| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 13:41
@Rolubich l'energia elettrica mica la danno gratis... |
| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 14:03
HiRes, ho letto velocemente ma non mi sembra di aver visto la risposta alla tua domanda ( "...quindi sul mio 28mm la PdC a f/5.6 non la posso trovare?" ). La risposta veloce è no, perché hai meno tacche di quelle che vedi qui sopra sul Nikon 28mm: sul Nikon, oltre i tuoi f/22 e f/11 hanno scelto di dare anche f/16 e persino f/5,6 (saltando f/8). La vera domanda è un'altra: con la tua lente ha senso indovinare a occhio la posizione del 5.6 sulla ghiera? O - occhio per occhio - non è meglio guardare nel mirino e mettere direttamente a fuoco in un punto a meno di metà strada? Facciamo un esempio pratico. Vuoi fotografare un campo di grano che si stende a perdita d'occhio, senza voler evidenziare nessuna zona in particolare, e imposti f/11. Giri la ghiera fino a far coincidere la tacca blu con il simbolo di infinito, e puoi già scattare. Ovviamente sul barilotto trovi anche altre infomrazioni utili: 1) l'altra tacca blu (es. su 1,9 metri) ti dice da dove inizia la zona "ragionevolmente" nitida. Quindi se hai fiori o sassi che non vuoi sfocare, non li tieni a meno di 1.9 metri. 2) Il pallino scuro centrale, che mostra la distanza precisa di messa a fuoco (es. 2,3 metri); nell'esempio non ti serve. Come già detto, sono indicazioni di massima, che puoi modificare in senso restrittivo (es. prendi per buone le indicazioni per f/11, ma poi scatti a f/16). Se provi a "stimarti" la tacca di f/16 a metà ta 11 e 22, non fai il minimo danno. Se invece provi a stimarti la tacca di un diaframma aperto come f/5,6 o più, è probabile che sbagli di molto la previsione sul limite vicino (da dove inizia la zona ragionevomente nitida). La tacca blu non è certo da f/2.8 a f/11: è solo f/11 e con tutti i limiti del caso. Non è un dramma in tempi di scatti gratis; ma è solo una perdita di tempo senza vantaggi. |
| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 16:39
Gabriele67 ma in realtà anche tutti gli altri che hanno partecipato. Questa domanda l'ho posta non per una reale necessità sul campo ma più per curiosità, cultura generale, diciamo così. Il principale dubbio mi è sorto appunto facendo un confronto tra il mio 28mm serie E e quello AI-S dove ci sono più riferimenti. Detto questo, è sempre un piacere conversare in modo costruttivo, a prescindere dal tema proposto. Grazie a tutti |
| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 17:16
Aggiungo solo che, per l'uso che ne faccio io, starei benissimo anche con il solo riferimento per f/11. Mai utilizzate le tacche per l'iperfocale sotto f/8. La facilità di uso poi è fuori discussione: per mettere la tacca blu su infinito ci vuole davvero un attimo. Il vero problema è un altro: le foto al campo di grano tutto uguale non mi capitano mai (e meno male: bella rottura ) . C'è sempre qualche particolare interessante (una roccia, un albero, etc.) che conta più del resto, e finisco con l'aggiustare il fuoco dalla sua parte. |
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