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fotografia di serie A e fotografia di serie B


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avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 12:56

momento preciso con riferimenti precisi

mi stò domandando ma voi quando io vado al cesso conoscete il mio momento preciso con riferimenti precisi?MrGreen

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 13:02

Io siMrGreen

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 13:15

Si ma la Arbus non è che abbia fatto poi chissà che studi con la Model. Se non ricordo male la seguì per pochi mesi.
Non è che la Arbus fosse poi così esperta di arte

Ed in ogni caso ognuno di noi per rompere una barriera deve trovarsi di fronte alla barriera stessa.
Non vedo cosa c entri il fatto del momento preciso

Penone è un grandissimo artista sconosciuto al pubblico ma di grandissima capacità.

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 13:18

Si Caputo. È vero spesso scambiamo preconcetti per concetti fondamentali del sapere.

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 13:37

Hai visto i libri di Lisette?
La loro amicizia é durata nel tempo, é evidentissima l'influenza di Lisette nella Arbus
Comunque quello che avo da dire é detto, mi sto ripetendo e vedo che le argomentazioni non ci sono.
Se non capisci cosa c'entra il contesto direi che il discorso finisce qui.

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 13:55

Al foto club non mi prendono mi sa.Ho visto qualcosa delle opere di Giuseppe P.che dicevi.La mano sulla corteccia,mi lascia qualche perplessità.Ho visto un architetto di giardini che inserisce delle vere e proprie sculture naturali e non,anche forme surreali,sfruttando la prospettiva come una composizione fotografica,che me lo ricorda, come se seguisse la stessa traccia.

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 14:53

Matteo, e' evidente che il contesto abbia un'influenza.Nessuno lo discute. Anzi, per me e' la dimostrazione che adeguandosi al contesto ti omologhi, vivi tranquillo e magari fai pure soldi. E' quando vai in direzione contraria che incontri problemi e vieni contestato.

Comunque.. i piu' recenti movimenti Americani , Inglesi , Europei stanno rivalutando un approccio piu trasversale e meno colto in moltissime branche del sapere. Hanno per me qualcosa da dire. Per te al contrario, sembra che si debba conoscere prima tutta la fotografia e solo dopo prendere una direzione. E' una posizione legittima..


Caputo, Penone non e' artista che si possa avvicinare con superficialita'.
E' stato uno dei fondatori del movimento arte povera.
non e' proprio immediato.

avatarjunior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 19:19

Scusate, forse mi sono perso qualcosa in questa lunga dissertazione. Ma non sarebbe più semplice affermare che ci sono foto che individualmente piacciono o meno? Perché se trovo gradevole una mia foto ho necessità dell'altrui approvazione? Francamente, può far piacere, ma certamente non cambio opinione.
Certo , se andiamo nel mondo dei concorsi, ecc. allora - come sempre nelle attività umane - subentra la "politica" ed il "politichese".

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 19:56

Lupo, la tua è una semplificazione eccessiva. "A me piace così" non mi pare un buon approccio alla fotografia.
Dietro c'è sempre un perché

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 21:09

Ci mancherebbe Salt anzi ,ero arrivato ad ipotizzare che non potesse essere sfuggito al paesaggista contemporaneo,che non è quello che scatta,ma costruisce.
Non so come si colloca la fotografia di Architettura ,nella gerarchia delle lettere.

C'è da dire che le fotografie forse sono un po' di piu' dei quadri di solito e nasce spontaneamente la neccessità di suddividerle per guardale o ritrovarle.
Anche qui sotto la forte spinta della recente produzione c'è chi ritiene che la suddivisione consolidata sia gia' tramontata,andando a suggerire una nuova rivisitazione....
Il raffronto pittura -fotografia mi lascia dei seri dubbi,ma sono di parte.

Il titolo indisponente che ha scatenanto la discussione,potrebbe essere letto anche come una amara constatazione.
Secondo me ci sono gli utenti che sono ben visti,per citare uno dei famosi commenti e altri un tantino fuori luogo, se cosi' suona meglio.

avatarjunior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 21:30

Arconudo: senz'altro hai ragione tu, visto che la stragrande maggioranza la pensa così. Ma per me la fotografia è un semplicissimo svago che mi serve per “depurarmi” dalle fatiche quotidiane e non la voglio assumere in modo diverso. Apprezzo comunque le posizioni di ciascuno.

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 5:09

Mah.. vedo che si contina a fraintendere il significato della parola "ignoranza" che qui viene usata piu' come rappresentazione di una predisposizione d'animo che di una effettiva ignoranza della materia.


Boh...

Abbi pazienza, e lo dico francamente, anche se hai raccolto l'approvazione ed il consenso di altri utenti, per come esponi le tue argomentazioni devo ripetere anche in questo post che continui a buttare nel calderone argomenti e divagazioni che denotano ancora una volta la tua predisposizione in questo topic a perpetrare nel fare non poca confusione.

Pragmatismo e concretezza che puntualmente non pratichi, aspetti semplici ma che complichi puntualmente nella disamina del tuo controbattere con divagazioni intellettualoidi.

In risposta a quanto qui sopra di tuo ho quotato, ti faccio notare che sei andato fuori strada, perchè nel mio post che precede questa tua frase, ho addirittura giocato di anticipo per non indurre fraintendimenti... Ma a quanto vedo non è bastato.

Non a caso, ho scritto di "ignoranza o non conoscenza" più volte, ed il significato risulta così posto inequivocabile, ma constato per quello che hai scritto, che dimostri di essere veramente un casinaro incallito,
Infati hai ribadito paradossalmente il contrario, proprio come si legge di tuo nel presente quote iniziale.

Ho invitato a fare un nome in ambito fotografico di chi non conoscendo storia e autori della fotografia, abbia raggiunto notorietà e risultati di rilievo, ed il solo nome che hai fatto è quello di uno scultore dell'arte povera. Sic.

Su Zen e sogno americano che riporti con concetti distorti e come se non bastasse c'entrano come cavoli a merenda laddove li hai più volte citati e incastrati, conviene sorvolare.

il che dimostrerebbe solo l'indispensabilita' dell'inclinazione... puoi studiare quanto vuoi ma se non sei dotato resti un pollo. Un pollo studiato.. ma un pollo.
Se viceversa sei dotato, puoi non aver studiato ma ugualmente produrre opere di rilievo


Constato che puntualmente ricorri all'estremizzazione ed alle iperboli, in risposta alle quali sarebbe miglior risposta alzare bandiera bianca.
Faccio un'ultima eccezione facendo notare che non hai evidentemente idea di quanti fotografi si sono creati carriere, e facendosi un nome stimato nell'ambiente, solo attraverso tanto studio, gavetta e applicazione, e senza che siano stai dotati di particolare talento da madre natura.

Quelli che hanno avuto la fortuna di averne, sono quelli che coltivandolo unitamene allo studio, gavettta e applicazione, sono diventati grandi e grandissimi fotografi.

L'Altra iperbole che hai fatto disquisendo sull'esercizio del sasso, a tuo dire da svolgere addirittura per un anno (Sorriso)... Sottolineo che non ti concentri sulla totalità dei concetti che vengono riportati, ma solo in una esigua parte, e solo su quello che Tu vuoi capire, spesso deformando l'interezza di quanto espresso dal tuo interlocutore.

L'esercizio del sasso è sufficiente dedicarcisi da una giornata ad una settimana... ma tu invece ne parli di un anno, perchè così è confacente al tuo distorto pensiero conseguente, e che risponde al concetto che Vuoi capire Tu, che sin troppe volte è diverso da ciò che risulta scritto per intero e per risponderti.

Ugualmente ci sarebbero sin troppi punti che riporti e che si potrebbero analizzare e smontare... Ma a meglio limitarsi a questo, come emblematico.


Sono molti i fotografi nella storia che son stati spinti dalla passione e non hanno seguito un percorso accademico tradizionale.


Certo tanti sono gli autodidatti, ma confondi questo con la ipercitata ignoranza, ovvero non conoscenza della materia nella sua storia e del lavoro degli altri esponenti, che si possono studiare privatamente da sè.


Anzi, per me e' la dimostrazione che adeguandosi al contesto ti omologhi, vivi tranquillo e magari fai pure soldi. E' quando vai in direzione contraria che incontri problemi e vieni contestato.


Mah... Considerando l'ambito fotografico, forse non consideri o non hai idea di quanti esponenti di spicco sono emersi proprio perchè "anticonformisti", e si sono mossi in senso contrario proprio al trend generale e alla omologazione.

Si era qui citato in precedenza Terry Richardson, e lui è uno di quelli.
E la lista è lunga e casualmente sono anche tra i più noti e di successo.

Giacomelli è molto significativo ed emblematico.
Autodidatta come tanti dei grandi, opposto alla famigerata omologazione, lontanissimo dai circuiti commerciali, dall'ambiente, e dalle committenze.
Eppure anche se non si sarebbe mai detto, conosceva molto bene il lavoro degli altri esponenti del panorama internazionale.

Evidentemente non si è fatto bastare il solo suo indubbio talento, e ha coltivato la conoscenza.

Mi pare che anche Matteo Groppi ti abbia in qualche modo invitato a formulare qualche nome, magari anche solo uno, che abbia raggiunto livelli degni di nota, professando e coltivando la non conoscenza della materia.
E sottolineo nuovamente non degli aspetti tecnici, ma della storia e dei grandi interpreti. Della fotografia e non di altro!

Ma avevo già profetizzato che nomi in tal senso non sarebbero arrivati, e non ne arriveranno.
Magari in alternativa si potrebbe segnalare questa volta... Un ceramista, un drammaturgo, un giocatore di scacchi o di golf. MrGreen


avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 7:52

Salt per l'ultima volta fai un esempio concreto fotografico spiegando questi recenti movimenti partendo dalle foto mostrate così finalmente chiarisci un pensiero fino ad ora astratto e fumoso
Mostrami come l'approccio sia diverso e perché funziona
La Arbus era un esempio evidentemente errato e non recente, Weston idem

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 8:21

Penone è ANCHE fotografo che ha esposto ovunque Louvre compreso. Che sia oltre a questo: scultore, pittore , filosofo e poeta è ininfluente. Alcuni lavori fotografici (rovesciare gli occhi, soffio ad es.) sono opere dedicate alla fotografia. Altre sono scultura.

Il fatto che non lo reputiate sufficiente è problema vostro e dimostrazione di quanto affermò.
Che consideriate Arbus e Weston esempi non calzanti significa solo che non avete compreso il succo del discorso. O siete arroccati su una posizione, legittima, ma forse superata.

Lo zen non l'ho introdotto io ma è stato portato in un commento di non so più chi ed ho risposto.

Tendo a pensare che fare esempi sia un insulto alla capacità della persona con cui dialogo. Tendo quindi a ridurli al massimo. Anche perché il portare esempi svia dal discorso principale dando spesso luogo ad equivoci. Come in questo caso.


Certo fotografare. Un Sasso è esercizio e chi lo nega?
Il succo non è lì .

Cercate di fare uno sforzo ed uscire dal guscio .
Questa protervia inutile non fa bene alle vostre coronarie

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 8:36

Non importa se è vera o finta.
Importa cosa ti racconta e quali domande ti stimola.

Se parlassimo di foto da esporre in una galleria d'arte più che giusto. Parlando di fotogiornalismo non si può prescindere invece dal sapere se è vera, completamente finta, una messa in scena che riproduce qualcosa accaduto prima e che non si è potuto riprendere, una messa in scena sceneggiata da un regime o altro ancora. è importante per il semplice fatto che ciò che il giornale racconta si presume debba rispondere ai fatti accaduti sia nella foto sia nei testi, didascalie comprese e dai fatti raccontati può dipendere come l'informazione influenza l'opinione che il lettore può farsi. Se parliamo di premio Pulitzer è imprescindibile sapere le condizioni in cui è stato preso lo scatto, se è frutto di una messa in scena, se è stato fotoritoccato, se è un collage. Non è un caso che, dall'avvento del digitale, siano cambiate le regole dei giornali riguardo all'accettazione di foto per la loro pubblicazione.
www.einaudi.it/catalogo-libri/problemi-contemporanei/vedere-il-vero-e-

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