera?
(**) però inevitabilmente rileggendo mi è venuto in mente Michel Petrucciani
che è stato un grandissimo interprete di musiche altrui, stravolgendole. qui Caravan di Duke Ellington
(prodotti finali completamente diversi) e completamente diversi possono essere i prodotti di stampa immediata post scatto o dopo la post produzione.
user198779
inviato il 27 Ottobre 2020 ore 18:54
Ho appena acquistato uno smartphone top di gamma proprio per vedere le potenzialità che hanno raggiunto con l'ai dove forse qui in questo settore c'è ne è la massima espressione. Lo userò in tandem con una reflex sempre top di gamma in completo automatismo in tutti e due gli strumenti . Per vedere l'effetto che fa Premetto che io post non ne so nulla il mio intervento al massimo risiede di dare un di maschera di contrasto e poco altro.
“ L'ai è un programma preconfezionato che decide tutto da solo senza un secondo intervento umano , usato a mani basse sugli smartphone con risultati direi eccellenti. La postproduzione invece usa questi programmi come uno strumento e non in modo totalmente automatico un po' come si fa con gli automatismi delle fotocamere . In un topic appena terminato mi pareva ci fosse un po' di confusione al riguardo, o sbaglio ? „
Sbagli! E' una tecnologia da conoscere e dominare. Ad esempio può essere usata "selettivamente" come già si fa per interventi di sharpening, riduzione rumore, etc. solo in specifiche aree dell'immagine. Premere il pulsante e pensare che faccia tutto da sola, quello NO.
Quindi assolutamente SI alla tecnologia basata su AI in post-produzione!
user198779
inviato il 27 Ottobre 2020 ore 20:17
Se c'è un intervento non è più artificiale secondo me . Per AI io intendo e penso voglia dire senza l'intervento umano se no è un altra cosa. Non sono contrario ad usarla . Forse ho male interpretato io.
Direi che la AI rappresenterà entrambe le soluzioni. Del resto una fotocamera usata in A e in fornato jpg dovrebbe dare il miglior risultato standard possibile. In manuale e in RAW è tutta un'altra faccenda. Lì, voglio decidere io. È da un po che lo dico ma nelle varie discussioni mi caxxiano tutti. Del resto che modalità automatica è se poi da dei risultati mediocri?
La modalità automatica va bene solo per pochissime situazioni in fotografia. Ad esempio non tiene per nulla conto se il soggetto inquadrato è fermo oppure in movimento ed è per questo che se fotografi un ciclista o un danzatore in modalità auto butti tutte le foto ed anche la reflex...
“ Se c'è un intervento non è più artificiale secondo me . Per AI io intendo e penso voglia dire senza l'intervento umano se no è un altra cosa. Non sono contrario ad usarla . Forse ho male interpretato io. „
AI sta per Artificial Intelligence e racchiude approcci alla soluzione di problemi che risolviamo normalmente in post con tecniche non convenzionali. it.wikipedia.org/wiki/Intelligenza_artificiale Ad esempio tecniche basate sulla conoscenza. Nel concreto, per esempio un prodotto come TOPAZ sharpen AI accresce il dettaglio attingendo ad una banca dati di immagini simili a livello locale e proponendo un dettaglio ulteriore plausibile. Di fatto “inventa” il dettaglio ma lo fa con un certo criterio che poi è simile a quello che fa la mente umana, che completa la visione sulla base della conoscenza pregressa. E molto del ns. modo di vedere risente di questo principio di completamento. Accrescendo questa banca dati che attinge a migliaia di immagini, questo dettaglio inventato diventa sempre più probabile che sia vicino al vero.
user198779
inviato il 27 Ottobre 2020 ore 21:42
Ilcentaurorosso
"AI sta per Artificial Intelligence e racchiude approcci alla soluzione di problemi che risolviamo normalmente in post con tecniche non convenzionali."
Definizione che non fa una grinza impossibile da contestare .
“ La modalità automatica va bene solo per pochissime situazioni in fotografia. Ad esempio non tiene per nulla conto se il soggetto inquadrato è fermo oppure in movimento ed è per questo che se fotografi un ciclista o un danzatore in modalità auto butti tutte le foto ed anche la reflex... „
Infatti la modalità Automatica così com'è implemetata oggi fa quasi schifo: è assistita da software che non vale una pippa. Il caso che citi dei soggetti in movimeto fa proprio parte di quelli in cui la AI sarebbe essenziale, così come lo è nei fotofoni. Tra l'altro rendere "semplice" l'uso della macchina fotografica in modalità Automatica, permetterebbe l'avvicinamento di nuovi utenti al mondo delle macchine fotografiche. Cosa che aiuterebbe la sopravvivenza di un settore in profonda crisi. Poi ovviamente esistono tutte le altre modalità (P,S,M) con le quali te la giochi senza l'uso dell'AI. Anche perchè nelle modalità manuali o pseudotali hai modo di esprimere la tua personalità e capacità di buon fotografo.
Secondo me la l'intelligenza artificiale fa il suo lavoro prima e durante lo scatto. Poi la si può usare in parte anche in post ma questa è un altra storia.
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