| inviato il 12 Ottobre 2020 ore 10:03
“ Diciamo che se fai il b/n con una Monochrome e ti scappa la voglia di una foto a colori resti con la voglia. Con il resto delle macchine se ti scappa la voglia di una foto in b/n puoi farlo „
Il "monochromista" doc ha sempre previsualizzato in bn, anche in digitale, ma fin qui si trattava di una libera scelta – e il raw garantiva comunque una rete di salvataggio -; da ora in avanti, invece, egli sa che se pure si presentasse ai suoi occhi una parata del Cirque du Soleil, un volo di mongolfiere caucasiche, una visita ai maglifici Missoni o il più struggente dei tramonti, non avrebbe altro che il bianconero per raccontarli.
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| inviato il 12 Ottobre 2020 ore 10:16
“ Occhio che in Fotografia conta solo ed esclusivamente quello che si vede in immagine finita, e quello che non si vede in immagine finita, non conta nulla, zero, non conta un razzo. „
Non riesco a capire come non si recepisca questa profonda riflessione dell'ing elettronico simpatico cabarettista.
Per completezza, gliela confidò un ing Zeiss negli anni Ottanta, ben prima del digitale.
AP ha pieno diritto di autoconvincersi. Lasciamo perdere i vecchietti come lui ormai irrecuperabili alla comprensione del digitale. Secondo me non ha il diritto di spargere frescacce a piene mani ai danni dei principianti più giovani.
Non ho niente contro gli ing, sono solo allergico a quelli che non capiscono il digitale.
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| inviato il 12 Ottobre 2020 ore 10:39
@Phsystem a parte che ci sono dei tramonti monocromatici di rara bellezza .... probabilmente chi sceglie una MM non va in giro a scattare tutto quello che gli capita, ma fa una scelta mirata su alcuni progetti specifici da sviluppare come gli aggrada.... ripeto l'esempio di un mio amico che ha una MM 246 e per le foto ricordo a coloro ha preso una D-Lux7/Pana LX100 II ed è soddisfattissimo .... magari delle belle mongolfiere gli piace esaltare le forme ed alcuni particolari invece dei colori ... solo per dire |
| inviato il 12 Ottobre 2020 ore 10:42
@Eros Penatti hai centrato il problema, la MM è più una filosofia di scatto e di vita che una scelta tecnica.... il non voler scegliere, ma sapere di cercare quella specifica inquadratura e vedere in B&N perché solo quello hai ....
P.S. Io amando più il reportage ho preferito la M10P |
| inviato il 12 Ottobre 2020 ore 10:50
“ Il "monochromista" doc ha sempre previsualizzato in bn, anche in digitale, ma fin qui si trattava di una libera scelta – e il raw garantiva comunque una rete di salvataggio -; da ora in avanti, invece, egli sa che se pure si presentasse ai suoi occhi una parata del Cirque du Soleil, un volo di mongolfiere caucasiche, una visita ai maglifici Missoni o il più struggente dei tramonti, non avrebbe altro che il bianconero per raccontarli. „
Farei una distinzione, che a molti sembrerà snob ma secondo me è reale, tra fotografo e fotografante.
Il "fotografo" è colui che decide di parlare di qualcosa, decide in anticipo il tipo di linguaggio fotografico che userà nel farlo, decide come raccontare quel qualcosa e quindi anche se lo farà in bianconero o a colori. In seguito produce le immagini seguendo il filone che si è dato (siano esse catturate da un mondo spontaneo o preparate da lui, poco importa) producendo un lavoro fotografico. Non importa se di spessore o meno: non siamo qui a decidere se costui sia bravo.
Il "fotografante" è colui che va in giro con una macchina fotografica al collo e quando vede qualcosa di interessante, che attira la sua attenzione, non importa perché, scatta per tirarne fuori un'immagine.
Quindi in seguito deciderà se produrla a colori o in bianconero a seconda dei suoi gusti, del fatto se la vuole "salvare" perché in un modo non funziona, con lo scopo di far fare "Ooooohhhh!" allo zio quando lo passerà a trovare il quale gli chiederà "ma qui dov'eri?" oppure ai soci del circoletto che gli risponderanno con la macro di una margheritina.
Il "fotografo", proprio per l'approccio descritto, non ha bisogno di una rete di salvataggio.
Il fotografo può decidere di fotografare il Cirque du Soleil in bianconero ed essere comunque efficace. Sarebbe una scelta di linguaggio. Permetterebbe ad esempio di concentrare maggiormente l'attenzione su alcuni aspetti, visto che non ci sarebbe il colore a distrarre. Lo stesso fotografo potrà decidere invece che per raccontare il Cirque du Soleil gli serve il colore, per il motivo opposto.
Ma lo decide prima.
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| inviato il 12 Ottobre 2020 ore 10:57
@Pierdranco... un ora di applausi!  |
| inviato il 12 Ottobre 2020 ore 11:01
Sta storia di dire qualcosa con le foto è assurda....tutte le foto dicono qualcosa....anche i paesaggi....raccontano di un luogo in un certo momento.... .esistono foto con temi più o meno interessanti e brutte foto con temi più o meno interessanti....non vedo fotografanti e fotografi....
Una macchina solo bn non la comprerei mai..come non comprerei una tele in bn...non vedo perché castrarmi da solo.... |
| inviato il 12 Ottobre 2020 ore 11:08
Per me invece le foto sono più interessanti quando “raccontano” qualcosa! Quando si intende cosa voleva dire il fotografo, cosa voleva farci vedere in maniera chiara! |
| inviato il 12 Ottobre 2020 ore 11:14
Gobbo come l hai scritta te penso sia una foto fatta bene con tema interessante...la può fare anche un fotografante come un fotografo può fare una foto che non dice nulla...per me conta essere bravi... |
| inviato il 12 Ottobre 2020 ore 11:19
A parte il fatto che tutti i fotografi sono passati per lo status di fotografanti(e si detta così sa di snob),ma credo che se passasse il circo du soleil sarebbe anche bello poter decidere all'istante quale scatto potrebbe rendere meglio in b/n oppure a colori.Qui non si demonizza il monochrome(e lo status simbolo non è il monochrome ma Leica in tutte le due forme) ma si fa notare semplicemente che a fronte di un file in b/n sicuramente al top si è costretti a rinunciare ad altre esperienze.Un file in b/n convertito di altre macchine non sarà all'altezza ma non si discostera nemmeno poi in maniera così evedente |
user198121 | inviato il 12 Ottobre 2020 ore 11:22
@Pierfranco Fornasieri
Oliviero Toscani (che non apprezzo particolarmente) dice che la programmazione è la morte della fotografia...
Se vai nella mia galleria trovi la stessa immagine in 2 versioni...colore e bn...presentata a 2 distinti concorsi (oltre 10 anni fa ) sono state premiate entrambe...
Potevo programmare che la resa sarebbe stata ottima in tutte e 2 le versioni?
Assolutamente no, anzi non mi interessava fare un BN, eppure... |
| inviato il 12 Ottobre 2020 ore 11:23
@Pierfranco Fornasieri .... mi unisco all'ora di applausi, hai centrato il problema in maniera magistrale e risolto in modo accademico .... possiamo stare qui a discutere per giorni se le minime differenze fra un SW di elevata qualità può produrre immagini monocromatiche tante inferiore alla MM o no, ma il vero nodo (a mio parere) è proprio nell'approccio fra una MM ed una normale macchina con sensore Bayer |
| inviato il 12 Ottobre 2020 ore 11:25
@Giffan se non hai un progetto fotografico specifico da sviluppare in monocratico ed una visione monocromatica della fotografia fai bene a tenere una macchina che ti lascia aperte tutte le strade |
| inviato il 12 Ottobre 2020 ore 11:31
“ Oliviero Toscani (che non apprezzo particolarmente) dice che la programmazione è la morte della fotografia... „
Concordo. Fai bene a non apprezzarlo particolarmente. |
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