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Visionari, uscite editoriali con Repubblica


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avatarsenior
inviato il 05 Ottobre 2022 ore 11:29

Collana che mi dispiace termini, non rimpiango i soldi spesi, come detto da Ikigami1976 sarebbero stati importanti gli autori segnalati ed altri ancora.

avatarsenior
inviato il 07 Ottobre 2022 ore 11:16

Appena preso il n. 25

A chi obietta: "Non ci sono persone in queste fotografie" rispondo:" Ci sono sempre almeno due persone, chi fa la foto e chi la guarda". - Ansel Adams

avatarsenior
inviato il 07 Ottobre 2022 ore 18:48

Preso l ultimo di Andel Adams, e con questo ho concluso. Peccato per i vari autori su cui si sperava e che non usciranno. Dal canto mio sono riuscito a procurarmi un paio di libri di FAN HO e non è stato facilissimo. Certo mi sarebbe piaciuto leggere la prefazione di Smargiassi su questo grandissimo autore troppo poco conosciuto.

avatarsenior
inviato il 07 Ottobre 2022 ore 20:24

Non me lo dire, sono mesi che cerco di mettere le mani su “FAN HO - A HONG KONG MEMOIR” ma è introvabile.

avatarsenior
inviato il 07 Ottobre 2022 ore 21:47

Trovato, ma ho dovuto mettere il naso in Cina.

avatarsenior
inviato il 07 Ottobre 2022 ore 23:47

E allora meriti di averlo!

avatarsupporter
inviato il 14 Ottobre 2022 ore 17:52

anche io ho preso Anselmo. Ultimo numero e più importante, almeno a livello affettivo.

25 libri nn sono pochi anche se concordo ci sono mancanze eccellenti. Salgado su tutte.

Mi manca il n8. Devo procurarmelo...

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2022 ore 18:03

Gli arretrati vengono gestiti proprio a fine collana. Quindi è questo il momento giusto per chiederli anche attraverso il tuo edicolante di fiducia. A me manca il numero 1.

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2022 ore 20:15

Ho chiesto arretrati a Gedi qualche mese fa per 2 Arretrati che non avevo direttamente dal sito. Tutto ok collana completa. Comunque forse in questo numero le immagini di AA sono state penalizzate dalla stampa tipografica troppe sfumature e particolari che si sono persi.

avatarjunior
inviato il 28 Ottobre 2022 ore 10:14

Un articolo che tira le somme della collana da parte di Smargiassi: smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2022/10/28/visionari-repub
Mi ha fatto salire un po' di tristezza..

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2022 ore 10:23

Pensieri sulla divulgazione in fotografia
di Michele Smargiassi
28 OTTOBRE 2022

Mi ero ormai abituato, con la prima uscita di Fotocrazia del mese, ad annunciare l'uscita in edicola del numero mensile di Visionari, la collana sui maestri della fotografia che ho curato per La Repubblica e National Geographic.


In questi giorni scompare dalle edicole l'ultimo volume della serie, quello dedicato ad Ansel Adams, uscito ai primi di ottobre. La collana è terminata. L'appuntamento, dopo due anni, mi mancherà un po'. Anche se la fatica di produrre un libro al mese è stata tanta.

Era il venticinquesimo volume. Di una collana che all'inizio 2020 era stata progettata per contarne solo dodici. Il successo di pubblico ha convinto gli editori a proseguire prima fino a venti, poi fino a venticinque. Solo il mostruoso aumento del costo della carta, che avrebbe costretto all'antipatica scelta di aumentare il prezzo di vendita, ha impedito che arrivassimo a trenta, come si era pensato.

Il raddoppio del piano iniziale è stato comunque provvidenziale: ha attenuato un po' la secchezza delle scelte. Certo, venticinque nomi (anche scontando i venti già presenti nella precedente collana, Maestri di fotografia) sono pochi per una storia della fotografia che ha accumulato una quantità di grandi autori da riempirne una storia dell'arte.

Rimpiango di non aver potuto lavorare su fotografi che sarebbe stato splendido raccontare: Lisetta Carmi, Edward Weston, Werner Bischof, Diane Arbus, André Kertèsz, W. Eugene Smith, Luigi Ghirri, Lee Miller, Paul Strand, Uliano Lucas, August Sander, Irving Penn, Don McCullin, Saul Leiter, Mario De Biasi, Bill Brandt, Cecil Beaton, Weegee, Herb Ritts, Eve Arnold, Robert Frank, Raghu Rai e molti altri ancora.

Per alcuni di questi, inizialmente ipotizzati , abbiamo incontrato difficoltà, a volte impossibilità, relative alla concessione dei diritti, o ad altri problemi (uscita in contemporanea di opere o antologie di altri editori). Alcuni di questi “no” ricevuti, lo dirò senza fare nomi, mi sono dispiaciuti e li ho trovati privi di senso.

Visionari è stata una collana che non si metteva in competizione con i volumi da libreria. Usciva in edicola, dove ogni volume rimaneva per un tempo limitato (un mese, appunto), poi veniva ritirato ed ora è disponibile fino a esaurimento solo come arretrato per chi dovesse completare la collana.

È dimostrato, da precedenti esperienze simili, che questo genere di volumi divulgativi non entra in concorrenza, ma al contrario stimola la vendita di volumi monografici diciamo “ufficiali”. Ma è andata così, e sono felice per chi lo ha compreso.

Una collana da edicola, sì, ma – credo di poterlo affermare, avendone avuto riscontro da molti lettori – di grande qualità editoriale e tipografica. Pregi di cui va riconosciuto il merito alla cura dello staff di Contrasto incaricato della realizzazione editoriale dell'opera, dalla ricerca e selezione delle immagini alla stampa. Credo che lo scopo sia stato raggiunto: volumi divulgativi, ma degni di rimanere sugli scaffali delle librerie personali e delle biblioteche.

Divulgativi, ho detto. Amo molto questa parola, divulgazione, che ho tentato di tradurre, in questa occasione ma anche nel blog che state leggendo, in un impegno di lavoro. Mi definisco divulgatore, anche se non so se me lo merito; mi considero sostanzialmente un lettore di buoni libri e visitatore di buone mostre e spettatore di buoni convegni, di cui cerco di rendere accessibile quel che ne ho capito, a beneficio di chi non ha tempo o modo di leggerli tutti.

Non so se il concetto piace a tutti. All'esordio della collana erano nate alcune polemiche, anche sgarbate, che mi hanno un po' amareggiato soprattutto quando erano innescate da professionisti che stimo. “Sempre i soliti nomi”, “Cosa c'è di nuovo”, eccetera.

Reazioni snob, per fortuna abbastanza isolate , ed esauritesi in fretta. E tuttavia sintomo, io credo, di una mentalità serpeggiante nello stretto mondo della fotografia d'autore. Dove la coperta è corta, e ogni centimetro di carta inchiostrata è un territorio conteso.

Quel che non sono riuscito a capire è come si possa pensare che offrire a un pubblico largo l'accesso ad alcuni capisaldi della storia della fotografia possa essere in competizione (e non, al contrario, la sua premessa) con la visibilità di nuovi autori, contemporanei ed emergenti. Come se i poeti di oggi strepitassero se un editore mainstream pubblica un'edizione economica dell'Orlando Furioso o di Ossi di seppia, o un'antologia commentata dei crepuscolari. Mah.

Divulgazione. Popolarizzazione di contenuti. Ma non solo. Per come la vedo io, non è mai solo una corretta sintesi di informazioni. Ogni volta che si ripercorre la vita e l'opera di un grande autore, è necessario non solo aggiornale i dati, ma anche le interpretazioni.

Quel che sappiamo oggi, per dire , di William Klein non è quel che si sapeva ai tempi della famosa collana dei Fratelli Fabbri, quarant'anni fa. Non solo perché nel frattempo Klein ha fatto nuove cose, ma perché i tempi cambiano e con essi i contesti in cui quelle opere vengono viste, valutate, criticate.

Per ognuno degli autori che ho raccontato , ho riletto tutta la letteratura biografica e critica, italiana e straniera, che sono riuscito a procurarmi, con una particolare attenzione per i contributi più recenti. Cosa che mi ha permesso di mettere sotto la lente alcune idee considerato ovvie, definitive, su quegli autori, di smontare qualche luogo comune e riesaminare e magari correggere qualche mito.

La domanda interiore che mi facevo ogni volta è: cosa pensiamo di questo autore oggi? Per questo motivo, ho la piccola presunzione che Visionari non sia stata solo utile come livello di ingresso, ma anche come ripasso e magari aggiornamento per chi ne sa di più, o crede di saperne. Posso ovviamente non essere riuscito nello scopo, ma l'intento era questo.

Divulgazione , in fotografia. Non è una cosa nuova, del resto. Prima o poi qualcuno dovrebbe farne una storia. Sarebbe davvero bello riscoprire motivazioni, progetti, intenti che stavano alla base di collane che restano per molti di noi un passaggio fondamentale nella nascita e nel nutrimento di una passione e di una cultura personali, almeno per quanto riguarda me.

Penso solo, nel caso italiano , a quell'impresa meritoria che fu, già l'ho detto, la collana I Grandi Fotografi della Fratelli Fabbri, curata all'inizio degli anni Ottanta da Attilio Colombo e Romeo Martinez: realizzata quando alcuni dei grandi personaggi di cui si occupava erano ancora vivi, alcuni a metà delle rispettive carriere, contenevano spesso testi scritti appositamente, magari dagli autori stessi, che sono ancora oggi reperibili solo lì.

E come non essere riconoscenti ai Photo Poche inventati da quel genio editoriale che fu Robert Delpire per il Centre National de la Photographie di Parigi; quei volumetti neri, tascabili, molto economici, eccellenti, di cui facevo scorta ad ogni viaggio in Francia (quando Amazon non c'era e i librai italiani mettevano sovrapprezzi assurdi per i libri stranieri).

Il Cnp era ed è una istituzione pubblica , e dunque quei librini deliziosi erano editoria di stato: cosa inaudita da noi. Oggi la collana, è vero, esce ancora, ma delegata a un editore privato; però ne sono apparse nel frattempo le versioni inglese, spagnola e anche italiana (grazie a Contrasto: i FotoNote).

Bisognerebbe poi aggiungere almeno la collana Masters of Photography di Aperture, e altre ancora. Non so se Visionari sia all'altezza di quella tradizione, ma credo che abbia provato a proseguirla.

Vorrei ringraziare le migliaia di lettori che hanno aderito con assiduità e pazienza, per oltre due anni, a questo appuntamento in edicola, sopportando disguidi e problemi di reperimento (le edicole in Italia sono più delle copie che abbiamo stampato, quindi il volume non arrivava dappertutto); in particolare tutti i lettori che hanno gentilmente tenuto a comunicarmi il loro apprezzamento.

Conservo una mail: “Non conoscevo questo Walker Evans, è stata una grande scoperta, grazie”. Per me è stato il complimento più bello. Ho lavorato per lettori così: curiosi, colti, interessati a un medium, la fotografia, che conoscevano poco e che forse hanno imparato ad amare.

Tutti gli altri, gli esperti, gli annoiati , quelli che sanno già tutto in anticipo, sanno già fare tutto da soli, non hanno bisogno di me.





Slumber86 grazie per la segnalazione!

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2022 ore 10:31

La necessità di divulgare, far conoscere, portare la fotografia tra la gente, In un mondo sempre più di addetti ai lavori (basta guardare alle centinaia di festival che si affollano nelle estati italiane). Un grazie a Smargiassi e a chi la pensa come lui

avatarsenior
inviato il 31 Ottobre 2022 ore 9:17

Bellissimo articolo a chiusura di Smargiassi. Una delle poche opere ben fatte degli ultimi anni.
Si tratta di 25 volumi preziosi.

avatarsenior
inviato il 04 Aprile 2023 ore 19:26

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4493386

avatarsenior
inviato il 04 Aprile 2023 ore 22:16

inedicola.gedi.it/prodotto/visionari-le-citta-nella-grande-fotografia/

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