| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 12:21
Ho letto qui tantissimi 3D sull'argomento (e ringrazio moltissimo tutti coloro che hanno dato contributi spesso molto interessanti) e ho testato diversi zaini quindi ho raggiunto le seguenti conclusioni definitive che voglio condividere nella speranza di riuscire a restituire a tutti voi qualche cosa di altrettanto utile rispetto a ciò che ho ricevuto. Premetto che sono alto 188 cm x 83 kg (maledetto lockdown), ho 52 anni e una feroce discopatia in zona lombo-sacrale. Premetto anche che lo zaino mi serve sia per uscite cittadine, sia per WE, sia per trekking più o meno impegnativo - cerco quindi di preselezionare le lenti che porto tentando di indovinarne la necessità pur con la consapevolezza che sul campo - si sa - poi si scopre sempre che “ne manca una” e/o che “almeno una è di troppo”. Uso Reflex (Nikon D800e e Df), non sono ancora pronto a passare ad ML (pur molto tentato), nè a smantellare un corredo di lenti “importante” (diversi Sigma Art e i “soliti” Nikon 2.8). Per un uso cittadino e per gite nei fine settimana nelle città , ho scelto il Peak Design Everyday Backpack in versione 30 lt - prima serie (perchè preferisco la configurazione delle tasche nelle patelle laterali anche rispetto alle migliorie più estetiche che pratiche della V2). É certamente molto bello e innovativo, non “sbatte” se portato con giacca e cravatta, è molto versatile, riesco a mettere il Mac, la Df con il 24-105 montato, e tutte quelle altre cosette più o meno utili che vivono quotidianamente nei nostri zaini nelle varie tasche o nella sua Tech Pouch. Nonostante il peso (1,5kg) e nonostante spallacci e schienale non siano ”tecnici” resta molto ben bilanciato e aderente alla schiena e il peso si sente molto poco - cosa che mi ha davvero sorpreso. Quello che non mi piace è che non è molto protettivo, sia a livello di imbottitura, sia a livello di ”contenimento” di macchina fotografica e lenti che “ballano un pò”. Mi ha sostituito il Think Tank Shape Shifter 15 che trovo comunque eccellente, robustissimo, dotato di moltissime tasche, molto pratico, più protettivo, meglio strutturato come spallacci e schienale ma che non mi è piaciuto perchè prevede che il corpo macchina vada inserito senza la lente montata (con eccezione delle ML o delle Reflex con lenti piccole) e perché non è di immediato accesso. Mi ha sostituito anche il F-Stop Guru, molto comodo e capiente, ma molto delicato - si è stracciato il tessuto esterno (già anche liso negli angoli superiori a contatto con il telaietto interno). Se poi devo farne un uso più spartano (o sbattere tutto nella valigia laterale della moto) allora uso il F-Stop Khenti - meno Fashion ma decisamente più robusto del Peak Design, estremamente più protettivo per macchina e lenti, un pò meno capiente, con una sola tasca anteriore con due divisori e una in alto piccola per chiavi, sigarette o portafoglio o cellulare). Non capisco perchè lo abbiano tolto dalla produzione, visto che leggo solo di pentimenti in chi lo ha venduto, di rimpianti in chi non lo ha comprato e di ricerche spasmodiche nei mercatini degli uni e degli altri. In alternativa ho anche lo zaino Africa Medium della National Geographic che trovo molto bello esteticamente, incredibile per quanto riesce a contenere (più dedicato a ML che non a Refex), ma scarso per protettività, spallacci, schienale e bilanciamento. In montagna (trekking) il discorso è più complesso per via della mia discopatia che è stata determinante della scelta - lo zaino da 5-10 kg e oltre sulla schiena per 20 km/giorno si fa sentire eccome. Ho provato diversi F-Stop ma non mi ci sono trovato per via di schienale e spallacci poco tecnici e che non scaricano/distribuiscono il peso, specie la serie UL che ho trovato anche delicata (ne ho stracciati due e sono gli unici zaini che mi si sono rotti). Ho provato l'Evoc CP 35L che trovo eccellente, perfettamente bilanciato, bene aderente alla schiena, robusto, con schienale e spallacci quasi tecnici ma già decisamente ben strutturati per portare grandi pesi, con gli spazi interni ed esterni (infinite tasche) totalmente personalizzabili - ma per me è troppo pesante (2,6 kg dichiarati, 2,7 kg pesato, vuoto). Ho quindi ripiegato su zaini tecnici e ho trovalo la soluzione negli zaini Osprey, in particolare sul Atmos 50 lt. (che poi è un 40+10), perchè il sistema spallacci/schienale è quello che mi scarica maggiormente il peso anche rispetto a altri zaini tecnici Millet, Ferrino, Salewa, Deuter che ho provato. All'interno dello zaino, oltre a tutto quello che serve per il trekking, infilo macchina fotografica e lenti utilizzando le ICU F-Stop (small o medium, a secondo della necessità) che sono molto protettive - si sacrifica ovviamente la praticità perchè l'accesso alla macchina non è certo immediato e lo zaino va posato a terra. Ma ho trovato la soluzione: sullo spallaccio dello zaino ho montato il Peak Design Capture e ci tengo agganciata la macchina: non ne sento il peso, sta fissa, non da fastidio camminando e resta protetta dagli urti (su passaggi difficili la macchina deve andare nello zaino). Seconda soluzione, alternativa o supplementare, che ho trovato (ma non per il periodo estivo), è la meravigliosa giacca STEALTH GEAR EXTREME, cha ha infinite tasche, interne ed esterne, oltre a due grandi tasche esterne imbottite ed estensibili che contengono, da un lato macchina con lente montata (fino al 24-105, il 70-200 sporge dall'alto), dall'altro lato una o due lenti che all'interno della tasca restano anche divise da due membrane elastiche. La stessa giacca esiste anche in versione “Amorak” chiusa davanti e con un enorme tascone estensibile in mezzo al petto che contiene la Reflex con anche il 70-200 montato. Le ho entrambe, la seconda è meno ingombrante (la macchina è sul petto e non in una tasca laterale, quindi anche più protetta in caso di scivolate o urti accidentali), ma va sfilata dalla testa essendo un “Amorak” e ha meno tasche della prima. Per uscite in giornata o in configurazione leggera o estiva uso sempre un Osprey, ma modello Escapist, sempre con il Capture della PD sullo spallaccio, che è leggerissimo e, nella versione 25 lt, contiene la ICU Small della F-Stop, oltre a maglietta di ricambio, micropile, poncho, barrette energetiche e tutto quello che serve per un trekking leggero (nella versione da 18 lt. anche ma tutto sta molto stretto). Entrambi gli Oprey hanno la tasca per l'Hydrapack, il che consente di non avere bottiglie nelle tasche esterne (e di non produrre inutilmente plastica) che, volendo (e rischiando) restano anche libere per eventuali lenti (in apposte pouches imbottite). In montagna non uso l'eccellente Khenti solo perchè lo sento un pò pesante e meno bilanciato degli zaini tecnici - in considerazione della mia discopatia - e perchè non ha tasche esterne per acqua nè la possibilità di montare l'Hydrapack e non mi piace avere roba appesa in giro che sbatte e si impiglia. Ho dismesso l'eccellente Lowepro Photo Sport 200 o 300AW solo perchè lo trovo un pò limitato nel vano fotografico (contiene macchina con ottica montata + una seconda ottica) - ma se lo spazio vi può bastare resta un punto di riferimento, sia come spallacci/schienale, sia come rapidità di accesso. Vale per tutti gli zaini di cui ho sopra: - Sono tutti più o meno idrorepellenti ma non necessariamente impermeabili quindi in caso di pioggia battente monto la copertura impermeabile (dedicata o di decathlon) e nel trekking metto su il poncho della Ferrino che ripara me, zaino e eventuale macchina agganciata al Capture; - Ogni cerniera, tradizionale o impermeabile, è un potenziale punto di rottura, oltre che di accesso per l'acqua, quindi è buona norma trattarle con qualche goccia di olio siliconico che le rende più scorrevoli e aiuta anche l'acqua che vi si deposita a scivolare via. Concludendo preciso: - Non ho voluto fare specifiche recensioni ma solo condividere esperienze diretta e sul campo. - Ho, o ho avuto, o ho ancora, tutti gli zaini di cui ho parlato che ho usato per mesi o anni. - Ad eccezione dello zaino Osprey da 50 lt, tutti gli altri hanno accesso alla cabina degli aerei, anche sotto il sedile (con l'Osprey non ho mai volato). - Non uso il cavalletto che ho volutamente ignorato ma ogni zaino che ho menzionato ha un proprio sistema di trasporto (tasca dedicata o nella chiusura a rotolo superiore o legandolo dove sono previsti i bloccaggi dei bastoncini da trekking). Scusate la lunghezza, spero possiate comunque trarne utilità. |
| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 13:34
Ciso, il Mammut Trion 50 ha l'apertura anche sullo schienale, ideale per essere utilizzato con ICU della F-stop ( anche versione XL ). Da circa 1 anno uso il Tilopa della F-Stop con ICU XL, si porta bene sulla schiena |
| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 16:00
Ciao Maxbunny, il Mammut non lo conoscevo e pare interessante anche perchè è un marchio molto serio e molto tecnico (ho qualche capo di abbigliamento tecnico); l'accesso mi pare certamente più comodo e pratico dell'Osprey al quale accedi solo dall'alto e dopo avere sganciato cappuccio e coulisse o da una cerniera di lato dalla quale esce velocemente un pile ma non la ICU. il Tilopa lo conosco bene e lo adoro, posso confermare anche io che è ben bilanciato e fatto meravigliosamente ma per chi ha ancora la schiena sana - io lo ho patito parecchio e lo ho venduto dopo un annetto di uso. Entrambi scontano il fatto che lo schienale che, fungendo da accesso, non può essere particolarmente strutturato (se guardi il Mammut Trion 50, versione Spine, stesso zaino ma con accesso anteriore, vedi che lo schienale è molto diverso). Grazie mille per le segnalazioni. |
user36759 | inviato il 07 Ottobre 2020 ore 16:38
Ciao Upupa! Grazie per aver condiviso la tua esperienza sicuramente utile a chi ha le tue necessità o esigenze simili. Oltre allo zaino comodo, è necessario non riempirlo tutto, e metterci solo l'attrezzatura necessaria o più leggera. Adesso uso principalmente il monospalla Tamrac velocity 8z, che ho trovo come miglior combinazione per reflex+obiettivi (1o2), pochi accessori, ipad e block notes. Conterrebbe qualcosa in più ma non è necessario riempirlo tutto. Inoltre lo porto dalla schiena al petto in un istante, e tirar fuori la macchina è un attimo. A dire il vero è giusto un poco ingombrante, motivo per cui credo che per me sarebbe perfetto la versione più piccola 7z. Lo dico con certezza perché già possiedo il 7x che è perfetto per dimensioni ma non ha la tasca per ipad essendo un modello datato. |
| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 17:18
Penso che ti sarebbero piaciuti i clik elite, qualcosa si trova ancora. Ho il "luminous red" e lo "stratus". Leggeri, con telaio, praticamente dei telai da montagna adattati a fotografici e non viceversa. Materiali leggeri dove non serve, più pesanti dove serve, finiture top e idee uniche come il click draw leash. Lo zaino definitivo non esiste come oggetto unico, ce ne vogliono almeno due o tre, diversi per capacità e/o destinazione d'uso. |
user36759 | inviato il 07 Ottobre 2020 ore 17:33
@ilcentaurorosso Esatto, stessa cosa per gli obiettivi, i corpi macchina, treppiedi ecc |
| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 18:00
Ciao Danyz, a me il monospalla non basta come zaino di tutti i giorni: devo avere la possibilità di portare anche il MAC (12" o 15"), cartacce connesse al lavoro, chiavi, portafoglio, smartphone, cuffiette, caricabatterie, etc..., oltre alla Df che è sempre con me. poi, essendo per lavoro imprigionato in un abitino e strangolato da una cravatta, ho bisogno di mantenere un'immagine sobria e neutra. |
| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 19:06
“ Lo zaino definitivo non esiste come oggetto unico, ce ne vogliono almeno due o tre, diversi per capacità e/o destinazione d'uso. „ Anche per me è così. Per le uscite "leggere" orientate allo street e paesaggi uso un Tamrac Evolution 8, vi ci entra una sola reflex ( D850 + battery grip ), AF-S 14-24/2,8, AF-S 28-70/2,8, AF-S 80-200/2,8. Nella parte superiore riesco a farci entrare anche l'holder ed i filtri a lastra 150x150. Ho un vecchio Tamrac Expedition 8 che ormai uso solo quando esco per la caccia fotografica. Nella parte centrale, tutto montato, metto D500+battery grip con TCIII 2.x + AF-S 300/2,8 VRII. Di lato, separati, D850 e AF-S 200-500/5,6. La vecchia borsa Tamrac Pro 12, molto capiente, ma scomoda da portare, la uso solo per portare l'attrezzatura quando non mi devo spostare ( cerimonie, compleanni ecc..). Io e mia moglie abbiamo una passione in comune, i viaggi! che organizziamo rigorosamente in autonomia. Quando viaggio porto lo zaino F-Stop Tilopa con ICU XL, nel quale metto tutta l'attrezzatura indicata sopra ( tranne il 300/2,8), + un 105/2,8 macro e Flash. Il peso non è poco, ma con questo zaino riesco a portarlo bene anche durante escursioni lunghe a piedi. |
user36759 | inviato il 07 Ottobre 2020 ore 19:12
@Upupa Infatti! La mia scelta è tale per il mio modo di vivere la giornata. Se lavorassi incravattato, col cavolo che userei il monospalla! |
user12181 | inviato il 07 Ottobre 2020 ore 19:20
"nel trekking metto su il poncho della Ferrino " Per tagliare un po' di peso, mi permetto di suggerirti l'Essential poncho CAMP, più leggero e compatto. Purtroppo, non so perché, non lo trovo più nel catalogo, ma vedo che ancora si trova. alpshop.it/poncho-camp.html |
| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 21:01
Ho sentito parlare molto bene degli zaini fotografici Shimoda , sia a livello di comfort che di organizzazione degli spazi (funziona grossomodo come gli f stop con icu rinovibili). Dicono sia al top per comfort tra gli zaini fotografici. Se qualcuno lo ha provato mi piacerebbe conoscere la sua opinione, sono molto tentato dal comprarlo. |
| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 21:22
@ilcentaurorosso Molto belli i clik elite, almeno da quanto ho visto su internet (il contrajour). Non li conoscevo, grazie per la segnalazione. Hai ragione non esiste uno zaino perfetto - sarebbe già molto azzeccare lo zaino perfetto per una specifica situazione. @marmunto Grazie per la segnalazione del poncho CAMP, qui ogni grammo risparmiato è come una frustata in meno. |
| inviato il 08 Ottobre 2020 ore 9:46
Gli Shimoda somigliano agli f-stop perché li ha partoriti la stessa mente e sono ad un livello superiore anche se non ne ho mai provato uno. |
user12181 | inviato il 08 Ottobre 2020 ore 23:38
Non avevo letto il suggerimento dell'olio siliconico per le cerniere, ottimo, buono a sapersi. Per quanto riguarda i marsupi , io sono andato in montagna per anni incaprettato con zaino e marsupione Kata per attrezzatura fotografica. Sicuramente il marsupione carico non sta su da solo io dovevo sostenerlo con due tracolle incrociate dietro le spalle. E' macchinoso alquanto, però si diventa un monoblocco stabile e l'accesso a tutto il materiale è immediato (la macchina con un obiettivo montato la tenevo sempre a tracolla, appoggiata sul treppiedi, a sua volta appoggiato sul marsupio e fissato da due cappi attaccati alle tracolle del marsupio… Uno svantaggio è che quando si va sul ripido o su roccette le cosce toccano sul marsupio. Questi due Think Tank mi sono sembrati inadatti per portare con comodità materiale fotografico in montagna, uno è troppo profondo, l'altro troppo piccolo. Li ho guardati abbastanza quando si è trattato di cambiare marsupio, e Manfrotto che aveva assorbito Kata non li aveva più in catalogo. Alla fine sono passato a uno zaino fotografico. In questa bizzarra ultra panoramica (360°, notare la posizione della mia ombra e del sole), quella specie di Phallus impudicus bitorzoluto a destra sono io visto (da me stesso) da dietro, mentre scatto le foto dello stitching, la mia pancia è il marsupione Kata. www1.nital.it/uploads/ori/201201/gallery_4f07512335387_DSC0197Panorama Altre immagini del marsupione Kata www1.nital.it/uploads/ori/201007/gallery_4c30b6e41e05b_DSC0030hundejah www1.nital.it/uploads/ori/201003/gallery_4b997d5475f88_DSC0001.jpg www1.nital.it/uploads/ori/201003/gallery_4b997d546d156_DSC0001.jpg Per quanto riguarda zaini con accesso dallo schienale (qui mi pare non se ne sia parlato, ma è un tema molto diffuso) ho trovato anche due Norrona, zaini norvegesi: Lyngen da 35 e 45 l e Lofoten da 30 l . Sono invernali e sicuramente lo schienale non è peggiore di quello del mio F-Stop Ajna, che tutto sommato è uno zaino invernale anch'esso, per uno schienale abbastanza primitivo per quanto riguarda la ventilazione (sostanzialmente d'estate, per evitare di bagnarsi la schiena, bisogna tenerlo scostato, allentando le cinghie di regolazione degli spallacci) e anche perché si porta molto meglio indossando almeno due strati, ancora meglio tre strati con un hard shell come terzo. www.norrona.com/en-GB/products/lyngen/lyngen-45l-pack/?color=7718#&gid www.norrona.com/en-GB/products/lofoten/lofoten-30l-ski-pack/?color=330 P.S. OT Ho visto che fra gli ambassadors Norrona, tra tanti volti normanni e vareghi, da saga mitologica nordica, c'è Giulianin (Giuliano Bordoni), tipico esemplare di Homo alpinus www.norrona.com/en-GB/about-norrona/our-ambassadors/ . Avevo più volte pensato di assoldarlo per qualche cima della Valgrosina o almeno per qualche lezione di roccia… Poi venne la rottura del papillare, ora sto pensando di riprovarci il prossimo anno, se sopravvivo al Covid e alla nuova/vecchia minaccia del Mycobacterium chimaera, che potrebbe venir fuori quando meno me lo aspetto, anche 6 anni dopo l'intervento. |
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